Perdonami, ho detto una cosa diversa. Nel 2013 c'era domanda non soddisfatta perchè l'offerta di servizi in aeroporto non era sufficiente. Sarebbe bastato utilizzare meglio quello che già c'era per generare altro margine positivo e avvicinarsi al punto di pareggio.Fare piani d’azienda e studi di fattibilità è il mio lavoro, e lo faccio da vent’anni. Quindi, in tutto questo tempo, qualcosa ho imparato. E una delle cose che ho imparato nell’ambito della pianificazione è che la legge di Murphy (“Se qualcosa può andar male, lo farà”) è più che fondata.
Ho provato, con i miei interventi in questa discussione, a evidenziare cosa potrebbe non funzionare rispetto ad un quadro ideale. Tu, invece, resti convinto che basta adeguare l’offerta per generare una domanda aggiuntiva tale da permettere il raggiungimento del break-even.
Benissimo, è la tua opinione e non è mia intenzione né mio compito provare a fartela cambiare.
Proprio perché, da qualche parte, è fatale che la legge di Murphy scatti, quando fai una pianificazione ti dovresti trovare in una situazione teorica per cui hai margine per contenere gli effetti perversi della legge stessa. Il che significa che le tue previsioni di mercato dovrebbero essere ben superiori del livello di break-even. Ora, se – prendo quello che hai scritto tu – TPS ha un break-even a 1,8 milioni di passeggeri (a parità di costi ma anche di disponibilità a pagare per i servizi), per poter avere un certo agio nella pianificazione, prima, e nella gestione, poi, dovresti avere una situazione teorica nella quale TPS possa avere costantemente non meno di 2,5 milioni di passeggeri all’anno, altrimenti, senza questo margine di sicurezza, la probabilità di andare al di sotto del break-even è consistente, dal momento che “se qualcosa può andar male, lo farà”.
E poiché, per dati storici e per prospettive di mercato, questo obiettivo mi sembra difficile, soprattutto se consideri che dovrebbe essere un risultato ordinario, non straordinario, ecco che la mia valutazione di fattibilità (fatta molto a spanne, certamente) non può essere positiva.
Ne prendo atto, intervento apprezzato: grazie del contributo competente, educato e non prevenuto.
Personalmente mi sono limitato a rimarcare che con 1,8 mln di pax nel 2013 a mio avviso l'obbiettivo del risanamento dei conti negli anni successivi non era un miraggio (e credo di aver spiegato, seppure con l'approssimazione di chi non possiede certe informazioni riservate, il perchè).
Oggi convengo con te che è tutto molto più difficile.
Credo tuttavia che ci sia un piano industriale e sarebbe interessante capire cosa preveda: quali sono gli obbiettivi, su quali orizzonti temporali si intende raggiungerli, su quali assunzioni si basa.
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