Cathay al lavoro con Airbus per certificare l’A-350 per single pilot Ops (durante la crociera ad alta quota)


Qui mi piacerebbe avere il parere di qualche pilota. Premesso che si è comunque in due in situazioni di emergenza (ma anche solamente un po' difficili), quanto è corretto affermare che durante una tranquilla crociera un sistema come quello proposto non abbasserebbe il livello di sicurezza?

Bisognerebbe vedere la questione dal punto di vista generale, la crociera per certi versi è l'ultimo dei problemi. Così come il caso Germanwings.
Se oggi si è in 3 tendenzialmente ognuno si riposa a turno consapevole che davanti saranno sempre in 2 a dividersi il lavoro. Se domani saranno in 2, non è detto che a turno riescano a riposarsi entrambi, perché magari davanti si trovano un muro di temporali e sfido qualunque pilota a lasciare il collega per andarsi a riposare, poi magari se ne ripresenta uno dopo tot ore e vale lo stesso principio, ed ecco così che le ore di riposo vengono erose, e si va all'atterraggio affaticati, ma questo chiaramente è un problema (ovvero una responsabilità) dei piloti, non certo della compagnia che se ne laverebbe prontamente le mani affermando di aver rispettato tutte le procedure codificate dagli enti di controllo e che semmai è colpa dei piloti che non hanno trovato una finestra utile per riposare.
Le ripercussioni possono essere molteplici e non essere evidenti lì dove uno se le aspetta. Fermo restando che pure in crociera due persone dovrebbero far meglio di una.
 
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Domanda che dimostra tutta la mia ignoranza ma durante il volo di crociera ad alta quota l'aereo non fa tutto da solo o quasi? In cosa deve intervenire il pilota? In caso di turbolenze da evitare, per monitorare quello che succede non solo al mezzo ma anche in cabina ecc.? Prendetela come occasione per dare qualche esempio di cosa viene fatto durante le lunghe traversate con un WB...
 
Salvo poi portare come esempio episodi dove uno dei due piloti (solitamente il PIC, visto che ne ha l'autorità) ha imposto una course of action differente dalle procedure di emergenza codificate e allora l'altro pilota avrebbe fatto un lavoro migliore fosse stato da solo.

Questo è CRM, però, e non appena è stato implementato il valore aggiunto del pilota a destra è letteralmente esploso, con tutti i benefici del caso. Non c'entra con l'implementazione del single pilot, che è unicamente una misura di contenimento costi.
 
È passato tanto tempo e potrei ricordare male, ma non mi pare proprio il comandante sia stato dirimente nel capire la situazione.

Anzi, dalla relazione io ho un suo ricordo "positivo" come CRM, nel senso che non è arrivato imponendosi come superiore in grado e dando ordini, ma ha tenuto un atteggiamento di osservazione e di suggerimento verso gli altri due piloti che - ipotizzava - potessero sicuramente avere una maggiore awareness della sua che fino a poco prima dormiva mentre in quel momento si ritrovava in un cockpit con strumenti che davano letture contrastanti e che il suo cervello stava cercando di elaborare.



Salvo poi portare come esempio episodi dove uno dei due piloti (solitamente il PIC, visto che ne ha l'autorità) ha imposto una course of action differente dalle procedure di emergenza codificate e allora l'altro pilota avrebbe fatto un lavoro migliore fosse stato da solo.

Purtroppo si ritorna al punto di partenza: non esiste certezza in nessuno dei due sensi.
Se ricordo bene era riuscito ad individuare il problema dello stallo e suggerire di "buttare" giù il muso, solo che ormai era troppo tardi.
 
Qui mi piacerebbe avere il parere di qualche pilota. Premesso che si è comunque in due in situazioni di emergenza (ma anche solamente un po' difficili), quanto è corretto affermare che durante una tranquilla crociera un sistema come quello proposto non abbasserebbe il livello di sicurezza?
In una emergenza improvvisa dubito che il 2° membro dell'equipaggio riesca ad arrivare dal crew rest o dal sedile di J in cockpit in tempo. Personalmente comprendo che nel 99.9999% dei casi durante la crociera due piloti non servano, ma mettere i soldini sul piatto di quello 0.0001% onestamente mi fa paura. Anche perché le compagnie i loro bei utili li hanno sempre fatti in questi anni.
 
In una emergenza improvvisa dubito che il 2° membro dell'equipaggio riesca ad arrivare dal crew rest o dal sedile di J in cockpit in tempo. Personalmente comprendo che nel 99.9999% dei casi durante la crociera due piloti non servano, ma mettere i soldini sul piatto di quello 0.0001% onestamente mi fa paura. Anche perché le compagnie i loro bei utili li hanno sempre fatti in questi anni.

Concordo al 100%.
Se lo guardiamo dal punto di vista finanziario, magari CX risparmia quei $2k a volo (la butto li) mettendo un FO in meno (voli con 2 invece che 3, 3 invece che 4) che, su 100 voli al giorno, ti risparmia quei $70m all'anno. Ma se Dio non voglia qualcosa succede ti trovi con un aereo da $200m che ha fatto un buco nel terreno e un numero imprecisato di cristiani morti. Io non so se il costo-opportunita' ne valga la pena.
 
Argomento molto spinoso. Bisogna scindere la questione prettamente tecnica dal fattore umano.
Airbus vuole portare un aereo (il 350 nel caso) ad atterrare autonomamente con qualsiasi situazione all'interno dell'inviluppo di volo dell'aereo mentre gestisce autonomamente una o più avarie codificate (sottolineiamo codificate) nel proprio programma di sviluppo dell'ATTOL. Anche Boeing sta compiendo studi in merito per futuri aerei che arriveranno sul mercato in questa decade. A livello tecnico è un lavoro mastodontico ma fattibile con le tecnologie di cui si dispone oggi. A livello di interazione uomo-uomo-macchina-environment anche qui è estremamente complesso ma non impossibile. Ricordiamo che si fanno corsi CRM anche per le operazioni single pilot, perché il CRM mira ad utilizzare al meglio tutte le risorse di cui dispone un equipaggio ed in single pilot si impara sostanzialmente a confrontarsi con se stessi oltre che con tutti gli altri membri dell'equipaggio di volo e di terra ed evitare o mitigare bias cognitivi e trappole mentali che da soli possono portare facilmente ad un outcome disastroso, indipendentemente dall'esperienza. In sostanza il potenziale c'è (purtroppo) ma bisogna vedere come si svilupperanno i test in questi anni.
 
Argomento molto spinoso. Bisogna scindere la questione prettamente tecnica dal fattore umano.
Airbus vuole portare un aereo (il 350 nel caso) ad atterrare autonomamente con qualsiasi situazione all'interno dell'inviluppo di volo dell'aereo mentre gestisce autonomamente una o più avarie codificate (sottolineiamo codificate) nel proprio programma di sviluppo dell'ATTOL. Anche Boeing sta compiendo studi in merito per futuri aerei che arriveranno sul mercato in questa decade. A livello tecnico è un lavoro mastodontico ma fattibile con le tecnologie di cui si dispone oggi. A livello di interazione uomo-uomo-macchina-environment anche qui è estremamente complesso ma non impossibile. Ricordiamo che si fanno corsi CRM anche per le operazioni single pilot, perché il CRM mira ad utilizzare al meglio tutte le risorse di cui dispone un equipaggio ed in single pilot si impara sostanzialmente a confrontarsi con se stessi oltre che con tutti gli altri membri dell'equipaggio di volo e di terra ed evitare o mitigare bias cognitivi e trappole mentali che da soli possono portare facilmente ad un outcome disastroso, indipendentemente dall'esperienza. In sostanza il potenziale c'è (purtroppo) ma bisogna vedere come si svilupperanno i test in questi anni.
Era quello che supponevo. Sarebbe interessante un'analisi degli incidenti passati alla luce di questi possibili cambiamenti. Casa sarebbe successo se fossero state in vigore queste nuove procedure?
 
Credo sia lo stesso "argomento spinoso" che affrontarono quando si cominciò a volare senza marconista, navigatore e tecnico di volo.

Però hey! saranno tutti CPT :)
 
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Credo sia lo stesso "argomento spinoso" che affrontarono quando si cominciò a volare senza marconista, navigatore e tecnico di volo.

Però hey! saranno tutti CPT :)

Esatto, il percorso è quello lì !

Non posso immaginare 3/4 ore di crociera da solo... non ci voglio neanche pensare🙀
 
Domanda che dimostra tutta la mia ignoranza ma durante il volo di crociera ad alta quota l'aereo non fa tutto da solo o quasi? In cosa deve intervenire il pilota? In caso di turbolenze da evitare, per monitorare quello che succede non solo al mezzo ma anche in cabina ecc.? Prendetela come occasione per dare qualche esempio di cosa viene fatto durante le lunghe traversate con un WB...
Si, in crociera e obbligatoriamente sopra FL290 in RVSM devi avere AP on (più altri sistemi operativi). Il pilota deve verificare e nel caso intervenire se l'automatismo esce dallo standard, cerco di spiegarti meglio... quando ogni volta si richiede un livello di volo/velocità il PF gestisce l'automatismo e chiede conferma al PNF del valore e modo dell'autopilota selezionato e si verifica il corretto funzionamento. Altro esempio può essere un cambio di velocità co automanetta dove ad ogni cambio di velocità nel sistema (ovviamente confermato da entrambi) è buona norma che il PF tenga la mano sulla manetta pronto ad intervenire in caso la velocità si avvicinasse troppo all overspeed. Poi vi sono mille mila altri scenari ad esempio: cumulonembi sulla rotta che richiedono una deviazione e sempre un occhio alle possibili turbolenze, possibili TCAS TA perchè un traffico vicino a te era prossimo and un level bust, tenere conto e segnare il carburante residuo, le autorizzazioni ATC ecc..

PS: spero di essere stato chiaro e comprensibile
 
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Camionisti del cielo dai...manca solo lo zoccolo in cabina, le scarpe lasciate sul predellino sottoporta, e la zuppa riscaldata col fornelletto a gas e mangiata sulla ribaltina anteriore a muso (magari qui possono organizzarla dai pannelli copricarrello, non so lascio ad altri il progetto) e poi ci siamo...
E poi dicono che non bisogna bestemmiare...troppo 🤬
 


Io mi auguro che questa follia collettiva muoia di stenti entro pochi mesi.
Possibile che la dinamica del tragico volo AF447 non abbia insegnato nulla? Come dice bene il comandante QF nell'articolo del Seattle Times "chi propone queste cose non pilota aerei commerciali tutti i giorni".

Tra i tanti modi di risparmiare costi operativi nel settore, questo mi sembra di gran lunga il più stupido e pericoloso.
Poi vaglielo a vendere tu ai passeggeri che durante le fasi di crociera ci sarà un solo pilota in cabina, ma spenderete meno, eh!
 
Poi vaglielo a vendere tu ai passeggeri che durante le fasi di crociera ci sarà un solo pilota in cabina, ma spenderete meno, eh!
Penso si comincerà dai voli cargo, così da aver il minor impatto psicologico possibile (vedi post #53 in quest'altra discussione).
Poi la scusa del "sono anni che i cargo volano così" verrà usata come cavallo di Troia.
 
Meglio metterla sul ridere…

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