[OT] Alberghi a Firenze crolla il turismo Usa


@ AF-KL,

poco tempo fa parlavo con il general manager del Royal Meridien di Shanghai, con poco meno del 30% di occupazione cominciano già a guadagnare nonostante abbiano centinaia di dipendenti e servizi di altissimo livello, molti dei quali gratuiti. Le tariffe, esclusi i periodi di manifestazioni particolari, si aggirano sui 220 € per camera executive floor. Per lo stesso livello, sebbene in Italia credo non esistano se non rarissime eccezioni, a quanto bisognerebbe portare la percentuale?

statistiche di questo tipo vanno calcolate hotel per hotel sulla base di modelli econometrici.
considera che grazie agli attuali metodi aggressivi di controllo dei costi e di riduzione delle spese, il breakeven si puo' raggiungere con una occupancy del 47.5%.
considera che l'alberghiero ha una componente di costi fissi e una di costi variabili che oscilla sulla base dell'occupazione delle camere e dell'utilizzo dei servizi accessori offerti (ristorazione, bar, room service, spa, business center, etc.) per cui non e' cosi' semplice identificare la struttura dei costi se non con una attenta analisi statistica e una comparazione con le performance operative.
Un indice utilizzato si chiama "revPAR" cioe' revenue per available room, pari al rapporto tra il totale delle revenue generate in un determinato periodo al netto di sconti, sales tax e food, e il numero di camere disponibili per lo stesso periodo.
In alternativa, e piu' semplice, si calcola moltiplicando la media della room rate per l'occupazione nello stesso periodo.
 
Capito, grazie, argomento molto interessante che mi piacerebbe approfondire ma siamo ormai in OT dell'OT.

Per riprendere un po il tema aeronautico, ti piace il 340? :roll:
 
Capito, grazie, argomento molto interessante che mi piacerebbe approfondire ma siamo ormai in OT dell'OT.

Per riprendere un po il tema aeronautico, ti piace il 340? :roll:

decisamente un bel volo pindarico dal breakeven alberghiero al 340.
Non e' un aereo sul quale volo spesso, anzi di rado, e quelle poche volte solo su CDG/ATL/CDG con AF in L'Espace Affaires.
Cerco sempre quando mi prenoti i vari viaggi di volare su B747-400 (ogni mese MIA/CDG/MIA ovviamente con AF) e poi verso l'Asia con KE/SQ, oppure sui B777 sempre di AF.
A fine agosto mi sono tolto uno sfizio e sono andato a Toulouse-Blagnac a visitare la linea di produzione dell'A380.
Partito il venerdi' pomeriggio da Miami con AF, arrivato a TLS il sabato mattina, pomeriggio visita alla Airbus, in serata volo TLS/CDG e sabato mattina rientro a Miami, rigorosamente con AF (totale 2 gg. tra andata e ritorno).
purtroppo non si potevano scattare fotografie all'interno del perimetor Airbus (anticipatamente comunicato nella email di conferma della visita) e ho dovuto lasciare il deposito la macchina digitale prima di iniziare la visita).
in compenso ho visto 4 A380 per SQ, 1 A380 per QF, 1 A380 per EK, 1 A380 in versione VIP per il principe saudita Al Waleed, i 5 Beluga, 1 A330 per Avianca, un paio per Jet e una decina tra A320/340 per Kingfisher.
 
Il problema prezzi in Italia non è colpa dell'IVA, rispetto agli Usa (e il dollaro incide relativamente) i prezzi sono più alti dal 50-60% al 200%-300%.
Addirittura nell'abbigliamento si arriva a pagare lo stesso identico prodotto fino a 5 volte di meno negli Usa, ma cosa pensiamo che gli americani abbiano l'anello al naso?
scusa ma mi sembra una stupidaggine bella e buona.
La convenienza degli USA in questi ultimi 2/3 anni è proprio solo per il deprezzamento del $ nei confronti dell'€

se poi mi paragoni i prezzi dell'abbigliamento tra gli outlet fuori Los Angeles e quelli dei nostri centri città, beh forse fai un leggero errore di valutazione...

Ho preso una catena "globale" come H&M (primo esempio che mi è venuto) e lo STESSO identico cardigan in USA costa 49,95$ da noi 33,25€ entrambi tasse escluse.

Toh guarda, al cambio di oggi noi risparmiamo il 10%... :cool:
 
scusa ma mi sembra una stupidaggine bella e buona.
La convenienza degli USA in questi ultimi 2/3 anni è proprio solo per il deprezzamento del $ nei confronti dell'€

Non e' vero.
Ti posso assicurare che, assumendo EUR/USD=1, moltissimi beni/servizi a NYC (citta' piu' cara degli USA) costano molto meno che a Milano.
Tanto per paragonare mele con mele.
 
Non e' vero.
Ti posso assicurare che, assumendo EUR/USD=1, moltissimi beni/servizi a NYC (citta' piu' cara degli USA) costano molto meno che a Milano.
Tanto per paragonare mele con mele.

concordo pienamente, e anzi, paragonando sempre 1:1 qui in Florida molti prezzi sono inferiori a NYC su un ampio carrello di beni e servizi.
 
Il prezzo lo fa il mercato.
Perché da noi gli SMS costano un bel po' di più che nel resto d'Europa? Perché il nostro mercato è disposto a pagare il servizio il doppio di quanto sia disposto a pagare un cittadino britannico o tedesco o spagnolo.

Perché un taglio di capelli costa di più negli USA che non da noi?
Perché un americano percepisce il valore dello stesso bene in maniera diversa e quindi è disposto a pagarlo in maniera diversa.

Il problema non è "quanto costa un bene" ma piuttosto "qual è il potere di acquisto" che è cosa ben diversa
 
Il prezzo lo fa il mercato.
Perché da noi gli SMS costano un bel po' di più che nel resto d'Europa? Perché il nostro mercato è disposto a pagare il servizio il doppio di quanto sia disposto a pagare un cittadino britannico o tedesco o spagnolo.

Perché un taglio di capelli costa di più negli USA che non da noi?
Perché un americano percepisce il valore dello stesso bene in maniera diversa e quindi è disposto a pagarlo in maniera diversa.

Il problema non è "quanto costa un bene" ma piuttosto "qual è il potere di acquisto" che è cosa ben diversa

No. Dipende anche dalla competizione nel mercato e dai costi operativi.
Ad esempio, New York e' una citta' di 8 milioni di abitanti che, volenti o nolenti, mangiano sempre al ristorante. Con 20/25 dollari si riesce a mangiare antipasto + primo in un ristorante di medio livello. A Milano citta' con 20/25 euro fai piu' fatica a trovare, eppure il mercato e' piu' piccolo.
 
sicuro sicuro sicuro?
se anche in Thailandia vai in resort di lusso spendi non meno di 200€ a camera
per non parlare delle catene più blasonate (Four Seasons ad esempio) dove non è raro spendere 500€ a camera

Ormai qualsiasi posto del mondo tu vada, il lusso è "europeizzato/americanizzato" per lo standard di prezzo

certamente,lo stralusso
trisara a phuket minimo us 1000
banian tree poco meno,se è per quello

ma se scendi di un gradino e sai trattare i prezzi son quelli che scrivevo sopra

io ,in un albergo,per un mese,affitto 160 mq, 30 mt.dal mare ,tre finestre sul mare,due camere matrimoniali,due bagni,sala di 50 mq cucina,ripostoglio,a 45 euro al giorno


pulizie e cambio lenzuola everyday
 
No. Dipende anche dalla competizione nel mercato e dai costi operativi.
Ad esempio, New York e' una citta' di 8 milioni di abitanti che, volenti o nolenti, mangiano sempre al ristorante. Con 20/25 dollari si riesce a mangiare antipasto + primo in un ristorante di medio livello. A Milano citta' con 20/25 euro fai piu' fatica a trovare, eppure il mercato e' piu' piccolo.

Sarre mi devi passare un po' di indirizzi allora ;-)
sono stato spesso a NYC, ma in un diners qualsiasi (se consideri quello un ristorante di medio livello) in Manhattan - da CP in giù - non ho mai mangiato a meno di 35/40$...
7/10$ di appetizer - 15/20$ di main course - 4/5$ di bibita + 25% tra tasse e mancia.

ciao maclover
 
ma se scendi di un gradino e sai trattare i prezzi son quelli che scrivevo sopra

se tratti per un mese sono d'accordo con te.
Molte strutture ti offrono sconti sostanziosi per i long-term ;) in alcuni casi puoi arrivare anche al 50% della tariffa normale, soprattutto se le previsioni di occupazione sono basse.

Dipende sempre da dove/come/quando e per quanto prenoti.
Parecchie volte sono stato al Le Meridien Gallia di Milano (dato per 5 stelle da Expedia), per 80€ a notte, una volta addirittura upgradato in suite ;-) ma non è la singola esperienza che fa un mercato.
O posso dire che i 5* a Milano costano sotto i 100€? :)
 
Ultima modifica:
Il problema degli alberghi di Firenze è vecchio come il cucco. Firenze è cara da sempre e finchè c'erano gli americani tutto andava bene ma ora che gli americani non vengono più, già da qualche anno,i prezzi per il turismo emergente..Russia,Cina e in genere paesi dell'est sono troppo alti.
Inoltre si è afflosciato anche il turismo sudamericano che a Firenze funzionava fino a qualche tempo fa. ci sono agenzie di tour operators che se vuoi ti riempiono tutti gli alberghi ma a 30/40 euro a persona.
Firenze era abituata al guadagno facile e ora che il mondo è cambiato non ci si è saputi attrezzare.
Io partecipai ad una riunione in una famosa associazione di albergatori dopo l' undici settembre famoso,quando anche un bischero prevedeva un calo del turismo notevole e sentii proposte di aumento dei prezzi per l'anno a venire!! Dopo l'undici Settembre!!!!
La città è carissima..dall'ingresso,che bisogna pagare,a tutto il resto.
Questo è solamente il risultato di politiche dell'accoglienza sbagliate per troppi anni.
Ed io, che sono appassionato di aerei, ho fatto fino a pochi anni fa,prima il caporicevimento e poi il manager alberghiero.

Charly
 
Iata:"... il numero di passeggeri americani che ha prenotato un volo internazionale o intercontinentale è calato del 4.2% in luglio e del 5.2% in agosto..."

L'impennata del greggio ha drasticamente alzato il prezzo dei biglietti aerei ,sopratutto internazionali. (2007/2008:Los angeles-londra+ 32%/New York -Tokyo +27%/San Francisco-Tokyo +44%) ed è la con-causa , insieme alla crisi finanziaria , della diminuzione dei biglietti venduti.
 
13/10/2008
Firenze rilancia 'The Fiorino effect' sul mercato Usa

Firenze reagisce alla crisi degli arrivi e rinnova la campagna 'The Fiorino Effect', iniziativa rivolta agli operatori e turisti americani e già messa in atto nei mesi di maggio-giugno e luglio scorsi con la collaborazione dell'Enit Usa. La ripresa della strategia di promozione oltreoceano sarà rafforzata attraverso una collaborazione e un piano comune dell'Apt di Firenze con l'Enit di New York e delle altre città americane da attuare nei prossimi mesi. Allo studio la presenza di promozioni congiunte Enit-Apt verso città e stati americani più in crescita, fra cui Texas, Stato di Washington e California