PARTE 3
La prima parte la trovate qui:
http://www.aviazionecivile.com/vb/showthread.php?p=575747#post575747
La seconda parte la trovate qui:
http://www.aviazionecivile.com/vb/showthread.php?p=575758#post575758
Il giorno dopo si parte per Kingston, dove avrò un’altra serie di colloqui, questa volta per la Queen’s University, che sembra essere una delle università più prestigiose in Ontario.
Kingston è una città di circa 130.000 abitanti, localizzata a est di Toronto sulle sponde del Lago Ontario. E’ circa a metà strada tra Toronto e Montreal (circa 250 km dalle due città) ed è vicina a Ottawa (175 km circa). È stata la prima capitale del Canada.
Partiamo in macchina con la Yaris “Fantozzi”. Dobbiamo attraversare tutta Toronto, con traffico annesso. L’autostrada è monotona all’inizio poi il paesaggio cambia e diventa più verde:
Arriviamo a Kingston dopo circa 3 ore
L’albergo è il Radisson (Kingston Harbourfront; http://www.radisson.com/kingstonca). Ottimo, buon servizio, e soprattutto localizzato sul lago e vicino al centro.
La stanza è carina, con vista lago e centro. Questo è quello che si vede dalla nostra camera:
L’impressione di questa città è ottima. Il lago, il paesaggio, le isole nel lago, tutto veramente molto suggestivo. La città non è grande, e sembra che non ci siano grossi problemi di traffico.
La Town Hall, che è stato il primo parlamento canadese:
Altre foto della cittá:
Il giorno dopo mi aspetta una serie di colloqui con persone più o meno piacevoli, ma nel complesso l’impressione del posto e dell’università è ottima.
Il giorno successivo decidiamo di andare a Wolfe Island, un’isola lacustre di fronte a Kingston. Questa isola è collegata a Kingston con un traghetto gratuito e senza prenotazione. A sua volta, questa isola è collegata, dalla parte opposta, con un traghetto (a pagamento) per Cape Vincent negli Stati Uniti (Stato di New York). L’isola è lunga circa 10-12 Km, ed è adibita prevalentemente a territorio agricolo.
Il traghetto:
L’isola:
L’imbarco del traghetto per gli States:
Alcune notizie sul nome dell’isola:
Si ritorna, la vacanza è agli sgoccioli. Siamo molto tristi. Il Canada è un paese magnifico, l’Ontario offre molte opportunità a chi vuole lavorare. Torniamo a Brampton
Piccola nota OT: quello che ho particolarmente apprezzato in Canada è la cultura di accoglienza per chi viene da fuori, turista, ma soprattutto immigrato. Il posto dove vivo attualmente purtroppo non è così avanti in questo senso: esistono qui un razzismo e una discriminazione striscianti che colpiscono chi, come me, avrebbe tanta voglia di fare e di trasformare ma non può perchè i posti migliori vanno sempre ai soliti noti. Penso anche alla scorsa campagna elettorale in cui un partito aveva affisso dei manifesti dove una pecora bianca (locale) cacciava fuori dal territorio nazionale una pecora nera (straniera). Non è mia intenzione offendere nessuno, ma solo di esprimere un parere personale e magari parziale perchè basato sulla mia sola esperienza [Fine nota OT].
Stiamo a Brampton per una notte, poi l’indomani mattina ripartiamo per London. Brampton è a 15 minuti da YYZ, ma la prenotazione della University of Western Ontario a London ci obbliga ad arrivare e ripartire da YXU, altrimenti per riemettere il biglietto dobbiamo pagare circa 800 euro. Quindi andiamo da Brampton a London in macchina, ritornando a YYZ in aereo. Un po’ folle, ma tant’è.
Prenderemo Air Canada Jazz da YXU a YYZ, poi un Boeing 777 Air Canada da YYZ a FRA e poi un Airbus 320 Lufthansa da FRA a MXP. L’aeromobile da FRA doveva essere un 737 ma hanno cambiato all’ultimo momento con un 320, con mia somma gioia!!.
Autostrada, come sempre, lunga e monotona:
Arriviamo all’aeroporto di London (YXU), piccolo e con voli locali per Toronto, Winnipeg, Saskatoon ed Edmonton, e Detroit.
Lasciamo la Yaris “Fantozzi”
Bye bye Yaris...
Questa è l’area check-in dell’aeroporto:
Alcune foto dell’aeroporto:
Qui, oltre all’Air canada Jazz, opera la Westjet (www.westjet.com), una compagnia (più o meno) low-cost canadese che effettua voli per Winnipeg, Saskatoon ed Edmonton.
Questo è un Boeing 737-600 (ne ho visti pochi in giro) della Westjet in partenza per Edmonton via Winnipeg e Saskatoon:
Riprendiamo il solito (stramaledetto) Bombardier Dash-400 vecchio.
Questo è un po’ meglio dell’andata.
Partiamo alle ore 14.00 locali, puntuali. In volo per circa 40 minuti, poi in avvicinamento a YYZ
Atterraggio un po’ duro e...bye bye turbopropeller! Siamo a Toronto, area voli regionali, Terminal 1
L’attesa a Toronto è un po’ lunga ma a me piace molto il Terminal 1.
Ci spostiamo vero l’area voli internazionali, sempre del Terminal 1 e arriviamo al nostro gate per prendere il triplo 7.
Fortunatamente, anche se siamo in Economy Class, abbiamo il priority boarding perchè viaggiamo con bambini.
Siamo dentro il triplo per primi!! Era 8 anni che non prendevo un 777!!
Configurazione posti 3-3-3, volo strapieno in Economy. Non c’era una poltrona libera!
A questo punto comincio a dirvi la mia opinione personale su Air Canada. In sintesi, non mi è piaciuta!
Il sistema di intrattenimento, intanto.
Cominciamo dall’Air Show. E’ presente?
Uhm...voglio sapere quali giochi ci sono.
Comunque il crimine maggiore rimane l’assenza di Air Show. Per me che sono un po’ nervoso quando volo (nonostante le mie conoscenze aeronautiche siano, diciamo, sufficienti), sapere a che quota siamo, se stiamo andando su o giù, a che velocità stiamo andando, ecc.. mi rende tranquillo, soprattutto in caso di turbolenza. Lo so, lo so, la turbolenza non è pericolosa, ecc..., ma è una sensazione sgradevole che può, in persone come me, creare un allarme, anche se ingiustificato.
Un’altra cosa per me inquietante è la disorganizzazione della cabina con il cockpit. Mi spiego meglio. Stavamo rullando a Toronto. Il taxi è stato piuttosto breve. Gli assistenti di volo stavano girando a vuoto senza iniziare la solita dimostrazione di sicurezza (“Osservate come slacciare e allacciare la cintura di sicurezza...il salvagente è sotto la poltrone, ecc...). Si vedeva che stavamo raggiungendo la pista, quando il comandante ha cominciato a dire “Cabin crew ready for take-off”, senza sapere che il briefing di sicurezza non era stato svolto. Panico fra gli Assistenti di Volo, la capocabina ci ha detto che avrebbero svolto il briefing dopo il decollo!!!!!! Poi, due minuti dopo, contrordine, il briefing si farà prima del decollo. Così è stato e l’aereo è decollato. Mah...che razza di procedura é? Scriverò a Air Canada riguardo a questo.
Ho avuto (questa è stata anche l’opinione di mia moglie) l’idea che gli assistenti di volo Air Canada siano stati un po’ disorganizzati nella distribuzione del cibo, nelle notizie sul sistema di intrattenimento (uno ti diceva una cosa, l’altro la cosa opposta: esempio: “L’Airshow funziona o funzionerà?”. Uno ha detto: “No”, l’altro: “Forse”).
In ogni caso, il volo è stato un pochino turbolento, volavamo un po’ bassi, secondo me, e abbiamo beccato aree di turbolenza. Il segnale delle cinture si accendeva e si spegneva a intermittenza. Un’ora acceso, un’ora spento. Non ho molto gradito il volo.
Ho qualche foto dell’interno dell’aereo con il le luci che cambiano colore. Non ho molte foto esterne perchè non ero seduto al finestrino.
Notte ovviamente brevissima, con alba dopo solo un’ora di scuro
Atterriamo abbastanza bene, e sbarchiamo. Mi sento un po’ liberato, non credo che volerò Air Canada per un po’, anche se penso che andrò in Canada frequentemente in futuro.
A FRA facciamo code lunghe per l’immigrazione, abbiamo un lungo percorso da fare per arrivare al gate del volo per Milano e dobbiamo rifare i controlli di sicurezza dove, li mortacci loro, ci sequestrano le bottiglie che abbiamo acquistato a Toronto, in area sicura. Decisamente un po’ più laborioso che all’andata.
Arriviamo al gate per Milano, finalmente Lufthansa, amata Lufthansa!!! Mi piaci!!
L’aereo, con mio stupore, è un Airbus 320. Sono un Airbus fan e non viaggiavo con un 320 da molti anni. Quindi sono contento.
Taxi e poi decollo. Il volo è molto piacevole, liscio. Non ci sono molte nubi e l’aereo è abbastanza vuoto (finalmente un aereo vuoto!!), quindi abbiamo un’intera fila per noi.
Scatto qualche foto (di qualità non eccelsa), quando siamo al confine tra Germania e Svizzera:
Arriviamo a Malpensa in orario.
Sbarchiamo dal finger e raccogliamo i nostri bagagli.
Il viaggio è purtroppo finito, adesso siamo davvero a casa, ma ritorneremo in Canada, spero presto. In complesso l’impressione è di una società abbastanza giusta, umana e molto diversa dagli States e dalla Gran Bretagna. Mia moglie è contenta, sa che in Canada come filippina non verrà automaticamente etichettata come colf, ma come una persona che può fare qualsiasi lavoro (dalla pulitrice di cessi al Chief Executive). Il Canada, ci hanno detto, è un paese dove vieni giudicato non da chi conosci ma da cosa conosci. Se sei bravo, vai avanti, se no rimani dove sei. Questa, per me, è civiltà!!!!
Vi ringrazio per avermi seguito fin qui.
Ciao!!!
FINE
La prima parte la trovate qui:
http://www.aviazionecivile.com/vb/showthread.php?p=575747#post575747
La seconda parte la trovate qui:
http://www.aviazionecivile.com/vb/showthread.php?p=575758#post575758
Il giorno dopo si parte per Kingston, dove avrò un’altra serie di colloqui, questa volta per la Queen’s University, che sembra essere una delle università più prestigiose in Ontario.
Kingston è una città di circa 130.000 abitanti, localizzata a est di Toronto sulle sponde del Lago Ontario. E’ circa a metà strada tra Toronto e Montreal (circa 250 km dalle due città) ed è vicina a Ottawa (175 km circa). È stata la prima capitale del Canada.
Partiamo in macchina con la Yaris “Fantozzi”. Dobbiamo attraversare tutta Toronto, con traffico annesso. L’autostrada è monotona all’inizio poi il paesaggio cambia e diventa più verde:


Arriviamo a Kingston dopo circa 3 ore

L’albergo è il Radisson (Kingston Harbourfront; http://www.radisson.com/kingstonca). Ottimo, buon servizio, e soprattutto localizzato sul lago e vicino al centro.
La stanza è carina, con vista lago e centro. Questo è quello che si vede dalla nostra camera:




L’impressione di questa città è ottima. Il lago, il paesaggio, le isole nel lago, tutto veramente molto suggestivo. La città non è grande, e sembra che non ci siano grossi problemi di traffico.
La Town Hall, che è stato il primo parlamento canadese:

Altre foto della cittá:




Il giorno dopo mi aspetta una serie di colloqui con persone più o meno piacevoli, ma nel complesso l’impressione del posto e dell’università è ottima.
Il giorno successivo decidiamo di andare a Wolfe Island, un’isola lacustre di fronte a Kingston. Questa isola è collegata a Kingston con un traghetto gratuito e senza prenotazione. A sua volta, questa isola è collegata, dalla parte opposta, con un traghetto (a pagamento) per Cape Vincent negli Stati Uniti (Stato di New York). L’isola è lunga circa 10-12 Km, ed è adibita prevalentemente a territorio agricolo.
Il traghetto:


L’isola:


L’imbarco del traghetto per gli States:

Alcune notizie sul nome dell’isola:

Si ritorna, la vacanza è agli sgoccioli. Siamo molto tristi. Il Canada è un paese magnifico, l’Ontario offre molte opportunità a chi vuole lavorare. Torniamo a Brampton
Piccola nota OT: quello che ho particolarmente apprezzato in Canada è la cultura di accoglienza per chi viene da fuori, turista, ma soprattutto immigrato. Il posto dove vivo attualmente purtroppo non è così avanti in questo senso: esistono qui un razzismo e una discriminazione striscianti che colpiscono chi, come me, avrebbe tanta voglia di fare e di trasformare ma non può perchè i posti migliori vanno sempre ai soliti noti. Penso anche alla scorsa campagna elettorale in cui un partito aveva affisso dei manifesti dove una pecora bianca (locale) cacciava fuori dal territorio nazionale una pecora nera (straniera). Non è mia intenzione offendere nessuno, ma solo di esprimere un parere personale e magari parziale perchè basato sulla mia sola esperienza [Fine nota OT].
Stiamo a Brampton per una notte, poi l’indomani mattina ripartiamo per London. Brampton è a 15 minuti da YYZ, ma la prenotazione della University of Western Ontario a London ci obbliga ad arrivare e ripartire da YXU, altrimenti per riemettere il biglietto dobbiamo pagare circa 800 euro. Quindi andiamo da Brampton a London in macchina, ritornando a YYZ in aereo. Un po’ folle, ma tant’è.
Prenderemo Air Canada Jazz da YXU a YYZ, poi un Boeing 777 Air Canada da YYZ a FRA e poi un Airbus 320 Lufthansa da FRA a MXP. L’aeromobile da FRA doveva essere un 737 ma hanno cambiato all’ultimo momento con un 320, con mia somma gioia!!.
Autostrada, come sempre, lunga e monotona:

Arriviamo all’aeroporto di London (YXU), piccolo e con voli locali per Toronto, Winnipeg, Saskatoon ed Edmonton, e Detroit.
Lasciamo la Yaris “Fantozzi”
Bye bye Yaris...

Questa è l’area check-in dell’aeroporto:

Alcune foto dell’aeroporto:


Qui, oltre all’Air canada Jazz, opera la Westjet (www.westjet.com), una compagnia (più o meno) low-cost canadese che effettua voli per Winnipeg, Saskatoon ed Edmonton.
Questo è un Boeing 737-600 (ne ho visti pochi in giro) della Westjet in partenza per Edmonton via Winnipeg e Saskatoon:


Riprendiamo il solito (stramaledetto) Bombardier Dash-400 vecchio.
Questo è un po’ meglio dell’andata.


Partiamo alle ore 14.00 locali, puntuali. In volo per circa 40 minuti, poi in avvicinamento a YYZ

Atterraggio un po’ duro e...bye bye turbopropeller! Siamo a Toronto, area voli regionali, Terminal 1

L’attesa a Toronto è un po’ lunga ma a me piace molto il Terminal 1.
Ci spostiamo vero l’area voli internazionali, sempre del Terminal 1 e arriviamo al nostro gate per prendere il triplo 7.

Fortunatamente, anche se siamo in Economy Class, abbiamo il priority boarding perchè viaggiamo con bambini.
Siamo dentro il triplo per primi!! Era 8 anni che non prendevo un 777!!



Configurazione posti 3-3-3, volo strapieno in Economy. Non c’era una poltrona libera!
A questo punto comincio a dirvi la mia opinione personale su Air Canada. In sintesi, non mi è piaciuta!
Il sistema di intrattenimento, intanto.

Cominciamo dall’Air Show. E’ presente?

Uhm...voglio sapere quali giochi ci sono.

Comunque il crimine maggiore rimane l’assenza di Air Show. Per me che sono un po’ nervoso quando volo (nonostante le mie conoscenze aeronautiche siano, diciamo, sufficienti), sapere a che quota siamo, se stiamo andando su o giù, a che velocità stiamo andando, ecc.. mi rende tranquillo, soprattutto in caso di turbolenza. Lo so, lo so, la turbolenza non è pericolosa, ecc..., ma è una sensazione sgradevole che può, in persone come me, creare un allarme, anche se ingiustificato.
Un’altra cosa per me inquietante è la disorganizzazione della cabina con il cockpit. Mi spiego meglio. Stavamo rullando a Toronto. Il taxi è stato piuttosto breve. Gli assistenti di volo stavano girando a vuoto senza iniziare la solita dimostrazione di sicurezza (“Osservate come slacciare e allacciare la cintura di sicurezza...il salvagente è sotto la poltrone, ecc...). Si vedeva che stavamo raggiungendo la pista, quando il comandante ha cominciato a dire “Cabin crew ready for take-off”, senza sapere che il briefing di sicurezza non era stato svolto. Panico fra gli Assistenti di Volo, la capocabina ci ha detto che avrebbero svolto il briefing dopo il decollo!!!!!! Poi, due minuti dopo, contrordine, il briefing si farà prima del decollo. Così è stato e l’aereo è decollato. Mah...che razza di procedura é? Scriverò a Air Canada riguardo a questo.
Ho avuto (questa è stata anche l’opinione di mia moglie) l’idea che gli assistenti di volo Air Canada siano stati un po’ disorganizzati nella distribuzione del cibo, nelle notizie sul sistema di intrattenimento (uno ti diceva una cosa, l’altro la cosa opposta: esempio: “L’Airshow funziona o funzionerà?”. Uno ha detto: “No”, l’altro: “Forse”).
In ogni caso, il volo è stato un pochino turbolento, volavamo un po’ bassi, secondo me, e abbiamo beccato aree di turbolenza. Il segnale delle cinture si accendeva e si spegneva a intermittenza. Un’ora acceso, un’ora spento. Non ho molto gradito il volo.
Ho qualche foto dell’interno dell’aereo con il le luci che cambiano colore. Non ho molte foto esterne perchè non ero seduto al finestrino.



Notte ovviamente brevissima, con alba dopo solo un’ora di scuro

Atterriamo abbastanza bene, e sbarchiamo. Mi sento un po’ liberato, non credo che volerò Air Canada per un po’, anche se penso che andrò in Canada frequentemente in futuro.
A FRA facciamo code lunghe per l’immigrazione, abbiamo un lungo percorso da fare per arrivare al gate del volo per Milano e dobbiamo rifare i controlli di sicurezza dove, li mortacci loro, ci sequestrano le bottiglie che abbiamo acquistato a Toronto, in area sicura. Decisamente un po’ più laborioso che all’andata.
Arriviamo al gate per Milano, finalmente Lufthansa, amata Lufthansa!!! Mi piaci!!

L’aereo, con mio stupore, è un Airbus 320. Sono un Airbus fan e non viaggiavo con un 320 da molti anni. Quindi sono contento.

Taxi e poi decollo. Il volo è molto piacevole, liscio. Non ci sono molte nubi e l’aereo è abbastanza vuoto (finalmente un aereo vuoto!!), quindi abbiamo un’intera fila per noi.
Scatto qualche foto (di qualità non eccelsa), quando siamo al confine tra Germania e Svizzera:




Arriviamo a Malpensa in orario.
Sbarchiamo dal finger e raccogliamo i nostri bagagli.
Il viaggio è purtroppo finito, adesso siamo davvero a casa, ma ritorneremo in Canada, spero presto. In complesso l’impressione è di una società abbastanza giusta, umana e molto diversa dagli States e dalla Gran Bretagna. Mia moglie è contenta, sa che in Canada come filippina non verrà automaticamente etichettata come colf, ma come una persona che può fare qualsiasi lavoro (dalla pulitrice di cessi al Chief Executive). Il Canada, ci hanno detto, è un paese dove vieni giudicato non da chi conosci ma da cosa conosci. Se sei bravo, vai avanti, se no rimani dove sei. Questa, per me, è civiltà!!!!
Vi ringrazio per avermi seguito fin qui.
Ciao!!!
FINE