L'aeroporto di Parma in mani austriache: €100 milioni di investimento


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L'aeroporto di Parma in mani austriache
Il gruppo Meinl controllerà il 67,94% della Sogeap


E' stato il gruppo austriaco Meinl ad aggiudicarsi Sogeap, la società di gestione dell'aeroporto di Parma, battendo con la propria offerta Gaòaxy e Babcock. L'operazione ha il valore di circa 20,44 mln di euro, attraverso un aumento di capitale riservato. Meinl controllerà così il 67,94% della società. Presso lo scalo sono previsti interventi di potenziamento per 200 mln di euro, di cui 100 mln entro il 2012: l'obiettivo è portare la capacità dagli attuali 350mila pax all'anno a 4,5 milioni, ma sempre rimandendo nell'ambito dei voli di medio raggio. (Guida Viaggi)

CIAO
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Aeroporto da oggi è austriaco
timori per i voli low cost


L'attesa è stata lunga, è durata anni, ma per gli amministratori della società Sogeap che gestisce l'aeroporto "Giuseppe Verdi" di Parma, e soprattutto per i soci (che si sono "svenati" per sostenere l'impresa, la data del 17 luglio 2008 è di quelle da segnare sul calendario: infatti domani al Verdi sbarcano gli austriaci. L'assegnazione a Sogeap della concessione ventennale per la gestione dello scalo da parte di ENAC e il via libera del ministero competente hanno rimosso gli ultimi ostacoli per in porto la privatizzazione della società.
Così oggi alle 15 arriveranno a Parma, all'Hotel Maria Luigia, i rappresentanti della Meinl Airports International, che fa capo all'omonima società finanziaria austriaca, che staccheranno un assegno da circa venti milioni di euro per acquistare i due terzi delle quote di Sogeap, divenendo di fatto titolari della gestione del Verdi.
Per oggi al Maria Luigia è infatti convocata l'assemblea straordinaria dei soci, che approverà l'aumento di capitale per consentire appunto l'accesso al nuovo socio di maggioranza privato. A seguire si riunirà il Consiglio di Amministrazione (presieduto da Giovanni Sebastiani), che, avendo esaurito nel migliore dei modi il compito assegnato, presenterà le dimissioni, dando il via all'applicazione dei nuovi patti parasociali, conseguente alla rivoluzione societaria in atto.
L'ultimo atto della giornata sarà l'assemblea ordinaria dei soci (compresi i rappresentanti della Meinl) che nominerà il nuovo Consiglio di Amministrazione, composto da 11 persone, di cui 7 indicate dal socio di maggioranza privato e 4 dai soci attuali (Comune e Provincia di Parma, Camera di Commercio, Unione Parmense degli Industriali).
Nei prossimi giorni (la data non è ancora fissata) il Consiglio di Amministrazione provvederà alla nomina dei nuovi organi di gestione: il presidente sarà espresso dalla componente pubblica, mentre il socio di maggioranza nominerà l'amministratore delegato con ampi poteri.

Non è ancora noto come verrà composto l'organigramma degli amministratori, ma da indiscrezioni attendibili si può ipotizzare che Giovanni Sebastiani verrà confermato nella carica di presidente Da domani il Verdi potrà finalmente spiccare il volo, con la prospettiva di "volare sulle proprie ali" (quindi senza perdite di gestione) a partire dall'anno 2012. Sarà il primo caso in Italia – fa notare con soddisfazione il presidente uscente Giovanni Sebastiani – in cui un aeroporto realizzato con tanta fatica dalla comunità locale trova un investitore importante pronto a scommettere sul suo sviluppo.
Non si conoscono per ora i dettagli del piano presentato dalla Meinl, e anche i plenipotenziari della società in Italia sono troppo impegnati a mettere a punto l'operazione per concedere tempo ai giornalisti. Si sa però che si conta di riconvertire i prestiti a breve in mutui a lunga durata, che si pensa di investire 100 milioni di euro in 4 anni per realizzare una nuova aerostazione più consona ad un bacino di utenza potenziale di 4 milioni di abitanti, e soprattutto di investire nella realizzazione di servizi accessori che assicurino la redditività dello scalo. I passeggeri – secondo i conti della società austriaca dovrebbero passare dai 320.000 attuali al milione nel 2012. I parmigiani, dunque, non dovranno più tassarsi per pagare il lusso del mini-aeroporto locale. E questo farà piacere a tutti. Un po' meno piacere farà sapere che fra i programmi dei nuovi proprietari i voli a basso costo occupano un posto residuale.
Low cost: non facciamoci troppe illusioni Chi sogna di andare al "Verdi" in bicicletta con la borsa a tracolla e arrivare in un'ora a Parigi, Madrid o Amsterdam con poca spesa, sarà probabilmente destinato a restare deluso. Il futuro del "Verdi", infatti, non è per voli a basso costo. Lo sbarco di compagnie come Ryan Air e Easy Jet può portare sì ad un aumento del numero dei passeggeri considerevole, ma porta purtroppo ad un notevole aumento di costi a carico delle comunità locali, cosa che l'aeroporto di Parma, in questa fase di investimenti e di sviluppo controllato verso l'autosufficienza economica, non può permettersi.
Aeroporto da oggi è austriaco
timori per i voli low cost

Se sviluppo di voli low cost ci sarà, sarà quindi contenuto. Ma ciò non preclude la possibilità di raggiungere le capitali europee a prezzi accettabili, perché proprio il collegamento con i grandi Hub come Parigi e Francoforte per lo scalo verso i voli intercontinentali sarà uno degli elementi su cui più si conta per valorizzare la struttura e far funzionare al meglio il bacino di utenza di Parma.
Oltre che sui collegamenti con i principali scali europei, si punterà ovviamente anche su business e sul turismo, con le forme che saranno ritenute compatibili con i conti del bilancio e le prospettive di sviluppo. Ma i cacciatori del low cost su Internet non hanno ragione di disperare: non mancheranno le nuove rotte, e soprattutto, con la concorrenza che imperversa, anche i grandi vettori ufficiali offrono sempre più soluzioni a costi compatibili, probabilmente inferiori a quelli che comporta aggiungere il trasferimento in auto a Bergamo per arrivare a Parigi.
(17 luglio 2008)

La Repubblica - Parma.it

CIAO
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parma hub padano...d'altronde se pensiamo che lo può essere malpensa,lo possono essere tutti,pure Trento Mattarello
 
Pare che l'operazione Parma non sia stata gradita agli azionisti di MEINL che riporta il Mondo (n°33) ha come attività centrale lo sviluppo e la gestione degli scali dell'est. Sembra che gli investitori si siano organizzati pe sconfessare il menagement raccogliendo deleghe in vista dell'assemblea svoltasi a fine luglio. Un appuntamento che il board, forse per evitare una grande parteciazione, aveva spostato a Jersey. L'affluenza è stata però massiccia ed a presentarsi pare sia stato il 75% dei soci. Risultato? L'intero CDA è tato spazzato via e con esso a quanto pare rischia la stessa fine il progetto Parma
 
AGENZIA ALIMENTARE UE: DIRETTORE, PIU' VOLI SU PARMA

(AGI) - Roma, 16 set. - Potenziare l'aeroporto di Parma per consentire collegamenti diretti con Londra, Bruxelles e altre capitali europee; rafforzare l'organico della Scuola europea di Parma con piu' insegnanti madrelingua; iniziare a lavorare alla nuova sede, che dovrebbe essere ultimata nel 2011. E' su questi punti che il governo italiano si e' impegnato a sostenere l'Autorita' europea per la sicurezza alimentare (Efsa), istituita cinque anni fa nel capoluogo emiliano con lo scopo di valutare i rischi per la salute associati alla catena alimentare. A raccontarlo ai giornalisti e' stato il direttore dell'Efsa, signora Chaterine Geslain-Laneelle, che ieri ha avuto un incontro di circa due ore con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, e i rappresentanti delle amministrazioni centrali e locali che interagiscono con l'Autorita'. Geslain-Laneelle ha riferito che il governo italiano fara' pressioni su Bruxelles per ottenere finanziamenti europei per l'allargamento dello scalo di Parma.
"Si e' trattato di un incontro molto proficuo", ha sottolineato in un italiano impeccabile, "e con il sottosegretario Letta ci siamo trovati perfettamente in sintonia. Oggi l'Efsa ha piu' di 300 impiegati e lavora con almeno mille esperti che provengono da ogni parte dell'Europa". Per questo il potenziamento dello scalo di Parma "e' cosi' importante" per l'Autorita'. Della questione, ha aggiunto, ha discusso anche con il ministro per le Politiche europee Andrea Ronchi. In cinque anni di vita l'Efsa ha prodotto piu' di 700 pareri scientifici e valutazioni dei rischi su sostanze e prodotti gia' presenti o da immettere sul mercato europeo". L'attivita' del centro e' in continua crescita, ha affermato il direttore, "la quantita' di lavoro e' quadruplicata negli ultimi anni e raddoppiata solo tra il 2007 e il 2008". Quest'anno il bilancio dell'Autorita' e' di 66 milioni di euro, ma l'anno prossimo dovrebbe essere di 73 milioni e toccare quota 80 milioni nel 2013. Una crescita continua a cui deve corrispondere il rafforzamento della scuola europea che, con le sue quattro sezioni linguistiche (italiano, inglese, francese, tedesco), "deve offrire l'adeguata formazione ai figli dei ricercatori". Il rischio altrimenti, ha avvertito il numero uno dell'agenzia, "e' quello di una fuga all'estero degli scienziati che hanno i figli piccoli, con la conseguenza che l'Efsa si ritroverebbe a operare solo con ricercatori maturi o giovanissimi neo-laureati". Quello che invece e' auspicato, "e' l'allungamento del ciclo scolastico fino ai 18 anni con un titolo di studio valido per tutte le universita' europee", ha spiegato il direttore, chiarendo che oggi l'istruzione nella scuola e' garantita fino ai 15 anni. La scuola, finanziata dallo Stato italiano, accoglie circa 400 alunni, di cui piu' della meta' sono parmigiani. (AGI)

CIAO
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Crisi Alitalia: Parma trema
a rischio 3 voli al giorno


PARMA, 16 SETTEMBRE – La bufera che imperversa su Alitalia non investirà l’aeroporto Giuseppe Verdidi Parma. I voli diretti a Roma Fiumicino e Olbiarimaranno operativi, almeno per ora. Oggi i passeggeri parmigiani continuano a salire sugli aerei della compagnia di bandiera. Domani, forse.
"Il futuro rimane incerto", fanno sapere da Alitalia.

Salvo quanto prevede il piano salva Alitalia in tema di orari, destinazioni e tratte, l’aeroporto di Parma non sembra dunque essere a rischio.

Infatti i dati sull’affluenza dei passeggeri parlano di un costante aumento anche sulle tratte Parma – Roma Fiumicino e Parma – Olbia, servite per l’appunto da Alitalia.

Certo è che sul totale di 195.935 passeggeri (affluenza al 31 agosto 2008) quelli che hanno volato con la compagnia di bandiera rappresentano una percentuale poco consistente: circa 33mila. Un dato simile quello che riguarda la Ryanair: nei primi mesi dell’anno circa 41mila parmigiani si sono imbarcati per Londra.

Il primato spetta comunque alla Wind Jet che, con i suoi 100mila passeggeri, è in testa alla classifica delle compagnie aeree che viaggiano su Parma.

Un’affluenza così rilevante si deve anche alla frequenza degli aerei che partono per Catania e Palermo: uno al giorno per entrambe le destinazioni.

Notevolmente più servita è invece la tratta Parma – Roma Fiumicino sulla quale opera Alitalia: tre al giorno. In questo caso, il ridotto numero di passeggeri si deve anche alla capienza del velivolo: appena 45 posti contro i 180 dei Boeing che partono per la Sicilia.

Seppur i passeggeri di Alitalia sono solo il 20% del totale sono comunque in aumento. Da aprile scorso, quando la compagnia di bandiera ha sostituito AirAlps nella tratta per la capitale, gli imbarchi sono passati dai 3.672 registrati a Marzo ai 5.016 diLuglio.

Non solo. Anche il volo per Olbia ha riscosso un numero soddisfacente di passeggeri: in soli 3 mesi sono andati in Sardegna circa 3mila parmigiani.

(Matteo Garofano)

Parmaok.it

http://www.parmaok.it/parmaok/econo...a_roma_olbia_passeggeri_aumento_91609081.html

CIAO
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Chi spiega a Matteo Garofano che pure in una sezione accessibilissima del sito della sua tanto decantata Windjet c'è scritto che non hanno Boeing ma Airbus?

Ma come, con i prospettati 4,5 milioni di pax che si prospettano, stanno a tremare per 3 ERJ145 al giorno per Roma? :D
 
Mi smbra inverosimile e velleitario il traguardo che si propone Parma schiacciato fra BLQ VRN e LIN con un bacino d'utenza scarso. Cosa c'è dietro ?