Alitalia: si fa avanti l'ipotesi Atlantia


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
China Eastern expands Alitalia European codeshares from May 2019

China Eastern this month is expanding codeshare partnership with Alitalia, covering additional routes via Rome. Approximately from 07MAY19 or earlier, planned new codeshare routes include the following.

China Eastern operated by Alitalia
Rome – Bari
Rome – Naples
Rome – Nice
Rome – Verona
 
Credo che sia la prima volta che l'AD di una controllata statale esterni in pubblico un'opinione così avversa ad un investimento in AZ, palesandone quindi i grandissimi limiti.
Anche il fatto che FS al momento non abbia inserito AZ nel proprio piano industriale di lungo periodo è significativo, visto che le ferrovie sono sempre state date per certe come azionista principale della compagnia.
Potrebbero essere indizi che l'intoccabilità della compagnia inizi a scricchiolare.
Speriamo che si arrivi alla fine di questa pagliacciata con la liquidazione di AZ seguita dal takeover della polpa da parte di LH.
 
Ma davvero “The number of 777s has been reduced from 11 in 2017 to six this year”? Non mi risulta

Mi sembra un articolo degno della stampa nostrana, riduzione a 6 B777?

e anche a Flightglobal hanno iniziato a bere....
A parziale discolpa probabilmente il motivo e' che una delle banche che ha finanziato il leasing degli a/m (DVB Bank) nel 2017 aveva messo 31/12/19 come scadenza dei suddetti contratti di leasing.
Da qui il motivo della 'automatica' riduzione. Immagino che il leasing dei suddetti aeromobili in questione (EI-ISA/B/D/E/O) verra', o sia gia stato esteso.
 
Ma se il modello lungo raggio deve essere uno solo o prendi a330 o a350. E dubito che vorrebbero ritrovarsi con limiti di range.
Come ho già evidenziato sopra se vuoi mantenere network e capacità attuale con un solo modello di WB (perdendo un po' di capacità su GRU rinunciando ai posti aggiuntivi del B77W) l'unica soluzione è il B787-9 e B787-10. Si potrebbe riuscire con l'A330NEO però l'A330-900 è un po' al limite nelle rotte più impegnative del network al posto del B772 e probabilmente si perderebbe un po' di capacità.
Sicuramente l'A330Neo sarebbe compatibile con una flotta all Airbus e con la flotta DL che è stata una di quelle a scommettere sull'A330Neo.
 
Il problema non si pone: fra un paio d'anni al massimo staremo qui a riparlare di amministrazione straordinaria. Non ci sarà nessun nuovo aereo, semmai qualcuno in meno, a cominciare dal 77W con le sue scritte in vietnamita.
Un'azienda che ha un piano e crede nell'investimento fa come LH che vuole la maggioranza e pone le conditio sine qua non per essere della partita; la durezza delle stesse è un'altra prova che non scherzano. Delta invece ci mette un chip e non di più, lasciando il controllo ad un'armata Brancaleone ancora indefinita - capitano giggino 'o bibbitaro: è solo una mossa tattica per tamponare la possibile espansione di Lufthansa sulla rotta atlantica. Altro che flotta di B787 o A350..
Va detto che anche LH non crede nell'investimento ma nel prendersi 4500-5000 dipendenti, il monopolio a LIN (che è la cosa che gli interessa maggiormente) e lasciare una mini-AZ da 50-60 macchine e 10-15 WB a FCO da rifilare nuovamente allo Stato in quanto non organica al suo modello Eurowings.
Il punto è che giggino pensa di poter metterci becco, e ovviamente nessuno vorrebbe trovarsi con giggino e tony come guide.
 
Sicura? Alla fine già ora praticamente tutto il network è coperto da 332 ad esclusione dei doppioni su JFK per capacità. Le uniche che necessitano il 772 davvero sono solo MEX, EZE e SCL, la prima per altitudine le altre per distanza. Sì e no, perché basterebbe prendere il 332 da non mi ricordo quante tonnellate come AR ed ecco c’è ciccia fuori anche la EZE con la stessa macchina. NRT già ora è operata saltuariamente con 332 anche da FCO. LAX è equidistante da FCO come NRT, la stessa IG ci vola con 332 da MXP.
Non ho i dati sotto mano, ma immagino che il 339 abbia un range maggiorato rispetto al 333 e forse riuscirebbe a coprire tutto oltre ad aumentare l’offerta rispetto al 332 e portarsi ai livelli del 772. Immagino che 290 posto circa ci stiano benissimo considerando che ci sono 332 stipati quanto un 772.

Detto ciò, piccolo OT fanta-flotta, condivido l’idea di una ipotetica flotta come hai detto. Metterei in phase-out tutti gli Embraer e gli A319 (come ha fatto LX) e sostituiti con un mix di A221/A223, poi A320/A321neo magari anche in versione LR, per il lungo A339 e se proprio proprio anche A359. Ma è pura fantascienza.
L'A339 è un po' al limite come capacità e raggio, pensavo proprio alle rotte che citi. Comunque quello è il piano flotta più sensato, bisogna vedere se i 5s cedono su controllo e tagli prima delle europee oppure aspettano la crisi di governo con passaggio ad un governo di cdx a guida leghista che probabilmente andrà verso la liquidazione con il trasferimento a Eurowings in stile AB.
 
L'A339 è un po' al limite come capacità e raggio, pensavo proprio alle rotte che citi. Comunque quello è il piano flotta più sensato, bisogna vedere se i 5s cedono su controllo e tagli prima delle europee oppure aspettano la crisi di governo con passaggio ad un governo di cdx a guida leghista che probabilmente andrà verso la liquidazione con il trasferimento a Eurowings in stile AB.

Ritieni che finora non se ne sia fatto niente per una questione di controllo/tagli o perche' non si e' ancora trovato chi mette il restante 40% ?
 
Come ho già evidenziato sopra se vuoi mantenere network e capacità attuale con un solo modello di WB (perdendo un po' di capacità su GRU rinunciando ai posti aggiuntivi del B77W) l'unica soluzione è il B787-9 e B787-10. Si potrebbe riuscire con l'A330NEO però l'A330-900 è un po' al limite nelle rotte più impegnative del network al posto del B772 e probabilmente si perderebbe un po' di capacità.
Sicuramente l'A330Neo sarebbe compatibile con una flotta all Airbus e con la flotta DL che è stata una di quelle a scommettere sull'A330Neo.

Tutto corretto,ma al momento con 800/1000 milioni di investimenti se ne fanno pochi,soprattutto cosi' sostanziosi.
 
Ritieni che finora non se ne sia fatto niente per una questione di controllo/tagli o perche' non si e' ancora trovato chi mette il restante 40% ?
Gli americani, ma vale lo stesso per i tedeschi, vogliono mani liberi su tagli, ristrutturazione ecc ecc... Il cash per il famoso 35% mancante non è certo un problema per DL, il problema è che come i tedeschi non si fidano di giggino e soci e vogliono poter impostare la ristrutturazione come ritengono opportuno, e la cosa è del tutto logica ma vorrebbe dire per i 5s e perfino per la Lega (anche se l'uomo Lega sul dossier ormai è stato rimosso da Conte) una immensa figura di merda che non vogliono assolutamente fare prima delle Elezioni Europee.

A mio parere se accettano di salvare la faccia almeno in parte e danno le garanzie richieste la soluzione si sblocca, altrimenti credo che andranno di liquidazione ma faccio fatica a pensare anche a una svendita di LIN e poco altro a LH.
 
Tutto corretto,ma al momento con 800/1000 milioni di investimenti se ne fanno pochi,soprattutto cosi' sostanziosi.
Il capitale iniziale non è un problema se trovano la quadra, eventuali ricapitalizzazioni per investimenti si possono fare senza tanti problemi, così come prendere le macchine le possono prendere in leasing. Ma ripeto, a mio parere il punto è tutto sul tipo di operazione, se carrozzone statale o se industriale con lo Stato presente per non far perdere la faccia a 5s-Lega. Nel 1° caso dopo aver fatto fessi KL, AF e EY dubito che riescano a far fessa DL e/o LH e credo si vada alla liquidazione.
 
Nel 1° caso dopo aver fatto fessi KL, AF e EY dubito che riescano a far fessa DL e/o LH e credo si vada alla liquidazione.

Quindi ritieni che non troveranno il restante socio e procederanno di liquidazione dopo le elezioni?
In pratica non vogliono cedere il controllo per non fare una figuraccia e cosi' procedono con la liquidazione facendone una ancora piu' grossa?
 
Quindi ritieni che non troveranno il restante socio e procederanno di liquidazione dopo le elezioni?
In pratica non vogliono cedere il controllo per non fare una figuraccia e cosi' procedono con la liquidazione facendone una ancora piu' grossa?

Il problema è: ma davvero la figuraccia sarebbe più grossa?
Non potrebbe invece apparire come un dovuto e attesissimo atto di coraggio, visto che anche un tipo come Calenda, ben più scafato della ditta G & T, ha affermato che è stato un errore non far fallire AZ?
 
Il problema è: ma davvero la figuraccia sarebbe più grossa?
Non potrebbe invece apparire come un dovuto e attesissimo atto di coraggio, visto che anche un tipo come Calenda, ben più scafato della ditta G & T, ha affermato che è stato un errore non far fallire AZ?
Di Maio sono mesi che dice che la soluzione è pronta non riuscirebbe mai a venderlo come colpa di chi c'era prima o atto di coraggio. Manco Calenda c'è riuscito a passare per credibile.
 
Quindi ritieni che non troveranno il restante socio e procederanno di liquidazione dopo le elezioni?
In pratica non vogliono cedere il controllo per non fare una figuraccia e cosi' procedono con la liquidazione facendone una ancora piu' grossa?
Una brutta figura subito prima di un'elezione, rischia di costare Di Maio &c molto di più che una pessima figura ma post elettorale.
 
C’è l’idea di spingere Cdp in Atlantia per risolvere il pasticcio Alitalia

Usare la Cassa per fare pace con i Benetton e convincerli a volare. Così lo stato entra in aziende sane per salvare quelle decotte

Roma. Al momento, più che un piano, è ancora un’ipotesi, un’idea che circola tra gli addetti ai lavori nei corridoi dei ministeri romani senza che nessuno si azzardi a illustrarla davvero. Ma in sostanza, l’ipotesi in questione prevedrebbe l’ingresso di Cdp nell’azionariato di Atlantia. Un progetto di cui per ora si è discusso solo preliminarmente tra alcuni degli attori istituzionali coinvolti, senza che però l’argomento sia stato trattato direttamente dai due partiti al governo.



Un progetto, però, che secondo gli sherpa grilloleghisti potrebbe portare alla risoluzione di più di un problema. Da un lato, questa mossa sarebbe propedeutica ad una riappacificazione tra il Mise di Luigi Di Maio e l’ad di Autostrade, Giovanni Castellucci. L’esecutivo gialloverde, pur negandolo ufficialmente, brancola nel buio sulla questione Alitalia, al punto che ormai i tecnici di Via Veneto faticano perfino ad aggiornare i dossier: “È un vicolo cieco da cui non si esce”, sbuffano. A meno che non si trovi qualche partner privato davvero solido, che possa in qualche modo dare credibilità all’intera operazione ed evitare che perfino chi si è finora detto interessato a un possibile coinvolgimento, e cioè l’americana Delta Airways, finisca con l’abbandonare il campo. Di ricorrere al sostegno della compagnia aerea italiana, in questo senso, si è parlato non poco nei giorni scorsi. “Abbiamo tanti fronti aperti al momento che non possiamo pensare di impegnarci su un altro fronte così complesso come Alitalia”, aveva detto e ribadito Castellucci, con un’allusione alla minaccia di revoca delle concessioni autostradali.



Anche da lì, di certo, il governo dovrà passare se vorrà riattivare un canale con Atlantia, holding della famiglia Benetton che controlla Autostrade, interrotto dopo il crollo del viadotto Polcevera, a Genova, nell’agosto scorso. Certo, per Di Maio l’imbarazzo sarebbe evidente: retrocedere rispetto ai bellicosi intenti contro i “prenditori” delle autostrade sarebbe mediaticamente una disfatta. Ecco allora che, l’ingresso di Cdp – ancora tutto da valutare, e poi in caso da definire nelle cifre e nei dettagli – potrebbe costituire un punto di caduta accettabile per tutti: la Cassa entrerebbe in una società sana, con notevoli garanzie di condividere una parte degli utili; Atlantia, poi, verrebbe di fatto riabilitata a tutti gli effetti; e anche il governo grilloleghista, infine, potrebbe rivendicare un’eventuale riapertura del dialogo con Castellucci in virtù dell’ingresso di Cdp sotto forma di “controllore pubblico” capace di garantire un effettivo reinvestimento dei profitti sulla sicurezza e il potenziamento della rete autostradale. Il tutto, ovviamente, nella speranza di riuscire così a non fare abortire il piano di rilancio di Alitalia.



D’altronde, un percorso analogo il governo gialloverde lo sta già seguendo su un altro fronte: quello di Salini-Impregilo. Qui, un possibile intervento della Cdp, guidata da Fabrizio Palermo, è stato ventilato dallo stesso Di Maio: “Cdp mi ha informato che un eventuale coinvolgimento, congiuntamente ad altri partner finanziari e industriali potrebbe essere valutato solo nell’ambito di un’operazione di sistema e di mercato”, ha detto il vicepremier grillino. Insomma, il piano c’è, e potrebbe realizzarsi per andare a sostenere lo sforzo della stessa Salini per acquisire, e dunque salvare, Astaldi, colosso ormai pericolante delle costruzioni. E certo può sembrare solo una coincidenza, ma nel prospettare l’ingresso di Cdp in Atlantia per spingere Castellucci in soccorso di Alitalia si intravede lo stesso metodo: fare entrare la Cassa in imprese sane per aiutarle a salvare imprese decotte.

Il foglio
 
Non ho capito bene. Secondo l'articolo i Benetton dovrebbero considerare un favore cedere parte di una macchina da soldi come Atlantia alla CDP, per poi trovarsi in cda gli emissari di Giggino e Toninelli?
 
OT flotta per Farfallina e EI-MAW.

Spero che ragioniate numeri alla mano quando parlate di una ipotetica flotta con EMB via e A220 dentro. Allo stato attuale le rotte servite dall’EMB sono quelle dove il 320 in tutte e tre le sue varianti risulta eccessivo, particolarmente vero sull’internazionale da Linate. Voler dismettere una flotta nuova e rodata, per la quale si sono spesi gran bei soldi fra equipaggi e non, per passare a una macchina che costringe a ripartire da zero quanto a costi, non avendo alcuna commonality con Airbus né tantomeno con Embraer, che oltretutto porta più passeggeri (a livello 319 e superiore) su direttrici dove al momento i LF a malapena giustificano un 175, è l’ennesimo sperpero di soldi pubblici.
O si tiene l’EMB, al massimo puntando sull’E2, o si dismette tutto e si punta alla sola famiglia 320.
Il 220 è l’unica macchina perfettamente inutile per AZ, per quanto possa sembrare figa dall’esterno.
 
Non ho capito bene. Secondo l'articolo i Benetton dovrebbero considerare un favore cedere parte di una macchina da soldi come Atlantia alla CDP, per poi trovarsi in cda gli emissari di Giggino e Toninelli?
Da come viene presentata più che la questione AZ questa cosa sarebbe il punto di caduta per la questione ritiro della concessioni che non fosse un gesto pubblicitario e impulsivo sarebbe una cosa seria visto che responsabilità o mal gestione nella concessione potrebbero emergere al di là del crollo del Ponte Morandi.
E mi duole dirlo considerati gli attori in campo ma sarebbe pure una mossa intelligente, i Benetton si garantirebbero tranquillità (e ruolo di monopolista parastatale che fa fare bei utili) per almeno un paio di decenni e un socio che può apportare fondi utili per investimenti e acquisizioni. Da parte dei diversamente statisti si otterrebbe di mettere piedi in Atlantia con funzione di controllo (figuriamoci...) con ritorno di immagine e qualche dividendo per cdp.
 
OT flotta per Farfallina e EI-MAW.

Spero che ragioniate numeri alla mano quando parlate di una ipotetica flotta con EMB via e A220 dentro. Allo stato attuale le rotte servite dall’EMB sono quelle dove il 320 in tutte e tre le sue varianti risulta eccessivo, particolarmente vero sull’internazionale da Linate. Voler dismettere una flotta nuova e rodata, per la quale si sono spesi gran bei soldi fra equipaggi e non, per passare a una macchina che costringe a ripartire da zero quanto a costi, non avendo alcuna commonality con Airbus né tantomeno con Embraer, che oltretutto porta più passeggeri (a livello 319 e superiore) su direttrici dove al momento i LF a malapena giustificano un 175, è l’ennesimo sperpero di soldi pubblici.
O si tiene l’EMB, al massimo puntando sull’E2, o si dismette tutto e si punta alla sola famiglia 320.
Il 220 è l’unica macchina perfettamente inutile per AZ, per quanto possa sembrare figa dall’esterno.
L'A220 nelle sue due versioni dovrebbe fornire costi di esercizio migliori rispettivamente dell'E175 e dell'A319. Il modello LIN è comunque destinato a cambiare se AZ sopravvive. Gli Embraer vanno verso fine leasing e una dismissione è comunque possibile. Va detto che un futuro piano flotta non è per la settimana successiva ma con un orizzonte temporale di medio periodo comunquecon l'obiettivo di ridurre l'incidenza dei costi della flotta.
 
Da come viene presentata più che la questione AZ questa cosa sarebbe il punto di caduta per la questione ritiro della concessioni che non fosse un gesto pubblicitario e impulsivo sarebbe una cosa seria visto che responsabilità o mal gestione nella concessione potrebbero emergere al di là del crollo del Ponte Morandi.
E mi duole dirlo considerati gli attori in campo ma sarebbe pure una mossa intelligente, i Benetton si garantirebbero tranquillità (e ruolo di monopolista parastatale che fa fare bei utili) per almeno un paio di decenni e un socio che può apportare fondi utili per investimenti e acquisizioni. Da parte dei diversamente statisti si otterrebbe di mettere piedi in Atlantia con funzione di controllo (figuriamoci...) con ritorno di immagine e qualche dividendo per cdp.
Piuttosto che farsi parzialmente espropriare Atlantia con annesso investimento in AZ, credo che i Benetton preferiranno andare ad una guerra di logoramento in attesa di tempi migliori e governi più amichevoli.
Anche perchè le eventuali responsabilità nel crollo del ponte le stabilirà la magistratura e saranno indifferenti all'assetto di Atlantia.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.