Aggiungo solo una cosa all'esauriente post di DaV: il 261/2004 è un regolamento, non una direttiva.
Potrebbe sembrare una finezza, ma la differenza è importante:
- un regolamento entra automaticamente nel nostro ordinamento, senza passaggi legislativi nazionali. È dunque in vigore in Italia fin dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale CE, ed è quello il testo a cui fare riferimento in caso di controversie.
- una direttiva fissa alcuni principi a cui si devono attenere gli stati membri in una certa materia, e necessità invece di una legge di conversione per entrare nel nostro ordinamento.
Vista l'arretratezza italiana in tema dei diritti dei consumatori, è un bene che il 261/2004 sia un regolamento

Non è raro, infatti, che una legge (italiana) di conversione lasci dei pezzi per strada, modificando in parte la normativa.
Un esempio, per fortuna non vincolante checché ne possa dire l'ente redattore, è la carta dei diritti del passeggero a cura di ENAC, che contiene più di uno scostamento (a volte cruciale) dal testo del regolamento 261/2004.
Insomma: in caso di overbooking, ritardo prolungato o cancellazione di un volo, fate sempre riferimento al regolamento comunitario!