MILANO - Continua a spendere più soldi di quello che incassa. E, nonostante la gestione dei commissari, la rotta non si inverte. L'Ebitda, il margine operativo lordo di Alitalia, nel primo trimestre 2018 si è attestata a -117 milioni rispetto a -228 milioni dello stesso periodo 2017. E' quanto emerge dai dati forniti alla commissione speciale del Senato dai commissari della compagnia, Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari. Il dato delle perdite operative è depurato, hanno spiegato, dei ricavi e costi non ricorrenti. Nelle stesse slide viene riportato che i ricavi totali sono in crescita di oltre il 4% di cui i ricavi passeggeri +6%, passando da 572 milioni del primo trimestre 2017 a 597 milioni dello stesso periodo di quest'anno.
Per quanto riguarda il confronto dei periodi maggio-dicembre 2017 rispetto al 2016, c'è stata una "tenuta dei ricavi nonostante le forti turbolenze": 2.102 milioni rispetto a 2.106. L'Ebitda è invece migliorato a -24 milioni rispetto ai -190 milioni per lo stesso periodo del 2016. E' chiaro tuttavia che la compagnia ha poche speranze di sopravvivere da sola. "Qualunque cosa vorrà fare il nuovo governo, e sono scelte politiche di competenza del governo e del ministro, che lo facciano presto perché nel tempo il carburante si consuma, proviamo a consumarne poco ma si consuma", ha dichiarato Gubitosi, ascoltato dalla commissione speciale del Senato.
La cassa finale di cui dispone Alitalia ad aprile 2018 è di 759 milioni rispetto agli 83 milioni di maggio 2017. Dalla cifra dello scorso aprile sono esclusi 145 milioni relativi al prestito iata ed altri depositi. Dall'avvio della gestione commissariale, maggio 2017, Alitalia ha ricevuto un prestito ponte complessivo di 900 milioni
La Repubblica