Alitalia, nasce la Compagnia Aerea Italiana


Stato
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SEA è di proprietà pubblica ed ha un piano indistriale che prevede un forte ridimensionamento di Linate.
In più l'ultima proproposta di ridimensionameno è decollata dal comune di Milano ed è stata fatta fatta fuori da AZ in ambienti romani.
Quindi quello che dici è un mito da sfatare.

allora perchè su Corsera alcuni politici lombardi insistono con le lagnanze pro Linate?
 
allora perchè su Corsera alcuni politici lombardi insistono con le lagnanze pro Linate?

A me sembrano pecore sciolte, nell'altro thread si parla dell'OK di FI e PD al ridimensionamento. Insieme fanno oltre il 50% dei voti o più.
La Lega difficilmente non suporterà compatta Bonomi.
 
soprattutto AZ voleva linate tutto per sé, èquello che ha fatto ink gli altri ed ha poratto allo sfacielo del bersani bis.

l'ipotesi cia non è insensata, ma i voli li metterei da mxp.
 
A me sembrano pecore sciolte, nell'altro thread si parla dell'OK di FI e PD al ridimensionamento. Insieme fanno oltre il 50% dei voti o più.
La Lega difficilmente non suporterà compatta Bonomi.

Intendiamoci, io mi auguro che la nuova compagnia ed il Governo portino a scegliere ciò che è meglio per l'Italia, a prescindere che si chiami FCO o MXP.

Ho letto anch'io le dichiarazioni di oggi di PD e FI su Linate e le trovo incoraggianti, speriamo bene!
 
Ultima modifica da un moderatore:
Intendiamoci, io mi auguro che la nuova compagnia ed il Governo portino a scelgliere ciò che è meglio per l'Italia, a prescindere che si chiami FCO o MXP.

Ho letto anch'io le dichiarazioni di oggi di PD e FI su Linate e le trovo incoraggianti, speriamo bene!

Ma non si può puntare tutto su MXP fino al 2015/2016 e poi trasferire tutto nuovamente a FCO? Bisogna essere elastici ragassssssssssi.....!!! :D
 
Air France accelera
di Rosario Dimito
ROMA (29 agosto) - Air France muove passi formali sulla Nuova Alitalia. E i primi giorni della prossima settimana Gaetano Miccichè accompagnato probabilmente da Rocco Sabelli dovrebbe tornare a Parigi. La Nuova Alitalia prova a stringere sul partner internazionale ed ha messo a punto l’offerta per rilevare la polpa della compagnia oggi avviata verso il commissariamento: l’offerta, secondo quanto risulta a Il Messaggero, si aggira sui 300 milioni.

La nuova compagnia di bandiera potrebbe avere in tempi più stretti rispetto a quelli previsti, il socio estero. Come anticipato ieri da Il Messaggero, il consiglio di Air France, oltre al dossier su Austrian Airlines, ha formalizzato l’interesse a stringere un accordo con la nuova Alitalia che dovrebbe decollare entro un paio di mesi: questo interesse, come avrebbe fatto intendere Miccichè, nel colloquio di due giorni fa a Parigi con Jean Cyril Spinetta, dovrebbe essere messo per iscritto in una lettera in arrivo da parte del numero uno francese. Il presidente di Air France dovrebbe informare Sabelli, amministratore unico della Compagnia aerea italiana (Cai), la newco che sarà capitalizzata dai 16 soci dichiaratisi disponibili, a certe condizioni tassative, a far rinascere la Nuova Alitalia. Oltre a Roberto Colaninno, futuro presidente e probabilmente anche Corrado Passera, timoniere di Intesa. La compagnia francese sarebbe pronta a stringere un accordo industriale nel giro di pochi mesi - previsto al massimo entro il 2009 dal piano Fenice - ma anche a entrare nel capitale con una quota di minoranza. Quanto? Non sarebbe stato precisato, ma potregge aggirarsi tra il 5 e il 10%, cioè la stessa quota che prenderanno Intesa Sanpaolo, Immsi, Atlantia, gruppo Aponte. I francesi sono balzati quindi in pole position per diventare il partner internazionale ma i soci italiani di Cai vorrebbero tenere aperto il negoziato anche con Lufthansa con cui Intesa avrebbe già avuto contatti. Che dovrebbero essere approfonditi da Sabell e Colaninno la prossima settimana: quest’ultimo da tempo, caldeggiando l’arrivo di un alleato d’oltralpe, tempo fa tifava per i tedeschi.

L’accelerazione data da Air France si muove in parallelo con la stretta di Cai per fare un’offerta sugli asset risanabili di Alitalia - il cui cda oggi oltre alla semestrale deciderà l’ammissione alla nuova legge Marzano varata ieri dal governo in base alla quale sempre oggi Augusto Fantozzi verrà nominato commissario - e agli asset principali di Air One. I legali dei soci italiani avrebbero completato due sere fa il contenuto della proposta che fra domani e lunedì verrà consegnata a Fantozzi. Sarebbe un’offerta che riguarderebbe rami d’azienda di Alitalia (aerei compresi), Az servizi e Az airport: prima di inviarla al commissario sta facendo il giro di tutti i soci. L’offerta sarebbe non vincolante e subordinata, oltre alle condizioni del piano (l’accordo sugli esuberi) anche alla definizione dell’accordo con Carlo Toto per rilevare Air One. Il consiglio di gestione di Intesa ieri ha preso una delibera non esecutiva per investire 100 milioni pari al 10% di Cai: la spesa potrebbe salire a 150 milioni nel caso in cui fosse necessario. La decisione di Intesa non sarebbe vincolante altrimenti si sarebbe dovuto riunire, per gli obblighi relativi a operazioni con parti correlate, il consiglio di sorveglianza in quanto Riccardo Varaldo, membro di quest’ultimo, è anche consigliere di Piaggio, controllata da Immsi. La stessa condizione di Intesa sull’investimento è stata posta da Atlantia. Immsi invece ha deciso di spendere fino a 150 milioni.

Il Messaggero
 
allora perchè su Corsera alcuni politici lombardi insistono con le lagnanze pro Linate?

ma sti ca**i.
credere che la questione sia in mano esclusivamente alla politica lombarda è un'economia di pensiero.
Rifletti: chi abbaia pro-Linate ora, a breve riceverà una telefonata quattro livelli sopra di lui con ordine di rientro immediato nella cuccia.
Gli interessi sono ad un livello superiore.
ma l'avete mai letto Machiavelli?

ma che vantaggio c'è ad amplficare sempre i contesti delle c*****e?
 
ma sti ca**i.
credere che la questione sia in mano esclusivamente alla politica lombarda è un'economia di pensiero.
Rifletti: chi abbaia pro-Linate ora, a breve riceverà una telefonata quattro livelli sopra di lui con ordine di rientro immediato nella cuccia.
Gli interessi sono ad un livello superiore.
ma l'avete mai letto Machiavelli?

ma che vantaggio c'è ad amplficare sempre i contesti delle c*****e?

Ho già risposto sopra chiarendo come la penso.
 
in effetti era di più per chi ha aggiunto "appunto", due minuti dopo la tua seconda considerazione ;)
 
FTA Online News
Si avvia a una conclusione la vicenda del salvataggio di Alitalia. Ieri il Consiglio dei Ministri ha varato le norme che permettono l'attuazione del piano Fenice elaborato dall'advisor Intesa San Paolo, ovvero le modifiche alla legge Marzano e la deroga alle regole antitrust per permettere l'integrazione con Air One.

Il piano prevede la scissione di Alitalia in una best company, nella quale investiranno gli imprenditori italiani che partecipano alla cordata guidata da Roberto Colaninno, e una bad company, che sara' invece commissariata.

La soluzione trovata da Intesa San Paolo attira l'interesse di Air France-KLM che nella scorsa primavera aveva ritirato la sua offerta a causa dell'opposizione dei sindacati. Il vettore franco-olandese sembra infatti disposto ad acquisire una quota di minoranza della best company.

Dato che il piano Fenice prevede esuberi per circa 7mila unita' contro le circa 2mila del piano Air France-KLM, sarà interessante osservare le reazioni dei sindacati di fronte a una prospettiva di questo tipo.Inoltre resta da vedere quale soluzione verra' adottata per la questione Malpensa. La Sea, societa' che gestisce gli scali milanesi, ha un contenzioso da 1,2 miliardi di euro aperto con Alitalia a causa della scelta di quest'ultima di puntare su Fiumicino come hub nazionale.

La Sea potrebbe anche decidere di opporsi al piano Fenice, il quale peraltro prevede che la nuova Alitalia si concentri sui voli nazionali, costringendo quindi a un probabile ridimensionamento delle ambizioni internazionali di Malpensa(SF)
 
Sentivamo la mancanza di qualche intervento politico intelligente

[FONT=arial,elvetica]Alitalia: Vendola, Piano Uccidera' Economia Pugliese [/FONT]

[FONT=arial,helvetica](ASCA) - Bari, 29 ago - ''L'operazione Alitalia e il salvataggio dello scalo della Malpensa sono due facce della stessa medaglia: cioe' un'operazione francamente vergognosa e una pistola alla tempia del Mezzogiorno d'Italia e della Puglia''. Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, definisce cosi', in un intervento pubblicato oggi dalla Gazzetta del Mezzogiorno, il piano per salvare la compagnia di bandiera. [/FONT]
 
Intesa: «Alitalia, progetto di rilancio a rischio senza accordo con i sindacati»

Passera: «Possibile che nei prossimi giorni si aggiungano altri azionisti». Confermato l'interessamento di istituti stranieri


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Corrado Passera (Lapresse)
ROMA
- Nel day after del piano di salvataggio di Alitalia avviato dal governo con le modifiche alla legge Marzano, la parola passa alle parti, ovvero investitori e sindacati. Ed è Corrado Passera, ad di Intesa Sanpaolo (l'advisor che ha messo a punto il piano "Fenice") dal meeting di Cl a Rimini a fare alcune precisazioni. A cominciare dal fatto che «senza un accordo con i sindacati, il progetto di rilancio di Alitalia potrebbe essere a rischio».
AVVIO DECISIVO - «Se nelle prossime 4-5 settimane non si capisce se prendiamo la strada giusta è difficile: dico che le prossime 4 settimane sono cruciali e si capirà se si va avanti o no» ha sottolineato Passera, aggiungendo che «il progetto al quale stiamo lavorando è un progetto imprenditoriale molto serio. Il lavoro da fare è tanto e mi auguro che sia un progetto di sistema». L'ad di Intesa ha apprezzato le modifiche alla legge Marzano decise dal governo: «Era più adatta a crisi industriali che a crisi finanziarie».
ALTRI AZIONISTI - Passera ha aggiunto di ritenere che «nei prossimi giorni si aggiungeranno altri azionisti» e ha confermato il possibile «interessamento» di altri istituti di credito stranieri. Quanto all'apertura di Air France Passera la definisce «una grande soddisfazione per la valutazione del piano». Infine ha ribadito che la quota di Intesa SanPaolo sarà di «100-150 milioni, circa il 10%» del capitale.
 
Stato
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