da "Il Corriere della Sera" di oggi
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Il commissario, le regole e le offerte di mercato
Caro Direttore,
più volte, nei giorni scorsi, è stato invocato lo spettro del
fallimento per Alitalia come conseguenza del mancato accordo fra
CAi e i sindacati. Alitalia è oggi commissariata in base ad una
legge che ha due obiettivi:
a) garantire la sua continuità aziendale, dato che essa svolge un servizio essenziale per il Paese (art. i d.l.i34/2008); b) tutelare al meglio i suoi creditori e i suoi lavoratori (articoli i e 63 comma 3 della legge sull'amministrazione straordinaria).
Ci preme mettere in evidenza che, fino al 28 agosto scorso, era in
vendita Alitalia con tutti i suoi debiti, e nessuno ha ritenuto di
comprarla. Dopo il commissariamento, tuttavia, è in vendita solo
il suo attivo, e solo quello che serve al compratore: i preziosissimi
slot, gli aerei, il suo marchio prestigioso. In soli venti giorni il
mercato non si è ancora espresso sul valore di tale attivo, né il
Commissario, organo pubblico con pieni poteri, ha finora ritenuto
di interpellarlo. Eppure il decreto-legge governativo prevede che la
cessione avvenga a condizioni non inferiori a quelle "di mercato",
e richiede perciò la certezza che non si verifichi alcuna svendita.
Poiché fra i creditori vi è, per importi rilevanti, anche lo Stato, è
nell'interesse di tutti gli italiani che l'attivo di Alitalia venga
venduto a chi formuli la migliore offerta. Trattativa privata, in
uno Stato di diritto, non significa assoluta libertà di concentrare
su un unico acquirente ogni speranza, e la concorrenza è,
ovunque, garanzia di trasparenza. Non occorrono bandi di gara o
richiami pubblicitari, di cui non ci sarebbe il tempo e neppure il
bisogno. Basta stimolare la presentazione di proposte, per
conseguire le migliori garanzie di continuità aziendale, il maggior
realizzo per i creditori, il minor numero di licenziamenti
(anch'essi fonte di costi sociali ed economici). Se davvero
mancasse il carburante per il breve tempo necessario,
occorrerebbe trovare ogni possibile fonte finanziaria perché il
carburante arrivi. La nostra legge, a questo fine, consente di
attivare mutui che godono di priorità assoluta su tutti gli altri
debiti (art. 52 della legge sull'amm. straord.), e questo si fa in
qualsiasi procedura del mondo: è così che in America si vendono
le linee aeree fallite. Serve dunque un invito rivolto al mercato,
aperto e senza riserve di sorta, a presentare in breve tempo
un'offerta e un piano industriale, assicurando che nel frattempo
gli aerei volino regolarmente. E' ciò che, a nostro sommesso
avviso, chiedono i creditori di Alitalia, i suoi dipendenti, i
contribuenti della Repubblica Italiana.
Piero Schlesinger, Università Cattolica di Milano;
Lorenzo Stanghellini, Università di Firenze;
Massimo Fabiani, Università del Molise;
Umberto Tombari, Università di Firenze;
Alberto Jorio, Università di Torino;
Francesco Vella, Università di Bologna;
Federico Ghezzi, Università "Luigi Bocconi";
Paola Lucarelli, Università di Firenze;
Luigi Mansani, Università di Parma;
Tito Boeri,Università "Luigi Bocconi";
Carlo Scarpa, Università di Brescia;
Pierpaolo Marano, Università della Calabria;
Carlo Felice Giampaolino, Università di Roma "Tor Vergata"; Emanuele Cusa, Università di Trento;
Andrea Boitani, Università Cattolica di Milano;
Mario Stella.Richter, Università di Roma Tor Vergata.