Grecia, da lunedì vaccinati potranno entrare senza tampone
Da lunedì le persone vaccinate contro il Covid potranno entrare in Grecia senza presentare un test pcr o rapido con esito negativo, ma sarà sufficiente il certificato di vaccinazione Ue. L’annuncio è arrivato dal ministro greco della Salute, Thanos Plevris, ai media statali. Le persone non vaccinate, invece, potranno entrare in Grecia solo presentando un test pcr con esito negativo effettuato nelle 72 ore precedenti o un tampone rapido eseguito nelle 24 ore precedenti. Corriere.it
La lobby di compagnie aeree, associazioni, settore del turismo americano ed europeo premono fortemente ai massimi livelli sul Presidente per rimuovere il tampone di ingresso in USA per i vaccinati.
Mr. Jeffrey Zients
White House Coronavirus Response Coordinator
The White House
1600 Pennsylvania Ave., N.W.
Washington, DC 20500
Dear Mr. Zients:
On behalf of the many sectors of the travel and aviation industries, we urgently request that the Administration remove the requirement for pre-departure testing for vaccinated passengers traveling to the United States. Doing so is justified by the pervasiveness of COVID cases in all 50 states, increased immunity and higher vaccination rates as well as new treatments. Removing the requirement will greatly support the recovery of travel and aviation in the United States and globally without increasing the spread of COVID-19 and its variants.
The following factors strongly support the argument for removing the pre-departure testing requirement:
• As of today, more than 74.3 million people have had COVID in the U.S., meaning that at least 22 percent of the population has had the virus (though this figure is almost certainly an underestimate due to the number of asymptomatic infections and limited testing early in the pandemic). In December, the seven-day average for newly reported cases in the U.S. topped 700,000, 73 percent of which were the Omicron variant. Clearly COVID is widespread throughout the U.S. and attempts to control its importation via air travel under today’s circumstances are unlikely to change that fact. No new threatening variants appear to be imminent, but if they were, pre-departure testing could be easily reinstituted.
• The European Union has recommended that its countries remove intra-Europe COVID travel restrictions and the United Kingdom has announced the removal of COVID pre-departure testing for vaccinated air travelers to enter the country. The UK concluded that the cost to both passengers and airlines of the testing mandate could no longer be justified as there was no evidence the regime protected the population from COVID. This decision was supported by a January 5, 2022 study by Oxera and Edge Health that concluded when a variant is already highly prevalent in the domestic environment, travel restrictions are likely to have a very limited impact on the growth and the peak of cases and hospitalizations.1 This modelling result was replicated for Finland and Italy in a study released on February 1, 2022 which again found that testing of travelers has virtually no impact on domestic infection rates.
• The World Health Organization (WHO) recommends that states consider a risk-based approach to the facilitation of international travel by lifting measures, such as testing and/or quarantine requirements, for individual travelers who are fully vaccinated, at least two weeks prior to traveling, with COVID-19 vaccines listed by the WHO for emergency use or approved by a stringent regulatory authority.
• Surveys of air passengers indicate that pre-departure testing is a leading factor in the decision not to travel internationally. People simply are unwilling to take the chance that they will be unable to return to the U.S. at the end of their business trip or vacation. As a result, international travel in 2021 was 75 percent below 2019 levels.
We share the Administration’s commitment to getting as many people fully vaccinated and boosted as possible and believe removal of this impediment for vaccinated travel will further incentivize vaccinations. Travel and aviation’s recovery is dependent on the government taking steps to remove travel restrictions that are no longer justified by current circumstances.
Thank you for your consideration and we stand ready to work with you to implement this important step toward learning to live with COVID in a way that doesn’t compromise health and safety.
Respectfully,
WASHINGTON, February 2, 2022 — Airlines for America (A4A), the industry trade organization for the leading U.S. airlines, led a coalition of travel-industry groups urging U.S. health officials to remove the requirement for pre-departure testing for vaccinated passengers traveling to the United...
Aggiungo che, viceversa, causa normativa avulsa e contrastante, dal 1FEB diverse compagnie straniere (USA incluse) stanno cancellando voli to/from Italy perche' gli equipaggi non hanno vaccination-status valido oltre i 180 giorni. Una Caporetto del nostro sistema, che su questo punto ha clamorosamente sbagliato tempistica e azione, con danni incalcolabili per vettori, cargo e passeggeri.
Aggiungo che, viceversa, causa normativa avulsa e contrastante, dal 1FEB diverse compagnie straniere (USA incluse) stanno cancellando voli to/from Italy perche' gli equipaggi non hanno vaccination-status valido oltre i 180 giorni. Una Caporetto del nostro sistema, che su questo punto ha clamorosamente sbagliato tempistica e azione, con danni incalcolabili per vettori, cargo e passeggeri.
Il problema è stato risolto con l'ultimo decreto approvato però fuori tempo massimo dopo cioè il primo febbraio quando scattava la limitazione. Meglio tardi che mai.
Il problema è stato risolto con l'ultimo decreto approvato però fuori tempo massimo dopo cioè il primo febbraio quando scattava la limitazione. Meglio tardi che mai.
Il problema sussiste ancora, perche' la nuova regola vale dal 7FEB.
SOLO per gli equipaggi vale questo adesso: Effective immediately, due to restrictions put in place by the Italian government, all crewmembers operating flights to Italy will need a negative pre-departure test.
Grecia, da lunedì vaccinati potranno entrare senza tampone
Da lunedì le persone vaccinate contro il Covid potranno entrare in Grecia senza presentare un test pcr o rapido con esito negativo, ma sarà sufficiente il certificato di vaccinazione Ue. L’annuncio è arrivato dal ministro greco della Salute, Thanos Plevris, ai media statali. Le persone non vaccinate, invece, potranno entrare in Grecia solo presentando un test pcr con esito negativo effettuato nelle 72 ore precedenti o un tampone rapido eseguito nelle 24 ore precedenti. Corriere.it
Pre-departure antigen test timing requirements for travelers arriving from the United States have changed to test taken at most 24 hours before arrival.
Spain
Revision date
February 4
What's new
All passengers arriving in Spain by air, must complete a Health Control Form (FCS) via Spain Travel Health and obtain a QR code after filling out the form, unless exempt.
The FCS must be submitted electronically. Paper forms are no longer allowed permitted.
SpTH QR code in addition to any other COVID-19 pre-departure requirements must be verified before boarding.
La vaccinazione COVID non e' ancora disponibile a pagamento come quelle della Febbre Gialla, ecc. , non lo e' qui (UK) e non credo lo sia nemmeno in Italia. Il massimo disponibile sono tre dosi. Mettere una validità' temporale al vaccino e' praticamente imporre la quarantena da un certo periodo in poi. Io ho fatto la terza dose il 13 Novembre, non posso avere "un richiamo" il 28 Aprile (180-14 giorni), o quando pare a me, e quindi dal 13 Maggio dovrei farmi 10 giorni di quarantena all'arrivo in Italia? Non e' più' una questione di "scelta personale, accetto le conseguenze"
La vaccinazione COVID non e' ancora disponibile a pagamento come quelle della Febbre Gialla, ecc. , non lo e' qui (UK) e non credo lo sia nemmeno in Italia. Il massimo disponibile sono tre dosi. Mettere una validità' temporale al vaccino e' praticamente imporre la quarantena da un certo periodo in poi. Io ho fatto la terza dose il 13 Novembre, non posso avere "un richiamo" il 28 Aprile (180-14 giorni), o quando pare a me, e quindi dal 13 Maggio dovrei farmi 10 giorni di quarantena all'arrivo in Italia? Non e' più' una questione di "scelta personale, accetto le conseguenze"
INGRESSO/RIENTRO IN ITALIA DA PAESI DELL’ELENCO D – fino al 15 marzo 2022
Fino al 15 marzo 2022 (fatta salva la possibilità di adottare provvedimenti diversi in questo lasso di tempo), in base all’Ordinanza 22 ottobre 2021, prorogata e in parte modificata dall’Ordinanza 14 dicembre 2021, e in base all'Ordinanza 27 gennaio 2022, all’ingresso/rientro in Italia, se nei quattordici (14) giorni precedenti si è soggiornato/transitato in un Paese dell’elenco D, è obbligatorio:
Compilare un formulario on-line di localizzazione (denominato anche digital Passenger Locator Form (dPLF) e presentarlo, sul proprio dispositivo mobile o in versione cartacea, al vettore al momento dell’imbarco, e a chiunque sia preposto a effettuare i controlli.
Presentare al vettore, all’atto dell’imbarco, e a chiunque sia deputato a effettuare i controlli, la certificazione “verde” COVID-19, rilasciata al completamento del ciclo vaccinaleovvero certificazione equipollente, emessa dalle autorità sanitarie competenti a seguito di vaccinazione validata dall’EMA (Agenzia Europea per i Medicinali).
Presentare al vettore, all’atto dell’imbarco, e a chiunque sia preposto a effettuare i controlli, un certificato che attesti il risultato negativo di un test molecolare o antigenico, condotto con tampone, effettuato nelle settantadue (72) ore precedenti l’ingresso in Italia (se test molecolare) o ventiquattro (24) ore (se test antigenico), da mostrare a chiunque sia preposto ad effettuare questa verifica. Il termine è ridotto a quarantotto (48) ore per il test molecolare dal Regno Unito (24 ore per test antigenico).
In caso di mancata presentazione della certificazione indicata al punto 2 (certificato di vaccinazione) è comunque possibile entrare in Italia ma è fatto obbligo di:
Sottoporsi a test molecolare nelle 72 ore precedenti l’arrivo o test antigenico nelle 24 ore precedenti l’arrivo, condotto con tampone e risultato negativo, (termine ridotto a 48 ore per il test molecolare in ingresso dal Regno Unito).
Sottoporsi a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria (informando la ASL competente per attivare la sorveglianza) presso l’indirizzo indicato nel dPLF, raggiungibile solo con mezzo privato, per un periodo di cinque (5) giorni.
Effettuare un ulteriore test molecolare o antigenico, condotto con tampone, al termine dei cinque (5) giorni di isolamento.
Io lo interpreto che basta il green pass a due dosi + tampone, non si parla di scadenze. La quarantena è solo per i non vaccinati.
Se la tua seconda dose e' oltre i sei mesi il GP non e' piu' valido in Italia dal 1 febbraio, di conseguenza 2 dosi piu' tampone non ti bastano piu', ti serve il booster.
Tratto da intervista a Locatelli, presidente del CTS:
Possiamo riprendere i viaggi di piacere all’estero?
«Non ci sono ragioni per evitarli. Facciamolo con la prudenza che abbiamo imparato sull’uso di mascherine e dopo esserci vaccinati, anche con la dose booster. Il mondo ha voglia di riappropriarsi di viaggi, scoperte di luoghi e incontri. La scelta del nostro Paese rispetto ai turisti che arrivano in Italia è saggia».
Se lo dice lui, in questi ultimi due anni il CTS decide e il governo scrive i decreti sotto le loro indicazioni, a questo punto mi aspetterei a breve atti concreti come la rimozione del divieto di viaggiare per turismo (lista E).
Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico: no all’ipotesi di accorciare la quarantena degli asintomatici. Il racconto dei momenti più duri in due anni di pareri
Se lo dice lui, in questi ultimi due anni il CTS decide e il governo scrive i decreti sotto le loro indicazioni, a questo punto mi aspetterei a breve atti concreti come la rimozione del divieto di viaggiare per turismo (lista E).
Cozza, però, con la recente estensione dei corridoi turistici al 30 Giugno (fatta ad-hoc, siccome tendenzialmente d'estate si sta in Italia o in qualche paese del Mediterraneo Europeo).
Più che una misura sanitaria, sembra una misura pro PIL.
Se la tua seconda dose e' oltre i sei mesi il GP non e' piu' valido in Italia dal 1 febbraio, di conseguenza 2 dosi piu' tampone non ti bastano piu', ti serve il booster.