Secondo me dobbiamo evitare di fare confusione. Chi commette un reato,deve essere perseguito legalmente…. e possibilmente anche in tempi celeri. Pero’ l’astuto “sceriffo” che si e’ “inventato” quell’azione, (Capitano? Agente di rampa? Caposcalo?Polizia?) ovvero l’indebita limitazione della liberta’ fisica di altre persone,secondo me,ha commesso un grave abuso. Solo in presenza di “flagranza di reato” chiunque di noi puo’/dovrebbe intervenire per garantire alla giustizia il delinquente. In questo caso invece ,174 passeggeri, tra i quali gli “idioti” , quindi anche persone estranee (ripeto ESTRANEE) ai fatti, sono state bloccate per 35 minuti su un mezzo interpista e vi garantisco ,che questo tipo di coercizione e’ estremamente delicata nella sua applicazione , com’e’ giusto che sia in un paese civile. Dai ragazzi,mettetevi nei panni di chi non centra nulla!!! Sali sull’interpista,magari con la testa che ti frulla…. bagaglio,treno,c..i tuoi e ti arriva un imbecille che ti dice: mo state qui sino a quando non escono i giubbotti!!! Sinceramente…. “me pare un po’ da” Burundi!
Giro ora la domanda a “Dino G” : e se tra quei ragazzetti ci fosse stata anche una vecchietta che fosse svenuta per quell’attesa? Vi posso garantire che lo “sceriffo” avrebbe passato non pochi guai! Fermo restando eventuali azioni legali dei genitori.
Genitori dei quali l’educazione rivolta ai propri figli, in questo contesto, non centra nulla!
Per quanto riguarda invece nello specifico il discorso “giubbotto di salvataggio” … beh! Fra i tanti compiti del personale di cabina ,vi e’appunto anche quello di controllare prima di ogni volo che essi non manchino.Come poi professionalmente e’successo sull’a/m in questione….sempre in risposta a “Dino G”.
Ciau!