Thread Alitalia settembre 2018: rotta verso l'ignoto


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C’è anche il futuro di Alitalia nei piani della Task Force Cina costituita dal Ministero per lo sviluppo economico. Il sottosegretario Michele Geraci ne ha parlato ieri a Pechino sondando l’interesse di due gruppi, tra i quali Air China, compagnia di bandiera di proprietà della Repubblica popolare. «Non è un segreto, cerchiamo investimenti, esploriamo, chiediamo nell’ambito di un approccio complessivo del sistema Italia», spiega Geraci, che prima di essere chiamato nella squadra di governo è stato per dieci anni professore universitario a Shanghai, parla fluentemente il mandarino ed è ospite fisso dei programmi di approfondimento economico della tv statale di Pechino.
Il governo, assicura il sottosegretario, «non vuole svendere i nostri asset, e possibilmente nemmeno venderli, persegue l’obiettivo degli investimenti. Per Alitalia non siamo alla ricerca di una società che la salvi, ma che la rilanci credendoci e investendoci per motivi strategici. Niente idee tipo Air France o Etihad 2.0. Io penso che qui in Cina ci sia un’opportunità importante». Il professore ha spiegato che visti i crescenti interessi cinesi in Africa, in Europa meridionale e in America Latina, Alitalia può offrire un hub intercontinentale ed è l’unica compagnia europea dove Pechino può investire. Arrivando fino a una quota del 49%.
È ancora interessata ed è in contatto con il governo italiano per le operazioni a corto-raggio di Alitalia anche EasyJet, ha detto ieri l’amministratore delegato della società, Johan Lundgren, «ma ogni accordo deve avere un senso dal punto di vista commerciale». La Task Force Italia per la Cina nella visione di Geraci deve mettere sul tavolo dei negoziati commerciali più temi contemporaneamente «perché così si può concedere su uno e ottenere condizioni più vantaggiose su un altro». Si deve aumentare l’interscambio (oggi sui 40 miliardi di euro l’anno ma con un deficit italiano). E bisogna «eliminare l’approccio individuale delle nostre Pmi. Le piccole e medie imprese italiane fanno poco qui in Cina rispetto a quelle francesi o tedesche perché si presentano da sole in un mercato vastissimo e difficile. Serve una digitalizzazione e internazionalizzazione». E per quanto riguarda gli investimenti cinesi in Italia, l’obiettivo è che ci sia una quota «greenfield, che parte da zero per costituire un’attività produttiva».

Corriere della Sera.
 
«non vuole svendere i nostri asset, e possibilmente nemmeno venderli, persegue l’obiettivo degli investimenti. Per Alitalia non siamo alla ricerca di una società che la salvi, ma che la rilanci credendoci e investendoci per motivi strategici. Niente idee tipo Air France o Etihad 2.0.

ma ci credono davvero?
 
C’è anche il futuro di Alitalia nei piani della Task Force Cina costituita dal Ministero per lo sviluppo economico. Il sottosegretario Michele Geraci ne ha parlato ieri a Pechino sondando l’interesse di due gruppi, tra i quali Air China, compagnia di bandiera di proprietà della Repubblica popolare. «Non è un segreto, cerchiamo investimenti, esploriamo, chiediamo nell’ambito di un approccio complessivo del sistema Italia», spiega Geraci, che prima di essere chiamato nella squadra di governo è stato per dieci anni professore universitario a Shanghai, parla fluentemente il mandarino ed è ospite fisso dei programmi di approfondimento economico della tv statale di Pechino.
Il governo, assicura il sottosegretario, «non vuole svendere i nostri asset, e possibilmente nemmeno venderli, persegue l’obiettivo degli investimenti. Per Alitalia non siamo alla ricerca di una società che la salvi, ma che la rilanci credendoci e investendoci per motivi strategici. Niente idee tipo Air France o Etihad 2.0. Io penso che qui in Cina ci sia un’opportunità importante». Il professore ha spiegato che visti i crescenti interessi cinesi in Africa, in Europa meridionale e in America Latina, Alitalia può offrire un hub intercontinentale ed è l’unica compagnia europea dove Pechino può investire. Arrivando fino a una quota del 49%.
È ancora interessata ed è in contatto con il governo italiano per le operazioni a corto-raggio di Alitalia anche EasyJet, ha detto ieri l’amministratore delegato della società, Johan Lundgren, «ma ogni accordo deve avere un senso dal punto di vista commerciale». La Task Force Italia per la Cina nella visione di Geraci deve mettere sul tavolo dei negoziati commerciali più temi contemporaneamente «perché così si può concedere su uno e ottenere condizioni più vantaggiose su un altro». Si deve aumentare l’interscambio (oggi sui 40 miliardi di euro l’anno ma con un deficit italiano). E bisogna «eliminare l’approccio individuale delle nostre Pmi. Le piccole e medie imprese italiane fanno poco qui in Cina rispetto a quelle francesi o tedesche perché si presentano da sole in un mercato vastissimo e difficile. Serve una digitalizzazione e internazionalizzazione». E per quanto riguarda gli investimenti cinesi in Italia, l’obiettivo è che ci sia una quota «greenfield, che parte da zero per costituire un’attività produttiva».

Corriere della Sera.

Abbiamo il Know How, ci manca il Capitale.......questa mi pare sia in sintesi l’Idea di fondo.
 
Toninelli annuncia su Twitter che a breve Alitalia ripristinerà i collegamenti tra Reggio Calabria e Roma e Milano
 
Ad usual... vergognoso che l'annuncio arrivi dalla politica.

Esatto.
E inoltre anora più eclatante annunciare voli che esistono da sempre e che sono già operativi.

Ma tanto alla quasi totalità del pubblico a cui è rivolto il tweet a malapena sapranno che esiste un aeroporto a Reggio, men che meno quali voli e vettori siano esistenti.

E pensare che al MIT stanno pure sudando per avere questi voli, che già esistono.
 
Alitalia. Toninelli: "presto ripristino voli da Reggio a Milano e Roma"
Reggio Calabria. "Alitalia a breve dovrebbe ripristinare i collegamenti tra Reggio Calabria, Roma e Milano". E' quanto scrive su Twitter il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli precisando: "ci stiamo lavorando duramente".
"La Calabria e tutto il Sud - conclude il Ministro - così si avvicinano al resto del Paese. E' un bel segnale cui ne seguiranno a breve tanti altri".

Reggio TV
 
Alitalia. Toninelli: "presto ripristino voli da Reggio a Milano e Roma"
Reggio Calabria. "Alitalia a breve dovrebbe ripristinare i collegamenti tra Reggio Calabria, Roma e Milano". E' quanto scrive su Twitter il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli precisando: "ci stiamo lavorando duramente".
"La Calabria e tutto il Sud - conclude il Ministro - così si avvicinano al resto del Paese. E' un bel segnale cui ne seguiranno a breve tanti altri".

Reggio TV
La cosa aberrante di questi messaggi è che Alitalia debba farsi carico di avvicinare gli elettori al resto del paese, l'esatto contrario di quello che prevede il mercato e cioè una fattibilità economica dei voli.
Stessa cosa aberrante quando si legge dei mega contributi dati in perdita a FR dagli enti locali, perché pur non apprezzandolo posso comprendere società di gestione come quella di BGY o BLQ che foraggiano FR ma fanno utili.
E' proprio il messaggio politico alla ricerca di consenso la cosa aberrante.
 
Comunque alitalia ridusse fortemente i voli da reg a fco e lin l'anno scorso, mantenendone soltanto 1 al giorno. Può essere che il ministro si riferisca al ripristino di tutti i voli che erano stati tagliati l'anno scorso?
 
Da comunicato stampa Costa Crociere:

Al via il nuovo servizio speciale di Alitalia e Costa Crociere, disponibile per i crocieristi che sbarcano a Civitavecchia e realizzato in collaborazione con l’Agenzia Dogane e Monopoli (ADM) Lazio e Abruzzo, Roma Cruise Terminal e Aeroporti di Roma.
Il servizio si rivolge agli ospiti di Costa Diadema, ammiraglia della flotta Costa Crociere, che ogni venerdì sbarcano a Civitavecchia al termine della loro crociera di una settimana. Gli ospiti che hanno acquistato un pacchetto “fly&cruise” con volo di rientro Alitalia in partenza dall’aeroporto di Roma Fiumicino potranno effettuare il check-in e la consegna bagagli direttamente nel terminal crociere di Civitavecchia gestito dalla Roma Cruise Terminal.
L’obiettivo di questo progetto, la cui fase pilota parte oggi, venerdì 7 settembre, è quello di rendere ancora più rapide e agevoli le procedure tra il porto crociere di Civitavecchia e l’aeroporto di Fiumicino. L’esperienza sullo scalo romano dei crocieristi sarà quindi ulteriormente migliorata, potenziando l’attrattività del Leonardo da Vinci e dei terminal crocieristici di Civitavecchia per le operazioni di sbarco e imbarco.

Costa Diadema, Costa CrociereSi tratta di un ulteriore passo nella collaborazione tra Costa e Alitalia, aziende ambasciatrici dell’eccellenza italiana nel mondo, che fra il 2018 e il 2021 prevede oltre 100.000 posti messi a disposizione da Alitalia per gli ospiti di Costa Crociere attraverso collegamenti di linea e voli charter, con una serie di vantaggi e servizi esclusivi.

“Con questo nuovo progetto, Alitalia, grazie alla collaborazione con Costa Crociere e al sostegno di Aeroporti di Roma, potrà offrire ai viaggiatori del suo hub un servizio unico e completamente tracciato in tutte le sue fasi”, ha dichiarato Nicola Bonacchi, Vice President Leisure Travel Sales di Alitalia.
“Si tratta di un ulteriore elemento di eccellenza dell’offerta fly and cruise con cui Alitalia e Costa Crociere garantiranno una vacanza più confortevole ai propri passeggeri, liberandoli dal pensiero di dover trasportare da soli le valigie dalla nave all’aeroporto”.

“L’offerta “fly&cruise” rappresenta uno dei nostri punti di forza da ben 50 anni. Grazie alla collaborazione con partner d’eccellenza come Alitalia ogni anno non solo ampliamo il numero di posti disponibili e di destinazioni raggiungibili in aereo dai nostri crocieristi, ma riusciamo a migliorare costantemente la qualità dei servizi offerti. Nel caso di Civitavecchia un ringraziamento particolare va all’Agenzia delle Dogane, al Roma Cruise Terminal e ad Aeroporti di Roma, il cui contributo è stato fondamentale per la partenza di questo progetto” – ha commentato Mario Alovisi, Vice President Revenue Management, Itinerary and Trasportation di Costa Crociere.

Il servizio speciale di stampa carte di imbarco ed etichettatura bagagli, già offerto da Costa Crociere e Alitalia negli aeroporti di Rostock, Pointe-à-Pitre, Stoccolma e Amburgo, sarà adesso disponibile anche a Civitavecchia.

http://dreamblog.it/2018/09/07/alit...-ai-crocieristi-che-sbarcano-a-civitavecchia/

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Quale know how avrebbero in AZ che i cinesi non abbiano già?

Intendevo dire che, leggendo l’articolo, sembrerebbe di capire che Alitalia sia alla ricerca di un partner industriale che ci metta semplicemente i soldi e non dia troppi consigli, visto che probabilmente ritengono di non avere nulla da imparare da nessuno.
 
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