di RITA SCHENA
BARI - «Ad ascoltare i telegiornali si dà per risolto il problema Alitalia che non recapita i bagagli dei viaggiatori ed invece non è risolto proprio nulla». Dall'altro capo del telefono Gennaro Re è proprio arrabbiato, arrivato a Budapest da Bari il 23 dicembre per due settimane di vacanze, ha scoperto che i suoi bagagli non c'erano, probabilmente perché rimasti a Roma.
«Siamo partiti da Bari con un volo Alitalia per Roma – racconta – già da Bari il volo previsto per le 11.20 è partito con tre ore di ritardo, siamo arrivati a Roma giusto in tempo per prendere la coincidenza per Budapest delle 16, ma in quell'arco temporale di una mezz'ora mi è venuto il sospetto che non avessero imbarcato le mie valige. Così ho chiesto agli assistenti di volo, ho spiegato che altrimenti non mi sarei imbarcato, nel bagaglio ho anche mie medicine, non potevo rischiare, ma mi hanno assicurato che era tutto a posto e siamo partiti. Arrivati a Budapest la sorpresa: noi c'eravamo, le nostre valige no».
Gennaro Re non è il solo in quest'avventura, altri sei baresi sono partiti per l'Ungheria e tutti ci sono arrivati senza bagaglio. «Insieme a me viaggiava anche una coppia di sposini, erano disperati, tanto più che il loro viaggio non terminava a Budapest. Abbiamo provato a chiamare il numero di assistenza clienti Alitalia (lo 06/2222) ma rispondeva solo una segreteria telefonica, finalmente questa mattina sono riuscito a sentire un operatore, che però mi ha detto che il computer era rotto. Arrivato in albergo a Budapest la reception sta cercando disperatamente di aiutarmi, ma ad ora la risposta dell'aeroporto di Budapest è che hanno centinaia di voli Alitalia arrivati senza bagagli, naturalmente con relativi reclami».
Ecco come una vacanza si trasforma in un incubo, e se in Italia i negozi sono chiusi nei giorni festivi, è altrettanto tutto chiuso anche a Budapest, perciò al signor Gennaro risulta difficile persino comprare uno spazzolino da denti con relativo dentifricio.
«Banditi, sono tutti dei banditi – tuona al telefono – e non solo quelli di Alitalia. Qui accanto al mio albergo c'è l'ambasciata italiana, ma pensa che sia riuscito a trovare qualcuno? Né per telefono né andandoci di persona, nulla, siamo completamente abbandonati a noi stessi, gli unici che mi hanno risposto siete voi della Gazzetta».
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=218871&IDCategoria=1
BARI - «Ad ascoltare i telegiornali si dà per risolto il problema Alitalia che non recapita i bagagli dei viaggiatori ed invece non è risolto proprio nulla». Dall'altro capo del telefono Gennaro Re è proprio arrabbiato, arrivato a Budapest da Bari il 23 dicembre per due settimane di vacanze, ha scoperto che i suoi bagagli non c'erano, probabilmente perché rimasti a Roma.
«Siamo partiti da Bari con un volo Alitalia per Roma – racconta – già da Bari il volo previsto per le 11.20 è partito con tre ore di ritardo, siamo arrivati a Roma giusto in tempo per prendere la coincidenza per Budapest delle 16, ma in quell'arco temporale di una mezz'ora mi è venuto il sospetto che non avessero imbarcato le mie valige. Così ho chiesto agli assistenti di volo, ho spiegato che altrimenti non mi sarei imbarcato, nel bagaglio ho anche mie medicine, non potevo rischiare, ma mi hanno assicurato che era tutto a posto e siamo partiti. Arrivati a Budapest la sorpresa: noi c'eravamo, le nostre valige no».
Gennaro Re non è il solo in quest'avventura, altri sei baresi sono partiti per l'Ungheria e tutti ci sono arrivati senza bagaglio. «Insieme a me viaggiava anche una coppia di sposini, erano disperati, tanto più che il loro viaggio non terminava a Budapest. Abbiamo provato a chiamare il numero di assistenza clienti Alitalia (lo 06/2222) ma rispondeva solo una segreteria telefonica, finalmente questa mattina sono riuscito a sentire un operatore, che però mi ha detto che il computer era rotto. Arrivato in albergo a Budapest la reception sta cercando disperatamente di aiutarmi, ma ad ora la risposta dell'aeroporto di Budapest è che hanno centinaia di voli Alitalia arrivati senza bagagli, naturalmente con relativi reclami».
Ecco come una vacanza si trasforma in un incubo, e se in Italia i negozi sono chiusi nei giorni festivi, è altrettanto tutto chiuso anche a Budapest, perciò al signor Gennaro risulta difficile persino comprare uno spazzolino da denti con relativo dentifricio.
«Banditi, sono tutti dei banditi – tuona al telefono – e non solo quelli di Alitalia. Qui accanto al mio albergo c'è l'ambasciata italiana, ma pensa che sia riuscito a trovare qualcuno? Né per telefono né andandoci di persona, nulla, siamo completamente abbandonati a noi stessi, gli unici che mi hanno risposto siete voi della Gazzetta».
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=218871&IDCategoria=1