Caro Almetano,
che ti vada o meno la realtà dei fatti sulla vicenda Ryanair-Basi in Puglia è quella esposta in questo thread. Nessuno sta dicendo che Brindisi non debba esistere ma è innegabile che BRI e BDS sono due realtà un pò diverse. Bari riesce ad avere un appeal maggiore rispetto a Brindisi per tutta una serie di fattori che è inutile sciorinare ogni volta. Brindisi è l'aeroporto di riferimento per una parte della nostra regione dal grande appeal turistico e non solo. Tuttavia, allo stato attuale, non possono essere due realtà indipendenti ma sono fortemente condizionate l'una dall'altra.
e´sicuramente cosi´ pero´ nel fare i conti con gli aspetti che tu includi in questa tua analisi occorre ciarire un concetto che non e´chiaro a coloro che amamo mettere il disco del b.u. di riferimento. In Italia la cultura dei trasporti e´abbastanza primitiva, sono primitive le infrastrutture sono primitivi o inesistenti i progetti di sistema, quindi logico che questa ignoranza di base si rifletta anche su di noi, uomini della strada che parliamo di cose delle quali spesso non abbiamo la piu´pallida idea. Spesso perche´ci mancano i riferimenti pratici a cui rifarci.
Molti di noi sono convinti che il requisito fondamentale
sine qua non per avere un aeroporto con un traffico decente sia il bacino di utenza:
- Bari 1 milione e mezzo allora ok
- Brindisi 300 mila allora non ok
- Foggia 700 mila allora forse
il bacino d'utenza in cui lo scalo e´geocentrico e´una condizione sufficente ma non necessaria per potere sviluppare un progetto aeroportuale. La vicinanza di due scali, che comporta la sovrapposizione dei due bacini di utenza e´qualcosa che non necessariamente sancisce che uno dei due scali diventa ridontante, o inutile. Vengono considerati ridondanti ed inutili solo in Italia dove gli aeroporti sono considerati da chi li gestisce come "mezzi per lo sviluppo del proprio prestigio" e da chi li usa, come una specie di sevizio pubblico che va garantito ad ogni costo (e questo perche´ vivendo in un paese che e´disastrato dal punto di vista delle infrastutture trasporti, l´italia ha larghissime zone del suo territorio priva di un qualsiasi collegamento)
Chi invece un aeroporto non lo usa, allora lo considera inutile a prescindere, perche´ "sono soldi buttati" (altrove), l´altra limitazione riguarda il bacino d'utenza in Italia si tende sempre a considerare quello come unico parametro per potere valutare le potezialita´di uno scalo.
Le statistiche dicono chiaramente che: il bacino di utenza serve a determninare le potenzialita´sul nazionale e aggiungo...
a Nord il bacino da aucneh qualche indicazione sulle potenzialita´del traffico turistico outgoing manmano si scende diminusce in maniera sensibile questo tipo di utenza.Al Nord esiste di tutto: molto business, molto turismo outgoing e in alcune zome forte turismo incoming (alcune destagionalizzato e di risonanza mondiale, altre stagionale invernale. etc)
Al Sud invece: pochissimo business, spostamenti per lavoro ma non di tipo business (quello giornaliero per intenderci) esiste il pendolarismo, mensile o settimanele, e diminuisce sensibilmente il turismo outgoing, esiste l´utenza che si sposta per motivi di salute, l ´utenza etnica italiana che si sposta al Nord per motivi familiari (vado a trovare mia sorella a Milano) .Al Sud pero´ esiste un fortissimo potenziale per il turismo incoming nazionale ed internazionale: OVUNQUE in forma stagionale e in certe zone anche destagionalizzato.
Conclusione:
su BRI BDS credo possano valere le stesse dinamiche che NON sono state applicate su PMO e TPS
Sul nazionale i due aeroporti possono convivere a patto di non sdoppiare troppo le destinazioni
basta solo essere accorti nel valurere il peso dei due bacini sovrapposti e alternare frequenze e destinazioni in maniera pesata. Per chi ha i numeri veri alla mano (e chi gestisce gli aeroporti li ha) dovrebbe essere facile capire qual´e´il giusto equilibrio.
Sull´internazionale BDS acquista il suo peso, un suo valore assoluto, che rimane a prescindere dalla vicinanza di BRI. Sull´internazionale infatti per BDS e BRI conta molto, in maniera preponderamte:
- il turismo incoming
- il traffico etnico
il turismo outgoing al Sud pesa molto meno di quello che noi siamo portati a credere. A parte alcune rare o singole eccezioni quindi la differenza tra BRI e BDS sull internazionale si riduce. (non sto dicendo che si annulla: BRI rimane piu´ "voluminoso", ma lo di meno di quanto possa esserlo sul nazionale)
La ricetta pugliese, che ha la fortuna di avere una gestione unica (lasciamo perdere i giudizi qualitativi che si leggono qui, a volte ai limiti del dileggio) potrebbe essere basata sulla complementarieta´ tra i sue scali. Destinazioni europee da potere alternare sui due scali ce ne sono a bizzeffe. Poi un bel sistema di trasporti di terra che rende il bacino di utenza piu´osmotico tra i due aeroporti (e si puo´fare inzialmente con dei servizi pulman adeguati tra Bari citta´ e BDS
Brindisi e tra Lecce Brindisi Taranto citta´verso BDS e BRI)
Ecco cosa secondo me basterebbe per potere sviluppare entrambe gli scali.
poi se facessero delle ferrorvie decenti, moderne e pensate con criteri che tengano conto dell´esigenze del sistema trasporti complessivo che in puglia e´abbastanza variegato e complesso (mare, terra ,avio) .... ma qui entriamo nell´esoterico
p.s. ricetta che varrebbe anche dalle mie parti, e che finora e´stata eseguita in maniera del tutto approssimativa. anzi... diciamo pure ad muzzum