Il nostro problema è che non abbiamo solo politici ciarlatani, ma anche imprenditori allucinanti.
Al di là di quanto possa sembrare pittoresco questo personaggio...
Mah, non so se queste definizioni siano proprio fondate, in questo caso.
Beh se ha intenzione di fare a Cortina ciò che ha fatto ad Asiago tra aerostazione, bar/ristorante, terrazza, b&b ed eventi... a mio avviso c'è solo da dargli le chiavi!
Da utente, concordo in pieno: ha rivitalizzato un aeromorto, e ne ha fatto un vero gioiello. Qualche giorno fa ne parlavo con il direttore (che cura anche l'antincendio, la radio e l'amministrazione: one-man-band come raramente si vede in Italia, ma è frequente all'estero): hanno fatto promozione andando alle fiere aeronautiche, e gli arrivi si sono moltiplicati, specie dalla Germania (fra parentesi, dice che i conti sono in pareggio, e comunque affari loro). Quindi, perchè non si potrebbe fare lo stesso anche a Cortina?
Gli arredi sono tutti in cartone pressato: chissa perchè
Originariamente inviato da nik900
"Ma qui si tratta di una superficie cementificata e abbandonata, che ospita autocaravan, e che tale resterebbe lì, in disuso."
E che sarebbe ampliata, di molto, cementificando ancora una volta un pezzo di natura unico al mondo. L'articolo parla chiaro. Per creare cosa? L'ennesima cattedrale nel deserto all'italiana.
Per fare un esempio, St.Moritz ha il suo aeroporto, e l'Engadina non è da meno delle Dolomiti. Anche altrove, dove certe sensibilità (o a volte fisime) sono perfino superiori alle nostre, gli aeroporti (minori) si fanno e si usano; un esempio visitato di recente, Lienz (LOKL):
Non mi sembra un brutto posto, o un ambiente naturale degradato, eppure nella civilissima Austria... ci si vola. E così in mille altri casi.
Esempi di piccoli aeroporti privati sensati e funzionanti ci sono anche in Italia, non deve necessariamente tutto finire a "cattedrali nel deserto".