PROLOGO E GIORNO 1
Questa sarà la storia di un viaggio un po’ sfigato ma divertente, con poco IT e molto OT; la destinazione non è delle più gettonate sul forum quindi spero di essere perdonato.
Ci sono alcuni viaggi che partono male, e tendenzialmente rimangono un po’ sfortunati lungo tutto il loro svolgersi. Tipo essere convinti che il tuo volo Wizzair parta da Bergamo, nonostante la carta d’imbarco sul telefonino indichi chiaramente MXP e nonostante non vi sia traccia del volo sul tabellone delle partenze di BGY su Flightradar, né tantomeno sul Solari dell’aeroporto. È proprio in quel momento che ti viene il perfido sospetto che sì, MXP voglia proprio dire Malpensa, e non “ti pare che non sappia da quale dei tre aeroporti di Milano parta il volo?!”
Insomma, sbagliare aeroporto e perdere il volo. Ecco, quel tipo di sfortuna. Alcuni obietteranno che volare Wizzair sia una sfortuna già di per sé, e quindi, nella circostanza, sia una fortuna perdere il volo.
Sia come sia, qualcosa mi suggerisce che fare BGY-MXP in 45 minuti, un venerdì sera di luglio e con l’A4 più o meno una coda unica ad Agrate, sia vagamente irrealistico.
Che fare, buttare all’aria tutta la vacanza? Cercare un nuovo volo per il giorno dopo, consapevole della necessità di donare gli organi buoni residui? Alla fine, si va in vacanza troppe poche all’anno per sprecare due settimane a Milano incattivito, quindi mi attacco a Skyscanner per capire di che morte morire. Per vari motivi, non ho molta possibilità di stravolgere il giro che intendo fare, e ho quindi necessità di arrivare a Kutaisi; non volandoci in pratica nessuno, il meglio che riesco a fare è volare su Tbilisi con uno dei pochi voli che arrivano al pomeriggio anziché la notte, e cioè con Turkish Airlines. Alleggerita la carta di credito di quanto basterebbe a Dancrane per farsi il giro del mondo cinque o sei volte a furia di error fare, provo a fare check-in, senonché:
001
Vado a dormire con l’angoscia dell’overbooking, e perdere un altro giorno di ferie. Dopo quattro ore di sonno agitato, riprovo il check-in, riesco ad assegnare tutti i posti (anche se solo un corridoio sul secondo volo), e mi fiondo a Malpensa – questa volta sul serio (non Orio) – alle 4 e mezza.
002
C’è già parecchia coda al check-in, e ci vorrà un bel po’ per depositare lo zaino. Chiedo se, per caso, ci fosse qualche remota possibilità di avere un finestrino sul volo per Tbilisi. L’addetta mi conferma che non è un problema e mi emette la nuova carta d’imbarco per la seconda tratta. Vado subito ai filtri di sicurezza, dove sono fortunosamente il primo in coda, e al controllo passaporti, dove sono attive solo le postazioni per tutti i passaporti, comunque senza molte persone in coda. Gli e-gates sono pronti e installati, ma ancora spenti.
Sono il primo passeggero a mettere piede al Sat C: ho capito come si sentisse Adamo nell’Eden.
003
Il terminal si sta arricchendo di preziose opere d’arte che trasmettono un senso di tranquillità e spensieratezza, l’ideale prima di un volo.
004
Imbarchiamo puntuali dal gate B52. La fila è quasi ordinata, e le zone d’imbarco rispettate.
Questa sarà la storia di un viaggio un po’ sfigato ma divertente, con poco IT e molto OT; la destinazione non è delle più gettonate sul forum quindi spero di essere perdonato.
Ci sono alcuni viaggi che partono male, e tendenzialmente rimangono un po’ sfortunati lungo tutto il loro svolgersi. Tipo essere convinti che il tuo volo Wizzair parta da Bergamo, nonostante la carta d’imbarco sul telefonino indichi chiaramente MXP e nonostante non vi sia traccia del volo sul tabellone delle partenze di BGY su Flightradar, né tantomeno sul Solari dell’aeroporto. È proprio in quel momento che ti viene il perfido sospetto che sì, MXP voglia proprio dire Malpensa, e non “ti pare che non sappia da quale dei tre aeroporti di Milano parta il volo?!”
Insomma, sbagliare aeroporto e perdere il volo. Ecco, quel tipo di sfortuna. Alcuni obietteranno che volare Wizzair sia una sfortuna già di per sé, e quindi, nella circostanza, sia una fortuna perdere il volo.
Sia come sia, qualcosa mi suggerisce che fare BGY-MXP in 45 minuti, un venerdì sera di luglio e con l’A4 più o meno una coda unica ad Agrate, sia vagamente irrealistico.
Che fare, buttare all’aria tutta la vacanza? Cercare un nuovo volo per il giorno dopo, consapevole della necessità di donare gli organi buoni residui? Alla fine, si va in vacanza troppe poche all’anno per sprecare due settimane a Milano incattivito, quindi mi attacco a Skyscanner per capire di che morte morire. Per vari motivi, non ho molta possibilità di stravolgere il giro che intendo fare, e ho quindi necessità di arrivare a Kutaisi; non volandoci in pratica nessuno, il meglio che riesco a fare è volare su Tbilisi con uno dei pochi voli che arrivano al pomeriggio anziché la notte, e cioè con Turkish Airlines. Alleggerita la carta di credito di quanto basterebbe a Dancrane per farsi il giro del mondo cinque o sei volte a furia di error fare, provo a fare check-in, senonché:
001Vado a dormire con l’angoscia dell’overbooking, e perdere un altro giorno di ferie. Dopo quattro ore di sonno agitato, riprovo il check-in, riesco ad assegnare tutti i posti (anche se solo un corridoio sul secondo volo), e mi fiondo a Malpensa – questa volta sul serio (non Orio) – alle 4 e mezza.
002C’è già parecchia coda al check-in, e ci vorrà un bel po’ per depositare lo zaino. Chiedo se, per caso, ci fosse qualche remota possibilità di avere un finestrino sul volo per Tbilisi. L’addetta mi conferma che non è un problema e mi emette la nuova carta d’imbarco per la seconda tratta. Vado subito ai filtri di sicurezza, dove sono fortunosamente il primo in coda, e al controllo passaporti, dove sono attive solo le postazioni per tutti i passaporti, comunque senza molte persone in coda. Gli e-gates sono pronti e installati, ma ancora spenti.
Sono il primo passeggero a mettere piede al Sat C: ho capito come si sentisse Adamo nell’Eden.
003Il terminal si sta arricchendo di preziose opere d’arte che trasmettono un senso di tranquillità e spensieratezza, l’ideale prima di un volo.
004Imbarchiamo puntuali dal gate B52. La fila è quasi ordinata, e le zone d’imbarco rispettate.






























