Thread Alitalia - Giugno 2017


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ALITALIA: FIT, OGNUNO FACCIA SUA PARTE PER RISOLLEVARE SETTORE
21 giugno 2017- 16:55

Roma, 21 giu. (AdnKronos) - Per risollevare il trasporto aereo, "ognuno faccia tutto ciò che è nelle proprie competenze e possibilità: noi siamo pronti da tempo”. A chiederlo è il segretario nazionale della Fit-Cisl, Emiliano Fiorentino, nel corso di un'audizione al Senato. Un'occasione, questa, "per riportare per l’ennesima volta all’attenzione delle istituzioni il problema del trasporto aereo in Italia, che oggi vede al centro la vertenza Alitalia, ma da sempre grava su aziende più piccole del settore, che fanno parte della filiera”. “È stata ribadita l’importanza e l’ormai impellente necessità – prosegue Fiorentino – di regole di sistema certe e che siano rispettate da tutti, perché, nonostante gli sforzi che possono pervenire dall’egregio lavoro, che gli attuali Commissari di Alitalia stanno facendo e relativamente al quale noi tutti auspichiamo la vendita dell’azienda nella sua interezza, se alla risoluzione di una così delicata vertenza non seguirà un intervento regolatore, tra pochissimi anni ci ritroveremo nella stessa identica situazione di oggi”. “Il mercato italiano oramai da qualche anno è stato aggredito ferocemente dalle compagnie low cost. Presto da Fiumicino, uno dei più importanti hub europei, partiranno anche voli di lungo raggio di questi vettori verso il Nord America. Quindi la stessa Alitalia verrà aggredita anche sulle tratte per essa più redditizie. Abbiamo chiesto che ognuno faccia tutto ciò che è nelle proprie competenze e possibilità: noi siamo pronti da tempo”, conclude Fiorentino.



Delrio: "Buone offerte anche con vincolo 49%"

"Non è il vincolo del 49% che potrà far decidere per una soluzione ottimale per Alitalia, ci possono essere ottime soluzioni per la compagnia anche rimanendo nel limite del 49%, questo deve essere molto chiaro".

Lo ha dichiarato il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, a Cagliari per il G7 dei Trasporti, durante un breve sopralluogo nell'ex Manifattura Tabacchi che ospita il summit. "Abbiamo buone offerte anche con il vincolo del 49%, possiamo continuare a lavorare in modo ugualmente efficace - ha aggiunto - in generale sono realista, vedo che la compagnia ha margini di miglioramento, noto anche più fiducia tra i dipendenti, anche oggi ho parlato con una hostess in aereo.

Il lavoro dei commissari è buono - ha confermato il ministro - abbiamo ricevuto molte offerte, sembrava che Alitalia non la volesse nessuno e invece non è così perché il settore aereo è un settore in crescita".

http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=53749
 

Delrio: "Buone offerte anche con vincolo 49%"

"Non è il vincolo del 49% che potrà far decidere per una soluzione ottimale per Alitalia, ci possono essere ottime soluzioni per la compagnia anche rimanendo nel limite del 49%, questo deve essere molto chiaro".

Lo ha dichiarato il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, a Cagliari per il G7 dei Trasporti, durante un breve sopralluogo nell'ex Manifattura Tabacchi che ospita il summit. "Abbiamo buone offerte anche con il vincolo del 49%, possiamo continuare a lavorare in modo ugualmente efficace - ha aggiunto - in generale sono realista, vedo che la compagnia ha margini di miglioramento, noto anche più fiducia tra i dipendenti, anche oggi ho parlato con una hostess in aereo.

Il lavoro dei commissari è buono - ha confermato il ministro - abbiamo ricevuto molte offerte, sembrava che Alitalia non la volesse nessuno e invece non è così perché il settore aereo è un settore in crescita".

http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=53749

Il punto è chi ci metterà il 51%... a questo punto è pensabile che il governo possa precettare Trenitalia?
 
La sicurezza di Delrio fa pensare a questo punto dove non ci sono offerte ma semplice accesso alla data room.
Non è sicurezza, ma un tentativo di controbattere le dichiarazioni della Bulc, la quale ha ribadito che la Commissione ha emanato disposizioni chiare sul controllo delle compagnie UE da parte di soggetti extracomunitari. E' evidente che l'accresciuta difficoltà nel poter interpretare con una certa discrezionalità il RE, abbinata al mantenimento del limite del 49%, infastidisce non poco il governo.
Le dichiarazioni di Delrio probabilmente non sono altro che un tentativo di allargare gli spazi di manovra.

"Non cambieremo le regole del 49% per l'acquisizione della compagnia aerea, ma garantiremo spiegazioni molto chiare della norma in modo che tutti le possano usare per eventuali acquisizioni o joint venture". Lo ha dichiarato il commissario Ue per i Trasporti, Violeta Bulc, rispondendo a una domanda dei giornalisti su Alitalia, a margine di una iniziativa collaterale al G7 Trasporti a bordo della nave Janas della Tirrenia attraccata al porto di Cagliari.

https://www.milanofinanza.it/news/alitalia-bulc-resta-norma-49-ma-piu-trasparenza-201706211430586322
 
Non è sicurezza, ma un tentativo di controbattere le dichiarazioni della Bulc, la quale ha ribadito che la Commissione ha emanato disposizioni chiare sul controllo delle compagnie UE da parte di soggetti extracomunitari. E' evidente che l'accresciuta difficoltà nel poter interpretare con una certa discrezionalità il RE, abbinata al mantenimento del limite del 49%, infastidisce non poco il governo.
Le dichiarazioni di Delrio probabilmente non sono altro che un tentativo di allargare gli spazi di manovra.

https://www.milanofinanza.it/news/alitalia-bulc-resta-norma-49-ma-piu-trasparenza-201706211430586322
Certamente l'opzione EY con la maggioranza poteva essere una soluzione plausibile, più difficile se EY deve trovarsi un partner dopo essere rimasta scottata dal rapporto con le banche.

In ogni caso al di là del caso specifico sarebbe ora che ci si faccia sentire in UE cominciando a difendere i nostri interessi come fanno gli altri. Nel caso specifico il protezionismo UE rischia di portare ad una nazionalizzazione di AZ cosa che definire rischiosa per noi italiani è poco.
 
Certamente l'opzione EY con la maggioranza poteva essere una soluzione plausibile, più difficile se EY deve trovarsi un partner dopo essere rimasta scottata dal rapporto con le banche.

In ogni caso al di là del caso specifico sarebbe ora che ci si faccia sentire in UE cominciando a difendere i nostri interessi come fanno gli altri. Nel caso specifico il protezionismo UE rischia di portare ad una nazionalizzazione di AZ cosa che definire rischiosa per noi italiani è poco.
Credo che a Bruxelles abbiano accettato di buon grado l'investimento di Poste o l'attuale prestito da 600 M€ perche avevano chiaro che al di la di uno spreco una-tantum per la collettività italiana, queste misure non avrebbero comunque potuto cambiare le sorti di AZ.
Una nazionalizzazione piena, effettuata magari attraverso il trio FS/ENI/Leonardo, sarebbe invece una misura strutturale attraverso la quale il governo potrebbe finanziare illimitatamente AZ attraverso le 3 controllate di cui sopra.
Difficile che ci passino sopra. Specie tenendo presente il clima che ha appena portato ad un irrigidimento sul 49%.
Gubitosi passa le giornate a fare annunci e interviste, ma la vera sfida è rivoluzionare AZ dall'interno. E qui vedo molta più timidezza. Ma senza fare questo, la scommessa è persa in partenza, per chiunque.
 
Queste sono le famose verità italiane, dove la menzogna viene piegata da tutto il sistema a livello tale da farla diventare realtà.
Ci fosse un pennivend... ehm, un giornalista che chiedesse conto del bilancio 2016, degli attuali dati di vendita e riempimento, di cosa succederà se, come pare certo, si arriverà ai ferri corti con i sindacati sui tagli ai posti di lavoro.

Meglio riportare acriticamente che il fatturato di Maggio (realizzato quasi tutto prima del referendum) è in crescita, che verranno aperte nuove rotte tra x mesi (ma intanto i soldi si incassano subito, poi si vedrà...), o che i 600 M€ del prestito giacciono inutilizzati. Eppure se ben ricordo erano stati concessi perchè AZ era con l'acqua alla gola e la liquidità generata dalla gestione ordinaria era insufficiente per andare avanti. Invece è arrivata l'AS, tante aziende e agenzie viaggi hanno bannato AZ e parecchi pax hanno preferito evitare rischi prenotando altrove. E a dispetto di tutto questo, il buon Gubi ci dice che i conti, almeno in questo periodo sono in equilibrio. Apposto!

Ma sai che ho scoperto che un cretino che ci crede a ste cose esiste davvero? Probabilmente da piccolo un sonicbum gli ha asportato il cervello, però ci crede! Che tenerezza...
 
Certamente l'opzione EY con la maggioranza poteva essere una soluzione plausibile, più difficile se EY deve trovarsi un partner dopo essere rimasta scottata dal rapporto con le banche.

In ogni caso al di là del caso specifico sarebbe ora che ci si faccia sentire in UE cominciando a difendere i nostri interessi come fanno gli altri. Nel caso specifico il protezionismo UE rischia di portare ad una nazionalizzazione di AZ cosa che definire rischiosa per noi italiani è poco.

Oh, manca la sigla sindacale!
Alcune certezze iniziano a vacillare e ci appella all'inappellabile.
 
Ma hanno cancellato AUH da MXP a partire da novembre? E vedo che hanno ridotto pure la NRT da MXP.
 
MXP-NRT ridotta a 5XW, certo che, dando una breve occhiata alle tariffe su ottobre/novembre, 443 Euro per un a/r è veramente da fame soprattutto considerando il monopolio nella tratta.
 
MXP-AUH sembra cancellata dall'11 settembre, anche se è previsto di nuovo come volo settimanale tra sabato e domenica dal 23 dicembre. Forse per i picchi stagionali invernali?
Si conosce invece la programmazione charter di AZ da MXP nella W17?
La riduzione invernale a 5xw della NRT invece non è una novità, avviene da anni.

Sulla AUH sarà da capire se EY sostituirà l'altro volo, anche se non c'è traccia al momento.

Certo che le ultime mosse di questi ultimi mesi mostrano una spaccatura nella strategia comune AZ-EY.
Con l'apertura del MLE poi di DEL di AZ (mercati cari a EY), ma anche la chiusura della VCE-AUH di EY (precedentemente operata proprio da AZ) e adesso la MXP-AUH di AZ.
 
Intanto il treno morde sempre di più ed AZ, leader sul nazionale, sarà la compagnia più danneggiata.

Queste le principali novità:

-aperta la stazione di Napoli-Afragola, che taglia i tempi dei Roma-Calabria di circa mezz'ora, ed è più comoda di NAP per l'area urbana a nord di Napoli

-inaugurato il Bari-Roma senza fermata e inversione a Foggia. Tempo di percorrenza 3h 34' e orari ottimali.

-apertura del fast-track a Milano e Roma

-aumento di frequenze e fermate su varie tratte AV

In sintesi nessuna rivoluzione, ma diffusi miglioramenti che certamente sposteranno un altro po' di pax dall'aereo al treno.

http://www.trenitalia.com/tcom/Informazioni/Orario-estivo-Trenitalia-2017
http://www.ferrovie.it/portale/articoli/6151
http://www.ferrovie.it/portale/articoli/6402
http://www.ferrovie.it/portale/articoli/6418
http://www.ferrovie.it/portale/articoli/6196
 
Intanto il treno morde sempre di più ed AZ, leader sul nazionale, sarà la compagnia più danneggiata.

Queste le principali novità:

-aperta la stazione di Napoli-Afragola, che taglia i tempi dei Roma-Calabria di circa mezz'ora, ed è più comoda di NAP per l'area urbana a nord di Napoli

-inaugurato il Bari-Roma senza fermata e inversione a Foggia. Tempo di percorrenza 3h 34' e orari ottimali.

-apertura del fast-track a Milano e Roma

-aumento di frequenze e fermate su varie tratte AV

In sintesi nessuna rivoluzione, ma diffusi miglioramenti che certamente sposteranno un altro po' di pax dall'aereo al treno.

http://www.trenitalia.com/tcom/Informazioni/Orario-estivo-Trenitalia-2017
http://www.ferrovie.it/portale/articoli/6151
http://www.ferrovie.it/portale/articoli/6402
http://www.ferrovie.it/portale/articoli/6418
http://www.ferrovie.it/portale/articoli/6196
In realtà ormai sul nazionale l'AV "danneggia" di più FR e U2 rispeetto ad AZ (e infatti l'unica rimasta sul MIL - ROM è AZ) perché non avendo quote transito si trovano in concorrenza diretta e senza alternative.
 
Gruppo Alpitour (NEOS) contro AZ, fonte TTG:

"Sul terreno dell'outgoing, viene infine giudicata sleale la concorrenza di Alitalia, ormai prossima all'inaugurazione del volo diretto sulle Maldive "già operato da anni da Neos. Non è giusto - si sfoga Burgio -. Come si può competere con un'azienda che viene finanziata dallo Stato con 600 milioni di euro?"
 
Alitalia, Calenda: non possiamo più mettere soldi pubblici

Non possiamo più mettere soldi pubblici in Alitalia». Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda parlando a Radio 24, dove ha spiegato che «spendere meno soldi pubblici possibili» su questo tema «è la priorità». Rispondendo a una domanda su una sua possibile leadership nella prossima legislatura, il ministro ha detto: «Faccio il mio lavoro e basta, non ambisco a nulla».

Alitalia: cederla a operatore internazionale
Su Alitalia «abbiamo un ordine di priorità -ha spiegato Calenda - la prima è che si spendano meno soldi pubblici possibile e contemporaneamente che i cittadini abbiamo le rotte e i servizi, questa è la cosa importante e decisiva. Se si può fare mantenendo l'azienda tutta insieme sono molto contento». E «se si può fare cedendo l'azienda a un operatore internazionale- ha aggiunto - e penso che questa sia la strada giusta, bene. La prospettiva è questa».
Calenda ha poi affermato che i commissari stanno depositando il bilancio 2016 e rivedendo i bilanci degli anni passati con varie riclassificazioni. «È il loro dovere - ha detto - come fa parte del loro dovere promuovere eventualmente azioni di
responsabilità».



© Riproduzione riservata

ARGOMENTI:
TlcTIMRadio24

http://www.ilsole24ore.com/art/noti...ere-soldi-pubblici-100525.shtml?uuid=AEndVJkB
 
In realtà ormai sul nazionale l'AV "danneggia" di più FR e U2 rispeetto ad AZ (e infatti l'unica rimasta sul MIL - ROM è AZ) perché non avendo quote transito si trovano in concorrenza diretta e senza alternative.

Vero. Basti vedere la FCO-SUF, dove tra AZ, FR e FdS, quelli che hanno abbandonato (per la summer) sono gli irlandesi.
 
Alitalia, Calenda: non possiamo più mettere soldi pubblici

Non possiamo più mettere soldi pubblici in Alitalia». Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda parlando a Radio 24, dove ha spiegato che «spendere meno soldi pubblici possibili» su questo tema «è la priorità». Rispondendo a una domanda su una sua possibile leadership nella prossima legislatura, il ministro ha detto: «Faccio il mio lavoro e basta, non ambisco a nulla».

Alitalia: cederla a operatore internazionale
Su Alitalia «abbiamo un ordine di priorità -ha spiegato Calenda - la prima è che si spendano meno soldi pubblici possibile e contemporaneamente che i cittadini abbiamo le rotte e i servizi, questa è la cosa importante e decisiva. Se si può fare mantenendo l'azienda tutta insieme sono molto contento». E «se si può fare cedendo l'azienda a un operatore internazionale- ha aggiunto - e penso che questa sia la strada giusta, bene. La prospettiva è questa».
Calenda ha poi affermato che i commissari stanno depositando il bilancio 2016 e rivedendo i bilanci degli anni passati con varie riclassificazioni. «È il loro dovere - ha detto - come fa parte del loro dovere promuovere eventualmente azioni di
responsabilità».



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Immagino che Calenda si riferisca ai proventi straordinari 2015 derivanti dalla vendita degli slot di LHR e di Alitalia Loyalty.
In effetti si trattava di operazioni preconcordate gestite con artifizi finalizzati a ridurre le perdite di bilancio.
In altri termini, avrebbero dovuto incrementare il valore dei beni conferiti da CAI a SAI e non invece valorizzare il plusvalore solo successivamente come in effetti hanno fatto.
 
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