Thread ITA Airways Autunno 2022


Stato
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Che poi il concetto della cosiddetta compagnia di bandiera è superato da decenni.
vero, verissimo...e tuttavia, pur tra holding, consorzi e quant'altro:
Portogallo - TP
Spagna - IB
Grecia - A3
Germania - LH
Svizzera - LX
Austria - OS
Francia - AF
Belgio - SN
Paesi Bassi - KL
UK - BA
Polonia - LO
Danimarca/Svezia/Norvegia - SK
Finlandia - AY
Irlanda - EI
etc etc...

Tutte compagnie considerate di bandiera, con la differenza sostanziale vs AZ che sono tutte realta' storiche ma soprattutto solide.
 
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vero, verissimo...e tuttavia, pur tra holding, consorzi e quant'altro:
Portogallo - TP
Spagna - IB
Grecia - A3
Germania - LH
Svizzera - LX
Austria - OS
Francia - AF
Belgio - SN
Paesi Bassi - KL
UK - BA
Polonia - LO
Danimarca/Svezia/Norvegia - SK
Finlandia - AY
Irlanda - EI
etc etc...

Tutte compagnie considerate di bandiera, con la differenza sostanziale vs AZ che sono tutte realta' storiche ma soprattutto solide.

vero che siano basate in un certo paese, quindi apparentemente "di bandiera" ma sono LH, IAG e AF/KL a sventolare la maggior parte delle bandiere in questione
 
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vero che siano basate in un certo paese, quindi apparentemente "di bandiera" ma sono LH, IAG e AF/KL a sventolare la maggior parte delle bandiere in questione
L’avevo già premesso e comunque cambia poco al concetto; restano le bandiere e restano i nomi storici. Laddove mutati , solo SN e LX, sono comunque identitari, sono all interno di un solido gruppo di controllo e godono di ottima salute.
La differenza con AZ continua.
 
Ita, Lufthansa prepara l'offerta: l'alleanza decolla a Capodanno. Ok della compagnia tedesca ai vincoli del governo
L’ingresso nell’azionariato della compagnia avverrà con un aumento di capitale riservato

di Umberto Mancini
Martedì 27 Dicembre 2022, 00:05

Lufthansa scalda i motori, mandando a pieni giri la fase finale del negoziato con il Tesoro per l’ingresso in Ita Airways. Per compiere l’ultimo passo il colosso tedesco aspetta solo la registrazione del nuovo Dpcm in Gazzetta Ufficiale - quello che ha rivisto le modalità della privatizzazione - e il via libera della Corte dei conti. Si tratta di due adempimenti formali che dovrebbero arrivare in tempi rapidissimi, forse già nelle prossime 24 ore. Anche perché l’esecutivo, in varie occasioni, ha detto e ripetuto che vuole chiudere il dossier entro la fine dell’anno, non prima però di aver messo dei paletti ben precisi sulla vendita, scritti nero su bianco proprio nel nuovo Dpcm. Vincoli che sono stati accettati da Lufthansa che sottoscriverà un aumento di capitale riservato per entrare nell’azionariato di Ita (l’investimento è tra 200 e 250 milioni). Il Tesoro, come chiesto espressamente da Fratelli d’Italia e condiviso con Lega e Forza Italia, conserverà in un primo tempo la maggioranza della compagnia di bandiera e avrà un ruolo attivo di «controllore» sulle scelte strategiche adottate dal nuovo socio industriale. Socio che, sempre in una prima fase, dovrebbe avere circa il 35% delle quote per poi crescere progressivamente secondo una tabella di marcia da condividere con lo Stato azionista.

Di fatto c’è stato un cambio di approccio: si è passati da un’operazione di cessione delle quote a una di acquisto di nuove azioni. L’investimento di Lufthansa andrà a rafforzare la cassa di Ita visto che in teoria le resta soltanto l’ultima iniezione pubblica da 250 milioni a marzo 2023, mentre quest’anno si chiuderà con un Ebitda a quota -466 milioni. Proprio in settimana verranno anche limati i patti parasociali che disciplinano questo processo, delimitano i rispettivi poteri, fissano i parametri per definire il prezzo di vendita finale. Non è invece in discussione il fatto che sarà Lufthansa ad avere la cloche di Ita, ovvero la gestione operativa, come già fatto in passato con altri vettori passati nell’orbita di Francoforte: da Swiss a Brussels Airlines..
Proprio Francoforte punta a siglare un primo accordo, magari sotto forma di protocollo d’intesa, entro Capodanno. Perché nonostante le rassicurazioni ricevute e il costante confronto con il ministero di via XX Settembre non intende lasciarsi sfuggire un’occasione inseguita da 15 anni. Viste le esperienze del passato, si ragiona nel quartier generale tedesco, non si vuole lasciare nulla al caso e si punta a mettere al più presto il sigillo all’alleanza. Da qui il pressing garbato dei vertici e l’accettazione di tutte le richieste italiane su governance e strategia aziendale.

I PALETTI
Prima tra tutte l’ok all’assunzione di 1.200 tra piloti e assistenti di volo previsti dal vettore tricolore. Personale che per l’80% dovrebbe provenire dal bacino degli ex dipendenti Alitalia ora in Cig. Molti dipendenti non vogliono infatti tornare in azienda o sono vicini alla pensione.

 
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Ita, Lufthansa prepara l'offerta: l'alleanza decolla a Capodanno. Ok della compagnia tedesca ai vincoli del governo
L’ingresso nell’azionariato della compagnia avverrà con un aumento di capitale riservato

di Umberto Mancini
Martedì 27 Dicembre 2022, 00:05

Lufthansa scalda i motori, mandando a pieni giri la fase finale del negoziato con il Tesoro per l’ingresso in Ita Airways. Per compiere l’ultimo passo il colosso tedesco aspetta solo la registrazione del nuovo Dpcm in Gazzetta Ufficiale - quello che ha rivisto le modalità della privatizzazione - e il via libera della Corte dei conti. Si tratta di due adempimenti formali che dovrebbero arrivare in tempi rapidissimi, forse già nelle prossime 24 ore. Anche perché l’esecutivo, in varie occasioni, ha detto e ripetuto che vuole chiudere il dossier entro la fine dell’anno, non prima però di aver messo dei paletti ben precisi sulla vendita, scritti nero su bianco proprio nel nuovo Dpcm. Vincoli che sono stati accettati da Lufthansa che sottoscriverà un aumento di capitale riservato per entrare nell’azionariato di Ita (l’investimento è tra 200 e 250 milioni). Il Tesoro, come chiesto espressamente da Fratelli d’Italia e condiviso con Lega e Forza Italia, conserverà in un primo tempo la maggioranza della compagnia di bandiera e avrà un ruolo attivo di «controllore» sulle scelte strategiche adottate dal nuovo socio industriale. Socio che, sempre in una prima fase, dovrebbe avere circa il 35% delle quote per poi crescere progressivamente secondo una tabella di marcia da condividere con lo Stato azionista.

Di fatto c’è stato un cambio di approccio: si è passati da un’operazione di cessione delle quote a una di acquisto di nuove azioni. L’investimento di Lufthansa andrà a rafforzare la cassa di Ita visto che in teoria le resta soltanto l’ultima iniezione pubblica da 250 milioni a marzo 2023, mentre quest’anno si chiuderà con un Ebitda a quota -466 milioni. Proprio in settimana verranno anche limati i patti parasociali che disciplinano questo processo, delimitano i rispettivi poteri, fissano i parametri per definire il prezzo di vendita finale. Non è invece in discussione il fatto che sarà Lufthansa ad avere la cloche di Ita, ovvero la gestione operativa, come già fatto in passato con altri vettori passati nell’orbita di Francoforte: da Swiss a Brussels Airlines..
Proprio Francoforte punta a siglare un primo accordo, magari sotto forma di protocollo d’intesa, entro Capodanno. Perché nonostante le rassicurazioni ricevute e il costante confronto con il ministero di via XX Settembre non intende lasciarsi sfuggire un’occasione inseguita da 15 anni. Viste le esperienze del passato, si ragiona nel quartier generale tedesco, non si vuole lasciare nulla al caso e si punta a mettere al più presto il sigillo all’alleanza. Da qui il pressing garbato dei vertici e l’accettazione di tutte le richieste italiane su governance e strategia aziendale.

I PALETTI
Prima tra tutte l’ok all’assunzione di 1.200 tra piloti e assistenti di volo previsti dal vettore tricolore. Personale che per l’80% dovrebbe provenire dal bacino degli ex dipendenti Alitalia ora in Cig. Molti dipendenti non vogliono infatti tornare in azienda o sono vicini alla pensione.

...."...non dire gatto se non e' nel sacco..."...al pesce d'aprile non mancano poi molti mesi...cmq staremo a vedere senza incrociare le dita pero' se arrivasse davvero l'acclamato "esorcista" sarebbe un bel colpo.
 
...giusto per chiudere l'anno in bellezza! Ahahh! poi dal 2023 mi godro' la nuova coppia vincente LH-ITA... Buon anno a te!
se LH ci mette le mani non finisce davvero come con KL, garantito. Ma concordo con te se pensi che l'esorcismo possa funzionare solo dopo che sara' effettivamente passata al controllo. Col 40% si tiene ben saldo il paracadute coperto dalle garanzie di rimborso.
 
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No, molto più semplicemente Ita ha sempre detto di non volere/dovere competere con le low cost, quindi dopo LH e AF-KLM c'è Ita. Semmai l'obiettivo deve essere quello di arrivare al primo posto, quello che le spetta di diritto.
E quando avrebbe acquisito questo "diritto"?

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Ita e Lufthansa, l'accordo per la vendita c'è. Il Ministero dell'Economia: «Seguiamo il dossier, ora riservatezza»

In arrivo la firma del protocollo d'intesa. I tedeschi sono pronti a entrare con una quota del 35-40% e un aumento di capitale riservato

di Umberto Mancini
Mercoledì 28 Dicembre 2022, 21:40 - Ultimo aggiornamento: 21:46

Ita Airways fa rotta su Lufthansa. Non è ancora chiaro se la firma del preliminare di vendita tra il Tesoro e il colosso tedesco sia possibile già in settimana, come chiedono a gran voce da Palazzo Chigi, o se la sigla slitti a gennaio. Di fatto c’è accordo su tutto (dalla governace alle strategie industriali), manca però un piccolo dettaglio. Dopo la registrazione da parte della Corte dei conti del nuovo decreto sulla privatizzazione, voluto dal governo Meloni per garantire gli interessi nazionali, non c’è stata ancora la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Questione di ore probabilmente, ma senza questo atto, con un valore giuridico sostanziale, l’operazione non scatta. In altre parole i tedeschi attendono solo la pubblicazione per inviare a Roma, via mail, l’offerta scritta nero su bianco al Tesoro. Un dettaglio non da poco ma che la dice lunga sulla serietà della proposta formulata e sulla necessità di rispettare un quadro giuridico ben definito. Il board del colosso tedesco non vuole infatti fare passi falsi proprio ora che si è in dirittura d’arrivo.
Dal Tesoro si invita alla calma, facendo capire che la strada è segnata: «Stiamo seguendo con attenzione e riservatezza il dossier Ita , si procede ordinanatamente rispettando le procedure e con la finalità di massimizzare il risultato previsto dal Dpcm».

IL MECCANISMO
Confermato il range dell’intervento attraverso un aumento di capitale riservato. E con una quota che dovrebbe oscillare tra il 35 e il 40%. E’ molto probabile che l’attuale vertice venga confermato visto l’ottimo lavoro svolto e la necessità da parte dell’esecutivo di avere una serie di garanzie: lo sviluppo delle rotte internazionali, quello dell’hub di Fiumicino, insieme alla tutela dell’occupazione e del made in Italy.
Alla compagnia tedesca, che gradualmente dovrebbe aumentare la propria quota, potrebbero aggiungersi altri partner, come le Ferrovie dello Stato interessate però solo a sviluppi commerciali (come un biglietto unico treno-aereo o un maggiore interscambio sulle merci). Come noto il Dpcm riscritto dal governo Meloni permette ai tedeschi di acquisire una quota di minoranza e contempla più aumenti di capitale riservati. Un modo per lasciare le risorse in pancia alla compagnia guidata da Fabio Lazzerini che ieri ha riunito insieme al presidente Antonino Turicchi il cda.
Questa operazione richiede anche un maggior esborso per l’acquirente, che di fatto beneficerà, in quota parte, delle risorse iniettate. Ecco perché si profila una operazione in più fasi. Sostanzialmente si cerca un equilibrio tra chi acquisirà il controllo dell’operatività di Ita e i contrappesi per gli obiettivi fissati dallo Stato. I patti parasociali tra il Tesoro e l’acquirente - pur considerando un «preminente coinvolgimento» da parte della nuova compagnia aerea nella gestione di Ita - prevederanno infatti che il Mef, fino all’uscita dal capitale, abbia diritti di governance per assicurare un presidio sullo sviluppo industriale di Ita.

 
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Ennesimo governo che non chiama Giustolisi, allora facciamoci del male, eppure ha tutte le soluzioni in tasca...

Che delirio! fosse stato un compito in classe al liceo il giudizio sarebbe: “mediocre, assenza di un filo conduttore, inutilmente prolisso, non traspare alcun elemento di concretezza”. Bocciato.
 
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