Thread Alitalia - Ottobre 2017


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Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

Some valid points amongst the reviews, ma c'è anche tanta roba da far rabbrividire, il che si riflette sui punteggi della maggioranza dei vettori, vedi AF (6/10), DL (come AZ) e UA (3/10, seriously?). Dire che il volo è partito con 3 ore di ritardo senza tuttavia specificare che quel giorno, a Schiphol, KLM aveva cancellato una vagonata di voli causa nebbia è un po' fuorviante.

G
 
D'accordo, e aggiungo che nessuno è più bravo dei francesi a comprendere certi meccanismi ed hanno deciso di starsene fuori. Sotto il profilo legale, il bando prevede che devi prenderti almeno l'intero ramo aviation. Se chiudi la trattativa prendendotene ad es. 2/3, difficile che la vendita regga ad un'impugnazione dei concorrenti. MOL ci sguazzerebbe. Io resto convinto che il 17 ottobre saranno ancora tutti della partita, anche coloro che non presenteranno offerte vincolanti.
Tutto è possibile, vedremo.
 
(WAPA) - A quanto risulta ad AVIONEWS i tre commissari di Alitalia non hanno ricevuto nessuna offerta per un acquisto della compagnia in amministrazione straordinaria che lasci integra l'azienda.
Lufthansa sarebbe interessata solo a pezzi della compagnia italiana che fu di bandiera. La conferma arriva anche da una dichiarazione dell'ad di Lufthansa, Carsten Spohr, che ha dichiarato: "Alitalia per come è oggi non è tema da discutere, ma se ci fosse un'opportunità per creare una nuova struttura allora Lufthansa, come numero uno in Europa, sarebbe interessata".
EasyJet, che naturalmente è ben interessata al mercato del trasporto aereo in Italia, si muoverebbe solo se avesse garanzie e "coperture" dal Governo. Altrimenti non ha che da aspettare gli ampi spazi che si apriranno nei cieli italiani con il venir meno del secondo vettore più importante del mercato italiano.
Lo scenario che si prospetta è quello di una vendita a spezzatino, o più probabilmente che si azzeri tutto e si cerchi un fondo di investimenti straniero (forse Il fondo Cerberus o forse altro) che, saltata la gara, si faccia avanti. E (magari con Gubitosi al vertice della nuova azienda) muovendosi con una logica prevalentemente finanziaria, abbia le mani libere sul personale e sul piano industriale. Con buona pace naturalmente dei creditori di quella che è stata la gloriosa compagnia aerea del nostro Bel Paese, i quali resterebbero veramente con un pugno di mosche.

E qui c'è un altro punto dolente: il ministro dei Trasporti Delrio, molto impegnato in pur meritevoli scioperi della fame "a rotazione" (più o meno, forse, della durata di una giornata), in questo periodo si è distinto per la totale assenza di strategie politiche per quanto riguarda lo sviluppo futuro del trasporto aereo in Italia. Il 17 agosto lo ricordiamo in una improvvida conferenza-stampa con l'ad di Ryanair, O'Leary, e con il presidente dell'Enac Vito Riggio, in cui sostanzialmente annunciava che alla compagnia irlandese veniva affidato il trasporto aereo in Italia (evidentemente in sostituzione di Alitalia ormai ritenuta senza futuro) e che i contributi degli aeroporti all'aviolinea di Dublino sono da intendersi come contributi al marketing territoriale e non più, come tutti hanno sempre inteso, di aiuti di Stato (notoriamente non ammessi dall'Unione europea). In questo modo ovviamente ha anche depotenziato la gara in corso per la vendita di Alitalia. Questo feeling con O'Leary spiega forse anche le risposte imbarazzate e reticenti del ministro Delrio in tutta la vicenda che ha visto Ryanair cancellare 400 mila prenotazioni in Italia nei giorni scorsi.

Sarebbe rassicurante sapere che al Governo c'è un ministro dei Trasporti con le idee chiare sulle strategie e le linee di sviluppo del trasporto aereo nel nostro Paese, ma non abbiamo questa fortuna.
Il ministro dei Trasporti oggi ha l'obbligo politico non solo di farci conoscere le sorti future dell'azienda Alitalia e dei suoi dipendenti (cosa certamente seria), ma soprattutto di dire agli italiani in che modo si volerà in Italia nei prossimi anni, con quali compagnie, con quali aerei, con quali prezzi, verso quali destinazioni, da quali aeroporti. Ma su questo il silenzio è stato, ed è, totale.
E anche Enac, che per bocca del presidente Riggio "non è una autorità indipendente", ma un qualificato ente di regolazione tecnica, non ha finora brillato nelle sanzioni verso Ryanair e soprattutto nell'elaborazione di strategie che aiutassero il Governo a venire fuori dal "cul de sac" in cui è finito e dal quale non sa tirarsi fuori. Per non parlare della tutela ai passeggeri rimasti a terra, che hanno dovuto arrangiarsi da soli contrariamente a quanto è avvenuto in altri Paesi dell'Unione europea.
E anche il presidente dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti (Art), Camanzi, cosa aspetta a battere un colpo e farci sapere cosa ritiene di fare per dare più efficienza ad un settore che è ormai alla canna del gas?
Possibile che dopo tutti gli errori compiuti e i costi che le casse pubbliche hanno sostenuto per alimentare i vettori low-cost, non ci sia alcuna certezza sul futuro del trasporto aereo del nostro Paese?
Forse anche il ministro dello Sviluppo Economico Calenda potrebbe dire la sua. O no? (Avionews)
(NatBru)
 
Some valid points amongst the reviews, ma c'è anche tanta roba da far rabbrividire, il che si riflette sui punteggi della maggioranza dei vettori, vedi AF (6/10), DL (come AZ) e UA (3/10, seriously?). Dire che il volo è partito con 3 ore di ritardo senza tuttavia specificare che quel giorno, a Schiphol, KLM aveva cancellato una vagonata di voli causa nebbia è un po' fuorviante.

G

Proprio questo è il problema, anche se Airlinequality chiedendo la copia della carta di imbarco per pubblicare la recensione filtra molto i reviewer, non sempre questi scrivono recensioni con tutte le informazioni necessarie a portata di mano... Il danno ulteriore è dovuto al fatto che queste vengono lette a livello mondiale e, aggiungo, oggi questi portali hanno un numero di followers enorme.
 
Sul giornale di oggi HandelsBlatt c´é un´intervista a CS. Volevo riportare il seguente passaggio:

"...HB: Ist der Wunsch nach Wachstum mit der Übernahme von Air Berlin erfüllt, oder bereiten Sie schon den nächsten Coup vor? Bei der ebenfalls insolventen Alitalia gilt Lufthansa als aussichtsreichster Interessent.

Spohr: Italien ist für uns nach den USA der wichtigste Auslandsmarkt. Das Land ist ähnlich dezentral strukturiert wie Deutschland. Deshalb haben wir großes Interesse daran, unsere Marktposition hier mindestens zu halten, besser noch zu steigern. Mit einer Alitalia in ihrer bisherigen Verfassung ist das nicht möglich. Ob das mit einer neuen Alitalia möglich ist, darüber führen wir gerade Gespräche.

HB: Was meinen Sie mit "neuer Alitalia", haben Sie da mehr Details?

Spohr: Dafür wäre es zu früh. Aber noch mal: Die heutige Alitalia ist für uns kein Thema. Eine neue, das heißt neu aufgestellte, könnte es jedoch sein.

HB: Vielleicht kommt Alitalia nun auch zu früh. Sie müssen ja erst noch Air Berlin integrieren. Wie wird das ablaufen?

Spohr: Wir werden uns nicht überfordern, keine Sorge. Andererseits hat keine andere Airline-Gruppe mehr Erfahrung in Sachen Konsolidierung als wir. Denken Sie nur an Swiss, Austrian Airlines und Brussels Airlines. Allerdings steht der Erwerb von Teilen der Air Berlin ja noch unter dem Vorbehalt der Zustimmung aus Brüssel. Wir stehen da im intensiven Dialog, um dort mögliche Fragen zu beantworten...."

Traduzione:

"...HB: Dopo l´acquisto di Air Berlin avete completato il vostro progetto di consolidamento, oppure state giá pianificando il prossimo Coup? Lufthansa é il principale potenziale acquirente della insolvente Alitalia.

Spohr: L´Italia é il secondo mercato per importanza dopo gli USA per noi. Il Paese é strutturalmente decentrato come in Germania. Per questo abbiamo grande interesse di mantenere la nostra attuale posizione nel mercato, ma sarebbe meglio incrementarla. Con un´Alitalia come é oggi non é possibile. Se tutto questo sarebbe possibile con una nuova Alitalia, stiamo discutendo a riguardo in questi giorni.

HB: Cosa intende con una "nuova Alitalia", potrebbe essere piú preciso?

Spohr: Per questo é ancora troppo presto. Ma per essere chiari: L´Alitalia di oggi non é di interesse per noi. Una nuova, restruttura azienda lo potrebbe essere.

HB: Ma forse potrebbe essere anche troppo presto per Alitalia. Dovete ancora integrare Air Berlin. Come puó avvenire il tutto?

Spohr: Non ci metteremo sotto eccessivo stress, non si preoccupi. Dall´altro punto di vista non esiste un altro gruppo come noi che abbia piú esperienza nel consolidamento del mercato. Pensi solamente a Swiss, Austrian Airlines e Brussels Airlines. Inoltre stiamo ancora aspettando il via libera di Brussels per l´integrazione di Air Berlin. Siamo in continuo contatto per poter chiarire tutte le possibili domande..."

Perdonate la traduzione "maccheronica" fatta in questo momento in pausa pranzo, ma credo che sia comunque comprensibile. :very_drunk:
 
Sul giornale di oggi HandelsBlatt c´é un´intervista a CS. Volevo riportare il seguente passaggio:

"...HB: Dopo l´acquisto di Air Berlin avete completato il vostro progetto di consolidamento, oppure state giá pianificando il prossimo Coup? Lufthansa é il principale potenziale acquirente della insolvente Alitalia.

Spohr: L´Italia é il secondo mercato per importanza dopo gli USA per noi. Il Paese é strutturalmente decentrato come in Germania. Per questo abbiamo grande interesse di mantenere la nostra attuale posizione nel mercato, ma sarebbe meglio incrementarla. Con un´Alitalia come é oggi non é possibile. Se tutto questo sarebbe possibile con una nuova Alitalia, stiamo discutendo a riguardo in questi giorni.

HB: Cosa intende con una "nuova Alitalia", potrebbe essere piú preciso?

Spohr: Per questo é ancora troppo presto. Ma per essere chiari: L´Alitalia di oggi non é di interesse per noi. Una nuova, restruttura azienda lo potrebbe essere.
Io non ho ancora capito il senso di questa frase. Ristrutturata vuol dire? niente 320? Niente Embraer? niente personale di terra? una sfoltita generallizzata qua e là (nelle teste e negli stipendi), o una accetta ben precisa su alcuni settori?
 
Io non ho ancora capito il senso di questa frase. Ristrutturata vuol dire? niente 320? Niente Embraer? niente personale di terra? una sfoltita generallizzata qua e là (nelle teste e negli stipendi), o una accetta ben precisa su alcuni settori?

ciao aa/vv??,

CS non si é espresso a riguardo dicendo che é troppo presto per dire cosa significhi una nuova Alitalia. La mia interpretazione personale é che CS voglia poter avere totale carta bianca per "rifondare " Alitalia come vuole lui, una nuova Alitalia potrebbe avere questo significato. Un nuovo (l´ennessimo) AOC dove si crea un´azienda da zero che porterá lo stesso nome, ma dove aerei/rotte/network/prodotto sono decisi ex novo senza costrizioni provenienti da interessi e/o proprietari del passato. Questa é la mia libera interpretazione del significato "una nuova Alitalia". Ma potrebbe naturalmente essere del tutto sbagliata.
 
ciao aa/vv??,

CS non si é espresso a riguardo dicendo che é troppo presto per dire cosa significhi una nuova Alitalia. La mia interpretazione personale é che CS voglia poter avere totale carta bianca per "rifondare " Alitalia come vuole lui, una nuova Alitalia potrebbe avere questo significato. Un nuovo (l´ennessimo) AOC dove si crea un´azienda da zero che porterá lo stesso nome, ma dove aerei/rotte/network/prodotto sono decisi ex novo senza costrizioni provenienti da interessi e/o proprietari del passato. Questa é la mia libera interpretazione del significato "una nuova Alitalia". Ma potrebbe naturalmente essere del tutto sbagliata.

Affermare l'interesse per il mercato italiano, gli slot in monopolio e i bilaterali mi sembra talmente ovvio e banale da apparire un insulto all' l'intelligenza di chi ascolta.
Tutti hanno capito che alitalia significa doversi prendere anche dell'altro.
O se vogliamo dirla diversamente, quell'Alitalia li' dovresti pagarla almeno 3 mld.
 
approvato stamattina il decreto fiscale, che riguarda anche AZ con la proroga del prestito ponte

[....]
Tra le altre norme, anche la proroga del prestito ponte per Alitalia: una dotazione di 600 milioni che il governo ha messo a disposizione della compagnia impegnata nella ricerca di un nuovo proprietario per il rilancio, possibilmente evitando lo spezzatino.
Il prestito ponte era stato concesso lo scorso 2 maggio ed era restituibile entro 6 mesi: la scadenza dunque era fissata all'inizio di novembre, mentre lunedì 16 ottobre alle 18 scade il termine per presentare le offerte vincolanti per l'acquisto della società.

http://www.repubblica.it/economia/2...reto_fiscale_rottamazione_cartelle-178142640/
 
ciao aa/vv??,

CS non si é espresso a riguardo dicendo che é troppo presto per dire cosa significhi una nuova Alitalia. La mia interpretazione personale é che CS voglia poter avere totale carta bianca per "rifondare " Alitalia come vuole lui, una nuova Alitalia potrebbe avere questo significato. Un nuovo (l´ennessimo) AOC dove si crea un´azienda da zero che porterá lo stesso nome, ma dove aerei/rotte/network/prodotto sono decisi ex novo senza costrizioni provenienti da interessi e/o proprietari del passato. Questa é la mia libera interpretazione del significato "una nuova Alitalia". Ma potrebbe naturalmente essere del tutto sbagliata.
La lettura che viene data è quella del primo piano di LH e cioè non vuole la parte di terra, niente manutenzione che possa essere fatta presso strutture LH, azzerare tutto quello non indispensabile a livello di uffici e ridurre di circa 1/3 il personale di volo da riassumere con contratto Eurowings. Stiamo parlando di circa 3000 dipendenti su 10000. Una offerta del genere non può essere accolta dal governo anche se trovassero un handler che assumesse mettiamo 3000 dipendenti di terra (e per trovarlo servono contratti a lungo termine siglati da chi acquista la parte volo). Una situazione del genere vuol dire 5000 a spasso degli 11000 iniziarli contro i 1000 e rotti proposti da EY+banche.
Se non è riuscita la mediazione di far mettere LH insieme a EY è probabile che assisteremo al remake dell'affare ILVA dove i partecipanti sono stati fortemente consigliati ad unirsi in cordate e dall'altra parte spingeranno per l'opzione berioz e cioè conversione dei crediti e del prestito ponte da parte dello Stato, mano libera a Gubitosi per ristrutturare (e dopo un paio da massacro come sopra dubito che qualcuno si metta di traverso) e una volta ristrutturata iniezione di circa 1 miliardo di nuovo capitale per portare avanti un piano di investimenti già progettato. Anche perché il comportamento diametralmente opposto nella gestione della fase di amministrazione controllata da parte di AB e AZ ed il diverso comportamento di EY fa supporre che una idea per il futuro già l'abbiano.
 
Tutti hanno capito che alitalia significa doversi prendere anche dell'altro.

Ciao berioz,
io mi domando solo una cosa, in maniera onesta e sincera. Ma se non si trovasse nessuno disposto a prendersi anche questo "dell´altro" oltre all´azienda? Quale sarebbe l´alterantiva? Alitalia é effettivamente una necessitá ed interesse cosí grande dal costringere gli acquirenti a compromessi per cui non sono pronti? Oppure si corre il rischio di tirar troppo la corda e far scappare tutti i pretendenti (non parlo solo di LH ma in senso generale)? Cosa ne pensate?
 
La lettura che viene data è quella del primo piano di LH e cioè non vuole la parte di terra, niente manutenzione che possa essere fatta presso strutture LH, azzerare tutto quello non indispensabile a livello di uffici e ridurre di circa 1/3 il personale di volo da riassumere con contratto Eurowings. Stiamo parlando di circa 3000 dipendenti su 10000. Una offerta del genere non può essere accolta dal governo anche se trovassero un handler che assumesse mettiamo 3000 dipendenti di terra (e per trovarlo servono contratti a lungo termine siglati da chi acquista la parte volo). Una situazione del genere vuol dire 5000 a spasso degli 11000 iniziarli contro i 1000 e rotti proposti da EY+banche.
Se non è riuscita la mediazione di far mettere LH insieme a EY è probabile che assisteremo al remake dell'affare ILVA dove i partecipanti sono stati fortemente consigliati ad unirsi in cordate e dall'altra parte spingeranno per l'opzione berioz e cioè conversione dei crediti e del prestito ponte da parte dello Stato, mano libera a Gubitosi per ristrutturare (e dopo un paio da massacro come sopra dubito che qualcuno si metta di traverso) e una volta ristrutturata iniezione di circa 1 miliardo di nuovo capitale per portare avanti un piano di investimenti già progettato. Anche perché il comportamento diametralmente opposto nella gestione della fase di amministrazione controllata da parte di AB e AZ ed il diverso comportamento di EY fa supporre che una idea per il futuro già l'abbiano.

Ciao farfallina,
Tutto giusto e sono pienamente d´accordo con te. Resta solo un punto non chiaro. Da chi dovrebbe venire il miliardo (cifra minima secondo me) di investimento?
 
Ciao berioz,
io mi domando solo una cosa, in maniera onesta e sincera. Ma se non si trovasse nessuno disposto a prendersi anche questo "dell´altro" oltre all´azienda? Quale sarebbe l´alterantiva? Alitalia é effettivamente una necessitá ed interesse cosí grande dal costringere gli acquirenti a compromessi per cui non sono pronti? Oppure si corre il rischio di tirar troppo la corda e far scappare tutti i pretendenti (non parlo solo di LH ma in senso generale)? Cosa ne pensate?

Non c'è solo il bianco e il nero ma anche le mediazioni che però vedo sinceramente molto difficili da digerire per i tedeschi. Per questo motivo resto estremamente scettico sullo fatto che sarà Lufthansa ad acquistare AZ
 
Non c'è solo il bianco e il nero ma anche le mediazioni che però vedo sinceramente molto difficili da digerire per i tedeschi. Per questo motivo resto estremamente scettico sullo fatto che sarà Lufthansa ad acquistare AZ

Sono d´accordo con te su ambo i punti. Ma la situazione resta. Bisogna trovare qualcuno disposto a compromessi che abbia un piano serio e solido per non ritrovarsi in questa situazione nuovamente tra 5 anni per la quarta volta in un decennio. E al momento non ho idea di chi possa essere questo potenziale acquirente, per questo motivo chiedevo se qualcuno avesse qualche altra idea.
 
Ciao berioz,
io mi domando solo una cosa, in maniera onesta e sincera. Ma se non si trovasse nessuno disposto a prendersi anche questo "dell´altro" oltre all´azienda? Quale sarebbe l´alterantiva? Alitalia é effettivamente una necessitá ed interesse cosí grande dal costringere gli acquirenti a compromessi per cui non sono pronti? Oppure si corre il rischio di tirar troppo la corda e far scappare tutti i pretendenti (non parlo solo di LH ma in senso generale)? Cosa ne pensate?
Berioz da sempre teorizza che in caso di mancati pretendenti disposti a prendere un perimetro sufficientemente ampio si andrebbe alla ristrutturazione (grazie ai poteri dell'A.S.) e al ritorno sui propri passi dei vecchi soci (magari affiancati dal governo e forse da Generali che è l'altro creditore importante oltre agli ex soci) per portare avanti il piano Gubitosi / Ball.
Diciamo che le mosse dell'A.S. sono decisamente improntate alla continuità aziendale piuttosto che ad uno spezzatino stile AB. E nonostante considerato il contesto politico con l'affaire AB in Germania, il tentativo di nazionalizzazione con STX in Francia e la Brexit dall'UE su stimolo dei principali governi europei non possono arrivare grandi morali contro l'Italia.

L'ipotesi che vede un tandem LH-EY e forse altri è sicuramente indigesto in parte a LH per mentalità e modo di fare, ma deve mettere in conto che in trasferta il prezzo da pagare è superiore ai tappeti rossi avuti a casa propria. Il sapersi adattare è sicuramente uno dei limiti della mentalità tedesca, ecco perché berioz sostiene che alla fine LH rimarrà fuori dal gioco e le alleanze rimarranno con i franco-olandesi.
 
Sono d´accordo con te su ambo i punti. Ma la situazione resta. Bisogna trovare qualcuno disposto a compromessi che abbia un piano serio e solido per non ritrovarsi in questa situazione nuovamente tra 5 anni per la quarta volta in un decennio. E al momento non ho idea di chi possa essere questo potenziale acquirente, per questo motivo chiedevo se qualcuno avesse qualche altra idea.

Guarda che un piano industriale, che peraltro prevedeva proprio Gubitosi alla guida è già stato approvato. Detto piano prevedeva tra l'altro oltre 100 mln di risparmi già nel 2017 in conseguenza della rinegoziazione dei contrati in essere. Nessuno però ha spiegato come avrebbero potuto rinegoziare i contratti senza gli strumenti forniti dall'amministrazione straordinaria. Gubitosi l'altra settimana ha tenuto a puntualizzare che l'esito del referendum ha sorpreso tutti; temo che non sia stato completamente sincero.
 
Berioz da sempre teorizza che in caso di mancati pretendenti disposti a prendere un perimetro sufficientemente ampio si andrebbe alla ristrutturazione (grazie ai poteri dell'A.S.) e al ritorno sui propri passi dei vecchi soci (magari affiancati dal governo e forse da Generali che è l'altro creditore importante oltre agli ex soci) per portare avanti il piano Gubitosi / Ball.
Diciamo che le mosse dell'A.S. sono decisamente improntate alla continuità aziendale piuttosto che ad uno spezzatino stile AB. E nonostante considerato il contesto politico con l'affaire AB in Germania, il tentativo di nazionalizzazione con STX in Francia e la Brexit dall'UE su stimolo dei principali governi europei non possono arrivare grandi morali contro l'Italia.

L'ipotesi che vede un tandem LH-EY e forse altri è sicuramente indigesto in parte a LH per mentalità e modo di fare, ma deve mettere in conto che in trasferta il prezzo da pagare è superiore ai tappeti rossi avuti a casa propria. Il sapersi adattare è sicuramente uno dei limiti della mentalità tedesca, ecco perché berioz sostiene che alla fine LH rimarrà fuori dal gioco e le alleanze rimarranno con i franco-olandesi.

Grazie mille per la spiegazione esauriente Farfallina.
Io concordo con voi nella riluttanza tedesca di accettare compromessi, allo stesso tempo credo che qualsiasi riproposta di una gestione suddivisa tra piú partner che fino adesso non sono riusciti a trasformare in maniera positiva la situazione di Alitalia, sia un ripercorrere per la quarta volta esattamente la strada che ha portato AZ a fallire 3 volte in meno di un decennio. Tutto questo naturalmente IMHO.
 
Ciao farfallina,
Tutto giusto e sono pienamente d´accordo con te. Resta solo un punto non chiaro. Da chi dovrebbe venire il miliardo (cifra minima secondo me) di investimento?
Il piano bocciato dai dipendenti prevedeva circa 900 milioni di nuovi investimenti da parte dei soci (banche + EY), considerato anche il residuo del prestito ponte direi che ci siamo per investimenti e liquidità per la fase di start up di riconversione maggiormente verso il lungo raggio.
 
Guarda che un piano industriale, che peraltro prevedeva proprio Gubitosi alla guida è già stato approvato. Detto piano prevedeva tra l'altro oltre 100 mln di risparmi già nel 2017 in conseguenza della rinegoziazione dei contrati in essere. Nessuno però ha spiegato come avrebbero potuto rinegoziare i contratti senza gli strumenti forniti dall'amministrazione straordinaria. Gubitosi l'altra settimana ha tenuto a puntualizzare che l'esito del referendum ha sorpreso tutti; temo che non sia stato completamente sincero.
C'è una sua logica nell'andamento dell'A.S. in quello che dici.
 
Il piano bocciato dai dipendenti prevedeva circa 900 milioni di nuovi investimenti da parte dei soci (banche + EY), considerato anche il residuo del prestito ponte direi che ci siamo per investimenti e liquidità per la fase di start up di riconversione maggiormente verso il lungo raggio.

Si, perdonami se ripeto la domanda Farfallina, ma é solo per chiarire le mie idee. 900 milioni (banche + EY)..ma ora che EY ha altri problemi ed interessi, sicuri che EY sia ancora interessata?.. si riuscirebbe a raccogliere il miliardo senza EY?
 
Stato
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