Thread Alitalia - Gennaio 2018


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Quando hanno annunciato NBO contavano di avere un A332 in più che poi non è arrivato. Hanno quindi scelto di posticipare NBO e poi di sostituirla a PEK.
Non è un mistero, visto che è stato detto diverse volte sia ai tempi di AZ CAI, poi ai tempi di AZ SAI ed infine dai commissari durante l'amministrazione straordinaria la PEK e la PVG non sono sostenibili con quegli orari e aggiungerei quei livelli di concorrenza. Il governo in un paio di revisioni del bilaterale non ha contrattato nulla nonostante le richieste aprendo sempre più da parte cinese, all'ultimo giro era stato "promesso" che con l'apertura del volo seppur con orari pessimi poi il governo cinese sarebbe intervenuto concedendo dopo un po' di tempo slot migliori cosa che ovviamente non è avvenuta.
Il problema dei commissari è il fatto di essere commissari, ricordate che gli stessi che ora li accusano perché le risorse sono giocoforza limitate li accusavano perché stavano muovendosi più come AD che come commissari straordinari. Ovviamente come si può vedere tempo qualche mese e ovviamente sono diventati gli scemi del villaggio anche questi.

Ma non potrebbero liberare il 330 che opera la AUH e dare in mano la tratta a Etihad?
Così potrebbero aprire altre rotte.
Oppure la tratta per AUH è molto redditizia e conviene lasciarlo lì il 330?
 
Chiederei a qualcuno esperto in materia perché per il corto raggio Eurowing sì e Easyjet no.

Perche' una e' parte di un gruppo globale, e' membro IATA, fa feeding per hub, permette veri e propri transiti e quindi e', in tutto cio' che serve, una "legacy".

L'altra, no. U2 non e' IATA, non fa 'veri' transiti (quanto annunciato a LGW e MXP e' una halfway house, un qualcosa per aumentare marginalmente i LF con poco rischio d'impresa, a EZY e FR non credo serva aumentare i transiti quando sono gia' vicini al massimo fisiologico di load factor), insomma non serve a un modello hub & spoke. In piu' l'idea che allei con AF, con cui si taglia quotidianamente la gola a ORY e altrove, e' qualcosa che se accadesse saremmo a livelli da pace in Medio Oriente...
 
Grazie a tutti per le risposte.
Se Oesley dice che la loro offerta è migliore, immagino che preveda l’impegno al feederaggio e magari anche a far manutenzione in Italia a parte della propria flotta. Adesso mi pare vada a Malta da Lufthansa technik.
Se così fosse mi chiedo perché no, al di là dei formalismi del bando già superato de facto.
 
Perche' una e' parte di un gruppo globale, e' membro IATA, fa feeding per hub, permette veri e propri transiti e quindi e', in tutto cio' che serve, una "legacy".

L'altra, no. U2 non e' IATA, non fa 'veri' transiti (quanto annunciato a LGW e MXP e' una halfway house, un qualcosa per aumentare marginalmente i LF con poco rischio d'impresa, a EZY e FR non credo serva aumentare i transiti quando sono gia' vicini al massimo fisiologico di load factor), insomma non serve a un modello hub & spoke. In piu' l'idea che allei con AF, con cui si taglia quotidianamente la gola a ORY e altrove, e' qualcosa che se accadesse saremmo a livelli da pace in Medio Oriente...

+1, l'alleanza U2 / AF sarebbe assolutamente innaturale. Al limite potrebbe avere senso un'allenza U2 / DL - anche se resterebbero le limitazioni giustamente esposte circa la possibilità di fare transiti veri, salvo rivedere totalmente il modello di business di U2, almeno in Italia.
 
+1, l'alleanza U2 / AF sarebbe assolutamente innaturale. Al limite potrebbe avere senso un'allenza U2 / DL - anche se resterebbero le limitazioni giustamente esposte circa la possibilità di fare transiti veri, salvo rivedere totalmente il modello di business di U2, almeno in Italia.

Credo che Air France sul corto raggio perda a bocca di barile molto più di AZ, ancorché le perdite risultino mimetizzate in un bilancio molto più grande quanto al lungo raggio.

Anche per i francesi avrebbe senso accordarsi con U2 per spartirsi le rotte anziché farsi concorrenza.
 
Ti rigiro la domanda, perché spezzatino easyJet si e intera AZ a Lufthansa no?
Ah i creditori e i sindacati...

C'è poco da fare ironia su creditori. Giancarlo Cimoli si è preso in primo grado 8 anni di carcere per non aver pagato i creditori.
Al di là dei proclami verbali i commissari ci staranno ben attenti come dimostra il fatto che l'offerta Lufthansa è stata rispedita al mittente.
 
Credo che Air France sul corto raggio perda a bocca di barile molto più di AZ, ancorché le perdite risultino mimetizzate in un bilancio molto più grande quanto al lungo raggio.

Anche per i francesi avrebbe senso accordarsi con U2 per spartirsi le rotte anziché farsi concorrenza.

Per AF (forse) no, visto che le rotte di CR servono anche come feed, per U2 meno che meno, visto che il loro business è fare soldi sul CR/MR. Ne nascerebbe un mostro senza senso.
 
C'è poco da fare ironia su creditori. Giancarlo Cimoli si è preso in primo grado 8 anni di carcere per non aver pagato i creditori.
Al di là dei proclami verbali i commissari ci staranno ben attenti come dimostra il fatto che l'offerta Lufthansa è stata rispedita al mittente.

No, se li è presi per aver causato il dissesto, i creditori, eventualmente, li paga la procedura. Non inventiamoci il diritto fallimentare, per favore.
 
ALITALIA: ROMITI, GRANDE DISAPPUNTO PER STOP ROMA-PECHINO

23 gennaio 2018- 13:57

Roma, 23 gen. (AdnKronos) - "Grande disappunto" della Fondazione Italia- Cina per la notizia della sospensione del collegamento Alitalia tra Roma e Pechino. A manifestarlo è il presidente Cesare Romiti, in una nota. "Comprendo ovviamente le questioni di convenienza della compagnia di bandiera e la sua richiesta di slot più vantaggiosi per la tratta, ma mi sorprende - sottolinea - che non ci sia stato da parte del governo italiano un intervento per scongiurare questa decisione, che danneggia fortemente i rapporti tra i nostri due Paesi non solo in ottica di scambi economici ma anche turistici, visto che avviene proprio a pochi giorni dall’inaugurazione dell’anno del turismo Europa-Cina". "Mi auguro che si riesca a evitare la sospensione annunciata per fine marzo e si possa trovare una soluzione in accordo con tutti gli attori coinvolti, per il bene delle relazioni bilaterali. Un silenzio assoluto non fa certo bene al sistema Italia”, conclude Romiti.
 
No, se li è presi per aver causato il dissesto, i creditori, eventualmente, li paga la procedura. Non inventiamoci il diritto fallimentare, per favore.

Ovviamente hai ragione tu, la mia era volutamente una semplificazione per adeguarmi al livello dell'osservazione.

Cimoli è stato condannato per un reato (bancarotta) che presuppone lo stato di insolvenza cioè il mancato pagamento dei creditori. Se per teorica ipotesi AZ LAI dovesse tornare in bonis, il reato si estinguerebbe ipso iure.
Pertanto, a livello da bar, è corretto dire che è stato condannato perché non sono stati pagati i creditori.
 
ALITALIA: ROMITI, GRANDE DISAPPUNTO PER STOP ROMA-PECHINO

23 gennaio 2018- 13:57

Roma, 23 gen. (AdnKronos) - "Grande disappunto" della Fondazione Italia- Cina per la notizia della sospensione del collegamento Alitalia tra Roma e Pechino. A manifestarlo è il presidente Cesare Romiti, in una nota. "Comprendo ovviamente le questioni di convenienza della compagnia di bandiera e la sua richiesta di slot più vantaggiosi per la tratta, ma mi sorprende - sottolinea - che non ci sia stato da parte del governo italiano un intervento per scongiurare questa decisione, che danneggia fortemente i rapporti tra i nostri due Paesi non solo in ottica di scambi economici ma anche turistici, visto che avviene proprio a pochi giorni dall’inaugurazione dell’anno del turismo Europa-Cina". "Mi auguro che si riesca a evitare la sospensione annunciata per fine marzo e si possa trovare una soluzione in accordo con tutti gli attori coinvolti, per il bene delle relazioni bilaterali. Un silenzio assoluto non fa certo bene al sistema Italia”, conclude Romiti.

Cesare Romiti? Quel Cesare Romiti? Sta insieme ai guerrieri di terracotta di X'ian?
Ancora parla di AZ. Lui...
 
Ovviamente hai ragione tu, la mia era volutamente una semplificazione per adeguarmi al livello dell'osservazione.

Cimoli è stato condannato per un reato (bancarotta) che presuppone lo stato di insolvenza cioè il mancato pagamento dei creditori. Se per teorica ipotesi AZ LAI dovesse tornare in bonis, il reato si estinguerebbe ipso iure.
Ma Cimoli non era un commissario ma un AD e allo stesso tempo presidente di un azienda quotata in borsa. Dopo di lui si sono succeduti altri AD Zanichelli, Libonati, Aristide Police, Maurizio Prato. Il commissariamento è iniziato con Augusto Fantozzi. Cimoli e stato condannato successivamente al commissarimaneto quando sono state valutate le cause del dissesto dai magistrati.
Quindi se la storia si ripete a rischiare sono i vertici gli ex vertici di AZ SAI prima del commissariamento e non i commissari che ci sono adesso, anzi credo che loro debbano cercare di capire i motivi dell' insolvenza e nel caso promuovere azioni di responsabilità verso i precedento organi sociali.

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Ovviamente hai ragione tu, la mia era volutamente una semplificazione per adeguarmi al livello dell'osservazione.

Cimoli è stato condannato per un reato (bancarotta) che presuppone lo stato di insolvenza cioè il mancato pagamento dei creditori. Se per teorica ipotesi AZ LAI dovesse tornare in bonis, il reato si estinguerebbe ipso iure.
Pertanto, a livello da bar, è corretto dire che è stato condannato perché non sono stati pagati i creditori.
Il livello da bar delle tue opinioni presuppone che hai sbagliato forum. Ti consiglio di frequentare piu' assiduamente il forum di diritto fallimentare. https://www.fallcoweb.it/forum/main.php
 
Váradi, l’uomo che vuole Alitalia ma non il marchio

“A dire il vero, il ‘brand’ non ci interessa molto”. Il marchio in questione è nientemeno quello di Alitalia e a pronunciare queste parole è József Váradi (nella foto), amministratore delegato di Wizz Air, protagonista dell’ultimo colpo di scena nella vicenda Alitalia: l’ingresso della low cost nella rosa dei pretendenti.

Wizz Air, tra le compagnie aeree, è relativamente giovane (il 19 maggio di quest’anno si festeggeranno i primi 14 anni di attività) e sta vivendo quella fase di espansione che caratterizza il mondo low cost. A testimoniarlo c’è l’ordine di 110 Airbus in arrivo, oltre ai 146 che entreranno in flotta dal 2022 in poi. In un’intervista rilascia a la Repubblica, inoltre, il manager rilancia: “Siamo pronti a unraddoppio del nostro businessentro 4 o 5 anni”.

Ma sempre giocando sul corto e sul medio raggio. Nonostante la febbre long haul abbia contagiato gran parte delle no frills europee (e il no frills, per contro, abbia contagiato le tariffe delle legacy sul long haul) per il momento Váradi si concentra sul business che conosce meglio: quello delle rotte più brevi. “Non rientra nelle nostre strategie operare sul lungo raggio” afferma chiaramente il manager sulle colonne del quotidiano. E il riferimento è anche alla compagnia tricolore: “Alitalia ci interessa, ma solo per ciò che riguarda il breve e il medio raggio”.

Ciò a cui guarda Váradi è soprattutto il mercato italiano: è questo il fulcro della sua attenzione per Alitalia. Del resto, la Penisola è un terreno decisamente interessante per le compagnie low cost. E sull’agenda del manager compare già un viaggio in Italia nelle prossime settimane. Un incontro sul tema Alitalia o su eventuali nuove rotte non è sicuramente da escludere. TTG

 
Finora, credo che sia solo questo Forum a non avere dimostrato un interesse per l'acquisto di AZ.
 
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