AirItaly in liquidazione, beni all'asta


Semi-OT

Adesso che QR ha liquidato IG, American ha deciso di riproporre il codeshare con i qatarioti e una possibile apertura della rotta su DOH.
Ipotizzi che QR abbia sfruttato l'occasione per dare la colpa al Principe e ritirarsi in buon ordine sconfitta dagli americani che hanno bloccato il cavallo di troia per superare il blocco ai voli in 5° libertà frutto dell'accordo con il governo Usa?
 
Ipotizzi che QR abbia sfruttato l'occasione per dare la colpa al Principe e ritirarsi in buon ordine sconfitta dagli americani che hanno bloccato il cavallo di troia per superare il blocco ai voli in 5° libertà frutto dell'accordo con il governo Usa?
Sicuramente questo repentino riavvicinamento fra AA e QR non sembra del tutto casuale, anche se ritengo la liquidazione IG solo marginale a questa decisione che va letta anche e soprattutto in chiave QR che sale al 25% di IAG.
 
Ultima modifica:
Blue Air, British Airways e easyJet interessate ad acquistare alcune parti del vettore come base OLB, slot LIN e parte dei dipendenti.
L’articolo:


Air Italy: prime offerte non vincolanti da Blue Air, British Airways e easyJet

Si materializzano le prime offerte – non vincolanti – per Air Italy. La compagnia, in liquidazione in bonis dallo scorso 11 febbraio – sarebbe nelle mire di tre potenziali acquirenti che avrebbero inviato le loro offerte non binding ai liquidatori Enrico Laghi e Franco Lagro: si tratta di Blue Air, British Airways e easyJet, interessate ad acquisire alcune parti del vettore.

Secondo quanto riportato da Il Messaggero gli obiettivi dei “pretendenti” si assomigliano: la base di Olbia, gli slot di Linate e parte dei dipendenti. I liquidatori hanno appena nominato advisor Maria Cristina Storchi di White&Case e Carlo Grignani di Nctm, che seguiranno la procedura di vendita.



[ http://www.travelquotidiano.com/tra...lue-air-british-airways-e-easyjet/tqid-375856 ]
 
Scusate se posto qui: lettera di un imprenditore italiano pubblicata ieri.


Sono un imprenditore italiano, amministratore delegato di una compagnia che si occupa di aviazione d'affari e trasporti sanitari di pazienti ed/o organi per trapianti.

Le società che, come quella che rappresento, si occupano di trasporto aereo sono state le prime a subire la globalizzazione. Se non vogliamo che Alitalia e Air Italy finiscano in liquidazione o abbiano sempre bisogno dei fondi pubblici per sopravvivere, il Governo deve emanare un decreto “Aviazione” che dia alle nostre aziende le stesse regole e agevolazioni dei nostri competitor europei, almeno per 12-24 mesi.

Un decreto che ci dia le stesse opportunità dei nostri concorrenti costa meno della cassa integrazione straordinaria ed è un investimento, non a fondo perduto, che potrebbe portare risultati enormi. Possibile che nessuno noti che le compagnie più importanti in Europa hanno tutte nazionalità irlandese, maltese, portoghese, austriaca, etc etc.? Possibile che voi che frequentate gli aeroporti italiani ed europei non vedete che l'Italia è piena di vettori stranieri che volano dall’Italia verso l'Europa e addirittura internamente all’Italia stessa su rotte nazionali? Questo avviene perché i vettori stranieri competono con le loro regole più vantaggiose dal punto di vista economico, senza contare che la loro burocrazia è quasi inesistente. I nostri costi del lavoro e la nostra burocrazia, invece, non permettono ad alcuna società italiana di competere in Italia con le compagnie straniere. Non è possibile continuare ad aiutare gli altri a distruggere la nostra economia.


Se pensate che Ryanair o altri possano far funzionare un vettore italiano con regole italiane, state sognando e lo vedremo presto qualora una di queste società subentri ad Air Italy. Agli annunci seguiranno i licenziamenti e il trasferimento della sede all’estero, con i pochi lavoratori rimasti che si vedranno tolti i diritti che l’Italia garantisce. Intanto queste società avranno avuto in regalo un'altra fetta di mercato con la quale riusciranno a soffocare slealmente le compagnie italiane. Alitalia in primis. Ascoltate quello che chi produce ha da dirvi e realizzatelo rapidamente. Se, invece, pensate che la ricetta italiana sia quella giusta, costringete l'Europa ad assoggettarvisi, ma in fretta altrimenti le aziende del settore soccomberanno o migreranno, portando i ricavi e la loro esperienza in altri Paesi.

Grazie per l'attenzione.



Giuseppe Servidei, amministratore delegato Leader Srl

https://www.ilgiornale.it/news/poli...tore-premier-conte-serve-decreto-1831559.html

Hai perfettamente ragione
 
Hai perfettamente ragione

Ryanair, EasyJet et al. assumono gente con contratti italiani da un bel po'. E, per quanto sia vero che i costi del lavoro italici siano alti, non e' un problema unico dell'aviazione civile...