Disagi di crescente entità si registrano in Etiopia, dove, a seguito dello sciopero avviato il 27 agosto dai controllori del traffico aereo locale, che chiedono incrementi di salario (attualmente il salario medio è di 540 US$) e migliori condizioni lavorative, il traffico aereo è stato interessato da ritardi e cancellazioni su tutto il territorio nazionale.
Il governo di Addis Ababa ha richiamato in servizio ex controllori ormai in pensione, così come non meglio specificati consulenti stranieri, minimizzando l'impatto degli scioperi e soprattutto delle polemiche che in modo sempre più deciso si levano sia dai paesi confinanti, sia dalle associazioni internazionali dei controllori di volo e dei piloti.
Secondo le autorità aeronautiche del Kenya, infatti, si sarebbe registrato un netto decadimento delle condizioni operative del controllo del traffico aereo etiopico, interessando non solo i voli diretti nel paese quanto anche - e soprattutto - il sorvolo.
La situazione si è ulteriormente aggravata ai primi di settembre, quando nove controllori di volo in sciopero sono stati arrestati dalle autorità di Addis Ababa con l'accusa di attentato alla sicurezza dei trasporti, anche in seguito alla notizia di una mancata collisione tra un B-767-300 dell'italiana Neos in volo verso Zanzibar e un B-737-800 del'Ethiopian proveniente da Johannesburg, che avrebbero tuttavia segnalato l'incidente alle autorità aeronautiche locali ed internazionali.
Secondo alcune fonti stampa, invece, le organizzazioni internazionali dei piloti avrebbero suggerito di adottare procedure eccezionali quanto temporanee nel sorvolo dell'Etiopia, comunicando la propria posizione, altitudine e rotta ad intervalli regolari sulla frequenza 126.9MHz, monitorando al tempo stesso la frequenza in modo da vere un quadro chiaro delle attività di volo.
Il governo di Addis Ababa ha richiamato in servizio ex controllori ormai in pensione, così come non meglio specificati consulenti stranieri, minimizzando l'impatto degli scioperi e soprattutto delle polemiche che in modo sempre più deciso si levano sia dai paesi confinanti, sia dalle associazioni internazionali dei controllori di volo e dei piloti.
Secondo le autorità aeronautiche del Kenya, infatti, si sarebbe registrato un netto decadimento delle condizioni operative del controllo del traffico aereo etiopico, interessando non solo i voli diretti nel paese quanto anche - e soprattutto - il sorvolo.
La situazione si è ulteriormente aggravata ai primi di settembre, quando nove controllori di volo in sciopero sono stati arrestati dalle autorità di Addis Ababa con l'accusa di attentato alla sicurezza dei trasporti, anche in seguito alla notizia di una mancata collisione tra un B-767-300 dell'italiana Neos in volo verso Zanzibar e un B-737-800 del'Ethiopian proveniente da Johannesburg, che avrebbero tuttavia segnalato l'incidente alle autorità aeronautiche locali ed internazionali.
Secondo alcune fonti stampa, invece, le organizzazioni internazionali dei piloti avrebbero suggerito di adottare procedure eccezionali quanto temporanee nel sorvolo dell'Etiopia, comunicando la propria posizione, altitudine e rotta ad intervalli regolari sulla frequenza 126.9MHz, monitorando al tempo stesso la frequenza in modo da vere un quadro chiaro delle attività di volo.
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