Thread Alitalia - Gennaio 2018


Stato
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Per Alitalia si avvicina l'ora di una trattativa in esclusiva con Lufthansa che potrebbe partire entro febbraio. Un dialogo complesso che da oggi si arricchisce di una possibile alternativa alla vendita tout court della ex compagnia di bandiera. Tra le ipotesi che iniziano a farsi largo, scrive Repubblica, prende quota quella di un "ritorno al futuro", con lo Stato ben piantato nella nuova società. L'idea è quella di una newco che contenga al suo interno l'acquirente (Lufthansa resta la favorita) e una presenza non simbolica del ministero dell'Economia attraverso una delle sue controllate. Un percorso simile a quello dell'Ilva, con Cassa depositi e prestiti coinvolta nei panni di investitore.

Un'arma in più visto che nel caso di Alitalia, il ministero avrebbe un cane da guardia pronto a stoppare eventuali fughe in avanti del socio industriale. Il timore, sottolineato più volte dal ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, è infatti quello di un progressivo smarcamento di Lufthansa dai nostri scali, a favore dei collegamenti intercontinentali dalla Germania. Un film già visto ai ternpi dell'alleanza con Air France-Klm. Questa mossa porterebbe due vantaggi.

Il primo: un controllo costante sulle strategie dei partner. Inoltre, precisa il giornale, il rientro in gioco dello Stato potrebbe portare nelle casse pubbliche denaro fresco in caso di successo dell'operazione rilancio. Sulla strada della trattativa in esclusiva restano comunque delle grandi distanze da colmare e sarà il prossimo Governo a mettere la parola fine alla vendita. A oggi, degli 11.500 dipendenti presenti in azienda, Lufthansa sarebbe disposta a prenderne in carico tra i 5.500 e 6.000 anche se ieri ha ufficialmente annunciato un mega piano di assunzioni (in Germania) da 8.000 persone.

Al netto del settore bagagli, in cui lavorano 3.500 unità, oggi Alitalia ha circa 8.000 lavoratori. Sistemati quelli della manutenzione - che dovrebbero passare al colosso Lufthansa Technik - resterebbero fuori dalla nuova società circa mille impiegati. Le distanze vanno quindi colmate non con del denaro, bensi' con forti investimenti.

La discussione tra commissari e manager tedeschi ha anche altri fronti caldi: come i numeri relativi alla flotta che oggi conta circa 120 aerei, ma che domani con Lufthansa, potrebbe scendere a 90. In ogni caso il possibile ingresso dello Stato resta una delle ipotesi che all'interno dell'azienda trova grande supporto: dipendenti e sindacati sono pronti a discuterne. Intanto, secondo quanto riferisce Il Messaggero, oggi i commissari di Alitalia dovrebbero volare a Francoforte per provare ad avviare la trattativa in esclusiva con la compagnia tedesca. I commissari guidati da Luigi Gubitosi dovrebbero incontrare il ceo di Lufthansa Carsten Spohr.

Affari italiani.
 
La partecipazione di CdP richiederebbe non so quante delibere e autorizzazioni, ma figuriamoci se può essere firmataria di una proposta vincolante.
Ma per favore, mi chiedo come si possano mettere in giro certe voci
come vedi dalle notizie di Affari Italiani (non solo TTG), l'ipotesi esiste, ha precedenti immediati come Ilva e comparati (per fare un esempio europeo rilevate e diverso, Air France è partecipata dallo Stato in modo significativo)

il ragionamento di Affari Italiani ha un senso

io sono d'accordo con te, sono contro ogni forma di nazionalizzazione, diretta o indiretta, ma bisogna essere realisti, non tifosi, e semmai tifosi del Paese, i cui cittadini pagherebbero probabilmente molto di più, nel tempo, a perdere del tutto il controllo della compagnia, quindi, vendere in logica "quasi" completamente privata, come per ILVA, non sarebbe un cattivo risultato
 
come vedi dalle notizie di Affari Italiani (non solo TTG), l'ipotesi esiste, ha precedenti immediati come Ilva e comparati (per fare un esempio europeo rilevate e diverso, Air France è partecipata dallo Stato in modo significativo)

il ragionamento di Affari Italiani ha un senso

io sono d'accordo con te, sono contro ogni forma di nazionalizzazione, diretta o indiretta, ma bisogna essere realisti, non tifosi, e semmai tifosi del Paese, i cui cittadini pagherebbero probabilmente molto di più, nel tempo, a perdere del tutto il controllo della compagnia, quindi, vendere in logica "quasi" completamente privata, come per ILVA, non sarebbe un cattivo risultato


Per la verità volevo esprimere un concetto diverso. Volevo dire che nessuna delle tre proposte può contenere il nominativo della CdP.
Evocare l'azionariato statale equivale a dire che siamo a zero con le offerte, l'esatto contrario di quanto ha dichiarato ieri Calenda.
 
Francamente mi sfugge il motivo per il quale, entrando lo Stato, il prestito ponte non vada "perso". Stiamo parlando di 900 milioncini di euro, con LH che, secondo le voci, sarà un miracolo se arriva ad scucirne 500 di milioni: in questa situazione, lo Stato si troverebbe a possedere di nuovo ben più del 50% del vettore, cosa impossibile per la normativa sugli aiuti di stato ma, sopratutto, perchè vorrebbe dire valutare AZ (che, ricordiamolo, perde 300 milioni di euro l'anno) quasi un miliardo e mezzo di euro!
Al momento il prestito ponte è stato appena intaccato, l'ipotesi ponendo LH convinta ad arrivare a 500 milioni potrebbe essere di tipo 3-400 milioni messi dallo Stato con un ritorno nelle casse statali di circa 600 milioni a occhio e croce.
Ma sono ipotesi formulate in base alle news uscite, personalmente è l'unica soluzione per la quale LH potrebbe accettare lo Stato come partner.
 
Se è vero che Lh per le sue controllate dovrà assumere nel 2018 circa 8000 persone di cui molti piloti, credo che la questione esuberi di az sia stata superata. Sembra quindi concreta la possibilità di arrivare a breve a chiudere la vicenda.
Ben che vada e che siano disposti a dare lavoro a personale italiano (le assunzioni sono progettate in Germania) al massimo si ricolloca qualche pilota, difficile spostare in Germania impiegati, tecnici, personale di terra.
 
Al momento il prestito ponte è stato appena intaccato, l'ipotesi ponendo LH convinta ad arrivare a 500 milioni potrebbe essere di tipo 3-400 milioni messi dallo Stato con un ritorno nelle casse statali di circa 600 milioni a occhio e croce.
Ma sono ipotesi formulate in base alle news uscite, personalmente è l'unica soluzione per la quale LH potrebbe accettare lo Stato come partner.

Attenzione alle parole usate perché convertire significa riportare in bonis Alitalia SAI trovando un accordo anche con gli altri creditori. Su questo forum pare sia una bestemmia
 
Ben che vada e che siano disposti a dare lavoro a personale italiano (le assunzioni sono progettate in Germania) al massimo si ricolloca qualche pilota, difficile spostare in Germania impiegati, tecnici, personale di terra.

Chiedo scusa, perché difficile?
La nostra storia è piena zeppa di persone che, per trovare condizioni di vita decenti, si sono mosse dal Belpaese alle lande di Arminio; non vedo il motivo per il quale non dovrebbero farlo i lavoratori di una ipotetica AZ assimilata da LH, oltretutto andando a percepire retribuzioni di teutonica consistenza...
 

L’azienda insolvente, al momento, è AZ, non le ditte fornitrici



Insomma.
C’erano 845 milioni al 31/10, nel frattempo sono passati due mesi, ci sono gli interessi da ripagare, che su 900 milioni non credo siano proprio bruscolini, 120 milioni sono stati usati a garanzia per IATA e 29 a garanzia del fuel hedging.
Non mi pare un problema semplicissimo e molto limitato.

Non sono un esperto, ma quelli dati a garanzia dovrebbero ritornare. Alla fine non saranno bruscolini ma neanche 900 come erroneamente si ripete spesso.
 
Attenzione alle parole usate perché convertire significa riportare in bonis Alitalia SAI trovando un accordo anche con gli altri creditori. Su questo forum pare sia una bestemmia
Non convertire, nell'articolo hanno parlato di good/bad company ma partecipare con CDP o altra partecipata statale alla cordata LH per l'acquisto della good company. Essendo il prestito ponte un credito privilegiato in primis si va rimborsare quello con gli interessi insieme alle spese della procedura. Per gli altri creditori in una situazione del genere mi sa che resta zero, così a occhio direi in tutte le soluzioni che non sia riportare la società in bonis ma tolto l'interesse di EY direi che le chance in ritorno in bonis sono nulle.
 
Per la verità volevo esprimere un concetto diverso. Volevo dire che nessuna delle tre proposte può contenere il nominativo della CdP.
Evocare l'azionariato statale equivale a dire che siamo a zero con le offerte, l'esatto contrario di quanto ha dichiarato ieri Calenda.
hai formalmente ragione ma le dichiarazioni politiche, ovunque e non solo in Italia, vanno lette in controluce: lui ha detto che gli italiani non avrebbero più buttato soldi, lo stesso che ha detto per ILVA.. e nella sua prospettiva "coperta" potrebbe ben dire: qui la fattispecie è diversa, c'è, come per ILVA, una vendita a un'azionista di maggioranza non statale, con la holding dello Stato, che non fa beneficienza perché è una s.p.a. con relativi vincoli, sia pure in una cornice normativa speciale come in tutti i Paesi occidentali, che assicura l'interesse nazionale proprio, anche giuridicamente, della compagnia in questione

vagli a dire che non è vero..
 
Chiedo scusa, perché difficile?
La nostra storia è piena zeppa di persone che, per trovare condizioni di vita decenti, si sono mosse dal Belpaese alle lande di Arminio; non vedo il motivo per il quale non dovrebbero farlo i lavoratori di una ipotetica AZ assimilata da LH, oltretutto andando a percepire retribuzioni di teutonica consistenza...
Per prima cosa va valutato se LH necessita delle figure che ritiene in esubero in AZ o meno, poi bisogna vedere se LH ritiene interessante assumere e trasferire in Germania personale italiano con tutte le problematiche familiari, età, lingua ecc... oppure preferisce assumere e formare direttamente personale tedesco giovane e senza necessità di trasferimenti all'estero e madrelingua. Insomma, tolto qualche pilota già con gli aa/vv avrei dubbi sull'opportunità da parte di LH di assumere eventuali esuberi AZ piuttosto che nuovo personale più giovane su cui investire.
 
Attenzione alle parole usate perché convertire significa riportare in bonis Alitalia SAI trovando un accordo anche con gli altri creditori. Su questo forum pare sia una bestemmia

Berioz l'unica cosa certa in questa vicenda e' che l'unico creditore che "forse" vedra' qualcosa e' lo stato col prestito ponte.
Per gli altri non ci sono speranze.
 
Per prima cosa va valutato se LH necessita delle figure che ritiene in esubero in AZ o meno, poi bisogna vedere se LH ritiene interessante assumere e trasferire in Germania personale italiano con tutte le problematiche familiari, età, lingua ecc... oppure preferisce assumere e formare direttamente personale tedesco giovane e senza necessità di trasferimenti all'estero e madrelingua. Insomma, tolto qualche pilota già con gli aa/vv avrei dubbi sull'opportunità da parte di LH di assumere eventuali esuberi AZ piuttosto che nuovo personale più giovane su cui investire.

Per prima cosa bisogna vedere quanti accetteranno le condizioni proposte (non solo economiche), che non saranno esattamente quelle di 20/30 anni fa.
 
Berioz l'unica cosa certa in questa vicenda e' che l'unico creditore che "forse" vedra' qualcosa e' lo stato col prestito ponte.
Per gli altri non ci sono speranze.

Il ristoro del creditori sarà direttamente proporzionale alla durezza della cura.
Capisco che i dipendenti sperino che anche il prestito ponte venga interamente consumato dall'intangibilità delle molte inefficienze e privilegi.
 
Il ristoro del creditori sarà direttamente proporzionale alla durezza della cura.
Capisco che i dipendenti sperino che anche il prestito ponte venga interamente consumato dall'intangibilità delle molte inefficienze e privilegi.

Scusa Berioz lo spiego in maniera più semplice possibile per come lo capisco io.
Chi compra dovrà restituire il debito ponte anzitutto. Mettiamo che i Commissari siano bravissimi ed arrivino a settembre ottobre 2018 avendo utilizzato 300 dei 900 mln ricevuti. Devono restituirli compresi i 300 mancanti.Visto che LH "sembrerebbe" avere offerto 300 mln, con questi vanno semplicemente a pari. Nessun creditore di nessun tipo della prima Alitalia riceve nulla.
Mettiamo che i Commissari si superino e spendano solo 100 mln del prestito ponte ( al di la che in quel momento inizierà " La Nazionalizzazione 4 - la vendetta "), con i 300 mln di LH ripagheranno 100 mln del prestito ponte e 200 mln serviranno per i creditori. I primi creditori sono quelli chirografari , quindi lo Stato , il Personale , le Tasse etc etc etc. Quindi i Creditori ordinari ( Banche , ex Soci e Fornitori ) non riceveranno nulla, esattamente peraltro come era successo nel 2008. Cura dura si , cura dura no , secondo me non riceveranno nulla.
 
Al momento il prestito ponte è stato appena intaccato

Non posso dire di aver seguito la vicenda di Alitalia, che mi appassiona davvero poco, e probabilmente qualche pezzo me lo sono perso per strada; ma mi viene da fare una domanda: se è vera questa affermazione, perché il prestito ponte, dagli iniziali 600 milioni, è stato incrementato di altri 300? Che senso ha?
 
Stato
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