La nuova AirItaly


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Segnalo che dal 16 ottobre verra' chiusa la MXP-DME.
Ultimo volo il 15 ottobre.

Comunicata così a stretto giro. Forse aveva poco senso con 1xd vista la concorrenza delle russe su Milano con frequenze maggiori. E poi la rotazione dura abbastanza. Forse meglio concentrarsi per voli feeder più brevi. Certo che stanno facendo diversi interventi forse per razionalizzare il tutto (soppressioni selettive, tagli, aggiunte). Credo sia normale, anche se meglio non esagerare con le improvvisate sforbiciate pena declino reputazione e scarsa conseguente fidelizzazione
 
Comunicata così a stretto giro. Forse aveva poco senso con 1xd vista la concorrenza delle russe su Milano con frequenze maggiori. E poi la rotazione dura abbastanza. Forse meglio concentrarsi per voli feeder più brevi. Certo che stanno facendo diversi interventi forse per razionalizzare il tutto (soppressioni selettive, tagli, aggiunte). Credo sia normale, anche se meglio non esagerare con le improvvisate sforbiciate pena declino reputazione e scarsa conseguente fidelizzazione
Compagnia nuova, nessuna alleanza, scarse frequenze rispetto alla concorrenza, insomma, va bene Qatar ma i miracoli non si fanno.
 
Nardo Marino (M5S): “I trasferimenti Air Italy da Olbia a Malpensa si sono ridotti a 12”

L’ulteriore sviluppo positivo della vertenza rivelato alla Camera da Marino.

Il portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera Nardo Marino ha annunciato oggi, durante un suo intervento in Parlamento, l’ulteriore sviluppo positivo della vertenza relativa al paventato trasferimento di 51 lavoratori Air Italy da Olbia a Malpensa. Già sabato scorso, nel corso di una conferenza stampa convocata in città, il deputato pentastellato aveva rivelato che il provvedimento avrebbe riguardato soltanto 20 dipendenti. Durante la discussione dell’interpellanza urgente da lui presentata sulla continuità territoriale, la questione Air Italy e il problema low cost dell’Aeroporto di Alghero, Nardo Marino ha sottolineato: “I trasferimenti si sono ridotti a 12″. Marino, raggiunto telefonicamente, stigmatizza gli attacchi subiti dal fronte politico e sindacale nelle scorse settimane: “Il nostro lavoro sta continuando a pagare. Preferiamo i fatti alle sterili strumentalizzazioni”.

Ricordando l’importanza dell’interessamento del Governo: “La vertenza, su mia iniziativa, si sta svolgendo su due tavoli. Quello politico del Ministero dello Sviluppo Economico e quello tecnico del Ministero dei Trasporti“. Una questione molto complicata dagli effetti già ora notevolmente ridotti grazie alla diplomazia. “La Regione negli anni scorsi ha avuto un capacità di mediazione pari a zero. La politica, per quanto mi riguarda, ha fatto quello che doveva fare. Cioè opera di persuasione nei confronti di un’azienda contrattualmente legittimata a prendere una decisione eticamente discutibile e molto gravosa per i dipendenti“.

E adesso cosa succederà? Nardo Marino non ha difficoltà a rispondere: “Spetta ora ai sindacati attivarsi con l’azienda per far sì che gli effetti siano ulteriormente ridotti. Questo è il loro lavoro”. Nel corso del suo intervento alla Camera Marino ha sottolineato il fallimento dell’operato della Giunta Regionale in carica autrice di un bando sulla continuità territoriale che si è rivelato un flop prima di essere bocciato ufficialmente dall’Unione Europea: “Se non ci fosse stato il provvedimento di proroga da parte di questo Governo i sardi si troverebbero in questo momentosenza trasporti aerei regolari garantiti ed economicamente sostenibili, in balia del libero mercato“. Sulla questione low cost Nardo Marino ha messo in rilievo che “l’assenza di una visione strategica da parte della Regione ha messo in gravissima difficoltà l’Aeroporto di Alghero e l‘economia turistica di uno dei fiori all’occhiello dell’offerta turistica isolana, in seguito all’abbandono di Ryan Air”.

https://www.galluraoggi.it/cronaca/...italy-si-sono-ridotti-a-12-28-settembre-2018/
 
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L'Intervento. Il caso Air Italy: "Così tutto vola via... "


Da Ginevra, dove sono passato per visitare mia figlia, parto per Hong Kong. Un fastidioso vento da nordest che chiamano Bise accompagna la salita dell'aereo sino a quando superiamo il Monte Bianco. L'alba, bellissima, stempera i pensieri della notte, la malinconia della partenza e lo strappo che si consuma quando si lasciano le persone care.
La nostra casa e quelle dei nostri figli sparsi per il mondo - ho notato - sono piene di fotografie che dicono quanto la famiglia sia importante e centrale, nonostante i continenti ci separino. E ogni volta, salutandoci, soccombiamo all'ingiustizia, al dolore: la ferita peggiora col tempo.
Siamo sardi e continuiamo a emigrare, anche nel 2018, senza vedere una luce di speranza in una Sardegna che si sfalda. I dati sono ufficiali e impietosi, le notizie che si rincorrono purtroppo convergenti verso una situazione di caduta libera.
Ho postato un pensiero in Facebook, due giorni fa, riguardo alla perdita, ormai definitiva, della nostra compagnia di bandiera. Ho ricordato la visione strategica dell'Aga Khan, un galantuomo innamorato della nostra terra, e, come tutti gli artisti disinteressati (la Costa Smeralda è figlia di un animo artistico e appassionato), combattuto, tradito e dileggiato da una classe politica di bassa cultura e limitati orizzonti.
Mi sono abbandonato alla nostalgia della gloriosa Alisarda e dei suoi primi Fokker f27, del comandante Altomare e degli equipaggi che ci facevano passare il Tirreno in un'ora invece della nottata spesa sulle navi-bestiame della Tirrenia, di una stagione di energia e fiducia.
Poi ecco la Meridiana e adesso la resa ad Air Italy e lo spostamento a Malpensa di tutte le attività.
Non siamo riusciti a salvare neanche le ultime cinquanta buste paga, regalate alla Lombardia, neanche quelle. Nel generale e pilotato plauso per l'accordo con la Qatar Airways, qualche mese fa, nessuna voce critica si era levata, nessuno aveva voluto esplicitare i termini.
Ancora una volta, nella folle corsa alla centralizzazione, alla medioevalizzazione della nostra isola, alla sottomissione alle ideologie (all'inizio erano almeno tali, oggi sono solo sporchi denari), allo svilimento di tutto a fronte dell'interesse di pochi, a una "diminutio" che ha cancellato storia, opportunità, identità, ricchezza, artigianato e bellezza, quello più incredibile è stato e rimane il silenzio massiccio e funerario dei sardi che contano.
Ci sottraggono la nostra banca, la società aerea di bandiera, persino la terra e le nostre vigne; ci costringono a vivere - chi rimane - in un "Territorio Arretrato" (categorizzazione ultima dell'UE) il cui 90% del PIL è prodotto da una società petrolifera e da una di armi, ovviamente non sarde; si soffoca l'economia e si subisce lo spopolamento, eppure non si odono voci d'intellettuali, di personaggi autorevoli, di economisti o maître à penser che si ergano contro un disfacimento che ci riporta indietro di cinquant'anni. Tutto tace.
Solo la popolazione protesta, con i pochi mezzi che le sono consentiti. Le centinaia di apprezzamenti, commenti e condivisioni che il post sull'Alisarda, per esempio, ha scatenato, dimostrano che c'è ancora vita sul pianeta-Sardegna, che tante persone sono pronte a collaborare con idee nuove, volontà e orgoglio. Un mondo sotterraneo ma vivo, dove ribolle la voglia di fare, non di ascoltare sermoni e alibi dai soliti noti.
Mia figlia mi ha detto che c'è una frazione di Ginevra interamente costruita dai sardi: "È molto bella, quando torni dobbiamo vederla, ci si arriva con il tram". E io ho pensato che tra i tanti crimini, quello contro la bellezza urla di più: noi sardi abbiamo l'idea innata, l'afflato e il gusto della bellezza. Basta osservare i nostri costumi, i dolci, i gioielli, il nostro artigianato.
Ma la mediocrità devastante, la formazione da terzo mondo, il grigio della mente e la schiavitù del denaro ci stanno facendo perdere anche questa luce.
Altri cinque anni di spopolamento e vedremo comparire Lamarmora 2 che a cavallo, scientemente come compiuto dal primo, deprederà i paesi degli ultimi tesori rimasti per portarli di là dal mare, al Museo dei Sardi Andati.]
Ciriaco Offeddu
(Manager e scrittore)


http://www.unionesarda.it/articolo/...o-air-italy-cos-tutto-vola-via-68-778067.html
 
Nessuna sorpresa: la colpa e' sempre di Lamarmora & Co. Le isole Baleari non dovrebbero essere un modello per la Sardegna, non tout court, ma almeno in parte credo che si. IBZ fa piu' di 7 mln di pax, PMI piu' di MXP, MAH sta sui livelli di CAG...
 
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L'Intervento. Il caso Air Italy: "Così tutto vola via... "


Da Ginevra, dove sono passato per visitare mia figlia, parto per Hong Kong. Un fastidioso vento da nordest che chiamano Bise accompagna la salita dell'aereo sino a quando superiamo il Monte Bianco. L'alba, bellissima, stempera i pensieri della notte, la malinconia della partenza e lo strappo che si consuma quando si lasciano le persone care.[FONT=&]
La nostra casa e quelle dei nostri figli sparsi per il mondo - ho notato - sono piene di fotografie che dicono quanto la famiglia sia importante e centrale, nonostante i continenti ci separino. E ogni volta, salutandoci, soccombiamo all'ingiustizia, al dolore: la ferita peggiora col tempo.
Siamo sardi e continuiamo a emigrare, anche nel 2018, senza vedere una luce di speranza in una Sardegna che si sfalda. I dati sono ufficiali e impietosi, le notizie che si rincorrono purtroppo convergenti verso una situazione di caduta libera.
Ho postato un pensiero in Facebook, due giorni fa, riguardo alla perdita, ormai definitiva, della nostra compagnia di bandiera. Ho ricordato la visione strategica dell'Aga Khan, un galantuomo innamorato della nostra terra, e, come tutti gli artisti disinteressati (la Costa Smeralda è figlia di un animo artistico e appassionato), combattuto, tradito e dileggiato da una classe politica di bassa cultura e limitati orizzonti.
Mi sono abbandonato alla nostalgia della gloriosa Alisarda e dei suoi primi Fokker f27, del comandante Altomare e degli equipaggi che ci facevano passare il Tirreno in un'ora invece della nottata spesa sulle navi-bestiame della Tirrenia, di una stagione di energia e fiducia.
Poi ecco la Meridiana e adesso la resa ad Air Italy e lo spostamento a Malpensa di tutte le attività.
Non siamo riusciti a salvare neanche le ultime cinquanta buste paga, regalate alla Lombardia, neanche quelle. Nel generale e pilotato plauso per l'accordo con la Qatar Airways, qualche mese fa, nessuna voce critica si era levata, nessuno aveva voluto esplicitare i termini.
Ancora una volta, nella folle corsa alla centralizzazione, alla medioevalizzazione della nostra isola, alla sottomissione alle ideologie (all'inizio erano almeno tali, oggi sono solo sporchi denari), allo svilimento di tutto a fronte dell'interesse di pochi, a una "diminutio" che ha cancellato storia, opportunità, identità, ricchezza, artigianato e bellezza, quello più incredibile è stato e rimane il silenzio massiccio e funerario dei sardi che contano.
Ci sottraggono la nostra banca, la società aerea di bandiera, persino la terra e le nostre vigne; ci costringono a vivere - chi rimane - in un "Territorio Arretrato" (categorizzazione ultima dell'UE) il cui 90% del PIL è prodotto da una società petrolifera e da una di armi, ovviamente non sarde; si soffoca l'economia e si subisce lo spopolamento, eppure non si odono voci d'intellettuali, di personaggi autorevoli, di economisti o maître à penser che si ergano contro un disfacimento che ci riporta indietro di cinquant'anni. Tutto tace.
Solo la popolazione protesta, con i pochi mezzi che le sono consentiti. Le centinaia di apprezzamenti, commenti e condivisioni che il post sull'Alisarda, per esempio, ha scatenato, dimostrano che c'è ancora vita sul pianeta-Sardegna, che tante persone sono pronte a collaborare con idee nuove, volontà e orgoglio. Un mondo sotterraneo ma vivo, dove ribolle la voglia di fare, non di ascoltare sermoni e alibi dai soliti noti.
Mia figlia mi ha detto che c'è una frazione di Ginevra interamente costruita dai sardi: "È molto bella, quando torni dobbiamo vederla, ci si arriva con il tram". E io ho pensato che tra i tanti crimini, quello contro la bellezza urla di più: noi sardi abbiamo l'idea innata, l'afflato e il gusto della bellezza. Basta osservare i nostri costumi, i dolci, i gioielli, il nostro artigianato.
Ma la mediocrità devastante, la formazione da terzo mondo, il grigio della mente e la schiavitù del denaro ci stanno facendo perdere anche questa luce.
Altri cinque anni di spopolamento e vedremo comparire Lamarmora 2 che a cavallo, scientemente come compiuto dal primo, deprederà i paesi degli ultimi tesori rimasti per portarli di là dal mare, al Museo dei Sardi Andati.]
Ciriaco Offeddu
(Manager e scrittore)

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http://www.unionesarda.it/articolo/...o-air-italy-cos-tutto-vola-via-68-778067.html

Il vuoto cosmico .......incredibile rappresentare queste tesi............nostra Comoagnia di bandiera , a quel punto ho smesso di leggere attentamente .......
 
Vorrei fare un OT gigante in merito alle parole del manager/scrittore ma mi astengo.
In compenso guardando sito in queste ultime ore stanno ulteriormente sforbiciando (riduzioni anche sulle frequenze indiane). Mumbai la vedo 3x concentrata in giorni di seguito.
 
Slitta di quindici giorni lo sciopero di Air Italy

L'azienda sarebbe disposta a ridurre il numero di lavoratori trasferiti dalla Sardegna alla Lombardia. Intanto arriva il quarto A330 della nuova flotta


Inizialmente previsto per oggi, 1 ottobre, è stato rinviato al 15 ottobre, su tutti i turni di lavoro. Il rinvio della protesta è stato annunciato dalle segreterie territoriali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl della Gallura.

Lo sciopero riguarda i trasferimenti di personale da Olbia a Malpensa, annunciati dalla compagnia e contrastati da sindacati e lavoratori. Nei giorni scorsi il portavoce M5S alla Camera Nardo Marino ha detto che “i trasferimenti si sono ridotti a 12″e questo sarebbe alla base della trattative riaperte e del rinvio dello sciopero. Una parte del personale che sarà trasferito a Malpensa sarebbe composto da lavoratori che già anni fa erano stati trasferiti – per così dire – in senso opposto, da Malpensa a Olbia.

L’azienda dal canto suo starebbe trattando, anche se non sono mancati alcuni accenni polemici:
“Viene il fondato sospetto che gli attacchi della politica alla nostra azienda si possano giustificare solo guardando alla imminente campagna elettorale per le prossime elezioni regionali”, ha scritto il vice presidente esecutivo di Air Italy, Marco Rigotti, in un commento pubblicato sul quotidiano La Nuova Sardegna.


Nei giorni scorsi intanto è arrivato a Malpensa il nuovo Airbus 330 EI-GGN. Air Italy a fine estate ha annunciato il completamento del piano industriale sulle relazioni interne, sui collegamenti internazionali ha appena avviato il volo su Bangkokmentre dovrebbe essere cancellato il collegamento con Mosca.

https://www.varesenews.it/2018/10/slitta-quindici-giorni-lo-sciopero-air-italy/754799/
 
Mia opinione personale. Forse le DEL, BOM sono meno performanti del previsto ed hanno deciso che economicamente sia meglio limitare i danni questo inverno e prendere un ricavo garantito su un a/m con un wet lease, piuttosto che perdere parecchi soldi su rotte che forse hanno bisogno di essere alimentate meglio per farle rendere. Il tutto in attesa di ricevere piu' macchine per poterle alimentare meglio il prossimo anno.
L'India e' un mercato difficile, vedi le avvenute aperture e chiusure di compagnie ben piu' 'esperte' e con feeder sia lato Italia (AZ) che lato India (9W e AI).
 
Ultima modifica:
Nota stampa del Consiglio Regionale

Approvato all’unanimità un odg sui trasporti

Il Consiglio regionale, nella seduta statutaria di questo pomeriggio, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno (firmato da tutti i capigruppo) in cui impegna la Giunta a chiedere al Governo nazionale l’immediata riconvocazione del tavolo di crisi per l’esame della grave situazione in cui versa il sistema dei trasporti della Sardegna a causa della mancata attuazione della continuità territoriale per persone e merci. Nel documento si chiede alla giunta Pigliaru di mettere in atto tutte le iniziative utili a garantire i livelli occupazionali di Air Italy, la permanenza dei lavoratori nelle sede di Olbia e a sollecitare la presentazione, da parte della compagnia aerea, di un piano industriale che possa consentire la crescita e lo sviluppo industriale della società in Sardegna. L’odg chiede anche di dare concreta attuazione al principio/diritto della continuità territoriale da e per la Sardegna”.

Stanno risistemando i voli da MXP per fare OLB hub e fare l’India e gli USA da Olbia. ????
Cioè: il progetto industriale lo deve fare una società privata con soldi privati per il rilancio di una regione, quando qui in sardegna non fanno altro che dare soldi a pioggia (molti a fondo perduto).
Io da sardo mi vergogno, si può dire.
Se Qatar chiude si piange di brutto poi.
 
Olbianova

Air Italy. Fuori tre manager.

2 ottobre 2018 ore 19:24 di Redazione

Mentre in Consiglio regionale si discute della vertenza di Air Italy, si apprende che tre manager della Compagnia, Massimo Crippa: direttore vendite (dimissionario), Andrea Andorno: responsabile commerciale e Marco Picardi: chief strategy and planning, non fanno più parte dell’organico della ex Meridiana. L’azienda, come nel suo stile, lo ha comunicato al personale con uno stringato documento. I loro poteri passano ad interim a Neil Mills.

Secondo indiscrezioni non si esclude che la cessazione del rapporto di lavoro dei manager potrebbe essere riferibile al fallimento di alcune rotte a lungo raggio come Mosca e Bangkok, cancellate perchè avrebbero profondamente deluso le aspettative commerciali.
 
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