Diario di viaggio PMO-Orly A/R


exje2003

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27 Febbraio 2008
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Palermo, Sicilia.
Sabato 25/10/2008, sveglia presto, finisco di preparare la valigia, prendo la borsa che usa mia madre per i viaggi in macchina, la svuoto alla meno peggio, metto dentro ciò che può essermi utile come bagaglio a mano e via verso l’aeroporto. Giornata abbastanza calda (22°), come al solito arrivo 5 minuti prima che chiuda il check-in (prima o poi un volo lo perderò) e poi di corsa verso l’imbarco, un saluto a mamma e il cercare di dimenticare il passato per godermi meglio il presente. Se non fosse che viene perquisito il mio bagaglio, sicura di non aver portato liquidi lo lascio guardare alla vigilante e con mia somma sorpresa avevo dimenticato di togliere il coltello multiuso che mia madre aveva lasciato dentro. Per mia fortuna non sono stata arrestata, chiedo scusa e via verso l’uscita 16, di fronte al metal detector.
Dopo 20 minuti dall’orario previsto apre l’imbarco, l’aereo è nel finger così mi evito la seccatura di andare sul pullman, il mio posto è il 3C, posto corridoio, pazienza peggio per me che sono arrivata tardi. Arrivo al mio posto e mi ritrovo 2 ragazzini (maschietto di 11 anni e femminuccia di 9) a guardarmi, senza genitori che occupavano il posto finestrino e centrale della fila 3.
Arriva lo steward della compagnia Transavia che mi chiede qualcosa in francese, ma non capisco nulla. Allora si rivolge al ragazzo per la traduzione: “Lo steward mi ha detto di dirti che da questo momento in poi tu sei responsabile di quello che può accadere a me e a mia sorella durante il viaggio!”.
Rimango un attimo a guardare sia i ragazzi che lo steward, poi penso: “un’operatrice d’infanzia può tirarsi indietro da questo compito?” prima ho pensato di no, infatti mi sono presa l’incarico, dopo me ne sono pentita quando i 2 fratellini si alzavano le mani tra loro urlando nel silenzio più totale costringendomi a sedermi in mezzo a loro per dividerli.
Ad ogni modo con i capelli ritti dallo stress dopo 2 ore e 20 minuti a far stare buoni le piccole pesti con la compassione dei passeggeri e il menefreghismo degli assistenti di volo, in più aver incontrato un po’ di turbolenza per il mio povero stomaco, arriviamo all’aeroporto di Orly sud, saluto i pargoli e via verso l’aeroporto. Il clima è di (10°) è arrivato il tempo di indossare qualcosa di più pesante di una maglietta ed entrare all’interno dell’aeroporto.
Non ho visto molti aeroporti nella mia vita, ma questo, secondo me, è uno dei più belli, una vetrata che ti permette di vedere completamente la pista di atterraggio e di decollo, non solo la possibilità di camminare pure all’esterno in una specie di passaggio che ti avvicina di più agli aerei posteggiati, se avessi avuto più opportunità e più tempo avrei scattato un centinaio di foto sia all’interno che all’esterno dell’aeroporto, ma sono arrivata a farne solo 2.
Recupero bagaglio e via verso Parigi e casa della mia amica. Parigi è spettacolare e veramente porta via ogni ricordo specialmente se ci vai in compagnia di amici che ti aiutano a dimenticare!
martedì 28 ottobre 2008, rimango quasi tutta notte a parlare con il mio carissimo amico Marco, dopo alle 5 suona la sveglia, il tempo di lavarsi e vestirsi e di corsa a prendere l’autobus che arriverà 20 minuti dopo. Raggiunta la fermata vediamo andar via L’Orly shuttle, ma non mi preoccupo ho ancora 45 minuti di tempo prima che chiuda il check-in. Se non fosse che l’altro è passato dopo ben 25 minuti. Il tempo passa e incontriamo traffico: ok, questa volta ho perso il volo, penso! Arrivati all’aeroporto io corro verso il check-in senza trovarlo subito, Marco mi porta la valigia, lo raggiungiamo 2 minuti prima della chiusura, faccio il mio biglietto e mi dirigo verso l’imbarco. Uscita 29D, coda lunghissima di circa 30 minuti, alla fine l’aereo aspetta me, anche Transavia ha conosciuto la puntualità che mi distingue (che brutta figura!).
Salita a bordo, sempre posto corridoio (16D) accanto a una coppia di Francesi! Per la prima volta mi addormento per poi svegliarmi una volta atterrata, bravissimo il comandante, nulla da lamentare.
Sono tornata a Palermo con la gioia di aver trascorso dei giorni indimenticabili accanto a persone che mi vogliono bene e con un po’ di malinconia che questi giorni si siano volatilizzati.

ciao
Lucia
 
Bel TR... ma le foto :D

e complimenti per esserti presa in carico i bambini dell'andata...;)

Le foto se tutto va bene arriveranno stasera, e vedo di inserirle. per i bambini volendo non mi posso lamentare, nei primi 30 minuti di viaggio avevo distratto la bimba con giochi sul cruciverba e il maschietto facendolo parlare, è stato dopo che i giochi erano finiti e il ragazzo non aveva più nulla da dire che non so se volevo di più la loro mamma o la mia :-D

aiutoooo! :-)

ciao
Lucia

Ps però mi devo complimentare con gli assistenti di volo: si sono dileguati :-D
 
ma si puo' fare una cosa del genere?

Io pensavo di no anche perchè ero cmq un'estranea, cosa potevano pensare se ne avrei approfittato nel dare loro il mio numero o un mio contatto facendomi simpatica e realemte ero una pedofila? :-(

Sinceramente è sembrato strano anche a me, ma essendo una persona che adora i bambini e non farebbe mai loro del male, sono stati fortunati, l'unica sfortunata sono stata io che sono scesa dall'aereo con tutti i capelli scombinati perché la pupa per colpire il fratello mi saliva sulla testa slacciandosi la cintura e io a bloccarla e rimettergliela di corsa, mentre l'altro cercava di colpirla.

Una volta scesa dall'aereo il mio amico appena mi ha visto mi ha chiesto se ero salita su un volo decappottabile. :-D

cioa
Lucia
 
Io pensavo di no anche perchè ero cmq un'estranea, cosa potevano pensare se ne avrei approfittato nel dare loro il mio numero o un mio contatto facendomi simpatica e realemte ero una pedofila? :-(

Sinceramente è sembrato strano anche a me, ma essendo una persona che adora i bambini e non farebbe mai loro del male, sono stati fortunati, l'unica sfortunata sono stata io che sono scesa dall'aereo con tutti i capelli scombinati perché la pupa per colpire il fratello mi saliva sulla testa slacciandosi la cintura e io a bloccarla e rimettergliela di corsa, mentre l'altro cercava di colpirla.

Una volta scesa dall'aereo il mio amico appena mi ha visto mi ha chiesto se ero salita su un volo decappottabile. :-D

cioa
Lucia

Difatti a me sembra strano..di solito gli infant non accompagnati sono sotto la tutela degli A/V e devono stare ai primi posti dell'aereo..
 
Ummm, gli infant non possono volare da soli.

Vabbhe, quelli sotto i 15 anni se non erro devono viaggiare con qualcuno che sia anche un addetto della compagnia no? Non avendo figli e non volendone non e' che mi sia mai fatto premura d'informarmi :D
 
Difatti a me sembra strano..di solito gli infant non accompagnati sono sotto la tutela degli A/V e devono stare ai primi posti dell'aereo..


Oddio, eravamo in fila 3, nella fila 1 c'erano invalidi, quello che mi chiedo e cosa ci facewssi io lì insieme ai bimbi. Ad ogni modo nonostante tutto per me è stato bellissimo quando stavo per andare via la bimba arriva da me mi chiede di abbassarmi e mi dà un grosso bacio sulla guancia, dicendomi che sono simpatica. :-)

Ad ogni modo, è una cosa che non capisco perchè dare la responsabilità a dei bambini a un comune passeggero.

ciao
Lucia
 
Ummm, gli infant non possono volare da soli.

Questi bimbi sono stati accompagnati fino all'imbarco dalla madre, poi affidati da un assistente di terra fino al loro posto e successivamente agli assistente di volo che hanno scaricato la responsabilità a me e una volta atterrati è arrivata un'assistente di terra che se li è presi.

Una volta scesa dall'aereo non li ho visti più!

ciao
Lucia
 
Gli infant sono una cosa, i minori non accompagnati un'altra.

Gli infant sono considerati se non erro fino a due anni e non possono volare da soli.

L'età per far volare un UM dipende dalla compagnia.

Questo volevo dire.

Comunque col piffero, la responsabilità non può essere "scaricata" ad un passeggero.
 
Ma lucia, tu hai detto che i bimbi hanno dovuto tradurre ciò che ti aveva detto l'assistente di volo in francese e che tu non avevi capito..., non è che il bambino approfitando del fatto che tu non capissi, ha detto vogliamo stressare questa ragazza non vengo la davanti con voi???:D??? scherzo però magari.......
 
Gli infant sono una cosa, i minori non accompagnati un'altra.

Gli infant sono considerati se non erro fino a due anni e non possono volare da soli.

L'età per far volare un UM dipende dalla compagnia.

Questo volevo dire.

Comunque col piffero, la responsabilità non può essere "scaricata" ad un passeggero.

Sul bambino inferiore di 2 anni ci potrebbe pure stare, anche se, secondo me l'età più adatta per far viaggiare un bambino da solo non deve essere inferiore ai 6 anni, non perché a quell'età è adulto, ma sapere cosa vuoldire gestire un bambio dai 3 ai 5 anni senza un genitore? Ho fatto lo stage in un'asilo, fidati è impossibile per chi non si deve occupare solo di loro. :-)

Però avete tutti ragione che è pur vero che i bambini erano accanto a me, sicuramente mi sarebbe venuto spontane4o bloccarli nel caso si comportavano male, ma non avere una responsabilità diretta nei loro confronti.
Ammettiamo per ipotesi che il fratello nel modo di colpire la sorellina le rompeva un dito! la colpa era mia che non sono riuscita a fermarlo? Oppure nel modo di bloccarlo gli facevo male o lo graffiafo! diventava violenza su minore?

Adesso ci sto pensando e ho i brividi :-$

ciao
Lucia
 
In verita' la colpa non sarebbe andata mai su di te, visto che i minori non accompagnati sono a carico della compagnia, cioè i genitori li "affidano" alla compagnia e quindi se fosse successo qualcosa a loro la colpa non sarebbe stata tua, o almeno così io la penso.. Magari Transavia no..se fosse stato al ritorno cioè Francia-Italia io una capatina dalla polizia l'avrei fatta..
 
Ma lucia, tu hai detto che i bimbi hanno dovuto tradurre ciò che ti aveva detto l'assistente di volo in francese e che tu non avevi capito..., non è che il bambino approfitando del fatto che tu non capissi, ha detto vogliamo stressare questa ragazza non vengo la davanti con voi???:D??? scherzo però magari.......

Si tutto è possibile, ma il bambino ha tradotto davanti all'asssitente di volo, il quale mi ha guardato per avere una risposta. Il francese non è così difficile dall'italiano e qualcosa mi era sembrato di aver capito quando lui ha indicato i 2 bambini e dopo me, ma siccome mi sembrava strano che volesse darmi responsabilità ho fatto un po' la gnorri e lui si è rivolto direttamente al ragazzo che, avendo la madre e i nonni parigini, ha saputo benissimo tradurre.

E poi perché non credergli? il bambino poteva approfittarne per dirmi: Siamo da soli se ci rivolgi parola o ci tocchi finisci in carcere una volta atterrati :-D

ciao
Lucia
 
In verita' la colpa non sarebbe andata mai su di te, visto che i minori non accompagnati sono a carico della compagnia, cioè i genitori li "affidano" alla compagnia e quindi se fosse successo qualcosa a loro la colpa non sarebbe stata tua, o almeno così io la penso.. Magari Transavia no..se fosse stato al ritorno cioè Francia-Italia io una capatina dalla polizia l'avrei fatta..

Si ma per dirgli cosa? eravamo in volo, ero disarmata e in ogni caso nelle prime file. Quello che mi ha stupito è il fatto che nessuno degli assistenti di volo durante il viaggio si sia avvicinato ai bambini per chiedere se andava tutto bene, solo l'assistente di terra una volta atterrato.

ciao
Lucia
 
Aspettavi i bimbi e chiedevi a chi veniva a prenderli se potevano andare con te a chiedere alla polizia se era normale da parte di Transavia affidare a te i bambini...
 
Sul bambino inferiore di 2 anni ci potrebbe pure stare, anche se, secondo me l'età più adatta per far viaggiare un bambino da solo non deve essere inferiore ai 6 anni, non perché a quell'età è adulto, ma ...

Forse non hai capito quello che volevo dire.

Ad ogni modo, AZ credo abbia un limite per il volo dei minori che dovrebbe essere 5 anni, al di sotto da soli non possono volare.