Niente posti lasciati liberi a bordo causa Covid


enrico

Amministratore AC
Staff Forum
30 Gennaio 2008
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Rapallo, Liguria.
ENAC sta lavorando con i vari player dell’industria dell’aviazione civile nell’ottica della ripresa delle operazioni, con data obbiettivo il 28 maggio.
In particolare si sta lavorando nella direzione di far sì che tramite checks pre imbarco il distanziamento a bordo non sia necessario, e comunque, nel caso debbano comunque essere implementati interventi a bordo, siano nella direzione delle protezioni individuali più che nella rarefazione dei posti. Questi almeno i desiderata del settore aviation, non da escludersi interventi restrittivi da parte politica.
EASA da par suo dovrebbe emettere la prossima settimana, dopo l’intervento normativo della Commissione Europea atteso per lunedì prossimo,, delle linee guida tese ad armonizzare la operazioni a livello UE.
 
Giungono voci per cui sia confermato che NON saranno lasciati posti liberi a bordo alla ripresa delle operazioni. Ulteriori aggiornamenti in arrivo.
 
Voli, ecco regole europee per gli aerei: mascherine e distanza di 1,5 metri a bordo solo se possibile

Le autorità europee in materia di salute e sicurezza aerea raccomandano, ma non rendono obbligatorio, il distanziamento sociale in volo, preferendo piuttosto affidarsi all’uso costante delle mascherine e delle soluzioni disinfettanti. Una posizione che finisce per scontrarsi con la decisione dell’Italia di imporre negli aeromobili uno spazio interpersonale di un metro almeno fino al 3 giugno. È quanto si legge nelle prime linee guida dell’Easa (Agenzia europea per la sicurezza aerea) e dell’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) per regolare il ritorno ai viaggi in aereo nel Vecchio Continente durante l’emergenza coronavirus.

Il documento
Nelle 28 pagine Easa ed Ecdc portano a 1,5 metri lo spazio minimo tra due soggetti, quindi più del metro previsto in Italia. E scrivono che «dove consentito dal numero di passeggeri, dalla configurazione della cabina e dai requisiti sulla distribuzione dei pesi a bordo» le compagnie aeree «dovrebbero assicurare la distanza fisica» tra i viaggiatori. Famiglie e individui che viaggiano assieme «possono sedersi uno di fianco all’altro». Se il distanziamento non può essere garantito «per i tassi di riempimento, la posizione dei sedili o altre restrizioni operative» allora il requisito base diventa quello della mascherina.

Mascherine per tutto il viaggio
Se il mancato obbligo della distanza sociale è una «vittoria» per compagnie aeree e aeroporti — anche per ragioni economiche —, le autorità nazionali possono comunque adottare misure più drastiche. Non solo. Dall’ingresso in aeroporto e fino al termine del viaggio i passeggeri sono tenuti a indossare la mascherina, eccezion fatta per chi ha meno di 6 anni. I viaggiatori devono ricordarsi che il loro dispositivo di protezione delle vie respiratorie dovrà essere cambiato ogni quattro ore circa e quindi devono «assicurarsi di portarsene un numero sufficiente per concludere il viaggio».

Le sanzioni
Norme rigide, secondo le due autorità europee, dovrebbero essere adottate nei confronti dei trasgressori. Chi non indossa una mascherina non deve entrare in aeroporto o in aereo. Una volta a bordo se scoperto senza la protezione dovrebbe essere fatto sbarcare prima del decollo. Se invece la mascherina viene meno in volo allora bisogna applicare le procedure relative agli «unruly passengers», quelli che poi vengono consegnati alle forze dell’ordine all’arrivo perché molesti o violenti.

L’autocertificazione digitale
In generale l’accesso al terminal deve essere limitato soltanto ai passeggeri — scrivono Easa ed Ecdc — e l’allarme al controllo della temperatura corporea dovrebbe scattare con soggetti che hanno almeno 38 gradi centigradi secondo il termoscanner (in Italia è 37,5). Le due agenzie, poi, suggeriscono la compilazione di un’autocertificazione sul proprio stato di salute al momento del check-in online prima di ottenere la carta d’imbarco. Le compagnie dovrebbero anche chiarire le conseguenze penali che ci potrebbero essere in caso di falsa dichiarazione. Per evitare una duplicazione, i passeggeri che arrivano da voli Ue/Spazio economico europeo e che sono stati già sottoposti a screening alla partenza dovrebbero essere esentati dal controllo allo sbarco.

No al «passaporto d’imminutà»
Per evitare che gli individui pur non stando bene si presentino all’imbarco Easa ed Ecdc invitano le compagnie a offrire incentivi come la possibilità di cambiare la prenotazione gratuitamente o il rimborso del biglietto presentando la certificazione medica. Il documento però boccia i test sanitari proposti — come quelli sierologici — per rilasciare il «passaporto d’immunità» perché secondo le agenzie le evidenze scientifiche sul tema sono insufficienti al momento. Un passaggio che, tra le altre cose, metterebbe in discussione l’idea della Regione Sardegna di far accedere solo dopo un tampone o il test sierologico.

L’imbarco e lo sbarco
Molto dovrebbe cambiare anche nelle procedure subito prima, durante e dopo il volo. Intanto l’imbarco sui finger, per esempio, deve iniziare con la chiamata dei passeggeri seduti a partire dall’ultima fila. In alternativa si può far imbarcare prima quelli seduti lungo i finestrini, quindi quelli al posto centrale e infine quelli con il sedile sul lato corridoio. Si consiglia poi di minimizzare la quantità di bagaglio a mano in cabina per permettere un imbarco fluido. La fase di sbarco dovrebbe prevedere l’uscita ordinata per file, da quelle più vicine alla porta, partendo da quelli lungo il corridoio, poi posto centrale, quindi finestrino.
lberberi@corriere.it

 
Deve essere rilassante passare qualche ora spalla a spalla con qualcuno che ha 37.9° di febbre nella speranza che non si tolga la mascherina.
 
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Un pò di buon senso, ma non sta bene mai niente.

La temperatura corporea varia lungo la giornata. Di solito, è più bassa al mattino e più alta nel pomeriggio e di sera. Si tratta di variazioni normali, che dipendono dall'attività ciclica del metabolismo.


La febbre (aumento anomalo della temperatura corporea) che si presenta in modo duraturo per più ore o giorni, oppure con picchi regolari nelle stesse ore della giornata, può essere provocata da:


 
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Una bella pappardella, sta di fatto che non sono norme vincolanti per i governi. Ergo ad es. in italia vale sempre il metro di distanza anche a bordo. o no?
 
Questi sono pazzi, abbiamo distrutto l'economia pur di non vedere file di camion militari portare via notte tempo le bare dagli obitori e ora con la fretta di ripartire un mese prima rischiamo di far ripartire tutto.
Distrutto per distrutto una ripresa provvisoria era molto meglio di rischiare un nuovo lockdown anche perché diversi paesi al mondo non sono per niente fuori dalla pandemia, già ci sono forti dubbi se il trend della Lombardia sia sufficiente.

Io concordo con belumosi, aspetteranno un po' a vedermi a bordo.
 
Questi sono pazzi, abbiamo distrutto l'economia pur di non vedere file di camion militari portare via notte tempo le bare dagli obitori e ora con la fretta di ripartire un mese prima rischiamo di far ripartire tutto.
Distrutto per distrutto una ripresa provvisoria era molto meglio di rischiare un nuovo lockdown anche perché diversi paesi al mondo non sono per niente fuori dalla pandemia, già ci sono forti dubbi se il trend della Lombardia sia sufficiente.

Io concordo con belumosi, aspetteranno un po' a vedermi a bordo.
Chi può dirlo cosa è giusto? Si apre non va bene, si chiude non va bene che cosa si deve fare? Anche i medici e politici seguono strategie diverse vedi anche presidenti di regioni e sindaci
 
Se vogliamo che l’industria riprenda, il sedile in vuoto in mezzo di grazia che resti solamente in b/c su alcune Airlines. Da ipocondriaco serio dico che bisogna fare pace con il cervello ed essere un po’ fatalisti sennò ci si ossessiona. Abbiamo viaggiato una vita di fianco a persone che emanavano di tutto, ora non possiamo fare gli schizzinosi.
Detto ciò se organizzano un meeting Covid a Hyde park per fare immunità di gregge non partecipo.
 
Ma uno con 37.9 di febbre dovrebbe essere bloccato al gate, no?
Si, è così. Hai il controllo della temperatura prima di accedere al Terminal partenze.

Ma avete letto, almeno, la notizia, o vi siete cimentati solo coi titoloni?
Se la notizia riportata è corretta, il controllo della temperatura farà scattare l'allarme con rilievi superiori a 38 gradi.
 
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Ma avete letto, almeno, la notizia, o vi siete cimentati solo coi titoloni?
Se la notizia riportata è corretta, il controllo della temperatura farà scattare l'allarme con rilievi superiori a 38 gradi.

Si, ma ricordiamoci che è una guidelines e sono "recommended" measure europee. Adesso che io sappia la soglia in Italia è 37.5°C. Appena MIT con ENAC recepirà queste lineeguida, emetterà le sue (che potranno essere anche più restrittive). Stesso procedimento lo potranno fare anche le altre authority degli stati membri.
 
Ultima modifica:
A leggere il testo di ENAC si trovano parecchie similitudini con quello di EASA. Di fatto rimane la restrizione a bordo. credo che si debba trovare un compromesso tra urgenza di ripartire e necessità di affrontare l'inevitabile 2a ondata in modo no disastroso come la prima, ovvero far arrivare la 2a ondata non come uno tsunami, ma come una mareggiata non distruttiva