vettore serio?


anche a me continuano a mandare mail su mail di scuse, peccato che ogni volta, e ripeto ogni volta, quindi quasi tutte le settimane che viaggio con loro c'è sempre un problema.
Che me ne faccio di 30 mail di scuse quando mi lasciano al prato senza assistenza alcuna, quando mi scaricano a Linate anzichè MXP e non mi tirano fuori se non dopo 2 ore, quando al posto di un 320 mi trovo un 319 con la conta dell'asilo a chi resta a terra, quando non si arriva MAIIII puntuali ecc... ecc.. ecc..
 
....non volevo fare un post troppo lungo ma la frase successiva voleva essere proprio quella: è un problema civico e culturale del nostro paese, che lo differenzia da quello britannico!

Scusate se dissento, ma vi assicuro che lo faccio ocn cognizione di causa: l'azienda multinazionale per la quale lavoro era gestita da inglesi sino a due anni fa e, ancora oggi, la presenza inglese e' molto forte (la mia divisione e' al 50% a Coventry)

Gli inglesi sanno essere approssimativi come (e spesso piu') di noi italiani.

La differenza principale tra noi e loro e' che loro scrivono tutte le procedure in modo maniacale, ma poi non le seguono QUASI mai e, anzi, fanno le cose piu' turpi.

Noi italiani invece siamo piu' portati all'improvvisazione, documentiamo poco e male, ma rimaniamo QUASI sempre nei limiti della decenza.

Qui il paragone va fatto tra aziende che evidentemente cercano o non cercano l'eccellenza nel loro settore, a prescindere dalla nazionalita'.

Se volete esempi, ne ho a bizzeffe.

E adesso mi aspetto insulti di ogni genere dagli amici anglofili..........:D
 
Verissimo... Purtroppo però Alitalia è di proprietà dell'Italia ( inteso come stato ), e quindi "ingloba" in sè l'atteggiamento tipico italico :(

Mi permetterei di sostituire la parola "stato" a "consesso politico", e la parola "italico" con quella "classe dirigente politica"...
Quanto a BA, l'ho già raccontato in un altra discussione, ma quando feci il check in a Dallas chiedendo la prima fila di economy sul 777, senza nulla dire il simpatico checkinaro mi piazzò nella premium economy senza aggravio di costo. Non mi stupì, però, l'upgrade di classe, quanto il fatto che non mi disse nulla, facendomi "una sorpresa". E quello fu l'unico viaggio fatto con loro (volai MXP/LHR/MIA/CUN/DFW/GTW e LHR/MXP).
Però facendo la spola con Londra ed amando profondamente quel popolo potrei essere considerato di parte :-)
 
Non è tutto rose e fiori....leggetevi AirBabylon di Imogen Edwards-Jones...edito da Corgi.
Un divertente racconto della vita dentro gli aeroporti e le compagnie inglesi...e chi è tra gli addetti ai lavori ci troverà un sacco di analogie con il sistema italiano ;)
 
Non è tutto rose e fiori....leggetevi AirBabylon di Imogen Edwards-Jones...edito da Corgi.
Un divertente racconto della vita dentro gli aeroporti e le compagnie inglesi...e chi è tra gli addetti ai lavori ci troverà un sacco di analogie con il sistema italiano ;)

... se solo avessimo le "liberalizzazione" che hanno loro nel mercato aeronautico vedresti che belle analogie... noi abbiamo quasi gli stessi problemi che hanno loro con un mercato protettivo e blindato! mi vien da ridere sentire da qualcuno che mxp, 22 milioni di pax, ha gli stessi problemi se non meno di londra... di londra??? di un sistema che gira 130 miliondi di persone!!! poveri noi!
 
Scusate se dissento, ma vi assicuro che lo faccio ocn cognizione di causa: l'azienda multinazionale per la quale lavoro era gestita da inglesi sino a due anni fa e, ancora oggi, la presenza inglese e' molto forte (la mia divisione e' al 50% a Coventry)

Gli inglesi sanno essere approssimativi come (e spesso piu') di noi italiani.

La differenza principale tra noi e loro e' che loro scrivono tutte le procedure in modo maniacale, ma poi non le seguono QUASI mai e, anzi, fanno le cose piu' turpi.

Noi italiani invece siamo piu' portati all'improvvisazione, documentiamo poco e male, ma rimaniamo QUASI sempre nei limiti della decenza.

Qui il paragone va fatto tra aziende che evidentemente cercano o non cercano l'eccellenza nel loro settore, a prescindere dalla nazionalita'.

Se volete esempi, ne ho a bizzeffe.

E adesso mi aspetto insulti di ogni genere dagli amici anglofili..........:D

da anglofilo ti posso dire che condivido quello che dici! ho avuto a che fare per questioni professionali con vettori aerei inglesi e ho avuto a che fare con loro molto bene potendo vedere come "fanno girare" un vettore, come fanno camminare gli aerei. tutto ciò visto dalla nostra angolazione, dal nostro paese, dove abbiamo bisogno della mamma protettiva che ci dica "si stai facendo bene" (o se preferisci di un soggetto che ti para il culo sul tuo operato... nel nostro settore l'enac o del tuo capo) può risultare turpe il loro modo di operare che lascia molto e sottolineo molto alle iniziative (e quindi alla responsabilità) dei singoli. non sto a raccontare come gestiscono il piazzale ma per la nostra forma mentis abituata (aeronauticamente parlando) a regolamentare tutto, a procedurizzare l'inverosimile, a burocratizzare ogni movimento trovarsi a lavorare in un ambiente dove ti dicono "... bo fai un pò come ti pare, come ritieni giusto purchè tu raggiunga il tuo obiettivo" ci provoca una paralisi dei muscoli! loro guardano all'obiettivo e nel raggiungerlo a volte fanno delle puttanate gigantesche (esempio hanno imbarcato un LD3 senza bloccarlo!!!) noi guardiamo alla procedura e poi chi se ne frega dell'obiettivo (tant'è che siamo bloccati su tutto)!

concluderei dicendo che loro hanno un sistema diverso dal nostro ed è un sistema che impiega una parte diversa del cervello che noi non usiamo... un pò come giudare l'auto... è diverso!
 
è il solito "modus operandi" all'italiana che ci frega, applicato in tutti i campi. In Alitalia (perchè tanto è di questo che si parla, no ?) esitono procedure di "rimborso", chiamiamolo così, esistono segnalazioni, esistono manuali che "bypassano" un semplice malfunzionamento e permettono comunque di godere di parte dell'intrattenimento a bordo ( e sulla MIA è stato fatto così) ma se il flusso delle informazioni invece di procedere "diretto" si fa un paio di holding alla prima mailbox, poi viene dirottato in un ufficio che non ha la competenza, dal quale viaggia vettorato all'ufficio di destinazione finale, dove atterra finalmente ma viene parcheggiato in remoto su qualche scrivania o in qualche hard disk in formato elettronico, in attesa del "bus" che lo sbarchi, pardòn, stampi, e si attivi il suo sdoganamento finale... beh, facciamo a tempo a rinascere un paio di volte.
Ma, per spezzare una lancia a favore di AZ, ultimamente, sarà per l'uso implementato dei supporti informatici degli ultimi tempi, vedi mail aziendale per esempio, qualche info viaggia VFR a destinazione... ma come purtroppo si faceva notare poco sopra, è sempre un qualcosa delegato ai singoli, e a chi ha voglia di crescere e volare alto.. ancora troppo pochi.
 
da anglofilo ti posso dire che condivido quello che dici! ho avuto a che fare per questioni professionali con vettori aerei inglesi e ho avuto a che fare con loro molto bene potendo vedere come "fanno girare" un vettore, come fanno camminare gli aerei. tutto ciò visto dalla nostra angolazione, dal nostro paese, dove abbiamo bisogno della mamma protettiva che ci dica "si stai facendo bene" (o se preferisci di un soggetto che ti para il culo sul tuo operato... nel nostro settore l'enac o del tuo capo) può risultare turpe il loro modo di operare che lascia molto e sottolineo molto alle iniziative (e quindi alla responsabilità) dei singoli. non sto a raccontare come gestiscono il piazzale ma per la nostra forma mentis abituata (aeronauticamente parlando) a regolamentare tutto, a procedurizzare l'inverosimile, a burocratizzare ogni movimento trovarsi a lavorare in un ambiente dove ti dicono "... bo fai un pò come ti pare, come ritieni giusto purchè tu raggiunga il tuo obiettivo" ci provoca una paralisi dei muscoli! loro guardano all'obiettivo e nel raggiungerlo a volte fanno delle puttanate gigantesche (esempio hanno imbarcato un LD3 senza bloccarlo!!!) noi guardiamo alla procedura e poi chi se ne frega dell'obiettivo (tant'è che siamo bloccati su tutto)!

concluderei dicendo che loro hanno un sistema diverso dal nostro ed è un sistema che impiega una parte diversa del cervello che noi non usiamo... un pò come giudare l'auto... è diverso!

quoto in pieno quello che dice Concorde

lessor banche e costruttori li' ragionano in sto modo.
Meno chiacchiere piu' efficacia , anche se qualche pecca no manca....
..a dire il vero senza fare tanta strada basta uscire dai confini nord del paese: dalla slovenia alla francia ho visto solo cose migliori...mah!
Mf
 
Perfetto.

Piccola aggiunta, non è un problema di Alitalia ma dell'Italia !

permettimi una battuta un po' OT
Se non è un problema Alitalia ma dell'italia, perchè ci stiamo (stanno!) scannando per AZ?
Perchè lo stiamo (stanno!) facendo parlando della compagnia di bandiera da salvare?
Se Italia e Alitalia non sono un connubbio importante (non lo sto giudicando, ora) perchè non si è permesso che se la prtasse via AF con i vari debiti in valigia (o quasi).
I comportamenti dei figli spesso dipendono dai comportamenti dei padri, ma molte volte ci mettono del proprio....
 
Adesso non esageriamo però...non è che una compagnia è italiana dev'essere fallimentare per forza...ci sono tante variabili che concorrono al successo di un'iniziativa aziendale.
Non dimentichiamoci che quest'inverno sono fallite qualcosa come 10 compagnie aeree americane...e che in passato sono scomparse gloriose compagnie gestite da ligi belgi e svizzeri precisi e che altre compagnie hanno sofferto profondamente.
Le cose le sappiamo fare anche qui in Italia...e in alcuni campi MOLTO MEGLIO di inglesi, francesi o tedeschi.
 
purtroppo spesso l'italico "chi vivrà vedrà" si propone troppo spesso.
se in un contratto con l'handler un vettore stipula un accordo ci si aspetta che venga rispettato. ma se le parti NON conoscono neanche il contratto si naviga a vista come giustamente faceva notare aviator.
se per una toccata ti pago X ed è previsto il GPU per un massimo di un'ora (l'eccesso lo pago), il GPU lo pretendo, non devo sentirmi dire "ma perchè l'APU è inoperativo?" no è operativo, ma con stà menata del petrolio io mi vado a vedere anche il chilo di cherosene che il rifornitore mi "taglia" e non mi va di buttare chili di carburante quando non solo lo pago ma pago anche per non consumarlo. una rondine non fa primavera...ma non sapendo come ragionano i british, io sono io per la "teoria dei vetri rotti"
 
Ultima modifica:
Volando quatro volte l'anno con la BA da YVR- LHR e poi verso Italia devo dire che e la meglio compagnia che io abbia mai viaggiato(ho sul log book 108 airlines differenti)
Da quando ho anche dei i figli non lo cambierei per nessuna. Infatti e statta la miglior compagnia aerea al mondo nel termine di baby friendly.
Per aver vissuto a New Forrest e Devon per tre anni devo dire che il primo giorno ho avuto il SIN number e ho cominciato a lavorare, in Italia non posso neache comperare uno scooter perche non il codice fiscale
Devo pero dire anche se sono un suddito della regina(non piu un british subject) e ho quatro nazionalita il cuore mi batte nel Bel Paese