LHG Check-in systems down


Hanno proprio bisogno dell'integrazione con ITA. Sono sicuro che gli informatici di ITA insegneranno a LH come gestire i propri sistemi.
LHG ha talmente bisogno delle conoscenze informatiche di ITA che ITA sta migrando proprio in questi giorni da quell'obbrobrio di Sabre, allo stesso DCS che utilizza LHG :) ;).
Dai, sù, si capiva che era sarcastico.
 
È successa una cosa simile ad EI lo scorso settembre, un danno ad un cavo durante degli scavi in UK e tutto il sistema si è ca*ato addosso. Se la ricordano ancora tutti quella giornata di delirio totale
 
A me sembra si faccia tutto sempre facile…voglio vedere quale aeroporto o sede x abbia la rete internet di riserva…
Noi l'abbiamo sia a Milano che a Foggia!
E siamo una pmi con 180 persone.
Mi sembra impossibile che realtà come aeroporti o grandi aziende non l'abbiano.
 
Noi l'abbiamo sia a Milano che a Foggia!
E siamo una pmi con 180 persone.
Mi sembra impossibile che realtà come aeroporti o grandi aziende non l'abbiano.
Forse lo avete proprio in virtù del fatto siate una PMI di 180 persone; non proprio un aeroporto intercontinentale tra i più grandi del mondo, con tutto il rispetto.
 
Forse lo avete proprio in virtù del fatto siate una PMI di 180 persone; non proprio un aeroporto intercontinentale tra i più grandi del mondo, con tutto il rispetto.

Però mi verrebbe dire “a maggior ragione” tu apt tra i più grandi del monno, con tutto il rispetto, dovresti avere una linea di backup.
 
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A me sembra si faccia tutto sempre facile…voglio vedere quale aeroporto o sede x abbia la rete internet di riserva…

Ce l'ho anche a casa mia (fibra + secondo modem LTE con sim) anche senza link aggregation o failover automatico che tanto per i miei scopi non serve. Se la fibra va giu', e capita, mi sposto sull'altra rete wifi. Una sim dati di un operatore low cost non costa tanto e se fai smartwork o sei un forumista compulisivo capita spesso di usarla... poi la stessa sim me la metto nel tablet quando vado a spasso. Lo consiglio a tutti, una simmina Iliad da 4.99 al mese e uno scatolo LTE di Huawei o TP-Link non dovrebbero mancare in nessuna famiglia.

Ovviamente per i servizi che tengono in piedi un aeroporto sicuramente non e' cosi' semplice, verosimilmente c'e' un problema di capacita' o di intricate regole firewall, ma un IT manager avveduto potrebbe benissimo pianificare un doppio o triplo failover (fibra, 4g/5g, Starlink, si possono fare pure torrette con ponti radio a microonde privati, i dispositivi non costano tanto) almeno per i servizi piu' essenziali.

Ma non sapendo che e' successo parlo a vanvera, magari non e' una semplice questione di mancata connettivita'.
 
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Forse lo avete proprio in virtù del fatto siate una PMI di 180 persone; non proprio un aeroporto intercontinentale tra i più grandi del mondo, con tutto il rispetto.
A maggior ragione, come detto sopra...

Contingency plan, emergency plan, in ambito IT... ci sono persone pagate profumate per redigerli e stimare i danni e i costi delle contromisure.
Sarebbe interessante sapere qualcosa dei relativi piani.

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Comunque, disastro su disastro per FRA e ora anche MUC: a confronto il paventato scioperino di AZ del 28 fa ridere:

Planned labor strike - Frankfurt and Munich - February 17

Frankfurt (FRA) and Munich (MUC) airports will not be operating commercial flights due to a planned all-day strike on February 17 (local time). All airlines will be impacted by this action.
 
eh no, proprio il contrario; io sposto un mattone da solo, ma potrei spostare una casa?

Scusa ma e' come dire che e' piu' facile farsi l'impianto elettrico da solo che chiamare un impresa con elettricisti specializzati. Da solo spendi poco ma hai soluzioni easy molto rozze, senza garanzie e certificazioni, potenzialmente pericolose (a casa non ti ammazzi se la rete dati non va).
Ovvio quelli specializzati si fanno pagare anche perche' hanno millemila oneri, e di questi tempi nelle aziende si tagliano i costi essenziali per tenere in vita i capricci dei manager, quindi a bocce ferme un'occhiatina a cosa hanno combinato io la darei, se fossi la proprieta'. Pero' i manager si coprono a vicenda, falsificano i valori e nascondono le informazioni perfino in Germania, a volte.
 
Ovviamente per i servizi che tengono in piedi un aeroporto sicuramente non e' cosi' semplice, verosimilmente c'e' un problema di capacita' o di intricate regole firewall, ma un IT manager avveduto potrebbe benissimo pianificare un doppio o triplo failover (fibra, 4g/5g, Starlink, si possono fare pure torrette con ponti radio a microonde privati, i dispositivi non costano tanto) almeno per i servizi piu' essenziali.

Ma non sapendo che e' successo parlo a vanvera, magari non e' una semplice questione di mancata connettivita'.
Negli aeroporti di solito tutte le infrastrutture (fibre, tubi, etc) sono di proprieta' dell'aeroporto stesso. Se un operatore vuole entrare dentro deve rispettare determinati parametri, seguire tracciati prefissati e collocare i propri appararati in colo room adibite specificatamente alle societa' di telecomunicazioni. Di solito quando si vuole "poppare" un aeroporto si entra sempre con una soluzione infrastrutturale doppia e ridondata (esempio con un'entrata dal lato nord dell'area ed un'entrata da sud).

Credo che questo problema derivi dal modo in cui LH gestica il proprio failover dei servizi in quanto il guasto sulle fibre e' avvenuto abbastanza lontano dall'aeroporto stesso. E poi non ha tagliato fuori solo i servizi dell'aeroporto ma ha buttato giu' un intero sistema "globale".
 
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Finisco la testimonianza cercando di mettere insieme quanto possibile i vari punti di vista.

Alla fine sono stato riprotetto via LHR. Va detto che anche il volo VIE -- LHR era in ritardo causa ritardato arrivo dell'aeromobile (cosa comprensibile visto il caos) e che alla fine le connessioni (per lo più Nord America, con qualche avventuroso diretto in Australia) sono diventate molto strette per non dire illegali.

La nota positiva è che essendo metà febbraio i voli sono relativamente vuoti ed è stato possibile utilizzare le coincidenze UA con ampia disponibilità a bordo.

La nota meno positiva è che essendo i sistemi informatici down è stato riprotetto chi è arrivato prima (manualmente, media di 10 minuti a persona) e che a LHR il personale di terra e di bordo UA non aveva informazioni su questo manipolo di profughi.

Personale OS al solito tra l'eroico (ticketing office) e l'irritante (cabin crew non solo disinformati ma neppure empatici).

A parte il volo UA che è andato benissimo (a proposito, bel prodotto Polaris etc. su 787), c'è anche il problema del bagaglio mio e di chissà quante altre persone. E poi un pensiero a quelli che non ce l'hanno fatta.

Se si sapeva dal giorno prima del trancio dei cavi, LH ha voluto tirare la corda che si è rotta clamorosamente mano a mano che i voli erano programmati. Si è partiti da business as usual alle 7 e si è arrivati ad all flights down alle 11 -- e si poteva cominciare ad autorizzare repro prima del disastro assoluto. Facile criticare da tastiera ma una bella riflessione si impone per una compagnia legacy che carica un premium significativo per la sua affidabilità che è venuta clamorosamente meno.
 
A me sembra si faccia tutto sempre facile…voglio vedere quale aeroporto o sede x abbia la rete internet di riserva…

Mentalita' molto italiana questa, le aziende serie hanno contingency plans per ogni processo critico, per fortuna, altrimenti il mondo moderno non funzionerebbe.
Chi non lo fa va deriso non compatito.
 
@Cesare, parlano di cavo tranciato, e quello che è successo due settimane fa, la settimana scorsa e ancora adesso in Italia?

Ciò che è successo a Sparkle in Italia era dovuto a un aggiornamento del firmware pushato da uno dei vendor andato male che ha scatenato un bug.
Dopo di che Sparkle non tirava giù le connessioni con i vari partner e continuava a flappare (ripartire e stendersi di nuovo)


Trovo sconcertante che un semplice fibercut possa aver causato problemi del genere a LH comunque, evidentemente le procedure di failover non hanno funzionato, perché non posso credere che non ci fosse un link di backup sostitutivo a quello non disponibile. Ritengo più probabile che il link di backup si sia saturato e/o che qualche apparato non abbia retto come previsto
 
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Mentalita' molto italiana questa, le aziende serie hanno contingency plans per ogni processo critico, per fortuna, altrimenti il mondo moderno non funzionerebbe.
Chi non lo fa va deriso non compatito.
non e' questione di compatire (figuriamoci!) quanto di voler considerare che a volte si e' anche vittime di cause indipendenti dalla propria volonta'; se la rete che fornisce LH e' quella dell'aeroporto, semmai dovrebbe essere FRAPORT ad avere il contingecy plan per alimentare gli utenti tutti, per non dire del suo principale, e magari e' proprio quello che non ha funzionato. E' stato chiuso l'aeroporto infatti, non Lufthansa stessa.
 
non e' questione di compatire (figuriamoci!) quanto di voler considerare che a volte si e' anche vittime di cause indipendenti dalla propria volonta'; se la rete che fornisce LH e' quella dell'aeroporto, semmai dovrebbe essere FRAPORT ad avere il contingecy plan per alimentare gli utenti tutti, per non dire del suo principale, e magari e' proprio quello che non ha funzionato. E' stato chiuso l'aeroporto infatti, non Lufthansa stessa.

Si, di chiunque sia la colpa, non cambia quello che stavo dicendo.
 
Si, di chiunque sia la colpa, non cambia quello che stavo dicendo.
Certo , ma ci si stava accanendo contro LH quando appunto dovrebbe essere il gestore aeroportuale ad avere il back-up invocato. Come se qualcuno se la prendesse con te quando l’autobus su cui stai andando al lavoro si rompesse e l’azienda non ne mandasse uno sostitutivo insomma…
 
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