Situazione AZ dopo il ritiro di CAI


Stato
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Check in AZ a FCO, impressionante, semplicemente desolanti!
Gran ressa ai banchi AP.


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ALITALIA: DA TEMPO E' DIVENTATA MARGINALE PER GLI ITALIANI (ANALISI)

(ASCA) - Roma, 19 set - L'Alitalia e' ormai prossima al collasso e un ipotetico fallimento sarebbe un grave danno per l'intero paese ma un crac della compagnia non bloccherebbe il trasporto aereo. Da anni Alitalia e' sempre piu' marginale nell'offerta di trasporto aereo in Italia e alcuni numeri rendono ben evidente la crisi strutturale dell'azienda. Tra il 1995 e l'anno scorso i passeggeri trasportati dall'Alitalia sono oscillati tra 21 e 25 milioni l'anno.

Sempre nel 1995 i passeggeri transitati sugli scali italiani erano circa 57 milioni ma progressivamente sono esplosi fino a sfiorare i 140 milioni l'anno scorso.

Dunque l'Alitalia non e' stata capace di intercettare neanche una quota modesta della crescita robusta del traffico. Sul mercato dei collegamenti internazionali con l'Italia la fotografia del traffico mostra in modo ancor piu' evidente il gap accumulato dall'Alitalia. Per restare agli ultimi anni, nel 2003 i passeggeri internazionali sugli aeroporti italiani erano 50 milioni e la quota dei vettori italiani era del 35,6% con 18 milioni (sommando ad Alitalia le altre compagnia della penisola). Due anni dopo il volume passeggeri e' lievitato a oltre 63 milioni e la quota della bandiera italiana e' scivolata al 30% e per il 2007 su un totale internazionale di quasi 79 milioni, la quota dei vettori esteri e' superiore al 75%. Dunque gia' oggi per i voli da e per l'estero meno di un passeggero su 4 volano con vettori italiani e sul totale nazionale soltanto 1 su sei viaggia a bordo di aerei Alitalia. Progressivamente la compagnia e' diventata marginale anche per gli italiani, con l0'eccezione della rotta Milano-Roma, ai primi posti in Europa in termini di volumi di traffico.

Il raffronto con i grandi player europei e' addirittura impietoso. Se fino a 10 anni fa il traffico di Alitalia era vicino ai volumi di Air France e Lufthansa, oggi la differenza e' abissale. Lufthansa l'anno scorso ha fatto volare 63 milioni di passeggeri e Air France-Klm quasi 75 milioni. La compagnia tedesca genera ricavi per 22 miliardi di euro e Air France-Klm supera i 24 miliardi mentre il fatturato di Alitalia ristagna sotto i 5 miliardi di euro.

La crisi Alitalia dura ormai da quasi 20 anni ed e' miracoloso che solo oggi l'azienda sia in stato comatoso. Dal 1992 solo due esercizi in utile (e grazie a componenti straordinarie), perdite colossali e intervento pubblico, cioe' del contribuente, per una cifra vicina ai 5 miliardi di euro. Di contro l'azienda e' stata incapace di crescere e di abbassare i costi che la deregulation comunitaria del trasporto aereo rendeva una strada obbligata. Anche negli ultimi anni a fronte di una progressiva riduzione dell'offerta la struttura dei costi e' rimasta invariata.

Gli errori degli ultimi 15 anni sono un lunghissimo elenco. Tuttavia alcune occasioni mancate sono quasi clamorose. Nel 1999 Alitalia definisce l'alleanza con KLM che prelude alla fusione. In borsa il titolo Alitalia vale quasi 10 euro e la compagnia capitalizza 5 miliardi, quasi il doppio di Air France (sembra fantascienza e invece sono cifre vere). Il governo Amato tergiversa e soprattutto esecutivo e enti locali milanesi e lombardi alimentano una situazione di caos sulla ripartizione dei voli tra Malpensa e Linate. KLM teme il peggio e preferisce pagare un indennizzo da 250 milioni di euro e rompere l'alleanza.

Negli ultimi anni poi c'e' stata l'aspra polemica sull'asse Roma-Milano sul primato per il ruolo di hub.

Alitalia negli ultimi 20 anni ha avuto una flotta per il lungo raggio tra 23 e 28 aerei. Numero decisamente insufficiente anche per alimentare un solo hub. Addirittura per due e' ridicolo. In Europa Lufthansa ha due hub (Francoforte e Monaco) ma lo sviluppo di Monaco e' diventato necessario in quanto Francoforte era diventato satuto.

Malpensa e anche Fiumicino invece non hanno problemi di saturazione. Lufthansa inoltre alimenta due hub grazie a 122 aerei su un totale di 513 per operare rotte a lungo raggio.

Air France-Klm dispone invece di 97 aerei per il lungo raggio. In entrambi i casi flotte decisamente piu' consistenti di quella dell'Alitalia.

La provincia di Milano e' la piu' ricca d'Italia ma specialmente dall'estero i passeggeri che arrivano in Italia preferiscono Roma a Milano (a Fiumicino volano piu' compagnie straniere rispetto agli scali milanesi) e cio' avviene sulla base di considerazioni di mercato e non su interpretazioni delle logiche federaliste.
 
ALITALIA: DA TEMPO E' DIVENTATA MARGINALE PER GLI ITALIANI (ANALISI)

(ASCA) - Roma, 19 set - L'Alitalia e' ormai prossima al collasso e un ipotetico fallimento sarebbe un grave danno per l'intero paese ma un crac della compagnia non bloccherebbe il trasporto aereo. Da anni Alitalia e' sempre piu' marginale nell'offerta di trasporto aereo in Italia e alcuni numeri rendono ben evidente la crisi strutturale dell'azienda. Tra il 1995 e l'anno scorso i passeggeri trasportati dall'Alitalia sono oscillati tra 21 e 25 milioni l'anno.

Sempre nel 1995 i passeggeri transitati sugli scali italiani erano circa 57 milioni ma progressivamente sono esplosi fino a sfiorare i 140 milioni l'anno scorso.

Dunque l'Alitalia non e' stata capace di intercettare neanche una quota modesta della crescita robusta del traffico. Sul mercato dei collegamenti internazionali con l'Italia la fotografia del traffico mostra in modo ancor piu' evidente il gap accumulato dall'Alitalia. Per restare agli ultimi anni, nel 2003 i passeggeri internazionali sugli aeroporti italiani erano 50 milioni e la quota dei vettori italiani era del 35,6% con 18 milioni (sommando ad Alitalia le altre compagnia della penisola). Due anni dopo il volume passeggeri e' lievitato a oltre 63 milioni e la quota della bandiera italiana e' scivolata al 30% e per il 2007 su un totale internazionale di quasi 79 milioni, la quota dei vettori esteri e' superiore al 75%. Dunque gia' oggi per i voli da e per l'estero meno di un passeggero su 4 volano con vettori italiani e sul totale nazionale soltanto 1 su sei viaggia a bordo di aerei Alitalia. Progressivamente la compagnia e' diventata marginale anche per gli italiani, con l0'eccezione della rotta Milano-Roma, ai primi posti in Europa in termini di volumi di traffico.

Il raffronto con i grandi player europei e' addirittura impietoso. Se fino a 10 anni fa il traffico di Alitalia era vicino ai volumi di Air France e Lufthansa, oggi la differenza e' abissale. Lufthansa l'anno scorso ha fatto volare 63 milioni di passeggeri e Air France-Klm quasi 75 milioni. La compagnia tedesca genera ricavi per 22 miliardi di euro e Air France-Klm supera i 24 miliardi mentre il fatturato di Alitalia ristagna sotto i 5 miliardi di euro.

La crisi Alitalia dura ormai da quasi 20 anni ed e' miracoloso che solo oggi l'azienda sia in stato comatoso. Dal 1992 solo due esercizi in utile (e grazie a componenti straordinarie), perdite colossali e intervento pubblico, cioe' del contribuente, per una cifra vicina ai 5 miliardi di euro. Di contro l'azienda e' stata incapace di crescere e di abbassare i costi che la deregulation comunitaria del trasporto aereo rendeva una strada obbligata. Anche negli ultimi anni a fronte di una progressiva riduzione dell'offerta la struttura dei costi e' rimasta invariata.

Gli errori degli ultimi 15 anni sono un lunghissimo elenco. Tuttavia alcune occasioni mancate sono quasi clamorose. Nel 1999 Alitalia definisce l'alleanza con KLM che prelude alla fusione. In borsa il titolo Alitalia vale quasi 10 euro e la compagnia capitalizza 5 miliardi, quasi il doppio di Air France (sembra fantascienza e invece sono cifre vere). Il governo Amato tergiversa e soprattutto esecutivo e enti locali milanesi e lombardi alimentano una situazione di caos sulla ripartizione dei voli tra Malpensa e Linate. KLM teme il peggio e preferisce pagare un indennizzo da 250 milioni di euro e rompere l'alleanza.

Negli ultimi anni poi c'e' stata l'aspra polemica sull'asse Roma-Milano sul primato per il ruolo di hub.

Alitalia negli ultimi 20 anni ha avuto una flotta per il lungo raggio tra 23 e 28 aerei. Numero decisamente insufficiente anche per alimentare un solo hub. Addirittura per due e' ridicolo. In Europa Lufthansa ha due hub (Francoforte e Monaco) ma lo sviluppo di Monaco e' diventato necessario in quanto Francoforte era diventato satuto.

Malpensa e anche Fiumicino invece non hanno problemi di saturazione. Lufthansa inoltre alimenta due hub grazie a 122 aerei su un totale di 513 per operare rotte a lungo raggio.

Air France-Klm dispone invece di 97 aerei per il lungo raggio. In entrambi i casi flotte decisamente piu' consistenti di quella dell'Alitalia.

La provincia di Milano e' la piu' ricca d'Italia ma specialmente dall'estero i passeggeri che arrivano in Italia preferiscono Roma a Milano (a Fiumicino volano piu' compagnie straniere rispetto agli scali milanesi) e cio' avviene sulla base di considerazioni di mercato e non su interpretazioni delle logiche federaliste.

Da stampare e da leggersi ogni giorno a cura di tutti i dipendenti AZ e di tutti quelli che continuano a parificare AZ ad AF, BA...ecc. ecc.
 
Non mi sono spiegato bene.
E' chiaro che un'azienda è libera di congelare i debiti: basta che non paga...
Il problema però si pone perchè il creditore non ti eroga più il servizio.

A me fornitore puoi anche chiedere di congelare il debito e di andare a transazione senza chiederti gli interessi, ma stai sicuro che da oggi il servizio se lo vuoi lo devi pagare cash!

Quindi il risparmio che deriva dal congelamemnto dei debiti (come dice l'articolo) viene immediatamente bruciato dal pagare cash che dall'altra parte non rientra in quanto le vendite sono crollate!

Due precisazioni:
1) Azienda che non paga e azienda in amministrazione controllata sono cose ben diverse. Nel secondo caso, che è quello che ci interessa, i contatti e le garanzie che può prestare il liquidatore (garanzie non tanto in termini "reali", quanto in termini di buon fine della liquidazione) possono influenzare la scelta del creditore di pretendere o meno il pagamento cash. Credo sia questo quello che sta accadendo con alcuni di loro.
2) Certamente questa situazione non andrà avanti per molto, da un lato perchè il Commissario ha vincoli (può fare opera di persuasione o avere qualche liquido residuo, ma non può certo prendere per i fondelli i fornitori), dall'altro perchè c'è da mettere in conto la pazienza del fornitore. Oggi il mio benzinaio può decidere di non farmi più credito perchè convinto che non lo pagherò ed il suo danno aumenterà: se ne trovo un altro disposto, faccio benzina, viceversa non mi muovo. E' probabile che si possa trovare qualche speculatore che ti applichi tariffe ben più alte sperando nel terno al lotto della vendita dell'azienda: il suo credito, infatti, non rientrando nella procedura, se lo dovrebbe accollare il nuovo proprietario.
Tutta questa pizza non per spiegarti la cosa (la conosci bene anche tu, faccio divulgazione ad altri magari meno addentro a queste cose), ma solo per dire che l'articolo che definivi campato in aria un suo fondamento, sotto sotto, lo aveva.
 
Due precisazioni:
1) Azienda che non paga e azienda in amministrazione controllata sono cose ben diverse. Nel secondo caso, che è quello che ci interessa, i contatti e le garanzie che può prestare il liquidatore (garanzie non tanto in termini "reali", quanto in termini di buon fine della liquidazione) possono influenzare la scelta del creditore di pretendere o meno il pagamento cash. Credo sia questo quello che sta accadendo con alcuni di loro.
2) Certamente questa situazione non andrà avanti per molto, da un lato perchè il Commissario ha vincoli (può fare opera di persuasione o avere qualche liquido residuo, ma non può certo prendere per i fondelli i fornitori), dall'altro perchè c'è da mettere in conto la pazienza del fornitore. Oggi il mio benzinaio può decidere di non farmi più credito perchè convinto che non lo pagherò ed il suo danno aumenterà: se ne trovo un altro disposto, faccio benzina, viceversa non mi muovo. E' probabile che si possa trovare qualche speculatore che ti applichi tariffe ben più alte sperando nel terno al lotto della vendita dell'azienda: il suo credito, infatti, non rientrando nella procedura, se lo dovrebbe accollare il nuovo proprietario.
Tutta questa pizza non per spiegarti la cosa (la conosci bene anche tu, faccio divulgazione ad altri magari meno addentro a queste cose), ma solo per dire che l'articolo che definivi campato in aria un suo fondamento, sotto sotto, lo aveva.

Lo aveva per il droghiere sotto casa.

Una compagnia aerea che ha un network internazionale e intercontinentale come fa a convincere i creditori esteri?
Tu fai l'esempio del benzinaio; solo in pochi apt ci sono 2-3 opzioni, quasi ovunque c'è una sola società erogatrice che se dice no è no!
 
ALITALIA: DA TEMPO E' DIVENTATA MARGINALE PER GLI ITALIANI (ANALISI)



La provincia di Milano e' la piu' ricca d'Italia ma specialmente dall'estero i passeggeri che arrivano in Italia preferiscono Roma a Milano (a Fiumicino volano piu' compagnie straniere rispetto agli scali milanesi) e cio' avviene sulla base di considerazioni di mercato e non su interpretazioni delle logiche federaliste.

ecco qui....volano perchè vi sono i bilaterali....e su MXP era offlimits per "protezione di AZ"..
a bilaterali liberi si vede dove va il mercato..infatti LH ha scelto MXP per il suo e di STAR HUB....si si sono dei fessi sti crucchi.....
 
Lo aveva per il droghiere sotto casa.

Una compagnia aerea che ha un network internazionale e intercontinentale come fa a convincere i creditori esteri?
Tu fai l'esempio del benzinaio; solo in pochi apt ci sono 2-3 opzioni, quasi ovunque c'è una sola società erogatrice che se dice no è no!

Rimarrà la ALL/FCO. E faranno il pieno all'autogrill :-)
 
hmm 120 mln di debiti cn AdR...che è controllata da gemina che è controllata da Olimpia che controlla Autogrill....:-))

Vuoi che qualche ministro non gli passi i buoni benzina pur di "non mettere in ginocchio un intero paese" - in senso stretto, molto stretto -? Sii realista... .-)
 
Intanto io ho appena prenotato due biglietti.
JFK-MXP...............con Delta
MXP-SVO.............con Aeroflot

Delta incredibilmente offre sul suo sito i voli in code sharing con Alitalia ed operati da Alitalia....
 
La cosa che mi ha rattristato di più è vedere gente che esultava per aver perso il posto di lavoro... signori quì veramente si è alla frutta. Ricevo tutti i giorni in azienda curriculum di persone di ogni età ed esperienza che cercano qualsiasi tipo di lavoro pur di portare a casa qualcosa a fine mese. Lo reputo un'isulto a tutte le persone che lavorano e ancor di più a quelle che non hanno un lavoro ! Ancor di più ieri sentendo un'intervista di alcuni a/v sentir dire frasi del tipo "era la risposta che tutti aspettavamo, finalmente alitalia tornerà pubblica". Mi sono cadute le braccia. Mi sento vicino a quelle persone che non si riconoscono nei sindacati che hanno mancato l'accordo e ancor di più in coloro che manifestavano a Fiumicino e Milano. Sicuramente questo nuovo contratto cai sarebbe servito a scremare tanto personale e finalmente pagare solo coloro che meritano di essere pagati perchè hanno lavorato, probabilmente chi aveva la coscienza sporca o paura di non essere pagato ha voluto farla pagare anche agli altri.

Sono perfettamente d'accordo
 
La cosa che mi ha rattristato di più è vedere gente che esultava per aver perso il posto di lavoro... signori quì veramente si è alla frutta. Ricevo tutti i giorni in azienda curriculum di persone di ogni età ed esperienza che cercano qualsiasi tipo di lavoro pur di portare a casa qualcosa a fine mese. Lo reputo un'isulto a tutte le persone che lavorano e ancor di più a quelle che non hanno un lavoro ! Ancor di più ieri sentendo un'intervista di alcuni a/v sentir dire frasi del tipo "era la risposta che tutti aspettavamo, finalmente alitalia tornerà pubblica". Mi sono cadute le braccia. Mi sento vicino a quelle persone che non si riconoscono nei sindacati che hanno mancato l'accordo e ancor di più in coloro che manifestavano a Fiumicino e Milano. Sicuramente questo nuovo contratto cai sarebbe servito a scremare tanto personale e finalmente pagare solo coloro che meritano di essere pagati perchè hanno lavorato, probabilmente chi aveva la coscienza sporca o paura di non essere pagato ha voluto farla pagare anche agli altri.

Sono perfettamente d'accordo
 
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