Thread Alitalia - Giugno 2018


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Ni. Ci si è trovati nella medesima condizione dell'epoca dei capitani coraggiosi, con un governo a scadenza, sondaggi che evidenziavano un mutamento di scenario politico, il duplice desiderio di cercare di salvare il salvabile da una parte (il consenso elettorale), e l'attendismo dell'acquirente dall'altro, che giustamente voleva capire dove sarebbe spirato il vento per evitare di trovarsi un governo "nemico" col quale dovere andare a discutere. In estrema sintesi lo scenario era questo, quindi corretto che, volendo, c'erano tempi e possibilità, ma non corretto perchè non contestualizza il momento nel quale la crisi è scoppiata.
Quoto, anche perché già a dicembre non c'erano più i tempi tecnici per arrivare alla firma del contratto definitivo prima delle elezioni. L'ultima data utile è stata probabilmente settembre/ottobre 2017, ma all'epoca né il governo né LH erano pronti per l'operazione.
 
Si respira aria di cambiamento ai piani alti di Alitalia. Il nuovo governo sarebbe intenzionato a cambiare tutta o in parte la triade dei commissari che dal 2 maggio 2017 gestisce la compagnia aerea scivolata in amministrazione straordinaria. È quanto apprende il Corriere della Sera da tre diverse fonti che chiedono l’anonimato perché non autorizzate a discuterne con la stampa. I tre commissari — Luigi Gubitosi, Stefano Paleari, Enrico Laghi — stanno gestendo anche il delicato processo di vendita del vettore tricolore interfacciandosi in particolare con due delle società più interessate: il gruppo Lufthansa e la low cost easyJet (appoggiata dal fondo Usa Cerberus). Ma è un processo che ha subìto un importante arresto ormai dal 4 marzo scorso, cioè dal giorno delle elezioni.




I commissari assenti alla Iata

Nel quartier generale dell’ex compagnia di bandiera non negano che si aspettano a breve il riassetto. A voler decidere di cambiare i commissari (o almeno uno di loro) — fanno sapere le fonti — sarebbero soprattutto i vertici del Movimento 5 stelle. Una voce che è arrivata ai vettori riuniti a Sydney, in Australia, dove nei primi giorni di giugno si è svolto l’incontro annuale di tutte le compagnie aeree riunite nella Iata, l’associazione internazionale di categoria. All’appuntamento, va fatto notare, erano assenti i commissari, mentre si sono presentati Massimo Iraci (capo delle operazioni, delle strategie e accountable manager), Fabio Maria Lazzerini (capo commerciale e della gestione dei ricavi) e Jiří Marek (vicepresidente Alleanze & Ancillary).

I nomi possibili

Stando ai bene informati al nuovo esecutivo non dispiacerebbe l’ex rettore Stefano Paleari, perché nella triade è quello che ha maggiori competenze nel settore del trasporto aereo ed è vicepresidente dell’ICCSAI (International Center for Competitiveness Studies in the Aviation Industry). Qualche riserva — fanno trapelare — emergerebbe nei confronti di Luigi Gubitosi. Mentre dagli stessi ambienti fanno intendere che il professore Enrico Laghi avrebbe troppi dossier aperti da gestire (compresa l’Ilva) e quindi verrebbe visto come il più «sacrificabile». Chi dovrebbe prendersi in mano Alitalia in amministrazione straordinaria però non è ancora chiaro. Anche se circolano diversi nomi, compresi quelli di docenti che negli ultimi mesi sono stati particolarmente attivi nel commentare e criticare la gestione della compagnia aerea come Ugo Arrigo e Andrea Giuricin, entrambi all’Università Bicocca di Milano. Ma che hanno una visione diversa — se non opposta — rispetto a chi ora guida la triade dei commissari, cioè Gubitosi.

I dati della società

Quanto alla procedura di vendita nessuna risposta alle domande del Corriere è arrivata dal Gruppo Lufthansa, mentre easyJet preferisce replicare con un «no comment». Pochi giorni fa l’ad del colosso tedesco dei cieli spiegava al quotidiano di via Solferino di non aver avuto contatti con il nuovo governo e che non c’erano state novità. Intanto emerge qualche dato anche di prospettiva. Secondo Stefano Paleari Alitalia dovrebbe chiudere il 2018 con ricavi superiori ai 3 miliardi di euro «tutti conquistati sul mercato». Quanto al traffico passeggeri a maggio la compagnia sostiene di averne trasportati 1,91 milioni, +4% rispetto allo stesso mese del 2017. Ad aumentare di più sono i viaggiatori intercontinentali: 230.450, +7,3% su maggio 2017. Numero, quest’ultimo, che ha contribuito ad aumentare i ricavi da traffico passeggeri del 7,6%.

Corriere della Sera
 
Non ne so nulla, perché dici che è fuori mercato?

Bé, considerando che l'MPL è un prodotto recente studiato a tavolino che scopriremo solo fra un decennio se sarà un successo o un fallimento, mi sembra comunque eccessivo far pagare quella cifra (ancora di più in assenza di alcuna garanzio di impiego futuro).
Soprattutto se con la cifra in questione oggi ti paghi ATPL frozen e Type Rating e ne avanzano ancora.

Ma al di là del costo, mi sembra fuori mercato mettere un limite d'età o un voto minimo di maturità/laurea.
Anche sul certificato di lingua già in tasca avrei da ridire.
 
Questa mattina mi è stato negato l’ingresso alla sala Monteverdi al satellite A di MXP, in quanto il contratto con AZ non è stato rinnovato. A quanto mi ha detto L’addetta da settimana scorsa AZ ha deciso di tenere solo Casa Alitalia ai B, poiché troppo oneroso il compenso per la sala in questione.
Interessante il ritorno dei voli su FCO, decisamente meno questo passo indietro, soprattutto per chi ha una coincidenza LR su FCO.




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Che la nazionalizzazione fosse la soluzione di 5stelle e Lega non è mai stato un mistero e comunque è organica all'obiettivo di delineare una UE al soldo della Germania rispetto alla quale Salvini e Di Maio vogliono essere l'alternativa insieme ai vari leader di estrema destra quali Le Pen e Orban. Il target finale dei leader del governo,specialmente la Lega è arriva a marzo 2019 in piena guerra con la UE su tutti i fronti possibili per catalizzare al massimo il consenso verso posizioni anti UE e capitalizzare il consenso elettorale sviando dalle promesse elettorali sull'economia non realizzabili.

P.S. Nel Def potrebbe essere inserita una eliminazione degli sgravi fiscali sul carburante avio, pare per avere un extra gettito di circa 1,5 miliardi di €.
 
Voli settimanali MXP-CAG e VRN-CAG??


Ma la parte non in grassetto non dovrebbe essere in inglese?

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“Quei 900 milioni sono aiuti illegali”. Sarebbe questa la posizione di Ryanair, Iag e Adria Airways in merito al prestito ponte del Governo italiano per Alitalia. Secondo quanto dichiarato da fonti interne alla Commissione europea al Corriere della Sera, le tre aziende starebbero facendo particolari pressioni perché Bruxelles decida in tempi rapidi se si tratti di un aiuto di Stato oppure no.

Nel frattempo, lo scorso 14 giugno è stato reso pubblico il documento con cui la Commissione ha aperto la procedura di indagine nei confronti dell’Italia. Nel documento, riportato dal quotidiano, le tre società sostengono che “l’Italia ha concesso aiuti di Stato illegali e incompatibili ad Alitalia”.

La posizione dei 3 vettori
Secondo i tre vettori, si legge nel testo dell'Ue, il prestito costituirebbe “aiuto di Stato dal momento che, in considerazione della situazione economica di Alitalia e della storia dell’azienda, nessun creditore in un’economia di mercato sarebbe stato disposto a fornire tale prestito e il governo italiano non ha quindi agito come un operatore in un’economia di mercato”. I 900 milioni avrebbero quindi conferito al vettore “un vantaggio”.

TTG Italia
 
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