ADF aquista quote di SAT


simof75

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firenze, Toscana.
L'aeroporto Vespucci ha acquisito
il 2 per cento dell'aeoporto di Pisa

Aeroporto di Firenze - AdF, in data 23 ottobre 2008, ha superato la soglia del 2% di possesso del capitale di SAT - Aeroporto di Pisa


Firenze, 24 ottobre 2008 - Aeroporto di Firenze - AdF, in data 23 ottobre 2008, ha superato la soglia del 2% di possesso del capitale di SAT - Aeroporto di Pisa. È quanto si legge in una nota.



La partecipazione del capitale di SAT (che corrisponde a n. 197.201 azioni pari al 2,00001% del capitale sociale) è detenuta direttamente dall'Aeroporto di Firenze - AdF ed è stata acquistata a prezzi di mercato.



La scelta di AdF di entrare nel capitale di SAT, rientra nell'ottica di rendere sempre più concreto e significativo il progetto di una rete aeroportuale toscana, che sia in grado di offrire un servizio integrato e qualitativamente significativo al bacino di traffico della Toscana, anche attraverso lo sfruttamento delle potenziali sinergie esistenti tra i due scali.


Con un investimento dal potenziale interessante ADF ha inteso porre in essere una partecipazione incrociata alla luce della storica partecipazione della SAT nell'aeroporto fiorentino, dando un segnale concreto di interesse amichevole nei confronti dello scalo Galileo Galilei. La quota acquisita è ritenuta sufficiente al raggiungimento di tali obiettivi, quindi ADF non ha intenzione di crescere ulteriormente nella partecipazione di SAT.

La nazione
 
Non senza conseguenze: d' ora in poi AdF non potrà oltrepassare il limite del 2% delle azioni di SAT, che invece non avrà limiti in AdF.
 
Sure. Volevo sottolineare come non ci siano / possano essere mire espansionistiche da parte di AdF, per i motivi che hai detto tu.
 
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Accipicchia, non vedo ancora ancora la prevedibile lite intratoscana fra Pisa "maschia" (nonostante il pendere della torre) e Firenze costretta ad essere passiva :D

Suvvia, sbranatevi.

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Non capisco il senso di questa mossa dal momento che essendoci adesso una partecipazione incrociata, AdF si preclude d'ora in avanti qualsiasi ulteriore acquisto di azioni della società rivale. Gli economisti mi illuminino, grazie.

Tuttavia, a titolo di sintesi:
ADF partecipa in SAT per 197.201 azioni ( 2 %) ed un controvalore in € ad oggi di ca. 1.800.000 €
SAT partecipa in ADF per 128.599 ( 1,42 % ) ed un controvalore in € ad oggi di ca. 2.100.000 €
 
Non senza conseguenze: d' ora in poi AdF non potrà oltrepassare il limite del 2% delle azioni di SAT, che invece non avrà limiti in AdF.
Che pirla, ho letto disattentamente, le cose stanno esattamente alla rovescia, perché è stata AdF a superare la soglia :(
 
Non capisco il senso di questa mossa dal momento che essendoci adesso una partecipazione incrociata, AdF si preclude d'ora in avanti qualsiasi ulteriore acquisto di azioni della società rivale. Gli economisti mi illuminino, grazie.
Chi annuncia per primo di aver sorpassato la soglia del 2% può salire fino alla quota che desidera, mentre l' altro, cioè Pisa, non può più sorpassare il 2% in AdF.
 
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Accipicchia, non vedo ancora ancora la prevedibile lite intratoscana fra Pisa "maschia" (nonostante il pendere della torre) e Firenze costretta ad essere passiva :D

Suvvia, sbranatevi.

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Anche qui ho scritto alla rovescia...
 

+1, per fortuna l'esame l'ho dato un anno fa (e si vede) :D

A beneficio di noi due e di tutti gli altri, riporto l'articolo 121 del TUF:

Art. 121
Disciplina delle partecipazioni reciproche


1. Fuori dai casi previsti dall'articolo 2359-bis del codice civile, in caso di partecipazioni reciproche eccedenti i limiti indicati nell'articolo 120, commi 2 e 3, la società che ha superato il limite successivamente non può esercitare il diritto di voto inerente alle azioni o quote eccedenti e deve alienarle entro dodici mesi dalla data in cui ha superato il limite. In caso di mancata alienazione entro il termine previsto la sospensione del diritto di voto di estende all'intera partecipazione. Se non è possibile accertare quale delle due società ha superato il limite successivamente, la sospensione del diritto di voto e l'obbligo di alienazione si applicano a entrambe, salvo loro diverso accordo.

2. Il limite del due per cento richiamato nel comma 1 è elevato al cinque per cento a condizione che il superamento del due per cento da parte di entrambe le società abbia luogo a seguito di un accordo preventivamente autorizzato dall'assemblea ordinaria delle società interessate.

3. Se un soggetto detiene una partecipazione superiore al due per cento del capitale in una società con azioni quotate, questa o il soggetto che la controlla non possono acquisire una partecipazione superiore a tale limite in una società con azioni quotate controllata dal primo. In caso di inosservanza, il diritto di voto inerente alle azioni eccedenti il limite indicato è sospeso. Se non è possibile accertare quale dei due soggetti ha superato il limite successivamente, la sospensione del diritto di voto si applica a entrambi, salvo loro diverso accordo.

4. Per il calcolo delle partecipazioni si applicano i criteri stabiliti ai sensi dell'articolo 120, comma 4, lettera b).

5. I commi 1, 2 e 3 non si applicano quando i limiti ivi indicati sono superati a seguito di un'offerta pubblica di acquisto diretta a conseguire almeno il sessanta per cento delle azioni ordinarie.

6. In caso di inosservanza dei divieti di esercizio del voto previsti dai commi 1 e 3, si applica l'articolo 14, comma 5. L'impugnazione può essere proposta anche dalla CONSOB entro il termine indicato nell'articolo 14, comma 6.

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Non è che c'è un accordo del tipo menzionato al comma 2?
 
Non capisco il senso di questa mossa dal momento che essendoci adesso una partecipazione incrociata, AdF si preclude d'ora in avanti qualsiasi ulteriore acquisto di azioni della società rivale. Gli economisti mi illuminino, grazie.

Allora i dubbi che mi erano sorti e per cui avevo chiesto l'intervento di un economista erano fondati.....vedremo l'interesse di AdF per SAT in che cosa sfocia....SAT potrebbe aver perso un treno.
 
In un futuro molto remoto, se FLR venisse portato a termine il progetto di una pista parallela di 2.400 metri, ADF potrebbe aumentare la sua quota in SAT, facendo diventare PSA l'aeroporto low cost della Toscana (in pratica lo è già) come succede ad esempio in Veneto tra VCE e TSF.
 
Vedo due scenari possibili:

a) FLR sta vedendo PSA come una minaccia e approfittando delle quotazioni di borsa molto basse ha deciso di iniziare a "scalarlo" creandosi già i numeri per NON avere vincoli normativi. Una volta acquisita una quota decisionalmente importante condizionare il più possibile le scelte strategiche dello scalo pisano. In ottica di potenziamento dell'infrastruttura fiorentina controllare sia lo scalo principe (FLR) che quello cenerentola (PSA) garantirebbe una tarpatura allo sviluppo pisano.

b) FLR sta vedendo PSA come una risorsa e approfittando delle quotazioni di borsa molto basse ha deciso di entrare nella linfa di Sat sviandosi fin dall'inizio da qualsiasi vincolo normativo di controllo e avendo come target una gestione sulla falsa riga di TRN dove "i benetton" cogesticono l'aeroporto con le amministrazioni pubbliche di controllo. Questa ipotesi andrebbe vista in ottica di impossibilità di crescita dell'infrastruttura fiorentina.

Dato di fatto che in data odierna AdF ha preso una astronave e Sat ha perso alcuni treni. AdF con un investimento minimo di soli 1.800.000€ conquista non solo il 2% dello scalo pisano ma TARPA le ali a Sat nell'ipotesi che avesse in mente questa mossa a parti invertite.
Sono molto dubbioso sulla buonafede dell'operazione e aspetto le certe dichiarazioni dei manager delle due società la prossima settimana.
 
Vedo due scenari possibili:

b) FLR sta vedendo PSA come una risorsa e approfittando delle quotazioni di borsa molto basse ha deciso di entrare nella linfa di Sat sviandosi fin dall'inizio da qualsiasi vincolo normativo di controllo e avendo come target una gestione sulla falsa riga di TRN dove "i benetton" cogesticono l'aeroporto con le amministrazioni pubbliche di controllo. Questa ipotesi andrebbe vista in ottica di impossibilità di crescita dell'infrastruttura fiorentina.

Sinceramente dubito che il motivo reale sia questo, anche perchè è stata ADF ad acuisire SAT, e non SAGAT/Benetton, e c'è una bella differenza.
Mi sembra per questo motivo più realistica la 1° ipotesi da te formulata.
 
Sinceramente dubito che il motivo reale sia questo, anche perchè è stata ADF ad acuisire SAT, e non SAGAT/Benetton, e c'è una bella differenza.
Mi sembra per questo motivo più realistica la 1° ipotesi da te formulata.

Può darsi che qualcuno voglia arrivare al primo scenario solo non capisco come si possa pensare di arrivare a poter decidere e contare in SAT con una maggioranza relativa delle azioni.
Come ben sai il 50,1% delle azioni SAT sono in mano a soggetti pubblici che controllano l'aeroporto attraverso un patto di sindacato e ADF se volesse mai ambire a raccimulare tutto quello che sta sul mercato (ca. 25%) e quello che hanno fondi di investimento e banche come Mittel, Banca Toscana, CRPLL (ca. il 24%) arriverebbe al 49,9% senza poter contare decisionalmente nulla ma avendo sborsato ca. 48-50milioni di € a prezzi di mercato ove una quota azionaria sta a ca. 10€ cad. .

Mi facevano notare che SACBO è posseduta al 49,9% da SEA, ma la seconda non ha alcun potere decisionale in quello che i bergamaschi decidono.
 
Ultima modifica:
In ADF si sa benissimo che hanno "le mani tirate", non vengono dati incentivi alle compagnie aeree, i negozi e le pubblicità vengono pagati a peso d'oro; io non ci credo che hanno speso 2.000.000€ solamente per "dare un segnale concreto di interesse amichevole nei confronti dello scalo Galileo Galilei" non ci credo affatto.
Tra l'altro, inutile negarlo, i due aeroporti sono tutt'altro in rapporti amichevoli, anzi direi quasi che sono "in guerra"; SAT in passato ha "rubato" Skyeurope a FLR e ha cercato di fare lo stesso anche con FlyBaboo e probabilmente con altre compagnie.
Sono convinto che se ADF ha speso quei 2.000.000€ c'è un secondo fine ben più importante, e sicuramente hanno fatto prima i loro conti.
 
Sono convinto che se ADF ha speso quei 2.000.000€ c'è un secondo fine ben più importante, e sicuramente hanno fatto prima i loro conti.
Quoto!
Adesso la situazione si fa interessante, vediamo come si evolve nei prossimi mesi:)

Domanda:
Qualcuno possiede il patto para-sociale tra i soci pubblici?
 
Ultima modifica:
Tra i numerosi articoli usciti in questi giorni sull'argomento, questo ipotizza il motivo di tale acquisto sia la contropartita chiesta dalla Regione a FLR per approvarne il potenziamento.
In effetti non è peregrina come ipotesi, dato che con FLR potenziato PSA subirebbe una grosso ridimensionamento, a meno che FLR non prenda in mano il controllo di PSA e a quel punto, ovviamente, sarebbe suo interesse continuare a svilupparlo nei limiti del possibile e nei settori più consoni (low cost, intercontinentali, cargo).
Un pò come accade tra VCE e TSF.


ADF-2.jpg