Hub, un modello in crisi?


dario abbece

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2 Ottobre 2008
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milano
La scelta del modello "hub and spokes" (in italiano, mozzo e raggi) piuttosto che di quello "point to point" è un problema delle compagnie aeree, come loro è il problema della migliore localizzazione dell'eventuale hub. Nessuno, in America, pensa che Atlanta sia più importante di New York perché Atlanta ha un hub e New York no. Ma anche in Germania l'importanza di Berlino non è diminuita per il fatto che Lufthansa abbia mantenuto il suo hub a Francoforte anche dopo la caduta del muro.
È molto discutibile e discusso che il modello "hub and spokes" sia preferibile dal punto di vista dei consumatori-viaggiatori: in genere è il modello prescelto dalle vecchie compagnie di bandiera o comunque dotate di forte potere monopolistico ed è per di più legato a uno stadio ormai superato dell'evoluzione della tecnologia aeronautica. Lo stadio che limitava la possibilità o quantomeno la convenienza sulle tratte intercontinentali agli aerei di grandi dimensioni. Con la liberalizzazione dei cieli, l'aumento della domanda di volo e con la più recente evoluzione della tecnologia, il modello "point to point" potrebbe estendersi alle tratte intercontinentali.


Hub o non Hub ? questo è il problema!
 
Hub o non hub e' alla base della pianificazione strategica di tutta l'aviazione mondiale: a partire da Airbus e Boeing che si litigano da anni la risposta finale.
molto probabilmente la risposta e' nel vento (dei turbofan) ....
 
Hub o non hub e' alla base della pianificazione strategica di tutta l'aviazione mondiale: a partire da Airbus e Boeing che si litigano da anni la risposta finale.

Manuel, mi spieghi che gliene cale a Airbus e Boeing del modello di business (Hub vs P2P) delle compagnie loro clienti ?

Tu ordinami l'aereo e pagalo, poi fallo un po' volare come cacchio vuoi......o no ?
 
Manuel, mi spieghi che gliene cale a Airbus e Boeing del modello di business (Hub vs P2P) delle compagnie loro clienti ?

Tu ordinami l'aereo e pagalo, poi fallo un po' volare come cacchio vuoi......o no ?

Immagino perchè se si sceglie un modello ad Hub si privilegeranno aerei a grande capacità di carico, se invece si privilegia un sistema point to point si priviligerà una gamma di aerei che possa andare bene su certi range di distanza anche con un numero più limitato di passeggeri.
 
IMHO meglio un sistema point to point se valilo e ben costruito.

Comunque un sistema non esclude l'altro.
 
Immagino perchè se si sceglie un modello ad Hub si privilegeranno aerei a grande capacità di carico, se invece si privilegia un sistema point to point si priviligerà una gamma di aerei che possa andare bene su certi range di distanza anche con un numero più limitato di passeggeri.

Capisco il tuo ragionamento, ma non lo condivido:

- se scelgo il modello HUB avro' bisogno di aerei a corto raggio come feeders e a lungo raggio per i collegamenti "trunk"

- se scelgo il modello P2P avro' bisogno di aerei a corto raggio per i P2P regionali e di aerei a lungo raggio per i P2P intercontinentali

Alla fine, le esigenze non cambiano o cambiano poco.

Sbaglio qualcosa ?
 
La scelta del modello "hub and spokes" (in italiano, mozzo e raggi) piuttosto che di quello "point to point" è un problema delle compagnie aeree, come loro è il problema della migliore localizzazione dell'eventuale hub. Nessuno, in America, pensa che Atlanta sia più importante di New York perché Atlanta ha un hub e New York no. Ma anche in Germania l'importanza di Berlino non è diminuita per il fatto che Lufthansa abbia mantenuto il suo hub a Francoforte anche dopo la caduta del muro.
È molto discutibile e discusso che il modello "hub and spokes" sia preferibile dal punto di vista dei consumatori-viaggiatori: in genere è il modello prescelto dalle vecchie compagnie di bandiera o comunque dotate di forte potere monopolistico ed è per di più legato a uno stadio ormai superato dell'evoluzione della tecnologia aeronautica. Lo stadio che limitava la possibilità o quantomeno la convenienza sulle tratte intercontinentali agli aerei di grandi dimensioni. Con la liberalizzazione dei cieli, l'aumento della domanda di volo e con la più recente evoluzione della tecnologia, il modello "point to point" potrebbe estendersi alle tratte intercontinentali.


Hub o non Hub ? questo è il problema!


Atlanta e' hub perche' ha un solo aeroporto.
New York ha un grosso hub, EWR.
JFK offre tantissime connessioni con DL e AA.
Inoltre il traffico americano e' in gran parte domestico e New York non ha certo la posizione geografica ideale per essere un hub (lo e' per le rotte transatlantiche pero').
Francoforte e' socio-economicamente molto piu' importante di Berlino.
Nessun aeroporto si guadagna la classifica di hub da solo. Ovviamente deve offrire le infrastrutture adeguate, ma sono le compagnie aeree che fanno gli hub, non le societa' di gestione aeroportuale.
 
È molto discutibile e discusso che il modello "hub and spokes" sia preferibile dal punto di vista dei consumatori-viaggiatori: in genere è il modello prescelto dalle vecchie compagnie di bandiera o comunque dotate di forte potere monopolistico ed è per di più legato a uno stadio ormai superato dell'evoluzione della tecnologia aeronautica. Lo stadio che limitava la possibilità o quantomeno la convenienza sulle tratte intercontinentali agli aerei di grandi dimensioni. Con la liberalizzazione dei cieli, l'aumento della domanda di volo e con la più recente evoluzione della tecnologia, il modello "point to point" potrebbe estendersi alle tratte intercontinentali.
Senza offesa: è farina del tuo sacco o è un copia-incolla?

Il modello "point to point" esiste già nelle tratte intercontinentali. Virgin Atlantic raccoglie dell' interlining a LHR, ma non ha feed. Tutti i voli da JFK all' Italia, FCO esclusa, sono point-to-point.

Resto in attesa che si avverino le tue previsioni e finalmente si possa volare point-to-point fra Alghero e Tiruchirapalli.
 
Senza offesa: è farina del tuo sacco o è un copia-incolla?

Il modello "point to point" esiste già nelle tratte intercontinentali. Virgin Atlantic raccoglie dell' interlining a LHR, ma non ha feed. Tutti i voli da JFK all' Italia, FCO esclusa, sono point-to-point.

Resto in attesa che si avverino le tue previsioni e finalmente si possa volare point-to-point fra Alghero e Tiruchirapalli.
Caro malpensante è uno spunto discussione .....non è il vangelo!.....

a me piace discutere ......ci aggiungo anche qualcos'altro( mi scuso se non è troppo

arguto o da addetti del settore!):

Ma open skies non mette ulteriormente in crisi il modello di Hub. ?

Inoltre altro elemento sono treni ad alta velocità. Una rete ad alta velocità funzionale

potrebbe costringere a rimodellare il modello di feederaggio.


Per certe distanze potrebbe essere addirittura inutile effettuarlo e addirittura

eccessivamente oneroso.
 
Caro malpensante è uno spunto discussione .....non è il vangelo!.....

a me piace discutere ......ci aggiungo anche qualcos'altro( mi scuso se non è troppo

arguto o da addetti del settore!):

Ma open skies non mette ulteriormente in crisi il modello di Hub. ?

Inoltre altro elemento sono treni ad alta velocità. Una rete ad alta velocità funzionale

potrebbe costringere a rimodellare il modello di feederaggio.


Per certe distanze potrebbe essere addirittura inutile effettuarlo e addirittura

eccessivamente oneroso.

Un volo nasce perche' c'e' un mercato O&D.
Poi l'effetto hub fa da moltiplicatore e abbassa il LF di break-even.
Pochissimi voli intercontinentali oggi sarebbero profittevoli senza passeggeri in connessione, anche con il futuro B787.
 
e' una questione di pura strategia commerciale.
i due sistemi - Hub e P2P - sono complementari e mentre il sistema hub and spoke puo' facilitare grossi flussi commerciali in termini di passeggeri e di feederaggio sulle trunk route (es. BGY/FCO/JFK oppure FLL/ATL/NRT, perche' non avrebbe senso un link diretto BGY/JFK, oppure FLL/NRT), il P2P puo' generare alta profitability se applicato a target di coppie di citta' in grado di produrre yield interessanti.
un esempio per tutti il servizio di business-class only di SQ tra EWR/SIN che offre un collegamento diretto non-stop tra due centri finanziari/economici dove il traffico premium e' particolarmente significativo.
l'introduzione del B787 contribuira' ancora di piu' ad evidenziare quelle coppie di citta' dove il traffico O&D, Business, VFR puo' essere significativo da attivare collegamenti non-stop tra citta' non-hub.
Rimane il fatto che l'hub, per sua definizione, deve essere geograficamente in una posizione centrale cosi' da facilitare tutti i feederaggi dai centri minori, oppure essere generatore di un traffico particolare (JFK come hub transatlantico per collegamenti domestic USA to Europe e vv., ATL come hub domestic)
 
L'unica "crisi" del modello hub può derivare dalla saturazione delle strutture: superata una certa soglia di pax le procedure di transito si complicano e non ha più senso l'ennesimo volo giornaliero per una data destinazione intercontinentale. Su questo prosperano hub di seconda fascia come MUC o ZRH.

Ma è crisi nel senso che l'hub non consente crescita indefinita, non che i suoi volumi regrediscono.
 
Caro malpensante è uno spunto discussione .....non è il vangelo!.....

a me piace discutere ......ci aggiungo anche qualcos'altro( mi scuso se non è troppo

arguto o da addetti del settore!):

Ma open skies non mette ulteriormente in crisi il modello di Hub. ?

Inoltre altro elemento sono treni ad alta velocità. Una rete ad alta velocità funzionale

potrebbe costringere a rimodellare il modello di feederaggio.


Per certe distanze potrebbe essere addirittura inutile effettuarlo e addirittura

eccessivamente oneroso.

Il treno non rovina assolutamente il modello HUB, anzi lo migliora!
Per esempio, se da Bologna devo andare a Boston e prendo l'aereo che fa BLQ-MXP-BOS di solito non pago molto poichè potrei anche passare per CDG, AMS, MAD ecc. però alla compagnia costa di più perchè con un prezzo concorrenziale deve farti fare 2 voli.
Se vai con il treno fino a MXP e poi vai a BOS con il volo diretto va molto meglio alla compagnia poichè ad un prezzo generamente più alto (se lo può permettere visto che ti da un volo non-stop) ti fa fare solo uina tratta! L'unico contro è che un pax in transito vale come 2 passeggeri, nel caso del treno 1 solo.
 
Il treno non rovina assolutamente il modello HUB, anzi lo migliora!
Per esempio, se da Bologna devo andare a Boston e prendo l'aereo che fa BLQ-MXP-BOS di solito non pago molto poichè potrei anche passare per CDG, AMS, MAD ecc. però alla compagnia costa di più perchè con un prezzo concorrenziale deve farti fare 2 voli.
Se vai con il treno fino a MXP e poi vai a BOS con il volo diretto va molto meglio alla compagnia poichè ad un prezzo generamente più alto (se lo può permettere visto che ti da un volo non-stop) ti fa fare solo uina tratta! L'unico contro è che un pax in transito vale come 2 passeggeri, nel caso del treno 1 solo.

Su questo sono d'accordo....ma a questo punto in una tratta(BLQ-MXP-BOS ) la compagnia aerea potrebbe addirittura non fare più voli di feederaggio( BLQ-MXP) e dire al passeggero il biglietto del treno lo pago io (perchè mi conviene)!

In questo senso si potrebbe modificare il modello di feederaggio!?
 
Succede già a FRA e a CDG, dove arrivano treni feed.

Succede anche a Taiwan, dove la linea AV fra la seconda città, Kaohsiung e la capitale Taipei ferma a TPE. Quando sarà completata sarà molto più comodo il feed su rotaia dal centro di Kaohsiung.
 
Ultima modifica da un moderatore:
Capisco il tuo ragionamento, ma non lo condivido:

- se scelgo il modello HUB avro' bisogno di aerei a corto raggio come feeders e a lungo raggio per i collegamenti "trunk"

- se scelgo il modello P2P avro' bisogno di aerei a corto raggio per i P2P regionali e di aerei a lungo raggio per i P2P intercontinentali

Alla fine, le esigenze non cambiano o cambiano poco.

Sbaglio qualcosa ?


te la faccio breve,

guarda il Current market outlook di Boeing ed Airbus degli ultimi 8 anni.
Secondo Boeing , che deve vendere il 787, il futuro e' nel peer to peer long range , quindi velivolo a media capacita' ottimo range destinato all'intercontinentale,
cioe' manchester-osaka e non piu' il manchester -heatrow-tokyio -osaka.
secondo Airbus , che deve vendere il 380, il londra tokio e' gia un peer to peer ma di grandi dimensioni con la dimensione media delle macchine che cresce anno per anno.
Hub and spoke o meno ognuno se la fa e se la racconta , in ogni caso:
Boeing e' uscita dai nuovi VLA ed airbus sara'il principale attore nel futuro.
Airbus ha scommesso su grandi numeri(guarda con cosa fanno la canton pechino tutti i giorni 20 volte al giorno e capirai...)
Boeing si e' molto sbilanciata sull'innovazione dei materiali che avra' una ricaduta su tutte le llinee prima di airbus (787ad oggi quasi 900 ordini ), Airbus ha continuato piu' tradizionalmente demandando queste scelte ad un futuro leggermente piu' lontano ma piu' garantito....in teoria....
...alla fine quindi rischio =rendimento
Ciao
M F
 
Succede già a FRA e a CDG, dove arrivano treni feed.

Succede anche a Taiwan, dove la linea AV fra la seconda città, Kaohsiung e la capitale Taipei ferma a TPE. Quando sarà completata sarà molto più comodo il feed su rotaia dal centro di Kaohsiung.

Quindi sono stati tagliati dei voli di feederaggio?
 
L'unica "crisi" del modello hub può derivare dalla saturazione delle strutture: superata una certa soglia di pax le procedure di transito si complicano e non ha più senso l'ennesimo volo giornaliero per una data destinazione intercontinentale. Su questo prosperano hub di seconda fascia come MUC o ZRH.

Ma è crisi nel senso che l'hub non consente crescita indefinita, non che i suoi volumi regrediscono.
quotatsissimo!