Cordata MSC/LH per acquisire ITA


LIN comunque sara' collegata al centro in 12-13 minuti (e capillarmente su piu' punti della citta') con frequenze di 90 secondi, e magari tra qualche anno a una stazione AV veramente su una dorsale principale in 3-4 minuti con le stesse frequenze di 90 secondi in ora di punta.

Magari qualcosa riescono a farci. Non lo chiamiamo low cost, chiamiamolo p2p o multimodale.
 
Un'altro aspetto da considerare per il futuro del cargo è che, dal 2027, non ci saranno più 767F e 777F in vendita perchè i motori non saranno più in produzione. Nessun costruttore ha annunciato, ad oggi, piani per costruire nuove versioni dei vari PW6, Trent 700, GE90 montati su quegli aerei (forse qualcosa potrebbe muoversi qualora Boeing vincesse la commessa per le nuove aerocisterne?). Aggiungiamoci la fine del 748F e il poco successo del 332F e credo che, a meno di cambiamenti dell'ultima ora, non ci saranno nuovi aerei cargo
E la filiale low cost a LIN chi la farebbe ma sopratutto chi la gestirebbe ? Il business model low cost è complicato e non semplice in quanto ci vogliono competenze specifiche e mindset adeguato per gestire un vettore LCC, in Italia quelle competenze non ci sono e neanche in Germania.

Quando sento paragonare Eurowings al model low cost mi vengono i brividi, Eurowings è solo una specie di mostro costruito da LH per proteggere il mercato tedesco dall'invasione LCC - che strategicamente ha molto senso ma non paragoniamo EW ad una compagnia low cost virtuosa in quanto non hanno nessun fundamental o quasi del modello creato da Herb Kelleher.

Sante parole.
 
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LIN comunque sara' collegata al centro in 12-13 minuti (e capillarmente su piu' punti della citta') con frequenze di 90 secondi, e magari tra qualche anno a una stazione AV veramente su una dorsale principale in 3-4 minuti con le stesse frequenze di 90 secondi in ora di punta.

Magari qualcosa riescono a farci. Non lo chiamiamo low cost, chiamiamolo p2p o multimodale.
Chiamiamolo come vogliamo ma con i costi di AZ o LH i miracoli non si fanno...i costi di ITA non li conosco quindi non commento per il momento ma dubito che siano sotto i 4/4.5 €cent ex fuel o anche sotto 5 €cent ex fuel, my two cents..
 
Chiamiamolo come vogliamo ma con i costi di AZ o LH i miracoli non si fanno...i costi di ITA non li conosco quindi non commento per il momento ma dubito che siano sotto i 4/4.5 €cent ex fuel o anche sotto 5 €cent ex fuel, my two cents..

E' ovvio che se LIN lo aveva FR invece di AZ, ci avrebbero scatenato l'inferno come Russell Crowe. Idem se SEA potesse vendere gli slot al miglior offerente. Non mi spiegate che non e' legale da noi, lo so. Ne convengo potrebbero tenerlo ingessato ancora per anni anche perche' non e' il caso di far crescere troppo il traffico in area densamente popolata, vedremo che succede nei prossimi anni.
 
Non sono convinta che LH non abbia le competenze o non possa acquisirle sul mercato. Il problema è che in Germania (in Francia è successo uguale) è più difficile rispetto a Spagna o Olanda creare branche low cost di compagnie tradizionali. Con ITA hanno il vantaggio di partire da zero o quasi e un pacchetti di slot a LIN che la concorrenza low cost non dispone.
Si mettono sempre in mezzo le LCCs anche quando non c'entrano, io parlavo delle gestione da parte di MSC/LH di una filiale low cost a LIN che vedo alquanto inverosimile come dimostrato dal modo che LH gestisce il proprio business ed infatti EW ne è il perfetto esempio.

Affermi che LH possa acquisire competenze sul mercato - di conseguenza la domanda sorge spontanea: perché non l'hanno fatto con Eurowings ?

Un vettore LCC modello easyJet/Transavia France/Vueling sarebbe assolutamente possibile a Linate ma non penso sia interesse di LH fare qualcosa del genere perché semplicemente non è nel loro DNA - forse potrebbe essere nell'interesse di MSC e poteva essere nell'interesse di Alitalia ma AZ non è stata capace di creare un mixed business model e qui torniamo al discorso delle competenze italiche nel mondo LCC.

Last but not least, mi sfugge sempre il motivo perché LH dovrebbe aggiungere complessità al suo modello di business - inoltre al momento parliamo solo di una partnership commerciale..
 
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Fare un hub pax in Italia mi pare quindi una questione non cosi' fondamentale. E poi ITA date le dimensioni non hubba proprio niente, semmai lo fa l'eventuale alleanza e non mi aspetto cose grosse in ogni caso, quel treno e' perso. Gli hub sono l'ossessione dei forum di aviazione, ma quello che era vero nel ventennio precedente potrebbe non essere esattamente lo stesso nel prossimo ventennio. C'e' giusto un pelo di maretta che non si e' ancora calmata, vanno di moda gli aerei di lungo raggio ma piccoli e fanno rotte piu' sottili, c'e' e ci sara' piu' multimodalita' sul corto raggio dove il treno (e perche' no i traghetti, le navi da crociera e tutti gli ibridi nel mezzo) possono essere in concorrenza o sinergici a seconda delle situazioni. Poi ci sara' una spinta fortissima a decarbonizzare e siamo in piena crisi energetica, fare molti piu' km per fare un transito un grosso hub lontano magari va meno bene che in passato. Quindi sgombrerei il campo dall'annosa questione se devono hubbare a FCO o a MXP perche' le merci sono a MXP. Il futuro e' per definizione terra incognita, i razionali sono cambiati parecchio. Il revival di polemiche e tifoserie vintage anche no, grazie.

E comunque le merci sono importanti, crescono e cresceranno, prova a spostare le merci via Zoom, Teams e Webex, se ci riesci. Il volo pax business non sta bene e non tornera' mai come prima. Il volo pax leisure si riprendera' ma funziona su logiche diverse, piu' low cost (o meglio p2p) e meno hub&spoke.

Su questi due punti non sono d’accordo.

Un hub è necessario. È innegabile che stiano emergendo nuovi trends nel mondo dell’aviazione, tra 787 e A321LR/XLR e compagnia cantante, ma se si guardano le rotte che le legacy vengono ad aprire... sono tutte a partire da un hub. Perchè alla fine una componente di transiti è necessaria per sostenere un volo, e serve avere un qual certo "potere" di mercato, in un aeroporto, per contare qualcosa. Un hub non dev'essere enorme, ma deve esistere una forma di alimentazione (esclusi casi a sè tipo Londra). Tutti i tentativi di creare ptp a lungo raggio sono falliti miseramente: Norwegian, Air Asia X sui voli Asia-Europa, Laker, le basi di IB a Barcellona o quella di BA a Manchester, anche la stessa LEVEL a ORY o Open Skies prima di lei.

Capitolo merci: utile, ma non fondamentale. Abbiamo detto della % irrisoria del cargo sul fatturato di LH, abbiamo detto della % infinitesimale di cargo aereo vs le navi (torno a dire, guardiamo Cargolux con una trentina di 747 contro MSC). C'è un altro fattore cui punterei per far notare che, nel lungo periodo, il cargo non è quella panacea di tutti i mali: nel 2030 ci sarà forse solo l'A350F come aereo full cargo di nuova costruzione. Il 767F terminerà produzione nel 2027 perchè i motori non saranno più a norma, e il 77F subirà la stessa sorte. Ad oggi non ci sono piani per nuovi motori per entrambi, se non qualche studio alla pour parler. Il futuro è nella riconversione dei vecchi aerei passeggeri; non esattamente un'area in cui fare soldi a palate.

Last but not least, mi sfugge sempre il motivo perché LH dovrebbe aggiungere complessità al suo modello di business - inoltre al momento parliamo solo di una partnership commerciale..

Concordo.
 
dal Sole 24 Ore

Ita, cda lunedì senza il piano Msc-Lh

G.D.

La manifestazione d’interesse inviata da Msc a Ita Airways per acquisire la maggioranza azionaria della società, insieme a Lufthansa come partner industriale e commerciale (ma non azionista per ora), non è all’ordine del giorno del cda di Ita convocato per lunedì 31 gennaio. Finché non arriva un via libera dell’azionista (il 100% della società è del Mef) il dossier non può essere portato in cda, spiegano fonti della società. Il presidente Alfredo Altavilla è in attesa del viatico del Consiglio dei ministri, che non si è riunito questa settimana, le attenzioni sono assorbite dalle votazioni per il Quirinale.
 
nel 2030 ci sarà forse solo l'A350F come aereo full cargo di nuova costruzione. Il 767F terminerà produzione nel 2027 perchè i motori non saranno più a norma, e il 77F subirà la stessa sorte. Ad oggi non ci sono piani per nuovi motori per entrambi, se non qualche studio alla pour parler.
Sembra che Lunedì Boeing lancerà la versione cargo del 777x.
QR dovrebbe essere il cliente di lancio con un ordine iniziale di 15 macchine, con la prospettiva di arrivare a 50.
 
LIN comunque sara' collegata al centro in 12-13 minuti (e capillarmente su piu' punti della citta') con frequenze di 90 secondi, e magari tra qualche anno a una stazione AV veramente su una dorsale principale in 3-4 minuti con le stesse frequenze di 90 secondi in ora di punta.

Magari qualcosa riescono a farci. Non lo chiamiamo low cost, chiamiamolo p2p o multimodale.

Sai che comodità andare in metro con il bagaglio di 23 kg senza riuscire a trovare gli ascensori e con le navette dei pullman che hanno frequenze irrisorie.
 
Sai che comodità andare in metro con il bagaglio di 23 kg senza riuscire a trovare gli ascensori e con le navette dei pullman che hanno frequenze irrisorie.
Puoi sempre prendere un taxi... la presenza della metro non dovrebbe impedirlo.

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Sai che comodità andare in metro con il bagaglio di 23 kg senza riuscire a trovare gli ascensori e con le navette dei pullman che hanno frequenze irrisorie.

Quindi sei a conoscenza di questi problemi perché hai già provato la nuova metro? Strano perché non l’hanno ancora attivata..
Re bus: dire che hanno frequenze irrisorie è un’altra baggianata che dici.
b702447a4c8a740463ba263f58027d92.jpg
 
Quindi sei a conoscenza di questi problemi perché hai già provato la nuova metro? Strano perché non l’hanno ancora attivata..
Re bus: dire che hanno frequenze irrisorie è un’altra baggianata che dici.
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Non è sufficiente provare la nuova metro per sapere che se hai già provato le altre è comunque problematico con bagagli ingombranti.
In ogni caso non parlavo del 73, a cui non ho fatto minimamente cenno e che reputo comunque scomodo se hai il bagaglio da stiva e/o sei carico come un mulo, ma delle navette che portano direttamente a Centrale e che in alcuni orari hanno dei buchi. L'ultima volta che avevo il bagaglio ho preso appunto il 73 pieno come un uovo fra passeggeri in partenza e altri utenti con poco spazio vivibile. Dopo essere sceso presso la fermata Duomo M1/M3 ho optato per la metro rossa fino a Loreto e cambiato con la verde per arrivare a Centrale. A mio avviso la fermata della metro è comoda per chi ha 10 kg ma non se hai 20 kg, zainetto ed eventuale altro bagaglio. Solo questo.
 
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Una fermata della metro è sempre comoda se non ti ba di spendere soldi per un taxi. Anche con 23 kg al seguito.
La metro incidera' pochissimo sui pax in arrivo a Linate, almeno per i primi anni a mio parere. Non immagino molta utenza che piglia il metro a Linate per andar dove poi? A Linate in molti usano e continueranno a usare il taxi o le proprie auto e solo una piccola porzione di utenza si dividera' tra la 73 o la M4 per arrivare a Dateo ...e poi appunto? che si puo' fare a Dateo che e' uno delle poche zone di Milano dove a parte la circolare ci son pochi mezzi di superficie? Tra l'altro se non ricordo male, l'anno scorso in qualche thread qualcuno mi sbeffeggiava sull'apertura della M4 a meta' 2022 dicendomi che parlavo con l'operaio che aveva detto che i lavori erano in ritardo....risulta a qualcuno un'apertura per quel periodo? Non sono aggiornato ma non credo.Penso sia piu realistico uno slittamento. Ci vorra' molto tempo affinche' la linea 4 dia dei buoni risultati in termini di connettivita' reale con le altre linee per un effettivo risparmio di tempo per l'utente che si sposta all'interno della citta'.
 
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Sembra che Lunedì Boeing lancerà la versione cargo del 777x.
QR dovrebbe essere il cliente di lancio con un ordine iniziale di 15 macchine, con la prospettiva di arrivare a 50.

come non detto! però… il 77X ancora non è in servizio (credo nemmeno certificato?) e non so quanto sia utile per chi ha magari un 76F da cambiare.
 
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Da https://www.repubblica.it/economia/...iventera_la_low_cost_di_lufthansa_-335738231/
Lazzerini: "Ita non diventerà la low cost di Lufthansa”
di Aldo Fontanarosa
Intervista all'amministratore delegato della compagnia di bandiera nazionale: "Con i tedeschi cresceremo in Europa e Usa. Fs porterà i treni veloci al Leonardo da Vinci. Altavilla? Ho la fiducia del governo, non lascio".

ROMA - Fabio Lazzerini, ad di Ita. Qualche settimana fa lei aveva detto che la lingua tedesca le piaceva. Dunque condivide l’alleanza con Lufthansa?
«Ita non avrebbe futuro se restasse da sola. Va posizionata dentro un’alleanza strategica con una compagnia di punta: e Lufthansa è la prima in Europa per flotta. Se il Consiglio dei ministri approverà la trattativa in esclusiva, cercheremo le opportunità dì sviluppo per noi e per loro. Questo, in Europa e anche sui mercati intercontinentali, a partire dal Nord America».
Dunque ha fatto bene il presidente esecutivo di Ita, Alfredo Altavilla, a guardare a Lufthansa, oltre che a Msc.
«Era nei suoi poteri cercare alleati e si è mosso con energia».
Il vostro rapporto va un po’ meglio?
«Io sono l’ad di Ita e lui è il presidente esecutivo con deleghe alla finanza, al personale e alle strategie. Ora, la storia industriale del nostro Paese dice che le diarchie non sempre hanno funzionato».
In ogni azienda dovrebbe comandare una sola persona.
«Ma Ita è un caso a sé. Da noi i poteri di ognuno sono ben definiti e non si sovrappongono. Il momento di Ita è delicato e c’è bisogno di entrambi, soprattutto in questa fase di trattative. Abbiamo fatto gioco di squadra e dovremmo continuare».
Ha mai pensato di lasciare?
«Mai. Questa compagnia è anche una mia creatura. Il nome, Ita, l’ho trovato io pensando al mondo dello sport in cui noi tutti ci identifichiamo. Al di là degli aspetti sentimentali, ho goduto della fiducia del secondo governo Conte, che mi ha nominato, ed ora ho quella del governo Draghi».
Cercavate un’alleanza che vi garantisse pari dignità. Ma Lufthansa è un gigante dei cieli e Ita, una startup piccola così.
«Abbiamo messo in piedi una compagnia aerea in 90 giorni. Quando ci sediamo al tavolo con gli altri vettori, ci dicono che è una impresa senza precedenti».
Ita resta minuscola.
«Non abbiamo un solo aereo in più del necessario. La nostra struttura è estremamente efficiente. Anche questo ci viene riconosciuto con ammirazione e ci dà forza nella ricerca di un’alleanza».
Ita non sarà, dunque, la low cost di Lufthansa?
«Non scherziamo. L’arrivo degli splendidi Airbus di nuova generazione farà di noi un vettore di alto rango, verde, con la flotta più giovane d’Europa nel 2025. Starà a noi e al nostro lavoro dimostrare che Ita può avere un ruolo importante in qualsiasi alleanza entrerà».
Socio di maggioranza di Ita sarà Msc, il gruppo del trasporto merci via mare e delle crociere.
«Siamo pronti. A tempo di record abbiamo stipulato contratti commerciali con 30 mila tra agenzie di viaggio e tour operator, e con 2 mila grandi aziende. Rapporti commerciali sono in essere con oltre 159 compagnie aeree. Il governo ci chiedeva di farci messaggeri della grandezza italiana nel mondo. Lo stiamo facendo attraverso True Italian Experience, un progetto per attrarre turisti nel nostro Paese. I croceristi sono un segmento importante dì sviluppo».
E le Ferrovie? Integrazione sfumata?
«Al contrario. Stiamo lavorando a un accordo - inizialmente commerciale e poi strutturale - per integrare aereo e treno. Una forte integrazione - che porti l’alta velocità a Fiumicino - può dare un impulso alla semplificazione di alcune rotte nazionali».
Quindi Fs studia un intervento forte a Fiumicino, se dovrà portare in aeroporto addirittura il binario ad alta velocità.
«Sì».
L’Ebit, il reddito operativo del 2021, è già negativo per Ita.
«Ita è una startup e i ritorni degli investimenti iniziali si producono nel tempo. La performance intanto è eccellente, per affidabilità operativa e sul piano commerciale».
I voli arrivano abbastanza puntuali.
«Abbastanza non è preciso. A gennaio siamo stati i primi al mondo per puntualità e ultimi per cancellazioni, evento rarissimo».
In verità avete annullato tanti voli per la variante Omicron.
«Il Covid-19, che non è certo una nostra colpa, ha investito tutte le compagnie al mondo. Noi, tra gennaio e febbraio, abbiamo ridimensionato la capacità offerta con una media del 17,4%. Le punte sulle tratte internazionali sono del 30,4%. Ma queste cancellazioni sono un merito».
Perché?
«Ci siamo dotati di una piattaforma che ci informa in tempo reale delle variazioni nelle vendite dei biglietti. Dunque abbiamo tempi di reazione rapidissimi e decidiamo subito quanti posti vendere».
Se le prenotazioni crollano, come può dire che la performance commerciale sta andando bene?
«Registriamo una ripresa delle prenotazioni nell’ordine del 15-20%, giorno su giorno, anche perché Paesi come il Regno Unito e la Spagna allentano le misure anti-Covid. Gli italiani, poi, hanno voglia di vita, di viaggi. Sono fiduciosi di spostarsi quest’estate e comprano Ita».
 
Da https://www.repubblica.it/economia/...iventera_la_low_cost_di_lufthansa_-335738231/
Lazzerini: "Ita non diventerà la low cost di Lufthansa”
di Aldo Fontanarosa
Intervista all'amministratore delegato della compagnia di bandiera nazionale: "Con i tedeschi cresceremo in Europa e Usa. Fs porterà i treni veloci al Leonardo da Vinci. Altavilla? Ho la fiducia del governo, non lascio".

ROMA - Fabio Lazzerini, ad di Ita. Qualche settimana fa lei aveva detto che la lingua tedesca le piaceva. Dunque condivide l’alleanza con Lufthansa?
«Ita non avrebbe futuro se restasse da sola. Va posizionata dentro un’alleanza strategica con una compagnia di punta: e Lufthansa è la prima in Europa per flotta. Se il Consiglio dei ministri approverà la trattativa in esclusiva, cercheremo le opportunità dì sviluppo per noi e per loro. Questo, in Europa e anche sui mercati intercontinentali, a partire dal Nord America».
Dunque ha fatto bene il presidente esecutivo di Ita, Alfredo Altavilla, a guardare a Lufthansa, oltre che a Msc.
«Era nei suoi poteri cercare alleati e si è mosso con energia».
Il vostro rapporto va un po’ meglio?
«Io sono l’ad di Ita e lui è il presidente esecutivo con deleghe alla finanza, al personale e alle strategie. Ora, la storia industriale del nostro Paese dice che le diarchie non sempre hanno funzionato».
In ogni azienda dovrebbe comandare una sola persona.
«Ma Ita è un caso a sé. Da noi i poteri di ognuno sono ben definiti e non si sovrappongono. Il momento di Ita è delicato e c’è bisogno di entrambi, soprattutto in questa fase di trattative. Abbiamo fatto gioco di squadra e dovremmo continuare».
Ha mai pensato di lasciare?
«Mai. Questa compagnia è anche una mia creatura. Il nome, Ita, l’ho trovato io pensando al mondo dello sport in cui noi tutti ci identifichiamo. Al di là degli aspetti sentimentali, ho goduto della fiducia del secondo governo Conte, che mi ha nominato, ed ora ho quella del governo Draghi».
Cercavate un’alleanza che vi garantisse pari dignità. Ma Lufthansa è un gigante dei cieli e Ita, una startup piccola così.
«Abbiamo messo in piedi una compagnia aerea in 90 giorni. Quando ci sediamo al tavolo con gli altri vettori, ci dicono che è una impresa senza precedenti».
Ita resta minuscola.
«Non abbiamo un solo aereo in più del necessario. La nostra struttura è estremamente efficiente. Anche questo ci viene riconosciuto con ammirazione e ci dà forza nella ricerca di un’alleanza».
Ita non sarà, dunque, la low cost di Lufthansa?
«Non scherziamo. L’arrivo degli splendidi Airbus di nuova generazione farà di noi un vettore di alto rango, verde, con la flotta più giovane d’Europa nel 2025. Starà a noi e al nostro lavoro dimostrare che Ita può avere un ruolo importante in qualsiasi alleanza entrerà».
Socio di maggioranza di Ita sarà Msc, il gruppo del trasporto merci via mare e delle crociere.
«Siamo pronti. A tempo di record abbiamo stipulato contratti commerciali con 30 mila tra agenzie di viaggio e tour operator, e con 2 mila grandi aziende. Rapporti commerciali sono in essere con oltre 159 compagnie aeree. Il governo ci chiedeva di farci messaggeri della grandezza italiana nel mondo. Lo stiamo facendo attraverso True Italian Experience, un progetto per attrarre turisti nel nostro Paese. I croceristi sono un segmento importante dì sviluppo».
E le Ferrovie? Integrazione sfumata?
«Al contrario. Stiamo lavorando a un accordo - inizialmente commerciale e poi strutturale - per integrare aereo e treno. Una forte integrazione - che porti l’alta velocità a Fiumicino - può dare un impulso alla semplificazione di alcune rotte nazionali».
Quindi Fs studia un intervento forte a Fiumicino, se dovrà portare in aeroporto addirittura il binario ad alta velocità.
«Sì».
L’Ebit, il reddito operativo del 2021, è già negativo per Ita.
«Ita è una startup e i ritorni degli investimenti iniziali si producono nel tempo. La performance intanto è eccellente, per affidabilità operativa e sul piano commerciale».
I voli arrivano abbastanza puntuali.
«Abbastanza non è preciso. A gennaio siamo stati i primi al mondo per puntualità e ultimi per cancellazioni, evento rarissimo».
In verità avete annullato tanti voli per la variante Omicron.
«Il Covid-19, che non è certo una nostra colpa, ha investito tutte le compagnie al mondo. Noi, tra gennaio e febbraio, abbiamo ridimensionato la capacità offerta con una media del 17,4%. Le punte sulle tratte internazionali sono del 30,4%. Ma queste cancellazioni sono un merito».
Perché?
«Ci siamo dotati di una piattaforma che ci informa in tempo reale delle variazioni nelle vendite dei biglietti. Dunque abbiamo tempi di reazione rapidissimi e decidiamo subito quanti posti vendere».
Se le prenotazioni crollano, come può dire che la performance commerciale sta andando bene?
«Registriamo una ripresa delle prenotazioni nell’ordine del 15-20%, giorno su giorno, anche perché Paesi come il Regno Unito e la Spagna allentano le misure anti-Covid. Gli italiani, poi, hanno voglia di vita, di viaggi. Sono fiduciosi di spostarsi quest’estate e comprano Ita».
perche' non tace costui?
 
Non è sufficiente provare la nuova metro per sapere che se hai già provato le altre è comunque problematico con bagagli ingombranti.

C'e' un modo molto semplice per sapere come sara'.

Io ho provato la metro da CPH, che e' stessa tecnologia, stessi mezzi e tempi di percorrenza simili se non leggermente superiori, ed e' ottima, uno dei migliori transfer aeroportuali che abbia provato.

Le scale mobili sono come quelle dell'apt e i trolley ci salgono bene.

Le banchine sono come quelle degli ascensori, a livello, e i trolley ci entrano benissimo con le loro ruote, molto piu' facile che metterli nel bagagliaio di un taxi.

Ovviamente dipende da dove devi andare, ma se in ora di punta, quando sopra c'e' coda, eviti di prendere un mezzo che ci mette un terzo del tempo per molte destinazioni utili ed e' oggettivamente comodo solo perche' il tuo ego malato si gratifica vedendo il tassista che a caro prezzo ti carica il bagaglio, non sei molto diverso da chi nel 21esimo secolo detta le lettere alla segretaria invece di scriversele da solo e al massimo farsele correggere se l'ortografia non e' al livello dell'ego.

Poi e' vero che il taxi ti porta sotto casa. Se sei inbound e vai in zone non ben servite ci sta. Ma se sei outbound mille volte meglio lasciare la propria auto nel parcheggio di LIN, se proprio vuoi andare su gomma.
 
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