Ciao a tutti!
Sono di Parma, scrivo poco ma ne approfitto per ripercorrere brevemente la storia di PMF e cercare di far capire meglio cosa e chi c'è dietro quest'aeroporto!
1) La società di gestione (Sogeap) è sempre stata a partecipazione mista: Comune e Provincia da un lato, Unione Parmense Industriali dall'altro.
2) La volontà di far crescere l'aeroporto di Parma risale alla fine degli anni '80, quando sono stati aperti i primi collegamenti aerei con Roma operati dall' Alinord con degli Yak-40.
3) Fino alla fine degli anni '90 gli unici collegamenti operati erano il giornaliero per Roma e alcuni charter estivi per la Sardegna, operati nel corso , degli anni da Alinord, Air Dolomiti, TAS, Med Airlines, Federico II, tutti con Do328, ATR e Saab 2000 (tranne la TAS che operava con un BAe-146).
4) Da fine anni '90 si è potenziato il volo su Roma, arrivando a 4 daily operati da Air Alps. Si è inserita per un anno una navetta Alitalia PMF-MXP (20 minuti di volo!) e si sono sviluppati i charter estivi. A seguito all'allungamento della pista hanno iniziato ad operare aerei della classe di 180/200 posti (737-800, 321, 757).
5) Il 2006 e il 2007 sono stati gli anni delle low cost, col volo Ryan per Stansted e nel 2007 dei voli Windjet e BelleAir. I voli Windjet per PMO e CTA in particolare hanno riscosso grande successo (numerosissimi sono gli studenti siciliani che studiano a Parma così come i siciliani che vi lavorano).
In tutti questi anni (e specie dalla fine degli anni '90) la città ha dimostrato un forte interesse a sviluppare le proprie insfrastrutture: tangenziali e grande viabilità, completo rifacimento della stazione, metropolitana e, appunto, aeroporto. Il tutto finanziato per la maggior parte con fondi locali (ricordiamoci che nonostante recenti scandali Parma vanta una struttura economica tra le prime 5/10 italiane ed è ai primissimi posti come PIL/abitante)
Lo sviluppo del territorio (e quindi anche dell'aeroporto) fa parte di un disegno complessivo di riqualificazione della città in ottica europea ed extraregionale. In questi ultimi anni Parma si è allontanata parecchio da Bologna (sempre se di legame Parma-Bologna si potesse parlare) e si è iniziato a guardare ad un territorio storicamente più vicino a Parma (anche culturalmente) che non la realtà Bolognese-Romagnola: parlo del mantovano, la bassa cremonese, lo spezzino, il piacentino, parte della provincia di Massa Carrara e di Reggio Emilia.
Questo bacino, secondo chi ha investito nell'aeroporto il mese scorso, potrebbe garantire a Parma un traffico annuo di 1 milione di pax.
Utopia? Forse, staremo a vedere. Intanto investe un privato, e nonostante la strenua opposizione regionale (regione che è sempre stata parecchio bologna-centrica) l'ultimo anno ha visto un incremento di pax tale da mandare seriamente in crisi, tra le altre cose, i parcheggi aeroportuali.
State tranquilli per gli eventuali soldi pubblici spesi a Parma! Chi c'è stato 10 anni fa ci torni adesso per apprezzare il miglioramento!
