TPS e le sue prospettive di sviluppo


Ancora con questa storiella commovente: Palermo città non è lontana e Punta Raisi non lo è ancor di più in quanto ad una trentina di km da Palermo in direzione Trapani

l approssimazione tipica di noi siciliani ci porta sempre fuori strada...!!! nn mi paiono 30 km da punta raisi a trapani bensi 88 vedi via michelin!!!!
informarsi in modo documentale please prima di dire castronerie!!!

grazie

Tempo
00h57
di cui
00h44
su strade a scorrimento veloce
Distanza
88km
di cui
79km
su strade a scorrimento veloce
 
Ancora con questa storiella commovente: Palermo città non è lontana e Punta Raisi lo è ancor di più in quanto ad una trentina di km da Palermo in direzione Trapani
non credo sia giusto dare giudizi qualitativi sui commenti

e' un parere e come tale va rispettato. dopodiche lo si puo' senz'altro contestare.

anch'io contesto la necessita' di insistere sulla continuita'territoriale (quella basata sul concetto di isolamento di Trapani e la sua area geografica)
e sono d'accordo che l'argomento della continuita'territoriale sui voli per FCO e LIN ha piu' valore come cavallo di battaglia "elettorale" che altro.

TPS come nodo attaccato alla rete nazionale ha un valore fisso e limitato, senza alcun margine sostanziale di crescita. Ed e'misurabile nel 10% del c.a. di PMO .
Questo puo'giustificare solo quanto abbiamo sottolineato tante volte (le frequenze alle quali accennava cruz e poco piu') e credo che su questo vi sia persino un consenso "trasversale"

l'Esperienza attuale dimostra che togliendo i voli per ROma e LIN, Trapani non ha ricadute sulla propria economia. si deve fare solo qualche km in piu' .

Mi auguro che i risultati acquisiti negli ultimi tre anni, facciano capire dove sia meglio investire:

la frequenza indicata da cruz verso FCO, non ha bisogno di essere sostenuta da finanziamenti, e non ha alcun valore strategico per sviluppare la piu'grande risorsa di quel territorio.

Se si deve investire denaro pubblico a mio parere questo va fatto per perseguire quello che e' gia'iniziato con FR nell'internazionale.

Perche' e' l'investimento con il piu'alto e ben misurabile ritorno
 
leggi bene ciò che è scritto: questa castoneria è tutta farina del tuo sacco. Inoltre mi risulta che Palermo Trapani sia tutta autostrada, ma qui gli indigeni hanno facoltà di smentirmi
se l oggetto del contendere risulta essere TRAPANI, cosa c entra che palermo e punta raisi distano 30 km??? forse cercavo di sottolineare che un trapanese x volare ,se l aeroporto nn esistesse, dovrebbe farne 90!!!.. 3 volte tanto un palemitano !!! ma se poi vogliamo a questo punto impastarci sul vocabolario per negare come e' ovvio che una realta esiste e nn e' solo fantasia di un ipotetico pazzo che cerca di attrarre pax in una certa aerea allora negheremmo l esistenza del 90% della rete Ryan!!!
da ultimo fatti un bel viamichelin.it e vedrai che trapani/punta raisi aeroporto nn saranno mai 30 km,.. anche di sola autostrada !!! sono sicilano anch io ma nn stolto come mi hai fatto passare!
http://www.viamichelin.it/viamichel...erged=trapani&choiceType=1&x=42&y=15&ie=UTF-8
 
ma la provincia di trapani è una provincia depressa economicamente che ha bisogno di avere i voli in continuità territoriale?

la provincia di trapani e'una provincia economicamente piu'che depressa e questo lo dimostrano tutte le statistiche possibilii ed immaginibili basate su parametri finanziari, di qualita'della vita etc.

la continuita' territoriale non necessariemente e'legata a tali fattori.

che venga fatto, come detto precedentemente, credo corrisponda piu'ad una necessita' "politica" che ad altre esigenze.

detto questo cio' non significa negare che TPS possa utilizzare il suo aeroporto al di fuori della continuita'territoriale. sui voli nazionali. (quei 2 unici voli che secondo alcuni hanno un senso)

i fatti dicono che finora non e'stato fatto...

e secondo me questo e'un errore/anomalia che andrebbe risolta quanto prima.
 
ma la provincia di trapani è una provincia depressa economicamente che ha bisogno di avere i voli in continuità territoriale?
il vero senso della continuita territoriale nn distorto dalle varie modifiche apportate dalle regioni e depurato di quei collegamenti fatti solamednte a scopo elettorale o meglio a beneficio di un collegio elettorale caro al ministro di turno, e' quello di collegare realta disagiate o isolate ai vari aeroporti importanti sul territorio nazionale... il tutto a tariffe calmierate con frequenze agevoli eque e in regime di continuita nel tempo... Questo e' il succo della continuita ma a quanto pare in italia abbiamo perso il contatto con la realta e abbiamo creato degli aborti di continuita che hanno piu il sapore della discontinuita,,, vedi Sardegna con monopoli di compagnie che hanno vivacchiato negli anni senza traformarsi (e' il caso di Meridiana..). vedi Crotone e Trapani che gestite da Airone clientelarmente fino a pochi mesi fa alla fine sono risultate un bleff. quanto a lf e a tariffe inproponibili... il resto e' storia recentissima....(vedi AIRBEE).... e infine le isole di Lmp e pnl che devono fare le barricate x mantenere un diritto arci che stra assodato... !!!
 
Incontro tra l’Onorevole Livio Marrocco e il presidente dell’Airgest Salvatore Ombra. La riunione era stata richiesta negli scorsi giorni dal deputato regionale per chiarire e approfondire il futuro dello scalo “Vincenzo Florio” di Birgi, dopo le vicenda Airbee e a seguito della decisione della Gesap di vendere il proprio pacchetto azionario.
«Posso ritenermi soddisfatto per l’esito dell’incontro». Ha commentato Mar-rocco. «Il presidente Ombra sta continuando a programmare progetti per far crescere la struttura e superare i problemi registrati nelle ultime settimane. Mi sono impegnato a sostenere all’Ars un finanziamento che permetta per i prossimi anni una maggiore promozione dello scalo trapanese. Con la collabo-razione della Regione Sicilia, l’aeroporto di Birgi potrà avere un ulteriore im-pulso per la sua crescita e potrà affermarsi in un mercato che è sempre di più in fibrillazione».
Nel corso dell’incontro Ombra ha preannunciato a Marrocco alcune novità. In primo luogo di aver individuato una nuova compagnia che potrà sostituire Air Bee. Nei prossimi mesi, inoltre, la Ryanair attiverà, probabilmente, altri collegamenti nazionali con lo scalo di Birgi.
«Lancio un appello – conclude Marrocco – affinché tutti gli attori sociali del territorio, sopratutto Comuni e Provincia, sostengano l’Airgest in questo deli-cato momento. E’ necessario che l’intero mondo politico, a prescindere dai co-lori, si mobiliti e si spenda per aiutare e fare crescere l’aeroporto “Vincenzo Florio”. Tutti siamo a conoscenza dell’importanza che la struttura aeroportua-le ha per l’economia e il futuro della provincia di Trapani».

Marsala.it
 
Nel corso dell’incontro Ombra ha preannunciato a Marrocco alcune novità. In primo luogo di aver individuato una nuova compagnia che potrà sostituire Air Bee. Nei prossimi mesi, inoltre, la Ryanair attiverà, probabilmente, altri collegamenti nazionali con lo scalo di Birgi.
Marsala.it

mah, Ombra ne ha sparate fin troppe.....
in ogni sua intervista mi ricorda sempre più quel personaggio che nel "Commissario Lo Gatto" sosteneva che il Trapani avesse comprato Maradona :)
 
Ultima modifica:
Il destino di Birgi tra Airbee e Ryanair

E’ sempre più incerto il futuro di AirBee, l’unico vettore che aveva scelto di utilizzare come propria base principale l’aeroporto bresciano di Montichiari. Martedi sera la compagnia aerea ha comunicato che la sospensione dei voli - in un primo momento destinata a durare fino al 10 settembre - è stata prorogata per altre tre settimane. Fino al 23 ottobre niente più decolli.

La decisione è stata presa dall’assemblea dei soci di Air Bee spa, che è posseduta dalla B.Consulting di Brescia, dalla Fernova di San Zeno, dalla Likipi Holding di Lussemburgo e dai romani Renato Cassaro, Aer Biz e Ludovico Vimercati Sanseverino.
Ai costi di gestione, sempre più elevati per l’aumento del prezzo del carburante, si sono sommate le incertezze portate sul mercato italiano dalla vicenda Alitalia.
Ma sulla proroga della sospensione dei voli ha sicuramente inciso pesantemente l’ennesimo slittamento della delibera da parte della Provincia di Brescia per l’annunciato stanziamento di 3 milioni di euro in tre anni con un bando a evidenza pubblica, sotto forma di contributi per la promozione del turismo nel Bresciano, che avrebbe di fatto rappresentato una sorta di contributo per il vettore aereo.
Nell’ultima seduta del consiglio provinciale, però, la variazione di bilancio necessaria per decidere lo stanziamento dei fondi non era neppure all’ordine del giorno e "il silenzio tombale dei bresciani" è stato ancora una volta stigmatizzato dai vertici della compania aerea, che entro una ventina di giorni dovranno valutare se trasferire la propria base su un altro aeroporto, riprendere l’attività o addirittura sospenderla a tempo indeterminato.
Intanto AirBee ha riconsegnato a Itali Airlines uno degli aerei MD82 che aveva in uso: l’altro pomeriggio dalla carrozzeria del velivolo è stata tolta la livrea con l’ape che vola e con il marchio del turismo della Provincia di Brescia


La compagnia Ryanair dovrebbe ufficializzare tra qualche giorno il nuovo collegamento da Trapani per Roma Ciampino. Sarebbe il terzo collegamento nazionale di Ryanair da Birgi, dopo quelli per Bergamo e Pisa.
Nel frattempo durante tutto il periodo invernale verranno sospesi i collegamenti da Trapani per la Germani e per Dublino, considerati dalla compagnia non remunerativi in periodi di bassa stagione.
Il Presidente Ombra intanto sta lavorando per trovare una nuova compagnia che possa sostituire Air Bee per i collegamenti nazionali.

Fonte: Marsala.it
 
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ma la provincia di trapani è una provincia depressa economicamente che ha bisogno di avere i voli in continuità territoriale?


Si parla insistentemente di continuità territoriale per i voli da TPS...Credo si stia commettendo una grande imprecisione in quanto la c.d. "continuità territoriale" interessa alcune tratte da e per la Sardegna ed è fruibile solo ed esclusivamente dai residenti sardi...
I voli nazionali da TPS ( non operati da Ryanair ) costituiscono "tratte sociali" e sono fruibili indistintamente da residenti e non residenti nell'isola...

Spero vivamente che il collegamento Trapani - Ciampino di Ryanair sia solo una voce di corridoio perchè se così non fosse, penso proprio che pregiudicherà un'eventuale ripresa del TPS-FCO...
 
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Si parla insistentemente di continuità territoriale per i voli da TPS...Credo si stia commettendo una grande imprecisione in quanto la c.d. "continuità territoriale" interessa alcune tratte da e per la Sardegna ed è fruibile solo ed esclusivamente dai residenti sardi...
I voli nazionali da TPS ( non operati da Ryanair ) costituiscono "tratte sociali" e sono fruibili indistintamente da residenti e non residenti nell'isola...

Spero vivamente che il collegamento Trapani - Ciampino di Ryanair sia solo una voce di corridoio perchè se così non fosse, penso proprio che pregiudicherà un'eventuale ripresa del TPS-FCO...
"Il Dipartimento Regionale Trasporti e Comunicazioni si è attivato presso gli Organi centrali dello Stato per individuare ed avviare le procedure tecnico-amministrative necessarie a rendere concretamente utilizzabili le provvidenze economiche per la continuità territoriale con la Sicilia previste nella legge finanziaria statale 2000 (artt.133, 134 e 135), cofinanziate con l’art.36 della Legge regionale n.6 del 2001, ma non ancora di fatto operative. "
mi pare la legge regionale parli di continuita terriatoriale
 
FONTE WWW.A.MARSALA.IT
Airgest: Ombra a tutto campo
Si è tenuta la nuova sessione del Consiglio Provinciale dedicata ai problemi dell'Airgest.


La riunione è entrata nel vivo con una breve relazione del Presidente Poma che ha voluto porre all’attenzione dell’aula l’ambito nel quale occorre collocare l’attività dell’Airgest . L’invito è stato quello di non sottovalutare i problemi che investono il settore in cui la Società di gestione opera e di cui subisce l’influenza . Tra tutte – ha ricordato - la crisi strutturale dell’Alitalia, la crisi che investe il comparto delle compagnie minori , tra cui quelle low cost..

A quello di Poma è seguito l’intervento del Consigliere Peppe Ortisi che è tornato a riproporre il coinvolgimento dei Comuni nella gestione Airgest. Dopodichè ha annunciato la richiesta per la istituzione di una Commissione d’indagine che faccia piena luce sugli aspetti finanziari ed organizzativi legati alla gestione dell’Airgest.
Dopo Ortisi si sono succeduti al microfono il Consigliere Sinatra del PDl, il Consigliere Sucameli dell’UDC, Matteo Angileri dell’MPA e Giovanna Angileri del Pd , e Peppe Carpinteri .

Sinatra, nel fare una analisi della situazione , ha sottoposto al Presidente Ombra, ed all’aula, una serie di considerazioni e di interrogativi. Prima fra tutte quella che la vicenda Airgest sembra sia stata ridotta ad una sorta di contrapposizione tra l’attuale management della Società ed il deputato regionale Giulia Adamo, omettendo la serena valutazione dei fatti obiettivi. Tra questi, i più salienti, la mancanza di un Piano industriale , le contraddizioni che emergerebbero nei comportamenti dell’Enac nei confronti del nostro scalo, e la situazione legata alla volontà manifestata da Gesap di mettere in vendita le azioni di cui è proprietaria , con i risvolti conseguenti nell’equilibrio tra pubblico e privato nella composizione che si verrebbe a determinare nel capitale sociale Airgest.

A chiudere la seduta il Presidente Ombra che è tornato a difendere il suo operato ribadendo molti dei concetti e dei numeri esposti già la volta scorsa.

Ecco come è andato il botta e risposta tra il Presidente dell'Airgest Salvatore Ombra e i consiglieri provinciali. Ombra ha anche risposto a ben 8 domande che gli erano state formulate da Giulia Adamo, ex Presidente della Provincia, molto critica sull'attuale gestione dell'aeroporto trapanese. Pubblichiamo le domande con l'indicazione del consigliere che l'ha formulata, il testo della domanda, e la risposta di Ombra.

Domande dei consiglieri

Peppe Carpinteri (UDC)
1 Nel Cda di Airgest ci sono soci di Airbee?
- Assolutamente no: la compagine azionaria di Airgest è nota e pubblica a tutti, e pertanto sono da smentire le voci false e tendenziose che vogliono nel CdA della società o nella sua componente societaria qualsiasi collegamento diretto o indiretto con il vettore Airbee.

2 Il D.G: Russo è ancor nell’organigramma di Airgest? Viene pagato? Qual è la sua posizione rispetto alla società?
- Il dott. Russo dopo un lungo e certificato stato di malattia non rientra più nell’organigramma aziendale dal mese di aprile 2008. Il rapporto, negli esclusivi interessi della società, è stato concluso e si è proceduto alla nomina di un nuovo D.G. l’ing. Giancarlo Guarrera, proveniente da un esperienza pluriennale all’aeroporto di Fontanarossa quale P.H. area movimento.

3 L’Airgest che rapporti ha con KSM e come è stata scelta questa società?
- La KSM è la società preposta ai controlli di sicurezza dei passeggeri e dei bagagli nelle operazioni d’imbarco. Tale servizio viene prestato dalla KSM con proprio personale specializzato, in quanto impresa risultata aggiudicataria del servizio in oggetto dopo regolare gara d’appalto ad evidenza pubblica celebratasi nell’anno 2005.

Peppe Ortisi (Unione di sinistra)
4 La Regione Siciliana interviene negli spazi pubblicitari della Gesap. Airgest si è attivata perché si faccia lo stesso a Trapani? La deputazione trapanese può fare qualcosa?
- Ogni iniziativa volta all’ottenimento di ricadute positive sia nel conto economico di Airgest che nell’immagine della società sono da sempre oggetto delle scelte dell’attuale CdA. Appare chiaro come la vendita di spazi pubblicitari rientra tra queste scelte e che il costruttivo apporto di tutti può contribuire al perseguimento degli obiettivi di efficienza e di miglioramento del trend economico del nostro aeroporto.

Matteo Angileri (MPA)
5 Chi ha scelto Airbee?
- Come già ribadito, la scelta di Airbee spetta esclusivamente alla Direzione Centrale ENAC che, a seguito del recesso del vettore AirOne ha effettuato un interpello volto all’individuazione di compagnie aree disponibili ad effettuare i collegamenti onerati da e per Trapani. Il vettore Airbee fu l’unica a manifestare l’interesse a mantenere tutte le tratte previste dal bando comunitario.

6 Gesap vuole vendere le sue azioni Airgest, ma ad un prezzo molto alto rispetto al valore nominale. Perché? Se c’è una manovra dietro non è il caso di vigilare perché altri non godano il sacrificio e il frutto del nostro lavoro?
- Sulla vendita del pacchetto azionario del socio Gesap si è già risposto in precedenza. Le motivazioni che spingono Gesap alla vendita delle proprie azioni sarebbero da richiedere direttamente al loro management, di certo il valore attribuito alla loro partecipazione in Airgest non fa altro che confermare la bontà del lavoro svolto da questo CdA in questi anni. La società comunque è sempre attenta alle dinamiche di mercato ed è chiaro che seguirà la vicenda con la dovuta attenzione

7 Il volo per Pantelleria e le tratte onerate in che considerazione sono tenute dall’Airgest, che fine faranno?
- Tutto il management Airgest è impegnato da parecchi mesi alla ricerca di una positiva risoluzione delle problematiche legate all’interruzione degli oneri di servizio pubblico. Si sono svolti già numerosi incontri presso la Regione Siciliana a dimostrazione di come i collegamenti per Pantelleria come per Roma o Milano costituiscono risorsa determinante per l’aeroporto e per il territorio tutto al quale nessuno vuole rinunciare.

Salvatore Daidone (PD)
8 Perché Airone ha rescisso il contratto delle tratte onerate?
- Le motivazioni con cui AirOne ha comunicato ad ENAC la volontà di recedere dal contratto delle tratte onerate risiedono nelle presunta non economicità dei rimborsi riconosciuti a fronte dei costi sostenuti per il mantenimento delle tratte in oggetto.

9 Chi ha creato contrattualmente le condizioni per una rescissione unilaterale?
- Le condizioni e le clausole inserite nel contratto che disciplina gli oneri di servizio pubblico sono state stabilite da ENAC in accordo con quanto previsto dal bando comunitario.

10 Quali sono le conseguenze delle dimissioni del Presidente della Camera di Commercio Pino pace dal CdA dell’Airgest? E perché si è dimesso?
- La motivazione che ha spinto il consigliere Pace è la presenza di un patto di sindacato all’interno del quale, al momento della sua costituzione, non fu inserito il socio CCIAA, lamentando così lo scarso potere decisionale all’interno degli organi aziendali dell’ente che rappresenta. Quanto prima il CdA Airgest dovrà procedere alla cooptazione di un nuovo consigliere da far ratificare successivamente all’assemblea dei soci.

11 Che possibilità ci sono di aprire la società all’azionariato dei comuni?
- Come già ribadito, ogni azione volta al miglioramento delle sorti del nostro aeroporto è tenuta in grande considerazione dall’attuale CdA. È una proposta sulla quale si può aprire un tavolo di discussione che vedrà inevitabilmente protagonista l’assemblea dei soci.

12 Chi risarcirà i danni patiti dall’Airgest per la vicenda Airbee? La società ha attivato procedure di recupero dei crediti e soprattutto di richiesta di danni?
- Airgest ha attivato tempestivamente tutte le procedure necessarie al recupero dei crediti vantati ed il CdA sta valutando attentamente se vi sono le condizioni giuridiche per richiedere il risarcimento degli eventuali danni subiti.


Ecco invece le risposte dettagliate agli 8 punti sollevati dalll’ on. Giulia Adamo nella precedente seduta.

1. Risponde al vero che AirOne ha usufruito, durante l’attuale gestione Airgest, di nuove tariffe e più basse tariffe aeroportuali (50%) rispetto a quelle ufficiali depositate presso l’ENAC a Roma, che Airgest per legge avrebbe dovuto, invece, obbligatoriamente applicare a tutti i vettori, generando, così, un grave danno economico sui suoi conti per svariate centinaia di migliaia di euro) e ciò nonostante:
a. Il regime di monopolio nel quale opera Airgest e quindi l’assenza di altri operatori aeroportuali e la nota politica di AirOne di non chiedere tali servizi a terzi;
b. Il fatto che AirOne già usufruisse di contributi pubblici europei, determinando, nei fatti una turbativa della gara a suo tempo vinta;


RISPOSTA: SI (durante la vecchia gestione), NO con la nuova. In realtà Airgest, dal maggio 2005 al settembre dello stesso anno, è stata oggetto di verifica amministrativo-contabile da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze-Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato (Servizi Ispettivi Di Finanza Pubblica) che evidenziò come le tariffe per servizi handling applicate (€ 575,00 B737) alla compagnia AirOne risultassero notevolmente inferiori sia a quelle ministeriali che a quelle stabilite dalla stessa società di gestione nelle comunicazioni trasmesse all’Amministrazione dei Trasporti nel 1997. Ciò ha portato a rilevare da parte degli ispettori nella loro relazione finale (pagg 62-64) quanto segue: “il vantaggio tariffario concesso alla compagnia AirOne si va ad aggiungere alla compensazione di cui gode il vettore per l’esercizio delle rotte gravate dagli oneri, non rispettando il limite vigente della non cumulabilità degli aiuti concessi dai gestori alle compagnie con la compensazione di oneri di carattere pubblico”.
In pratica si affermò quanto adesso contestato, e cioè che gli sconti e le agevolazioni tariffarie applicate da Airgest al vettore AirOne apparissero non conformi alle vigenti direttive in materia.
L’attuale gestione Airgest invece, ha sottoscritto nel 2007 un contratto di handling con il vettore che, sulla base di una parcellizzazione dei servizi offerti, prevedeva tariffe notevolmente superiori (€ 850,00) a quelle contestate dall’IGF nel corso della sua ispezione e che, al contrario di quanto affermato ha permesso di introitare maggiori utili estendendolo ad alcuni mesi della passata gestione.
Infine, al mero scopo della precisazione, si rammenta che il D.lgs n°18/99, all’art. 4 comma 1 prevede il libero accesso al mercato dei servizi di assistenza a terra non sia esteso agli aeroporti con traffico inferiore ai 2 milioni di passeggeri annui, a prescindere da quali siano le politiche di AirOne o di altri Vettori.

2. L’attuale gestione Airgest ha continuato l’azione legale di recupero del credito verso AirOne, iniziata dalla precedente gestione (decreto ingiuntivo - atto di precetto o altro) attestato da regolari fatture emesse ed iscritte in contabilità, o invece, sostituendo il legale, ha “sanato” il tutto rinunciando al maggior credito con un accordo nel 2007, valido, addirittura, anche per il 2006, nonostante fosse in rosso in banca, avendo dovuto accendere, proprio per questi mancati incassi, un prestito a medio termine?
RISPOSTA: NO
Airgest non ha mai dovuto accendere alcun prestito bancario per i mancati incassi AirOne; non esiste banca che possa affermare diversamente. Semmai ha rimosso un legale totalmente assente ed è riuscita, senza altro sperpero di denaro per consulenti, a recuperare per intero un credito nei confronti di AirOne per € 1.381.069,96

3. Risponde al vero che Airgest ancora oggi vanta un credito assai elevato (superiore a € 1.000.000,00) nei confronti di AirOne, nonostante abbia ricevuto la disdetta dell’operativo ben sei mesi prima della cessazione dell’attività su Trapani, e quindi da più di 9 mesi, avendo così concesso credito ad un cliente che ormai ha abbandonato l’aeroporto?
RISPOSTA: NO
Ad oggi Airgest vanta un credito di c.a € 400.000,00 in via di estinzione secondo un piano di rientro con scadenza novembre 2008, regolarmente rispettato dal vettore ad ogni scadenza prestabilita e determinata, nel massimo vantaggio di Airgest, senza l’ausilio di alcun costoso legale. Bisogna comunque precisare che, nel rispetto dei più basilari principi contabili, Airgest, pur venendo a conoscenza nel mese di gennaio 2008 della volontà di recedere dal contratto per gli oneri di servizi pubblico da parte di AirOne, mai e poi mai avrebbe potuto pretendere somme per prestazioni non ancora eseguite. Il vettore infatti ha operato fino al mese di luglio e la fatturazione dei servizi resi viene effettuata nel mese di competenza.
Infine, la comunicazione di recesso, non è una dichiarazione di non adempimento economico per le prestazione ricevute, ragione per cui non si è mai “concesso credito” ad AirOne.

4. Airgest a fronte dell’enorme credito vantato nei confronti di AirOne derivente dalle tratte sociali, ha richiesto l’attivazione dell ‘escussione della cauzione di € 800.00 che il vettore aereo avrebbe dovuto fornire a ENAC prima dell’inizio dei voli, e comunque prima di ricevere qualunque contributo pubblico, quantomeno al fine di “garantire la prosecuzione del regime onerato”, così come previsto per legge, da ENAC in Gazzetta Ufficiale Europea quando è stata pubblicata “l’Imposizione degli oneri di servizio pubblico?”
RISPOSTA: NO
E superfluo ribadire che Airgest non è parte in causa nel contratto di “imposizione degli oneri di servizio pubblico” e di conseguenza non può chiedere l’escussione di cauzioni per conto di terzi. Spetta solo ed esclusivamente ad ENAC richiedere l’eventuale cauzione fornita dal vettore AirOne e di cui essa è beneficiaria (art 11 comma 9 del bando comunitario 2006/C 151/10), non Airgest. ed in ogni caso, aver previsto una clausola rescissoria ampiamente rispettata non ha creato le fattispecie richieste per l’escussione della cauzione.
Si precisa inoltre che le tratte onerate erano previste con scadenza nel mese di ottobre 2008, e che quindi, nessuna cauzione sarebbe utilizzabile per una loro prosecuzione senza la previa pubblicazione di un nuovo bando comunitario. Si precisa infine che, contrariamente a quanto affermato da alcuni, Airgest non ha, né ha mai avuto in passato, l’autorità e la titolarità per la pubblicazione di un bando comunitario di “Imposizione di oneri di servizio pubblico”.

5. Risponde al vero che dalla sommatoria dei contratti stipulati in funzione del rapporto Airgest/Ryanair, il corrispettivo che avrebbe dovuto incassare Airgest fosse intorno ai € 7,00 a passeggero; e che da tale importo andavano ulteriormente sottratti tutti i costi del servizio reso, nonché “benefeet” a favore di amministratori ( 1 euro a passeggero) che hanno portato inesorabilmente il rapporto con Ryanair ed il bilancio Airgest in perdita?
RISPOSTA: NO
È assolutamente falso che Airgest debba incassare da contratto per ogni passeggero in transito Ryanair € 7,00, né tantomeno che da questi ipotetici importi si andrebbero a scalare le somme per servizi resi. Non esiste nessun documento, ufficiale e non, che possa affermare un accordo in tal senso, né i dati regolarmente iscritti in bilancio.
È vero invece che, in data 06/06/2006 l’allora Presidente Pro-tempore del Consiglio di Amministrazione, dott. Giovanni Maniscalco, con conferimento d’incarico a sua firma e previa delibera del consiglio di amministrazione di data 13/03/2006, riconosceva un importo pari ad € 1 a passeggero in transito a favore di un consigliere di amministrazione per la promozione di nuove tratte Ryanair e per il primo anno di attività.
È altrettanto vero che, in contrasto con gli impegni assunti dal precedente consiglio di “tecnici” e nella più sempre perseguita economicità per Airgest, questo consiglio in carica non ha mai riconosciuto tale compenso né tantomeno lo ha mai erogato.


6. Se così non è, come mai all’aumentare dei passeggeri, non aumentano proporzionalmente i ricavi e quindi gli utili dell’Airgest?
Come è noto i bilanci di una Spa sono soggetti a pubblicità per legge. Dal bilancio dell’esercizio 2006, per 9/12 imputabile al precedente consiglio di amministrazione registrava una perdita di € 1.364.142.
Il bilancio relativo all’esercizio 2007, in totale controtendenza con gli ultimi 7 anni, chiudeva con un deficit di € 362.398, registrando quindi un notevole incremento dei ricavi, anche a fronte dell’incremento del costo per il personale.

7. È vero che la precedente gestione Airgest ha ufficialmente presentato all’Assemblea degli azionisti, nel bilancio al 31/12/2005 una situazione contabile al 30/06/06 da nessuno mai contestata, che evidenziava l’ormai raggiunto pareggio di bilancio, anzi un utile poi catastroficamente trasformatosi in perdita al 31/12/2006.
RISPOSTA: NO
Non è assolutamente vero che fu presentata all’Assemblea degli azionisti una situazione contabile al 30/06/06. Semmai una semestrale fu presentata dall’allora presidente pro tempore Giovanni Maniscalco al consiglio di amministrazione nella seduta del 08/08/2006. È chiaro come la rilevanza di una semestrale contabile dipenda dai criteri seguiti per la sua redazione che, prima di poter essere presentati ad un assemblea dei soci dovrebbero quantomeno essere conformi ai criteri normativi di redazione del bilancio, ed in ogni caso nulla fu messo all’attenzione dei soci.
Ad oggi non sono noti quali criteri di redazione furono seguiti, e comunque il risultato di gestione ottenuto a chiusura dell’esercizio dimostra come eventuali previsioni in senso opposto fossero totalmente difformi dalla realtà certificata di bilancio 2006.


8. Risponde al vero il fatto che la Gesap avrebbe messo in vendita la propria partecipazione e che la Provincia Regionale di Trapani non avrebbe esercitato alcun diritto di prelazione, facendo venir meno la maggioranza pubblica in Airgest a favore di/ non meglio individuati privati,precludendo definitivamente la possibilità di ottenere al gestione totale, nonché qualunque finanziamento o contributo, così come previsto in questi casi dalla normativa vigente? Oltre al fatto di dare la maggioranza di un bene pubblico a privati e senza la celebrazione di alcuna gara...
RISPOSTA: NO
Il socio Gesap ha manifestato in modo irrituale e senza seguire le procedure previste da Statuto (con semplice nota inviata ai soci) la volontà di cedere la propria partecipazione azionaria in Airgest.
Ciò comporta che, né la Provincia né alcun socio, sia esso pubblico o privato, possano acquistare allo stato attuale il pacchetto azionario Gesap.
Il socio Provincia non ha quindi esercitato alcun diritto di prelazione, dato che non è in corso nessuna procedura di vendita di titoli Airgest.
 
Il presidente dell’Airgest Salvatore Ombra s’è ripreso la rinvincita. Ha ascoltato in silenzio gli attacchi che arrivavano dai banchi consiliari e quando è toccato a lui ha scelto la via del rilancio e non quello della polemica. “Questo mese di ottobre - ha detto - topico per l’aeroporto di Birgi perchè è previsto anche il consolidamento dei nostri rapporti con Ryanair. Inoltre, entro i prossimi tre mesi sarà completata e presentata tutta la documentazione occorrente per il rilascio della concessione definitiva da parte dell’Enac, mentre i lavori per la ristrutturazione dell’aeroporto sono ormai in fase di ultimazione ed a breve, anzi, è previsto lo svolgimento della cerimonia d’inaugurazione dei nuovi locali del primo piano”. Il presidente ha considerato imprescindibile la partecipazione dei Comuni e degli altri enti locali “ai fini della promozione del territorio. Non voglio soldi per ripianare eventuali debiti, ma che Provincia e Comuni si facciano carico di una adeguata promozione del nostro territorio perchè gli aerei si possono ormai considerare come dei veri e propri autobus”. Ombra non ha dubbi. E’ sicuro di raggiungere il traguardo di “2 milioni di passeggeri in transito entro la fine del mandato”. Tra qualche giorno “sarà annunciato il nome della compagnia aerea che prenderà il posto di Air Bee per ripristinare il collegamento con Roma”. Una conferenza dei capigruppo sarà chiamata a stilare un documento finale.

da trapaniok.it
 
Ho letto sul Giornale di Sicilia di oggi che le trattative con FR per avere la Base a Birgi restano comunque serrate.

Sarebbe un'ottima base anche perchè il turismo si comincia a destagionalizzare (questo Ottobre ho visto tanti russi, tedeschi etc), i problemi sono tutti politici:

1) l'ostilità dell'ENAC;
2) l'ostilità della GESAP che nel giro di pochi giorni si è detta contraria al riavvio delle tratte sociali su TPS e nel contempo ha messo in vendita la propria quota di partecipazione (nb: a 10 volte il prezzo d'acquisto)
 
DOCUMENTO UNITARIO PER BIRGI

E’ l’obiettivo della conferenza dei capigruppo della Provincia.
Dopo la seduta consiliare dello scorso 6 ottobre il clima bipartisan si va consolidando. La vertenza aeroporto potrebbe fare un passo avanti e di qualità. I capigruppo del consiglio provinciale intendono sottoscrivere un documento comune. Una sorta di dichiarazione d’intenti che dovrebbe legare tutte le forze politiche ad un progetto comune. quello. Quello di rilanciare le quotazioni di uno scalo che può dire la sua di fronte ai cambiamenti che sono in atto sul mercato. La vicenda Alitalia ha segnato un punto di netta discontinuità che dovrà essere seguito da misure e provvedimenti idonei alle sollecitazioni che arrivano dal circuito internazionale e mondiale dei vettori. Alla riunione di ieri mattina ha partecipato anche il presidente della Provincia Mimmo Turano che ha ribadito la volontà politica della sua amministrazione ad individuare tutte le soluzioni per rafforzare lo scalo e consolidare la presenza di Birgi. Sono state delineate le linee guida del documento ma sarà nella conferenza dei capigruppo del prossimo 16 ottobre che si passerà alla stesura completa della nota ufficiale. Turano punta molto sul documento unitario: “Sarà utile quando dovremo confrontarci con i nostri interlocutori, quando sarà in discussione il nostro rapporto con l’ENAC e quando avremo la possibilità di parlare con i responsabili dei vettori che vorranno scegliere Birgi”. Da confermare anche il rapporto con Ryanair. C’è chi pensa ad una sua presenza più massiccia. Le trattative sono ancora in corso. Un punto di non ritorno è quello del superamento delle polemiche. La richiesta arriva da destra e da sinistra.

Fonte: Trapaniok.it