Thread MXP-LIN 2022


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Portare l'AV a Malpensa e al Marconi sarebbe stata una cosa buona e giusta, ma andava fatto quando sono state progettate la Torino - Milano AV e la Milano - Bologna AV (nota: una penetrazione AV a Milano da MXP sarebbe stata ben difficile vista l'urbanizzazione della zona). Sono state fatte altre scelte, e fare oggi una linea AV che arrivi a MXP è forse al limite dell'infattibilità economica prima che tecnica.
La posizione di Fiumicino, periferica rispetto agli assi di traffico per Roma -escludendo la direttrice tirrenica, peraltro la meno utilizzata- rende estremamente difficile il transito di una linea AV. L'unica soluzione potrebbe essere di fare come è stato fatto a Ginevra con Genève Aéroport: una linea su cui prolungare i servizi da (Zurigo - Basilea) Neuchatel/Berna/Briga che raggiungevano Ginevra. Questo è stato possibile perché la stazione Cornavin, la stazione centrale di Ginevra, è passante. Roma Termini è di testa, e le linee afferenti a Roma fanno capo a Termini, il che obbligherebbe all'inversione di marcia (o ribattuta, in gergo ferroviario) con conseguente perdita di tempo. Ancora ancora proveniendo dalla linea da Firenze si potrebbe "saltare" Termini fermando a Tiburtina, come facevano i mitici servizi Firenze Santa Maria Novella - Fiumicino di oltre trent'anni fa, ma da Napoli (proveniendo dalla linea AV) è impossibile.
Insomma, se ne esce male. Purtroppo.
Beh, al Marconi con il People mover è praticamente l'aeroporto meglio collegato con l'AV in Italia. Non c'è lo spazio altrimenti avremmo trovato dove fare l'hub italiano.
 
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presa anche io giovedì scorso. un tappeto rotolante era già rotto, ma tolto questo, pulita, comoda e veloce. argonne in dieci minuti, uscita attaccata alla fermata della 93, città studi in altri dieci. meglio del car sharing e più ecologico/economico.
 
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presa anche io giovedì scorso. un tappeto rotolante era già rotto, ma tolto questo, pulita, comoda e veloce. argonne in dieci minuti, uscita attaccata alla fermata della 93, città studi in altri dieci. meglio del car sharing e più ecologico/economico.

Il problema è che per il momento la linea opera con orario ridotto dalle 6 alle 21 e con frequenza di ogni 7 minuti. Inoltre la vera utilità della M4 sarà con l'apertura della prossima tratta fino a San Babila e il collegamento con la M1
 
Il problema è che per il momento la linea opera con orario ridotto dalle 6 alle 21 e con frequenza di ogni 7 minuti. Inoltre la vera utilità della M4 sarà con l'apertura della prossima tratta fino a San Babila e il collegamento con la M1

Sull'orario posso darti anche ragione, un paio d'ore in più sarebbero utili per raggiungere il passante comodamente anche la sera. Per quanto riguarda l'utilità, bisogna considerare anche il bacino d'utenza al di là di San Babila: già ora, per chi viaggia con le linee suburbane e magari abita anche fuori Milano, poter intercettare la metropolitana a Dateo (come nel mio caso, da Pavia) o a Forlanini non è niente male. L'ho fatto la settimana scorsa e ho viaggiato benone.
 
Il problema è che per il momento la linea opera con orario ridotto dalle 6 alle 21 e con frequenza di ogni 7 minuti. Inoltre la vera utilità della M4 sarà con l'apertura della prossima tratta fino a San Babila e il collegamento con la M1

In vero la tratta avrà un senso quando sarà aperto il ramo San Cristoforo-San Babila


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presa anche io giovedì scorso. un tappeto rotolante era già rotto, ma tolto questo, pulita, comoda e veloce. argonne in dieci minuti, uscita attaccata alla fermata della 93, città studi in altri dieci. meglio del car sharing e più ecologico/economico.

Abito a Loreto e la scala mobile che connette la 2 con la 1 direzione sesto è rotta da almeno un mese


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Abito a Loreto e la scala mobile che connette la 2 con la 1 direzione sesto è rotta da almeno un mese


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Vieni a Roma!
Stazione metro B1 Libia (che è molto profonda): 6 ascensori in totale, tutti guasti da oltre 6 mesi.

Inaugurata 10 anni fa e lurida come se ne avesse 50.
 
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Vieni a Roma!
Stazione metro B1 Libia (che è molto profonda): 6 ascensori in totale, tutti guasti da oltre 6 mesi.

Inaugurata 10 anni fa e lurida come se ne avesse 50.

Ho abitato per 1 anni a San Giovanni e quasi 3 a Policlinico, capisco benissimo.


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ho abitato a roma tre anni, so bene com'è e non entrerò nella diatriba milano-roma :)
so anche che ci sono scale mobili rotte da tempo ovunque.

volevo solo dire che fa strano vedere un passaggio mobile rotto a due giorni dall'inaugurazione. cmq il mio messaggio era prevalentemente positivo sul vantaggio che la m4 porta, può portare o porterà in termini di tempo.

e comunque linate tutta la vita! (cit.) visto che tanto è lì per restare, tanto vale collegarlo bene.
 
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Mi permetto di dissentire.
Per portare quelle circa 1.000 persone che col traffico attuale e, si spera, futuro di LIN possono al massimo utilizzarla quotidianamente mi sembra un investimento spropositato.
Sarebbe stato decisamente meglio farla proseguire da Forlanini verso via Mecenate e viale Ungheria, indi Rogoredo FS.
Da Forlanini prolungare in maniera molto ma molto più economica ma non meno efficiente i binari della tramvia e con una spesa molto simile avremmo trasportato tanta gente in più.
 
Mi permetto di dissentire.
Per portare quelle circa 1.000 persone che col traffico attuale e, si spera, futuro di LIN possono al massimo utilizzarla quotidianamente mi sembra un investimento spropositato.
Sarebbe stato decisamente meglio farla proseguire da Forlanini verso via Mecenate e viale Ungheria, indi Rogoredo FS.
Da Forlanini prolungare in maniera molto ma molto più economica ma non meno efficiente i binari della tramvia e con una spesa molto simile avremmo trasportato tanta gente in più.
1000 persone? boh, io ricordo le volte in cui prendevo la 73 a Linate la domenica sera tornando da Roma... bus a due cassoni con capienza di circa (corigetemi se sbalio) 160 bipedi pieno a tappo con rischi di soffocamento! E non calcoliamo quando il tempo si fa bello ed arrivano le mandrie di fruitori del Parco Idroscalo.
La M4 serve, è benedetta e la abbiamo aspettata una esagerazione di troppo.
 
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..
Sarebbe stato decisamente meglio farla proseguire da Forlanini verso via Mecenate e viale Ungheria, indi Rogoredo FS.
..

Per fare un doppione della MM3? Dimentichiamoci gli aeroporti, MM4 con il prolungamento potrebbe collegare la Rogoredo dell'est, che potrebbe essere Segrate FS, oltre che a una serie di zone poco servite da metro. Se si vuole prolungarla ulteriormente per chiudere a maglia la rete allora meglio prolungare ulteriormente che so fino a Gobba con un paio di stazioni nel territorio di Segrate (visto che verso est ci sono gia' i suburbani e verso sud la MM3 e altri suburbani/regio).

MM4 avrebbe senso anche senza l'aeroporto ed e' palese che non e' stata progettata esclusivamente per le esigenze dell'aeroporto.

Se lo scopo fosse stato collegare LIN, allora sarebbe stato meglio, meno costoso, piu' veloce e piu' efficace, prolungare MM3 da San Donato a LIN come si scriveva all'epoca, con un percorso molto breve e fattibile in parte a cielo aperto. A quel punto avevi una linea che va direttamente da LIN a Rogoredo e Centrale molto piu' adatta per la multimodalita', oltre che Duomo.

Argomentazioni non del tutto originali gia' discusse su un altro forum (SSC).
 
in effetti hai pienamente ragione, in linea d aria san donato e linate sono vicini, da centrale a linate sarebbero stati 20 minuti.
 
Non l'ho inventanto, tantissimi anni fa prima che partisse il tormentato progetto MM4 se n'era parlato parecchio, ricordo diversi articoli. Sarebbe stata un'ottima soluzione e sarebbe pure arrivata in tempo per agevolare le rotte da LIN quando ancora tirava. Oggi rischierebbe di rendere piu' veloce fare LIN-Roma in treno, pur partendo dall'aeroporto
 
Da Varesenews

Dalla Regione via libera al Masterplan di Malpensa
Approvata la valutazione ambientale. Cattaneo: "Proposta ambientalmente compatibile con prescrizioni e interventi di mitigazione". L'ultima parola ce l'ha il ministero


  • Cargo City espansione masterplan Malpensa
  • La Giunta della Regione Lombardia ha approvato, con una delibera proposta dall’assessore regionale all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, il parere da condividere con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica in merito all’istanza di valutazione di impatto ambientale del progetto “Aeroporto di Milano Malpensa – Masterplan 2035”.
    «Considerata la valenza infrastrutturale dell’aeroporto di Milano Malpensa – ha detto l’assessore Cattaneo – e del progetto relativo al Masterplan 2035 e preso atto dei contenuti, delle finalità e degli impegni assunti con il Protocollo di Intesa sottoscritto lo scorso 6 giugno, consideriamo la proposta ambientalmente compatibile, a condizione che si rispettino le prescrizioni e gli interventi di mitigazione contenuti nel parere regionale. Ricordo che il Protocollo è frutto del lungo e articolato lavoro svolto dal tavolo di confronto con le Amministrazioni e gli Enti del territorio».

    Nel parere sono comunque indicate nel dettaglio tutte le opere di mitigazione e le prescrizioni operative.



    «Proprio grazie al coinvolgimento di tutte le parti – ha aggiunto Cattaneo – abbiamo lavorato per raggiungere il necessario equilibrio tra lo sviluppo dell’infrastruttura, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo territoriale, anche in termini di ricadute economiche e occupazionali. Ora, dopo il parere positivo regionale, che tiene conto anche dei parere espressi dalle amministrazioni locali interessate, la procedura si concluderà con il parere della commissione Via nazionale e con la definitiva approvazione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica».
    IL PIANO DI SVILUPPO “AEROPORTO MALPENSA – MASTERPLAN 2035”
    L’orizzonte disegnato per l’aeroporto di Malpensa passa attraverso due macro-interventi: il potenziamento dei servizi e l’ampliamento dell’area cargo. Per il primo il proponente, a seguito della valutazione delle alternative presentate, ha ritenuto opportuno sviluppare i servizi tecnici e i Terminal 1 e 2 all’interno dell’attuale perimetro. Per il potenziamento dell’area cargo, con ricadute su tutto il tessuto economico del Paese, la soluzione ritenuta percorribile è ricaduta su una superficie esterna all’attuale perimetro aeroportuale e posta a sud del tracciato della SP14, in comune di Lonate Pozzolo.
    La nuova area cargo in progetto è ricompresa nel Parco Regionale del Ticino e ricade a pochi chilometri di distanza dai Siti della Rete Natura 2000 ricompresi nel Parco. Inoltre, la stessa area ricade all’interno dell’habitat 4030 denominata brughiera di Malpensa e Lonate (proprio limpatto su quest’area è contestato da associazioni ambientaliste e non solo della zona).
    Il nuovo Masterplan è stato sviluppato tenendo conto delle seguenti principali linee di indirizzo: razionalizzare gli assetti funzionali dello scalo di Malpensa; adeguare quali-quantitativamente le dotazioni aeroportuali al fine di rispondere alla domanda di traffico passeggeri e di traffico merci; ridurre quanto più possibile l’utilizzo di aree esterne al sedime, nonché, individuare soluzioni che limitino gli impatto sul territorio circostante (disturbo da rumore, inquinamento atmosferico, ricadute sul sistema idrico, ecc.); migliorare l’accessibilità allo scalo.
 

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Dalla Regione via libera al Masterplan di Malpensa
Approvata la valutazione ambientale. Cattaneo: "Proposta ambientalmente compatibile con prescrizioni e interventi di mitigazione". L'ultima parola ce l'ha il ministero


  • Cargo City espansione masterplan Malpensa
  • La Giunta della Regione Lombardia ha approvato, con una delibera proposta dall’assessore regionale all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, il parere da condividere con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica in merito all’istanza di valutazione di impatto ambientale del progetto “Aeroporto di Milano Malpensa – Masterplan 2035”.
    «Considerata la valenza infrastrutturale dell’aeroporto di Milano Malpensa – ha detto l’assessore Cattaneo – e del progetto relativo al Masterplan 2035 e preso atto dei contenuti, delle finalità e degli impegni assunti con il Protocollo di Intesa sottoscritto lo scorso 6 giugno, consideriamo la proposta ambientalmente compatibile, a condizione che si rispettino le prescrizioni e gli interventi di mitigazione contenuti nel parere regionale. Ricordo che il Protocollo è frutto del lungo e articolato lavoro svolto dal tavolo di confronto con le Amministrazioni e gli Enti del territorio».

    Nel parere sono comunque indicate nel dettaglio tutte le opere di mitigazione e le prescrizioni operative.



    «Proprio grazie al coinvolgimento di tutte le parti – ha aggiunto Cattaneo – abbiamo lavorato per raggiungere il necessario equilibrio tra lo sviluppo dell’infrastruttura, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo territoriale, anche in termini di ricadute economiche e occupazionali. Ora, dopo il parere positivo regionale, che tiene conto anche dei parere espressi dalle amministrazioni locali interessate, la procedura si concluderà con il parere della commissione Via nazionale e con la definitiva approvazione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica».
    IL PIANO DI SVILUPPO “AEROPORTO MALPENSA – MASTERPLAN 2035”
    L’orizzonte disegnato per l’aeroporto di Malpensa passa attraverso due macro-interventi: il potenziamento dei servizi e l’ampliamento dell’area cargo. Per il primo il proponente, a seguito della valutazione delle alternative presentate, ha ritenuto opportuno sviluppare i servizi tecnici e i Terminal 1 e 2 all’interno dell’attuale perimetro. Per il potenziamento dell’area cargo, con ricadute su tutto il tessuto economico del Paese, la soluzione ritenuta percorribile è ricaduta su una superficie esterna all’attuale perimetro aeroportuale e posta a sud del tracciato della SP14, in comune di Lonate Pozzolo.
    La nuova area cargo in progetto è ricompresa nel Parco Regionale del Ticino e ricade a pochi chilometri di distanza dai Siti della Rete Natura 2000 ricompresi nel Parco. Inoltre, la stessa area ricade all’interno dell’habitat 4030 denominata brughiera di Malpensa e Lonate (proprio limpatto su quest’area è contestato da associazioni ambientaliste e non solo della zona).
    Il nuovo Masterplan è stato sviluppato tenendo conto delle seguenti principali linee di indirizzo: razionalizzare gli assetti funzionali dello scalo di Malpensa; adeguare quali-quantitativamente le dotazioni aeroportuali al fine di rispondere alla domanda di traffico passeggeri e di traffico merci; ridurre quanto più possibile l’utilizzo di aree esterne al sedime, nonché, individuare soluzioni che limitino gli impatto sul territorio circostante (disturbo da rumore, inquinamento atmosferico, ricadute sul sistema idrico, ecc.); migliorare l’accessibilità allo scalo.
Dopo MXP 2000 abbiamo adesso MXP 2035; se non chiudono LIN la cattedrale nel deserto nella brughiera avra' solo piu' navate. Vuote.
 
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