Per me la follia Covid-19 correlata, in relazione al trasporto aereo, è un altra.
Dato che tutti, a parole, auspicano un veloce e totale ritorno alla normalità, perché non adottare le stesse misure in tutto il mondo? Il trasporto aereo, e quindi il passeggero che viaggia da una parte all'altra del globo, non deve essere penalizzato e/o condizionato dalla situazione interna dei vari paesi! Ogni paese del mondo ha un suo Rt e R0, ha un certo numero di contagiati, ha un certo numero di positivi rispetto ai tamponi effettuati, ha un numero variabile di tamponi che vengono eseguiti, ha la tendenza ad effettuare molecolari piuttosto che antigenici piuttosto che sierologici, ha diverse restrizioni, ha diverse indicazioni rispetto all'uso dei DPI, ha un certo numero di morti...ecc ecc.
Ecco: come si fa a conciliare il trasporto aereo con tutte queste variabili? Non si può e non si potrà mai, per anni.
Quindi, regole uniche per tutti: tampone molecolare prima e dopo, periodo di osservazione totale di 72/96 ore tra prima e dopo il volo compresi i due tamponi molecolari, e questo sia in entrata che in uscita. Gli aeroporti sono stracontrollati e, forse, i luoghi più sicuri del pianeta. Resta tassativo il comportamento che conosciamo tutti da più di un anno: mascherina, lavaggio mani e distanziamento sociale.
Capisco che facendo così la paura della gente crollerebbe repentinamente e si dovrebbe rinunciare a una certa fretta di controllo della società e quindi a una parte del potere economico (e questo è male...) ma sarebbe l unico modo per ripartire. D'altronde, chi viaggerebbe per stare 10/15 giorni in quarantena nel paese di arrivo???
Dato che tutti, a parole, auspicano un veloce e totale ritorno alla normalità, perché non adottare le stesse misure in tutto il mondo? Il trasporto aereo, e quindi il passeggero che viaggia da una parte all'altra del globo, non deve essere penalizzato e/o condizionato dalla situazione interna dei vari paesi! Ogni paese del mondo ha un suo Rt e R0, ha un certo numero di contagiati, ha un certo numero di positivi rispetto ai tamponi effettuati, ha un numero variabile di tamponi che vengono eseguiti, ha la tendenza ad effettuare molecolari piuttosto che antigenici piuttosto che sierologici, ha diverse restrizioni, ha diverse indicazioni rispetto all'uso dei DPI, ha un certo numero di morti...ecc ecc.
Ecco: come si fa a conciliare il trasporto aereo con tutte queste variabili? Non si può e non si potrà mai, per anni.
Quindi, regole uniche per tutti: tampone molecolare prima e dopo, periodo di osservazione totale di 72/96 ore tra prima e dopo il volo compresi i due tamponi molecolari, e questo sia in entrata che in uscita. Gli aeroporti sono stracontrollati e, forse, i luoghi più sicuri del pianeta. Resta tassativo il comportamento che conosciamo tutti da più di un anno: mascherina, lavaggio mani e distanziamento sociale.
Capisco che facendo così la paura della gente crollerebbe repentinamente e si dovrebbe rinunciare a una certa fretta di controllo della società e quindi a una parte del potere economico (e questo è male...) ma sarebbe l unico modo per ripartire. D'altronde, chi viaggerebbe per stare 10/15 giorni in quarantena nel paese di arrivo???