Lo Spallanzani ha equiparato al tampone il test salivare ad inizio luglio, da quel che so è partita una sperimentazione a Malpensa su tutto il personale settimane fa.... Non è ancora stato certificato ma la cosa folle è che fino all'altro ieri non lo cagava nessuno e se la sono presa comoda un po' tutti per la sua certificazione... ora perché è uscita questa necessità di fare i teat rapidi all'arrivo in aeroporto sembra li vogliano certificare in una manciata di giorni....
A dire la verità le prime informazioni su un test salivare (sperimentato dall’università dell’Insubria) erano uscite a maggio. Poi lo Spallanzani aveva ricevuto richiesta di valutarne l’efficacia a fine luglio (da cellulare mi viene scomodo ma dopo se riesco metto i link). Ricordo che se ne parlava per stazioni di bus treni e aeroporti. Ora, io non sono un esperto ma se per certificare una cabina d’aereo ci vogliono due settimane di operazioni mi pare logico che ci sia un lasso di tempo anche per test medici.
Se l’Italia riuscirà a fare qualcosa del genere per tutti gli arrivi da zone “calde” io vi ammirerò. È sempre giusto chiedere e pretendere di più, ma - giusto per fare un paragone con, al solito, la perfida Albione - qui quasi metà della capacità di testing non è utilizzata, il drive-thru a LHR (a fianco di TBA, tra gli hangar e l’Hilton Garden Inn) è vuoto, l’idea di fare test in arrivo non viene nemmeno considerata e invece si prosegue con quarantene ad minchiam. Ah e hanno appena licenziato 6000 contact tracers perchè “non ce n’è bisogno”.