Meridiana diventerà ancora piu' "Sarda"
LA NUOVA SARDEGNA - Trasporti e infrastrutture: Continuità a rischio, lotta contro il tempo 21.10.2008
In pista troppe società: 5 per i 3 scali Giovedì si decide, Meridiana ricorre
di Guido Piga OLBIA. La continuità territoriale è a rischio. Non perché mancano le compagnie disposte a fare i voli a “prezzi politici” tra la Sardegna e la penisola. Anzi, proprio perché ce ne sono troppe: cinque che si candidano (in concorrenza) a servire tutt’e tre gli aeroporti sardi. Per l’Enac, questo significa che c’è molto mercato e che il trasporto aereo non ha più bisogno degli incentivi (e della protezione) della continuità. Un’ipotesi respinta dalla Regione, impegnata a per un’intesa tra le compagnie. Cinque compagnie aeree hanno partecipato alla gara per la nuova continuità che prenderà il via lunedì 27 ottobre. Sono Meridiana, Eurofly, Alitalia, Airone, Airone CityLiner. È un numero molto alto. Ma la novità, che rischia di scardinare l’impianto politico della continuità, è un’altra. Tra i vettori, come era sempre avvenuto in passato, non c’è alcun patto di non belligeranza, anche perché l’Enac, l’ente pubblico che vigila sul trasporto aereo, non può più mediare, dopo le censure dell’Unione europea. I vettori in corsa hanno presentato offerte per fare tutti i voli fra i tre aeroporti sardi (Alghero, Cagliari, Olbia) e i due della penisola (Milano-Linate e Roma-Fiumicino). Questo significa che, dalla prossima settimana, i passeggeri sardi avranno (almeno teoricamente) un’offerta di voli mai vista prima. Un esempio: dall’aeroporto di Olbia verso Milano, o verso Roma, ogni giorno partiranno quindici aerei, divisi tra la mattina, il pomeriggio e la sera. In questo caso non ci saranno più solo i voli di Meridiana, ma anche quelli di Alitalia e Airone. Stesso discorso per Alghero e Cagliari. Per le compagnie è ovviamente una situazione insostenibile sul piano economico. Ma al momento nessuna vuole fare un passo indietro, né fare la prima mossa per accordarsi con la concorrenza. Uno scenario che autorizza l’Enac ha mettere in dubbio l’efficacia della continuità. In più di un’occasione, il presidente dell’ente, Vito Riggio, ha avanzato un ragionamento che, se accolto dal governo, libererebbe i cieli della Sardegna. Il fatto che così tante compagnie vogliano volare dalla Sardegna - è il nucleo del pensiero di Riggio - dimostra che c’è un mercato forte e che non sono più necessari gli incentivi della continuità per attrarre nell’isola le compagnie. Un ragionamento che Riggio starebbe per mettere nero su bianco in una nota da inviare al ministero dei Trasporti. Di fatto, sarebbe una richiesta per far saltare la continuità, ritenuta dall’Enac superata dal libero mercato. Contro questa ipotesi, però, ci sono altri, convincenti argomenti. Uno lo ha portato avanti, anche se informalmente, l’ex deputato e padre della continuità Antonio Attili. Che ha inanzittutto smontato la tesi sul mercato ricco su cui si fiondano le società per fare grossi profitti. «Non è così, perché le compagnie che hanno presentato offerte non sono cinque ma due - è stata la spiegazione di Attili all’Enac -. Meridiana ed Eurofly appartengono al gruppo dell’Aga Khan, Alitalia e Airone stanno per fondersi in Cai». Messa così, rispetto al passato, le compagnie che accettano la continuità diminuiscono: fino a questo momento sono tre (Meridiana, Alitalia, Airone), dal 27 ottobre saranno due (gruppo Aga Khan e Cai). Ancora più forte è la difesa della Regione. L’assessore ai Trasporti Sandro Broccia è consapevole dei pericoli che corre la continuità (ma non i passeggeri, che comunque sono al momento garantiti). Se le compagnie si sfideranno a colpi di voli, sarà un massacro finanziario. L’Enac venerdì ha chiesto alle cinque compagnie l’elenco dei voli che intendono effettuare dalla Sardegna verso la penisola, ma a ieri non ha ricevuto neanche una risposta (c’è tempo fino a giovedì, quando saranno firmate le convenzioni). È possibile che ci siano sovrapposizioni, per esempio Alitalia e Meridiana che fanno lo stesso volo nello stesso orario. L’Enac, in mancanza di criteri di scelta (nella gara non sono stati previsti), sarebbe senza poteri. Un caos. Proprio per questo Broccia si è attaccato al telefono. Ha sentito le compagnie, sta cercando di metterle d’accordo per dividersi gli aeroporti sardi. Conta di trovare un’intesa entro mercoledì, anche se l’operazione è complicata dalla rivalità tra le società. Ieri mattina Meridiana ha presentato al Tar del Lazio il ricorso per fare escludere dalla gara Alitalia e Airone CityLiner, due vettori ritenuti incapaci di garantire i voli. Un’accusa pesante che la compagnia di Olbia conta di far dimostare come vera dai giudici amministrativi. Anche senza l’appoggio legale della Regione. Quello, per l’Aga Khan, arriverà in un altro momento. La Sfirs ha confermato che sono in corso le trattative per l’ingresso nel capitale sociale di Meridiana. «Ma la fase è delicata, non possiamo aggiungere dettagli» dicono fonti della finanziaria. Per la Regione adesso la priorità è un’altra. «Dobbiamo riuscire a far siglare un patto tra le compagnie» dice Broccia. Altrimenti la continuità potrebbe finire.
(La nuova Sardegna)
La sfirs e' la società industriale della regione Sardegna, Autonoma ma con soldi della Regione...