Presentato e distribuito oggi alla SDA Bocconi il piano MITRE vintage 2007.
Poco pubblico selezionato, in grande maggioranza composto dai sindaci dei Comuni circostanti l' aeroporto, ad alcuni dei quali il piano era stato presentato l' estate 2007 a Washington.
Il rapporto è ponderoso e dettagliato, centinaia e centinaia di pagine, così come lunga e completa è stata la presentazione. Innanzitutto il MITRE ha presentato se stesso, grande centro di ricerca no profit di orgine MIT, autore delle procedure per buona parte degli aeroporti USA e consulente per gran parte dei grandi aeroporti del mondo. Insomma, nessuno può accusarli di essere ciarlatani o venduti. Dopo sono state esposte le conseguenze del non fare, superato il ciclo negativo la crescita dei movimenti riprenderà in modo da toccare il limite di buona operatività di MXP abbastanza presto, tenendo conto del lungo tempo necessario per avere una terza pista pronta, dal momento del via libera. Altrimenti ci saranno ritardi su ritardi.
Hanno anche preso in considerazione tutte le varianti possibili per aumentare la potenzialità di MXP, in attesa della terza pista. Esposte tutte le alternative è stata spiegata la nota scelta per una pista parallela a SW delle attuali. Non sapevo dei problemi che potrebbero essere causati, in caso di one engine failure in decollo, dalla torre sud del ponte strallato e dalla stessa torre di controllo, che potrebbero risultare troppo alti (necessario un approfondimento di studio).
Infine l' esposizione, tramite filmati di simulazione, del risultato per cui la terza pista permetterebbe di fare 1.100 movimenti al giorno senza peggiorare l' attuale situazione rumore nei territori a nord di MXP. Ovviamente ci sarebbe un peggioramento nella zona di Tornavento, che però è poco abitata e tale dovrebbe restare, bloccando ogni costruzione.
Piccola appendice per Montichiari, la cui area va tenuta di scorta per il futuro, bloccando l' espansione edilizia.
Pubblico molto attento nonostante l' estrema lunghezza dell' esposizione. L' assenza di arroganza degli oratori e la debordante completezza dei dati hanno disarmato eventuali velleità polemiche, che ricompariranno certamente nel "dibbattito" politico che seguirà.