Liquidazione Alitalia: cinque professori contro Fantozzi
Il commissario straordinario Augusto Fantozzi non può liquidare senza cercare altri compratori. È questo il messaggio che cinque professori - Piero Schlesinger (Università Cattolica), Lorenzo Stanghellini e Umberto Tombari (Università di Firenze), Massimo Fabiani (Università del Molise), Federico M. Mucciarelli (Università di Modena e Reggio Emilia) e Alberto Jorio (Università di Torino) - hanno affidato ad una lettera aperta pubblicata oggi sul Corriere della Sera. «Ci sembra», esordiscono i cinque, «che in questo momento, alla vigilia di sviluppi potenzialmente decisivi per la vicenda Alitalia, sia opportuno che all’opinione pubblica siano dati i maggiori ragguagli possibili sulla esatta situazione in cui si trova l’Azienda.»
«Il commissario di Alitalia, nell’auspicare una definizione della trattativa in corso per poter poi addivenire alla cessione alla Compagnia Aerea Italiana, ha oggi comunicato ai sindacati,» ricordano gli estensori, «che in mancanza di sottoscrizione entro domani di tale accordo avvierà la procedura di mobilità dei dipendenti e la disdetta di tutti gli accordi collettivi in essere con il personale. Questo preluderebbe allo smantellamento dell’impresa, o almeno al suo grave deterioramento, con ulteriore pregiudizio per i lavoratori, per i creditori, e in definitiva per lo Stato».
È a questo punto che giunge l’affondo. «Ci sembra indispensabile sottolineare, in modo che tutti ne siano al corrente, che gli aerei non potrebbero essere lasciati a terra ove la procedura non abbia prima rivolto un invito pubblico ed ufficiale ad ogni impresa disponibile a presentare proposte di acquisizione dell’azienda, o quanto meno di sue componenti sufficienti per garantirne la continuità di funzionamento. Offerte che, nei termini attuali (solo 1′attivo, senza i debiti) non sono mai state fatte in precedenza.»
La conclusione è che «Avviare dei licenziamenti, o comunque mettere in moto procedure di liquidazione aziendale, per il solo fatto che non si perfezioni l’accordo con l’unico acquirente consultato (CAI), senza che si sia proceduto ad una ricerca di possibili acquirenti alternativi, anche se stranieri, costituirebbe fatto molto grave. Si tratterebbe di atto intempestivo anche in base alla normativa speciale dettata per Alitalia, che consente sì vendite a trattativa privata, ma nel rispetto del principio di trasparenza, e dunque aperte al mercato ed al migliore offerente, proprio per cercare di ottenere in ogni modo di garantire la continuità aziendale.»
Qualora le trattative di oggi non permettessero di giungere, Fantozzi non potrebbe quindi passare direttamente alla liquidazione della società.
http://www.dedalonews.it/it/index.p...e-alitalia-cinque-professori-contro-fantozzi/
Il commissario straordinario Augusto Fantozzi non può liquidare senza cercare altri compratori. È questo il messaggio che cinque professori - Piero Schlesinger (Università Cattolica), Lorenzo Stanghellini e Umberto Tombari (Università di Firenze), Massimo Fabiani (Università del Molise), Federico M. Mucciarelli (Università di Modena e Reggio Emilia) e Alberto Jorio (Università di Torino) - hanno affidato ad una lettera aperta pubblicata oggi sul Corriere della Sera. «Ci sembra», esordiscono i cinque, «che in questo momento, alla vigilia di sviluppi potenzialmente decisivi per la vicenda Alitalia, sia opportuno che all’opinione pubblica siano dati i maggiori ragguagli possibili sulla esatta situazione in cui si trova l’Azienda.»
«Il commissario di Alitalia, nell’auspicare una definizione della trattativa in corso per poter poi addivenire alla cessione alla Compagnia Aerea Italiana, ha oggi comunicato ai sindacati,» ricordano gli estensori, «che in mancanza di sottoscrizione entro domani di tale accordo avvierà la procedura di mobilità dei dipendenti e la disdetta di tutti gli accordi collettivi in essere con il personale. Questo preluderebbe allo smantellamento dell’impresa, o almeno al suo grave deterioramento, con ulteriore pregiudizio per i lavoratori, per i creditori, e in definitiva per lo Stato».
È a questo punto che giunge l’affondo. «Ci sembra indispensabile sottolineare, in modo che tutti ne siano al corrente, che gli aerei non potrebbero essere lasciati a terra ove la procedura non abbia prima rivolto un invito pubblico ed ufficiale ad ogni impresa disponibile a presentare proposte di acquisizione dell’azienda, o quanto meno di sue componenti sufficienti per garantirne la continuità di funzionamento. Offerte che, nei termini attuali (solo 1′attivo, senza i debiti) non sono mai state fatte in precedenza.»
La conclusione è che «Avviare dei licenziamenti, o comunque mettere in moto procedure di liquidazione aziendale, per il solo fatto che non si perfezioni l’accordo con l’unico acquirente consultato (CAI), senza che si sia proceduto ad una ricerca di possibili acquirenti alternativi, anche se stranieri, costituirebbe fatto molto grave. Si tratterebbe di atto intempestivo anche in base alla normativa speciale dettata per Alitalia, che consente sì vendite a trattativa privata, ma nel rispetto del principio di trasparenza, e dunque aperte al mercato ed al migliore offerente, proprio per cercare di ottenere in ogni modo di garantire la continuità aziendale.»
Qualora le trattative di oggi non permettessero di giungere, Fantozzi non potrebbe quindi passare direttamente alla liquidazione della società.
http://www.dedalonews.it/it/index.p...e-alitalia-cinque-professori-contro-fantozzi/