Velivolo da turismo 'invade' la pista LA NAZIONE FIRENZE
Rischio collisione con un aereo
Un velivolo da turismo ha 'invaso' la pista del Vespucci proprio mentre stava decollando il volo per Monaco. Tutto è andato bene, i due aerei non si sono neanche sfiorati. L'Enav apre un'inchiesta
Aeroporto di Peretola Firenze, 22 giugno 2008 - All’inizio sembrava un punto nel cielo. Poi il puntino è diventato visibile. Era un aereo da turismo che stava atterrando a Peretola. Il pilota del volo Lufthansa in decollo per Monaco, stava rullando sulla pista, pronto a partire. Guidato dalla torre di controllo ha ‘parcheggiato’ a destra della pista, permettendo al piccolo velivolo di prendere terra.
Una manovra avvenuta in totale sicurezza; nessuno si è accorto di niente, i due aeromobili non si sono neanche toccati.
Secondo quanto appurato, l’aereo più piccolo, dell’Aeroclub Firenze, avrebbe avuto problemi al circuito idraulico; il pilota deve aver deciso così di atterrare subito dopo il decollo. Una problematica comunque difficile da appurare perché nei secondi immediatamente precedenti alla manovra del piccolo aereo da turismo c’è stato come un buco nelle comunicazioni radio. I passeggeri del volo per Monaco di Baviera non si sono accorti di niente.
Per garantire la sicurezza della pista, i tecnici dell’aeroporto hanno eseguito una verifica. L’obiettivo era stabilire se sull’asfalto ci fossero chiazze d’olio tali da pregiudicare atterraggi e decolli. La pista è stata chiusa per il tempo necessario a garantire i controlli. Non c’è stato neanche il tempo per avere paura.
"Stavo guardando fuori dal finestrino — racconta U.S., uno dei passeggeri del volo Lufthansa — quando ho visto una virata improvvisa del nostro aereo. E’ stata una questione di centesimi di secondo, il passeggero accanto a me non si è accorto di niente. E come lui molti altri. Abbiamo saputo quello che era successo solo dal comandante dell’aereo che, attraverso la radio di bordo, ci ha informato di tutto".
Non solo. Il pilota è sceso dal velivolo per controllare se la ‘sosta’ sull’erba avesse causato delle problematiche al mezzo. Ma, dopo poco, l’aereo ha potuto decollare nuovamente senza problemi.
Della vicenda si incaricherà l’Enav. L’obiettivo è capire se ci siano responsabilità a carico del pilota che è atterrato nonostante ci fosse la pista occupata. Perché una pista sola con due aeri sopra non è certo il massimo. Fortunatamente gli assistenti di volo hanno saputo gestire al meglio la situazione. Una situazione nuova, che non si era mai verificata a Peretola. In passato ci sono state diverse ‘riattaccate’ di aerei arrivati lunghi, oppure che avevano provato ad atterrare con troppo vento. Ma mai una situazione potenzialmente pericolosa come questa.
Un problema che probabilmente sarebbe stato facilmente risolvibile con una pista di rullaggio o con la pista due. Un dibattito, quello sulla seconda pista, che è in pieno svolgimento.
Sicuramente potrebbe essere la soluzione, sia dal punto di vista della sicurezza, che da quello dell’efficienza dell’aerostazione. La proposta è stata rilanciata dal presidente della Provincia Matteo Renzi, ma ha ottenuto un cauto assenso da Palazzo Vecchio e della Regione, oltre alla benedizione del presidente della Camera di Commercio, Luca Mantellassi, e all’entusiasmo di diversi industriali. I vantaggi sarebbero notevoli: oltre a diminuire il rumore per i residenti di Novoli e si accrescerebbe l’operatività dello scalo, limitando l’annullamento di partenze e atterraggi per maltempo e venendo incontro a problematiche relative alla sicurezza.
Da definire intanto, anche le dimensioni della nuova lingua d’asfalto. Mantellassi ha parlato di 2,2 km (contro i 1600 metri circa di quella attuale), ma siamo ancora nell’ambito delle idee. L’importante è fare presto, per migliorare ancora le condizioni di sicurezza dell’aeroporto.
Rischio collisione con un aereo
Un velivolo da turismo ha 'invaso' la pista del Vespucci proprio mentre stava decollando il volo per Monaco. Tutto è andato bene, i due aerei non si sono neanche sfiorati. L'Enav apre un'inchiesta
Aeroporto di Peretola Firenze, 22 giugno 2008 - All’inizio sembrava un punto nel cielo. Poi il puntino è diventato visibile. Era un aereo da turismo che stava atterrando a Peretola. Il pilota del volo Lufthansa in decollo per Monaco, stava rullando sulla pista, pronto a partire. Guidato dalla torre di controllo ha ‘parcheggiato’ a destra della pista, permettendo al piccolo velivolo di prendere terra.
Una manovra avvenuta in totale sicurezza; nessuno si è accorto di niente, i due aeromobili non si sono neanche toccati.
Secondo quanto appurato, l’aereo più piccolo, dell’Aeroclub Firenze, avrebbe avuto problemi al circuito idraulico; il pilota deve aver deciso così di atterrare subito dopo il decollo. Una problematica comunque difficile da appurare perché nei secondi immediatamente precedenti alla manovra del piccolo aereo da turismo c’è stato come un buco nelle comunicazioni radio. I passeggeri del volo per Monaco di Baviera non si sono accorti di niente.
Per garantire la sicurezza della pista, i tecnici dell’aeroporto hanno eseguito una verifica. L’obiettivo era stabilire se sull’asfalto ci fossero chiazze d’olio tali da pregiudicare atterraggi e decolli. La pista è stata chiusa per il tempo necessario a garantire i controlli. Non c’è stato neanche il tempo per avere paura.
"Stavo guardando fuori dal finestrino — racconta U.S., uno dei passeggeri del volo Lufthansa — quando ho visto una virata improvvisa del nostro aereo. E’ stata una questione di centesimi di secondo, il passeggero accanto a me non si è accorto di niente. E come lui molti altri. Abbiamo saputo quello che era successo solo dal comandante dell’aereo che, attraverso la radio di bordo, ci ha informato di tutto".
Non solo. Il pilota è sceso dal velivolo per controllare se la ‘sosta’ sull’erba avesse causato delle problematiche al mezzo. Ma, dopo poco, l’aereo ha potuto decollare nuovamente senza problemi.
Della vicenda si incaricherà l’Enav. L’obiettivo è capire se ci siano responsabilità a carico del pilota che è atterrato nonostante ci fosse la pista occupata. Perché una pista sola con due aeri sopra non è certo il massimo. Fortunatamente gli assistenti di volo hanno saputo gestire al meglio la situazione. Una situazione nuova, che non si era mai verificata a Peretola. In passato ci sono state diverse ‘riattaccate’ di aerei arrivati lunghi, oppure che avevano provato ad atterrare con troppo vento. Ma mai una situazione potenzialmente pericolosa come questa.
Un problema che probabilmente sarebbe stato facilmente risolvibile con una pista di rullaggio o con la pista due. Un dibattito, quello sulla seconda pista, che è in pieno svolgimento.
Sicuramente potrebbe essere la soluzione, sia dal punto di vista della sicurezza, che da quello dell’efficienza dell’aerostazione. La proposta è stata rilanciata dal presidente della Provincia Matteo Renzi, ma ha ottenuto un cauto assenso da Palazzo Vecchio e della Regione, oltre alla benedizione del presidente della Camera di Commercio, Luca Mantellassi, e all’entusiasmo di diversi industriali. I vantaggi sarebbero notevoli: oltre a diminuire il rumore per i residenti di Novoli e si accrescerebbe l’operatività dello scalo, limitando l’annullamento di partenze e atterraggi per maltempo e venendo incontro a problematiche relative alla sicurezza.
Da definire intanto, anche le dimensioni della nuova lingua d’asfalto. Mantellassi ha parlato di 2,2 km (contro i 1600 metri circa di quella attuale), ma siamo ancora nell’ambito delle idee. L’importante è fare presto, per migliorare ancora le condizioni di sicurezza dell’aeroporto.