PRIMA PARTE: YANGON E VOLO A THANDWE
Il 4 Aprile qui ad Hong Kong si celebra il Ching Ming Festival, una specie di giorno dei Morti, e quindi tutti gli uffici sono chiusi, anche il nostro. Cadendo di martedi’, ecco che nasce un bel weekend lungo, che io e mia moglie avevamo pianificato di passare in Vietnam.
A pochi giorni dalla partenza, il capo mi comunica che e’ necessario che vada a Yangon ad incontrare certi nostri partner, proprio il 4 e 5 Aprile.
Onde evitare crisi famigliari, cambiamo programma decidiamo di unire utile ad dilettevole e partiamo alla scoperta del Myanmar pur non rinunciando al relax che cercavamo.
Partiamo il tardo pomeriggio dai rispettivi uffici, dopo aver depositato la prole presso i nonni materni.
Mia moglie partendo da Kowloon east opta per gli efficenti e comodissimi Airflyer di KMB, dei possenti Alexander-Dennis Enviro 500 double deck con sedili in pelle italiana, con un tempo di percorrenza di circa 1 ora.
Io partendo da Tsuen Wan, prendo un taxi dal mio ufficio fino alla stazione dell’Airport Express di Tsing Yi, quell’isoletta collegata con lo Stone Cutter Bridge ed il Tsing Ma Bridge rispettivamente a Kowloon e Lantau, arrivo a HKIA in 40minuti.
Tengo monitorato il tempo di attesa del treno grazie ai graziosi RADO da parete, 10 minuti
ariport express tsing yi by Martino Di Conscio, on Flickr
Hong Kong International Airport, che il prossimo anno celebrera’ 20 anni di attivita’
hkg depart hall by Martino Di Conscio, on Flickr
Appuntamento presso i banchi Check In di Myanmar National Airlines
myn checkin by Martino Di Conscio, on Flickr
Il gate del nostro volo e’ nella nuova zona, denominata Midfield Concourse. Per raggiungerla e’ stato allungato il persorso del people mover, un treno gommato automatico che corre in un tunnel sotterraneo.
hkg train by Martino Di Conscio, on Flickr
Il Midfield Concourse e’ territorio di Hong Kong Airlines, che ha tutti i voli in partenza da qui. Archittetonicamente si presenta molto ampio ma un po’ buio, a mio giudizio.
midfield concourse central by Martino Di Conscio, on Flickr
midfield concourse wing by Martino Di Conscio, on Flickr
L’iconico totem presente presso ogni gate, una delle (poche) eredita’ del vecchio Kai Tak
HKG gate by Martino Di Conscio, on Flickr
Volare da HKG riserva sempre qualche novita’, come la scoperta di questo 737 di EASTAR, compagnia coreana che ignoravo
EASTAR JET by Martino Di Conscio, on Flickr
Imbarchiamo in orario, il percorso che dal gate porta al finger include questa rampa in 3 parti, le due laterali per la discesa al finger, la centrale per la discesa verso gli arrivi. La moquette sara’ anche silenziosa e piacevole al passo, ma assolutamente non trolley-friendly.
HKG finger by Martino Di Conscio, on Flickr
Il nostro veivolo e’ un Boeing 737-800 consegnato nuovo a ottobre 2015, in leasing con GECAS. Mi stupisce molto che un Lessor di questo calibro accetti di dare in leasing veivoli nuovi, segno di un nuovo corso per questa Nazione.
A bordo, cosi’ si presentano Le poltrone di J
myn biz by Martino Di Conscio, on Flickr
E di Economica
MYN ECO by Martino Di Conscio, on Flickr
Il leg room e’ buono
MYN legroom by Martino Di Conscio, on Flickr
Ed il posto ordinato e pulito
myn table by Martino Di Conscio, on Flickr
myn safety card by Martino Di Conscio, on Flickr
MYN cabin by Martino Di Conscio, on Flickr
Le AV sono cordiali e la loro divisa molto elegante e sensuale
myn av by Martino Di Conscio, on Flickr
Ci muoviamo dal gate con qualche minuto di ritardo, a fianco di noi un Malindo
wing view malindo by Martino Di Conscio, on Flickr
Nel percorso alla 25L incontriamo Vietnam Airlines
vietn by Martino Di Conscio, on Flickr
A casa HKG comandano loro, con i nuovi A350
CX 350 by Martino Di Conscio, on Flickr
Ed i loro cugini asiatici, sempre con A350
SIN350 by Martino Di Conscio, on Flickr
Loro invece vivono in affitto, ma a differenza dei padroni in rosso hanno solo la livrea e non i conti... Le mie esperienze di volo con Hong Kong Airlines sono sempre state ottime, in particolare l'utilizzo del 330 su voli di breve durata li rende piacevoli sia in economica, grazie a buon legroom e IFE, sia in business grazie alle comode poltrone singole e reclinabili a 180deg
HKairlines 330 by Martino Di Conscio, on Flickr
Continua lo spotting da finestrino con un bellissimo A330 Garuda
Garuda 777 by Martino Di Conscio, on Flickr
E B767 ANA
ANA767 by Martino Di Conscio, on Flickr
Ci ritroviamo presto in aria e inizia il servizio di bordo: pollo, riso e la girella.
myn meal inbound by Martino Di Conscio, on Flickr
Sopra le nuvole di gode di un’ottima visuale
myn wing inbound by Martino Di Conscio, on Flickr
Arriviamo a Yangon (RGN) all’imbrunire
biancheria by Martino Di Conscio, on Flickr
La scritta blu accoglie gli ospiti internazionali
yangon intern apt by Martino Di Conscio, on Flickr
Fatta eccezione degli stati ASEAN, la maggior parte dei cittadini stranieri in visita turistica puo’ ottenere facilmente il visto online nel sito del relativo Ministero, e’ curioso che il pagamente tramite CC sia intestato ad una societa’ di Singapore.
Non c’e’ modo invece, che io sappia, di fare il visto espresso all’arrivo.
arrival rgn by Martino Di Conscio, on Flickr
Per la notte a Yangon abbiamo prenotato un albergo in centro, dove soggiornano anche i nostri clienti, pertanto mentre mia moglie spende la serata in SPA, io mi sbrigo i miei appuntamenti nella lobby. Specifico questo solo per giustificare la seguente foto, visto che alle 11 inoltrate questa era la meno peggiore scelta dell’unico ristorante dell’hotel aperto, ovvero quello a bordo piscina
pizza by Martino Di Conscio, on Flickr
Come ogni viaggio che si rispetti, la prima sera si fa l’incontro con la bionda che mi accompagnera’ per tutto il viaggio, ovvero la mitica “BIRRA LOCALE”, in questo caso “Myanmar Premium”
myanmar beer by Martino Di Conscio, on Flickr
La mattina dopo la sveglia suona presto per godersi la mattinata a Yangon e prendere poi l’aeree per Ngapali alle 13:35.
Le strade di Yangon sono molto trafficate, non tanto per il numero di mezzi, quando per la gestione del traffico e delle strade, all’opposto del buon senso. A parte questo, ho trovato piu’ ordine di quello che mi aspettavo, specie se in confronto a Manila o Phenom Phen.
Yangon, o Rangon, era la vecchia capitale della “Birmania”, cosi’ chiamata per la predominanza politica e culturale della popolazione di etnia Birmana, che abita nell’area centrale e sud del paese. Nella zona nord esistono invece diversi gruppi etnici, ed in particolare lo stato del Rakhaing, tristemente famoso per la presunta pulizia etnica in corso da parte del governo militare contro i mussulmani originari dal Bangladesh. Rakhaing e’ dove stiamo andando.
La capitale del nuovo Myanmar e’ Nay Pyi Daw, una capitale nel deserto, un citta’ costruita per essere il centro politico e militare del paese, poco distante dalla seconda citta’ in ordine di importanza, Mandaly. La prima rimane comunque Yangon.
Concentriamo le poche ore a disposizione visitando la principale pagoda della nazione, pagoda Shwedagon.
Per entrare nella pagoda, esiste l’ingresso dei fedeli e quello dei visitatori, in quest’ultimo queste due simpatiche ragazze ci chiedono di entrare scalzi
girls pagoda by Martino Di Conscio, on Flickr
E per me, che indosso dei calzoni corti, di vestire il tradizionale Longyi, che tutti i birmani indossano sempre ed ovunque. Il risultato di questo outfit, abbinato alle 4 scale mobili che necessita salire per raggiungere il luogo, e’ questo
naked feet elevator by Martino Di Conscio, on Flickr
L’ingresso nell’area sacra ripaga lo sforzo, la campana principale di 100metri completamente ricoperta d’oro
main pagoda by Martino Di Conscio, on Flickr
view pagoda by Martino Di Conscio, on Flickr
I fedeli portano offerte ed i monaci sono le superstar
girs with item pagoda by Martino Di Conscio, on Flickr
Preghiera di gruppo
pray by Martino Di Conscio, on Flickr
Attorno alla pagoda solo situati dei capitelli, uno per ogni giorno della settimana. I fedeli sono molto socievoli e desiderosi di aiutarci a capire il luogo dove ci troviamo. Alcuni ci aiutano con le foto, altri ci raccontano le loro storie ed un altro cerca sul suo libricino i giorni della settimana in cui io e mia moglie siamo nati, indirizzandoci ai relativi capitelli.
thursday corner by Martino Di Conscio, on Flickr
saturday corner by Martino Di Conscio, on Flickr
La giornata e’ torrida, il pavimento e’ incandescente e cammino come in spiaggia durante il solleone, invidio questa statua che i fedeli bagnano come segno di adorazione
washing statue by Martino Di Conscio, on Flickr
Vengono depositati fiori veri e complessi origami di carta
detail girl and paper flawer by Martino Di Conscio, on Flickr
girl pray at corner by Martino Di Conscio, on Flickr
Incenso, candele e fuoco completano la preghiera
detail smoke by Martino Di Conscio, on Flickr
Al di fuori si stanno celebrando un rito di consacrazione, e’ importante che TUTTI sentano che c’e’ qualcosa da festeggiare
speakers by Martino Di Conscio, on Flickr
rgn wedd ladies by Martino Di Conscio, on Flickr
rgn wedd ladies 2 by Martino Di Conscio, on Flickr
Ci avviamo verso l’aeroporto in axi
rgn by taxi by Martino Di Conscio, on Flickr
All’ingresso di RGN vi e’ uno screening di sicurezza
rgn apt door inspection by Martino Di Conscio, on Flickr
La zona partenze non e’ affollata
rgn departure hall view by Martino Di Conscio, on Flickr
rgn departure display by Martino Di Conscio, on Flickr
Oggi si vola FMI Air, direzione Thandwe (SNW), l’aeroporto che serve Ngapali
fmi checkin rgn by Martino Di Conscio, on Flickr
fmi ticket by Martino Di Conscio, on Flickr
I controlli di sicurezza lasciano un po’ a desiderare
rgn safey inspection by Martino Di Conscio, on Flickr
FMI Air e’ una sussidiaria di Yoma Group, uno dei 2 bancario/industriale piu’ potenti del Myanmar assieme a KBZ, anch’essa titolare di una compangia aerea con cui volero’ il ritorno.
FMI a RGN offre ai suoi passeggeri una lounge di attesa, che e’ nuova, spaziosa e ben fornita
fmi vip desk by Martino Di Conscio, on Flickr
fmi vip food by Martino Di Conscio, on Flickr
Dalle finestre possiamo ammirare questo bel E190 nella retro livery di Myanmar National
myn retro by Martino Di Conscio, on Flickr
Ed questo branco di ATR
apron view atr rgn by Martino Di Conscio, on Flickr
gate rgn fmi by Martino Di Conscio, on Flickr
L’imbarco avviene tramite bus, il nostro veivolo e’ un nuovissimo ATR 72-600, costruito nel 2013 ma consegnato a FMI pochi mesi prima con nuovi interni
rgn atr fim by Martino Di Conscio, on Flickr
board fmi by Martino Di Conscio, on Flickr
door view fmi by Martino Di Conscio, on Flickr
La cabina e’ ariosa e luminosa, la scelta dei colosi e’ secondo me perfetta
cabin view back fmi by Martino Di Conscio, on Flickr
Il veivolo e’ configurato ad una classe
seat fmi by Martino Di Conscio, on Flickr
front seat fmi by Martino Di Conscio, on Flickr
legroom fmi by Martino Di Conscio, on Flickr
Ci troviamo in una piazzola praticamente in testata, quindi ci muoviamo ed in pochi minuti siamo in aria, volare su un turbopropulsore e’ sempre emozionante.
Anche da’alto le pagode sono enormi
pagoda from air by Martino Di Conscio, on Flickr
pagoda from air far by Martino Di Conscio, on Flickr
Il volo per Thandwe si compone di due tratte, la prima a Sittwe (AKY) e la seconda verso la destinazione finale. Durante lo stop rimarremo all’interno del veivolo.
La prima tappa e’ di circa 2 ore, con un LF del 50%, durante la quale viene servito un pranzo leggero
catering fmi by Martino Di Conscio, on Flickr
Il volo e’ lungo abbastanza per consentirmi un walkaround, l’immancabile foto della ritirata
washroom fmi by Martino Di Conscio, on Flickr
folded stair fmi by Martino Di Conscio, on Flickr
IMG_0765 by Martino Di Conscio, on Flickr
IMG_0764 by Martino Di Conscio, on Flickr
fmi safety card by Martino Di Conscio, on Flickr
Il volo procede leggero fino a Sittwe
aky rwy view by Martino Di Conscio, on Flickr
aky arrivals by Martino Di Conscio, on Flickr
Safety first
aky fire by Martino Di Conscio, on Flickr
But most important, VIP first
aky vip by Martino Di Conscio, on Flickr
Ad AKY scendono quasi tutti i passeggeri ad eccezione di noi ed una coppia di francesi, l’aeromobile vuoto e fonte di ispirazione per questa foto
cabin front fmi by Martino Di Conscio, on Flickr
Stiamo in apron circa 15 minuti, nella quale non vi sono altri movimenti, prima di ripartire si aggiungono una manciata di passeggeri. Durante il volo di 45 minuti viene servito uno spuntino
catering fmi snack by Martino Di Conscio, on Flickr
Iniziano le manovre di avvicinamento, la luce si riflette sui fiumi e canali di irrigazione
river view near sny by Martino Di Conscio, on Flickr
river view near snw by Martino Di Conscio, on Flickr
Arrivati a Thandwe il tramonto e’ subito suggestivo, non amo le linee dell’ATR ma complice l’ottima esperienza vissuta, la bella livrea e la luce calda, non riesco a trattenermi a fare diverse foto del veivolo (vi tralascio quelle con me)
fmi atr close view by Martino Di Conscio, on Flickr
atr fmi walking away by Martino Di Conscio, on Flickr
Aviazione Civile c’e’
tag by Martino Di Conscio, on Flickr
Baggage Handling System
baggage handling fmi snw by Martino Di Conscio, on Flickr
L’aeroporto e’ minuscolo, ma trovano spazio i desk dei vari resort presenti, dove il nostro driver ci attende per portarci in hotel.
FINE PRIMA PARTE.
NELLA SECONDA PARTE, LE SPIAGGE DI NGAPALI
Il 4 Aprile qui ad Hong Kong si celebra il Ching Ming Festival, una specie di giorno dei Morti, e quindi tutti gli uffici sono chiusi, anche il nostro. Cadendo di martedi’, ecco che nasce un bel weekend lungo, che io e mia moglie avevamo pianificato di passare in Vietnam.
A pochi giorni dalla partenza, il capo mi comunica che e’ necessario che vada a Yangon ad incontrare certi nostri partner, proprio il 4 e 5 Aprile.
Onde evitare crisi famigliari, cambiamo programma decidiamo di unire utile ad dilettevole e partiamo alla scoperta del Myanmar pur non rinunciando al relax che cercavamo.
Partiamo il tardo pomeriggio dai rispettivi uffici, dopo aver depositato la prole presso i nonni materni.
Mia moglie partendo da Kowloon east opta per gli efficenti e comodissimi Airflyer di KMB, dei possenti Alexander-Dennis Enviro 500 double deck con sedili in pelle italiana, con un tempo di percorrenza di circa 1 ora.
Io partendo da Tsuen Wan, prendo un taxi dal mio ufficio fino alla stazione dell’Airport Express di Tsing Yi, quell’isoletta collegata con lo Stone Cutter Bridge ed il Tsing Ma Bridge rispettivamente a Kowloon e Lantau, arrivo a HKIA in 40minuti.
Tengo monitorato il tempo di attesa del treno grazie ai graziosi RADO da parete, 10 minuti

Hong Kong International Airport, che il prossimo anno celebrera’ 20 anni di attivita’

Appuntamento presso i banchi Check In di Myanmar National Airlines

Il gate del nostro volo e’ nella nuova zona, denominata Midfield Concourse. Per raggiungerla e’ stato allungato il persorso del people mover, un treno gommato automatico che corre in un tunnel sotterraneo.

Il Midfield Concourse e’ territorio di Hong Kong Airlines, che ha tutti i voli in partenza da qui. Archittetonicamente si presenta molto ampio ma un po’ buio, a mio giudizio.


L’iconico totem presente presso ogni gate, una delle (poche) eredita’ del vecchio Kai Tak

Volare da HKG riserva sempre qualche novita’, come la scoperta di questo 737 di EASTAR, compagnia coreana che ignoravo

Imbarchiamo in orario, il percorso che dal gate porta al finger include questa rampa in 3 parti, le due laterali per la discesa al finger, la centrale per la discesa verso gli arrivi. La moquette sara’ anche silenziosa e piacevole al passo, ma assolutamente non trolley-friendly.

Il nostro veivolo e’ un Boeing 737-800 consegnato nuovo a ottobre 2015, in leasing con GECAS. Mi stupisce molto che un Lessor di questo calibro accetti di dare in leasing veivoli nuovi, segno di un nuovo corso per questa Nazione.
A bordo, cosi’ si presentano Le poltrone di J

E di Economica

Il leg room e’ buono

Ed il posto ordinato e pulito



Le AV sono cordiali e la loro divisa molto elegante e sensuale

Ci muoviamo dal gate con qualche minuto di ritardo, a fianco di noi un Malindo

Nel percorso alla 25L incontriamo Vietnam Airlines

A casa HKG comandano loro, con i nuovi A350

Ed i loro cugini asiatici, sempre con A350

Loro invece vivono in affitto, ma a differenza dei padroni in rosso hanno solo la livrea e non i conti... Le mie esperienze di volo con Hong Kong Airlines sono sempre state ottime, in particolare l'utilizzo del 330 su voli di breve durata li rende piacevoli sia in economica, grazie a buon legroom e IFE, sia in business grazie alle comode poltrone singole e reclinabili a 180deg

Continua lo spotting da finestrino con un bellissimo A330 Garuda

E B767 ANA

Ci ritroviamo presto in aria e inizia il servizio di bordo: pollo, riso e la girella.

Sopra le nuvole di gode di un’ottima visuale

Arriviamo a Yangon (RGN) all’imbrunire

La scritta blu accoglie gli ospiti internazionali

Fatta eccezione degli stati ASEAN, la maggior parte dei cittadini stranieri in visita turistica puo’ ottenere facilmente il visto online nel sito del relativo Ministero, e’ curioso che il pagamente tramite CC sia intestato ad una societa’ di Singapore.
Non c’e’ modo invece, che io sappia, di fare il visto espresso all’arrivo.

Per la notte a Yangon abbiamo prenotato un albergo in centro, dove soggiornano anche i nostri clienti, pertanto mentre mia moglie spende la serata in SPA, io mi sbrigo i miei appuntamenti nella lobby. Specifico questo solo per giustificare la seguente foto, visto che alle 11 inoltrate questa era la meno peggiore scelta dell’unico ristorante dell’hotel aperto, ovvero quello a bordo piscina

Come ogni viaggio che si rispetti, la prima sera si fa l’incontro con la bionda che mi accompagnera’ per tutto il viaggio, ovvero la mitica “BIRRA LOCALE”, in questo caso “Myanmar Premium”

La mattina dopo la sveglia suona presto per godersi la mattinata a Yangon e prendere poi l’aeree per Ngapali alle 13:35.
Le strade di Yangon sono molto trafficate, non tanto per il numero di mezzi, quando per la gestione del traffico e delle strade, all’opposto del buon senso. A parte questo, ho trovato piu’ ordine di quello che mi aspettavo, specie se in confronto a Manila o Phenom Phen.
Yangon, o Rangon, era la vecchia capitale della “Birmania”, cosi’ chiamata per la predominanza politica e culturale della popolazione di etnia Birmana, che abita nell’area centrale e sud del paese. Nella zona nord esistono invece diversi gruppi etnici, ed in particolare lo stato del Rakhaing, tristemente famoso per la presunta pulizia etnica in corso da parte del governo militare contro i mussulmani originari dal Bangladesh. Rakhaing e’ dove stiamo andando.
La capitale del nuovo Myanmar e’ Nay Pyi Daw, una capitale nel deserto, un citta’ costruita per essere il centro politico e militare del paese, poco distante dalla seconda citta’ in ordine di importanza, Mandaly. La prima rimane comunque Yangon.
Concentriamo le poche ore a disposizione visitando la principale pagoda della nazione, pagoda Shwedagon.
Per entrare nella pagoda, esiste l’ingresso dei fedeli e quello dei visitatori, in quest’ultimo queste due simpatiche ragazze ci chiedono di entrare scalzi

E per me, che indosso dei calzoni corti, di vestire il tradizionale Longyi, che tutti i birmani indossano sempre ed ovunque. Il risultato di questo outfit, abbinato alle 4 scale mobili che necessita salire per raggiungere il luogo, e’ questo

L’ingresso nell’area sacra ripaga lo sforzo, la campana principale di 100metri completamente ricoperta d’oro


I fedeli portano offerte ed i monaci sono le superstar

Preghiera di gruppo

Attorno alla pagoda solo situati dei capitelli, uno per ogni giorno della settimana. I fedeli sono molto socievoli e desiderosi di aiutarci a capire il luogo dove ci troviamo. Alcuni ci aiutano con le foto, altri ci raccontano le loro storie ed un altro cerca sul suo libricino i giorni della settimana in cui io e mia moglie siamo nati, indirizzandoci ai relativi capitelli.


La giornata e’ torrida, il pavimento e’ incandescente e cammino come in spiaggia durante il solleone, invidio questa statua che i fedeli bagnano come segno di adorazione

Vengono depositati fiori veri e complessi origami di carta


Incenso, candele e fuoco completano la preghiera

Al di fuori si stanno celebrando un rito di consacrazione, e’ importante che TUTTI sentano che c’e’ qualcosa da festeggiare



Ci avviamo verso l’aeroporto in axi

All’ingresso di RGN vi e’ uno screening di sicurezza

La zona partenze non e’ affollata


Oggi si vola FMI Air, direzione Thandwe (SNW), l’aeroporto che serve Ngapali


I controlli di sicurezza lasciano un po’ a desiderare

FMI Air e’ una sussidiaria di Yoma Group, uno dei 2 bancario/industriale piu’ potenti del Myanmar assieme a KBZ, anch’essa titolare di una compangia aerea con cui volero’ il ritorno.
FMI a RGN offre ai suoi passeggeri una lounge di attesa, che e’ nuova, spaziosa e ben fornita


Dalle finestre possiamo ammirare questo bel E190 nella retro livery di Myanmar National

Ed questo branco di ATR


L’imbarco avviene tramite bus, il nostro veivolo e’ un nuovissimo ATR 72-600, costruito nel 2013 ma consegnato a FMI pochi mesi prima con nuovi interni



La cabina e’ ariosa e luminosa, la scelta dei colosi e’ secondo me perfetta

Il veivolo e’ configurato ad una classe



Ci troviamo in una piazzola praticamente in testata, quindi ci muoviamo ed in pochi minuti siamo in aria, volare su un turbopropulsore e’ sempre emozionante.
Anche da’alto le pagode sono enormi


Il volo per Thandwe si compone di due tratte, la prima a Sittwe (AKY) e la seconda verso la destinazione finale. Durante lo stop rimarremo all’interno del veivolo.
La prima tappa e’ di circa 2 ore, con un LF del 50%, durante la quale viene servito un pranzo leggero

Il volo e’ lungo abbastanza per consentirmi un walkaround, l’immancabile foto della ritirata





Il volo procede leggero fino a Sittwe


Safety first

But most important, VIP first

Ad AKY scendono quasi tutti i passeggeri ad eccezione di noi ed una coppia di francesi, l’aeromobile vuoto e fonte di ispirazione per questa foto

Stiamo in apron circa 15 minuti, nella quale non vi sono altri movimenti, prima di ripartire si aggiungono una manciata di passeggeri. Durante il volo di 45 minuti viene servito uno spuntino

Iniziano le manovre di avvicinamento, la luce si riflette sui fiumi e canali di irrigazione


Arrivati a Thandwe il tramonto e’ subito suggestivo, non amo le linee dell’ATR ma complice l’ottima esperienza vissuta, la bella livrea e la luce calda, non riesco a trattenermi a fare diverse foto del veivolo (vi tralascio quelle con me)


Aviazione Civile c’e’

Baggage Handling System

L’aeroporto e’ minuscolo, ma trovano spazio i desk dei vari resort presenti, dove il nostro driver ci attende per portarci in hotel.
FINE PRIMA PARTE.
NELLA SECONDA PARTE, LE SPIAGGE DI NGAPALI
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