Ma esattamente cosa ti piacerebbe fare?
il sogno era essere parte dell'ambito fleet&network, la realtà è che essendo un CFO (ma di un gruppo piccino di turismo) non ho velleità diverse dal finance
E dove hai provato ad entrare?
qualsiasi attore del settore, dalle compagnie aeree agli aeroporti, principalmente, passando per handlers, costruttori, caterer e via discorrendo
non capisco troppo lo sfogo per dir la verità. anche io ho cercato in lungo e in largo di entrare in certe azienda o di lavorare in certi paesi e guess what? non mi hanno mai cagato assunto. il fatto di avere mille competenze e un buon cv non fa di una persona il candidato ideale, né rende obbligatoria l'assunzione da parte di un'azienda.
più in particolare... non capisco cosa vorresti fare, dove, come, a che condizioni, perché. che son poi tutte cose da considerare al di là del cv.
totalmente d'accordo, i titoli dicono pochissimo, specialmente nel mio caso, e non ho alcuna presunzione di venire
cagato assunto solo perchè "io so' io", anzi. In ogni caso le condizioni ora come ora sono quelle di un padre di famiglia che, tra tante virgolette, non può scendere al di sotto di ciò che ha oggi, quando entrai in EZY feci un paio di passi indietro che oggi non rifarei, ecco
Ricordo che applicai anch'io per quel programma, senza successo.
Mi spiace che per te sia stata un'esperienza fallimentare... come mai?
ero il più "esperto" dell'intake, sia come età che soprattutto come conoscenza, anni luce avanti ma ciò non è mai contato nulla, nei placement che mi fecero fare, tra gli altri, dovevo accertarmi se alcuni pagamenti sospetti non fossero fatti con carta di credito/debito rubata, a dir poco degradante considerando i presupposti e l'esperienza già acquisita in ambito finance, inoltre c'era un focus estremo sull'ottenimento di una certificazione finanziaria (CIMA) che per me, all'epoca già dottore magistrale in ingegneria gestionale, era a dir poco ridondante, ma in UK questa contava più delle capacità lavorative e chi doveva studiare come me era 5 anni più giovane
Trovo il tuo post molto onesto e tutt’altro che inopportuno.
Uno dei motivi per cui il settore dell’aviazione civile è così chiuso, anche a profili competenti e solidi, è l’estrema regolamentazione: ogni attore è fortemente vincolato da norme tecniche, certificazioni e logiche di compliance che rendono difficile l’ingresso “da fuori”. E’ un ecosistema un poco a sé che tende a muoversi per cerchie, con percorsi spesso (se non sempre) interni o relazioni costruite nel tempo.
Detto questo, non mollare. Spesso la via d’ingresso non è diretta, ma laterale.. ti racconto la mia esperienza, io volevo pilotare gli aerei militari, per l’accademia ero troppo alto. Allora ho capito che era meglio fare altro e poi trovare la strada. Ho fatto ingegneria chimica, la fortuna mi ha aiutato ad entrare nel farmaceutico ma gli aerei si sono allontanati ancora di piu e per un po’ ci ho rinunciato. Poi ho avuto l’intuizione, trovare qualcosa che accomunasse il farma all’aerospaziale. Mi sono spostato sui materiali per il farma ed i medical device, e da lì mi sono trovato a lavorare su applicazioni nei semiconduttori e infine nell’aerospaziale.
Il punto è che le competenze trasferibili esistono e devi essere bravo tu a trovare i contesti che le sappiano leggere…ci sono per esempio contesti contigui: aziende che forniscono materiali, componenti o servizi al mondo aviation (leasing, MRO, supply chain, packaging tecnico, advanced materials) e poi devi costruirti un network valido…eventi di settore, gruppi LinkedIn, alumni network. Si fa fatica a credere che nel 2025 esistano ancora le raccomandazioni ma spesso da pinco pallino ad Airbus, sono i canali informali a fare la differenza. E poi devi riposizionare il tuo percorso, oggi conta lo storytelling non l’esperienza in sé…La tua esperienza in corporate finance è un asset che va tradotto in un linguaggio più vicino all’aviazione: gestione del rischio, ottimizzazione capex, pianificazione risorse etc. etc.
Per il resto, in bocca al lupo!
come non essere d'accordo, le vie laterali e il sapersi vedere/vendere sono più importanti di ogni titolo o conoscenza, e io ahimè son scarso forte in questo
Sostenibilità. ESG.
E' un settore in crescita e che ha fame di gente che ci capisca qualcosa.
Però lavorare in certi ambienti, con certi modi ed in certe situazioni, che sia in una compagnia aerea o in una multinazionale, o in un'azienda non è che sia poi così diverso.
Per quello chiedevo cosa gli piacesse davvero fare.
Perché io, per esempio, ho bisogno del contatto, anche se sporadico (purtroppo), con la macchina, la rampa, andare in giro con un badge e far parte di quell'ingranaggio che permette a quei cosi di andare, tornare e ripartire senza fare "la palla de foco".
Se fossi chiuso in un ufficio a vedere solo fogli excel, grafici e presentazioni powerpoint e poi, magari, usufruire di uno zed o di una reso IATA perché ehi, sono impiegato alla voladadio airlines... boh... non credo mi sentirei appagato.
come amo dire io sono molto più che un excel o dashboard c-level, adoravo l'odore di jet fuel al mattino a LTN ma poi sempre in ufficio stavo e starò, ma sarei ben felice di avere il contatto "fisico" con il metallo e gli addetti ai lavori in prima linea
Per chi è fresco di laurea suggerisco sempre di dare un'occhiata a questo master:
https://www.cranfield.ac.uk/Campaigns/Aerospace-Aviation
Avevo diversi colleghi che erano stati selezionati da lì.
il passe-partout, nel graduate programme non dico la metà ma quasi dei partecipanti veniva da lì, e nel corso del tempo ne ho visti tantissimi che abbiano raggiunto piani alti partendo da là. solo che l'ho scoperto a 25 anni e laurea bell'e ottenuta...