Alitalia/CAI: anticipazioni flotta e network


Stato
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assumi posizioni curiose: stai cercando di autoconvincerti?
sono delle ovvietà...
l'unico dato certo è che il nome ha segnato il destino.
"Con Prato, al prato"
veramente gli aerei volano ancora...:D:cool:
ancora non c'è stato un giorno di grounding

secondo
non mi sto autoconvincendo,sono già convinto di una cosa:
quando cai ha chiesto di chiudere linate implictamente,ma non troppo,ha dato ragione a chi diceva che az era pronta a tornare a mxp se avessero chiuso linate,e a chi diceva che lin era un problema per az e per mxp
guarda caso prato e schisano
ciao
 
Il problema è che Prato e Schisano sostenevano che tornando a Fiumicino avrebbero contenuto le perdite, e non mi sembra proprio che abbiano raggiunto l'obiettivo... se qualcuno ha dei dati per smentirmi, me lo faccia sapere.

LIN:
ORA: è un problema per MXP (l'hub carrier LH non si insedia finchè non viene limitato) e per AZ (che a quanto pare ha perso traffico pure lì)
IN PASSATO: era un problema per AZ (provocava perdite che non influenzavano molto il suo rosso) mentre non lo era per MXP che nonostante la presenza dello scomodo vicino, era hub comunque. Se LIN fosse stato chiuso (dopo il forfait di KLM) non credo che AZ si sarebbe espansa dunque il sistema milanese (di SEA) non ne avrebbe guadagnato nulla.

Io la vedo così. E sono cose dette e stradette. Mi sembra che nessuno qui abbia sostenuto che era solo AZ ad opporsi alla chiusura di LIN.
 
repubblica.it

"La manutenzione, il cargo e la zona grigia di Alitalia rimarranno nelle mani del commissario straordinario, Augusto Fantozzi". E' quanto ha affermato il ministro del Welfare Maurizio Sacconi nel corso di un incontro con i giornalisti nella stessa sede del dicastero, a margine del tavolo tra governo, Alitalia, sindacati e Cai sul rilancio della compagnia di bandiera. Di queste attivita', che impiegano 2750 dipendenti, la compagnia aerea italiana (Cai) se ne servira' "finche non sara' approvata la migliore soluzione in outsourcing". Il ministro ha spiegato che "il governo e' molto interessato alle attivita' in outsourcing, e a che ci sia un'adeguata attivita' produttiva, oltre che si preservi la l'occupazione di questo settore".
 
repubblica.it

"Nonostante qualche difficolta' iniziale il confronto sta entrando positivamente nel merito". E' quanto ha affermato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, in una conferenza stampa a margine dell'incontro tra Governo, sindacati, Alitalia e Cai, sul rilancio della Compagnia di bandiera. Il titolare del dicastero ha annunciato che lunedi' alle 10 ci sara' un tavolo relativo al nuovo sistema di relazioni industriali in cui si discuteranno le proposte che la societa' offerente (Cai) fara' ai rappresentanti dei lavoratori. "Noi saremo terzi - ha spiegato - rispetto a questo confronto, ma siamo interessati a soluzioni condivise". Nel pomeriggio nella sede dello stesso ministero si riprendera' il confronto sul piano industriale. "Oggi - ha ancora detto Sacconi - c'e' stato un primo confronto sul numero di velivoli impiegati e la tipologia di aeromobili. C'e' stato un riferimento al perimetro delle attivita' direttamente gestite dalla nuova Alitalia e quesiti circa il futuro delle attivita' esterne, il cargo e la manutenzione straordinaria". Alla domanda se circa 3.500 precari rimarranno fuori dal piano di rilancio della Compagnia, Sacconi ha risposto: "In situazioni prefallimentari si e' sempre partiti dall'occupazione strutturata. Dei precari se ne potra' parlare in una sede diversa, ma non in questa". Sacconi infine circa il futuro di questi precari ha anche ricordato che esiste sempre una misura "fisiologica di lavoro stagionale".
 
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Gli accordi parasociali impongono ai soci di non vendere le loro quote prima di 5 anni, ma non escludono che si possa deliberare un aumento di capitale!

Vabbè che facciamo, fatta la legge trovato l'inganno?
Se l'intenzione è quella di non cedere l'azienda per i primi 5 anni non si fa neanche l'aumento di capitale.
 
Anzi ero convinto già da diversi mesi che AirOne non sarebbe diventata altro che un bel boccone per qualche altra compagnia (in cuor mio speravo LH).

Su questo non è ancora detta l'ultima parola... ... spero. Certo, sotto altre vesti, più o meno inglobata, ma il destino è quello e il fagocitatore spero altrettanto.
 
E' stata una partita a poker ben giocata da Toto...

Questo è innegabile. E' partito in quinta cercando di accaparrarsi tutta la compagnia, poi quando la situazione caro-carburante s'è fatta insostenibile anche per lui, ha fatto un passo indietro proponendosi come "salvatore", d'accordo con Passera, della NuovaAlitalia, portando in dote la sua flotta (e qui ci ha visto non lungo, ma lunghissimo).
10 dei suoi 320 fiammanti passeranno subito alla CAI, mentre gli altri 80 ordini più i 24 dei wide-body resteranno a lui che li affitterà successivamente sempre alla CAI.

Adesso si ritrova ad essere azionista per il 10% della nuova azienda. Non ha più pensieri per la testa visto che il suo giocattolo verrà gestito da altri. Di quei 300 MLN che gli saranno versati per l'acquisto di APH, una parte la farà confluire in CAI, un'altra invece la reinvestirà nel settore delle Energie Rinnovabili e un'altra ancora nel settore del trasporto ferroviario, una volta che ci sarà la liberalizzazione del mercato.

Non c'è che dire. In questo frangente Toto si è rivelato un manager davvero illuminato.
 
Stato
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