*** TESTO BANDO ALITALIA Amministrazione Straordinaria ***


Stato
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Walsh: «Alitalia è in una situazione terribile ma inevitabile»

«Quella di Alitalia è una situazione terribile ma inevitabile perché la compagnia non ha saputo trasformarsi per rispondere ad una domanda di mercato che nel tempo è cambiata», lo ha dichiarato il ceo el gruppo Iag Willie Walsh durante la presentazione di Level, il nuovo low cost del gruppo.

Walsh ha poi continuato: «Se la compagnia dovesse scomparire o ridimensionarsi noi, come altri vettori saremo pronti ad inserirci con un’offerta potenziata. L’Italia è un’opportunità. Se non sai adattarti non meriti di restare sul mercato» TQ


È una cosa talmente ovvia da essere banale. È la semplice verità, ma in Italia non s'usa dire la semplice verità.
Notare un'altra banalità, ovvero che l'Italia è un'opportunità. E io non mi posso capacitare che non si riesca a fare una compagnia basata in italia. Questa storia è il trionfo dei ricottari
 
http://www.ttgitalia.com/stories/trasporti/132612_alitalia_in_tv_biglietti_aerei_in_cambio_di_spot/

Alitalia in tv: biglietti aerei in cambio di spot

Alitalia sta per tornare in tv con una nuova operazione pubblicitaria molto low budget. Ad anticipare quali saranno le mosse sul fronte del marketing della compagnia in amministrazione straordinaria è stato il commissario Luigi Gubitosi (nella foto) in occasione delll'assemblea generale Fiavet dei giorni scorsi.
"Tra qualche settimana ci sarà una campagna televisiva. Abbiamo chiesto spazi a Rai e Mediaset che ce li hanno dati in cambio di biglietteria" ha detto. Costi azzerati anche per i testimonial che, ha proseguito il commissario, "hanno accettato senza compenso, salvo quello di poter volare con noi".

L'intenzione del vettore è anche quella di mettere mano all'online. "Riprogetteremo il sito, che - ha spiegato Gubitosi - va semplificato e arricchito, soprattutto per la parte dedicata agli stranieri, e la app".
Amina D'Addario


In pratica applicheranno il bartering, pratica abbastanza diffusa tra le grandi società di prodotti e servizi quando devono acquistare pubblicità .

Bene anche il fatto di mettere mano al sito e all'app, anche se il sito non è di certo complicato....
 
Alitalia, il governo boccia il piano proposto da #Fiumicino
Saltamartini: "Il Pd di Renzi ha snobbato le indicazioni di Montino". De Vecchis: "Mi aspetto dimissioni dal Pd degli esponenti locali del partito". La replica del Pd
di *ANGELO PERFETTI* - 01 giugno 2017 - 15:37*
Il Faro Online
#Alitalia, il governo boccia il piano proposto da Fiumicino
Il Faro on line – “Il Pd sfiducia se stesso e non ascolta neanche le proposte che arrivano dai suoi sindaci per salvare il lavoro dei dipendenti Alitalia. Prova ne sia che il partito di Renzi ha votato contro l’ordine del giorno Fassina da me sottoscritto che invitava il Governo ad intervenire per assumere tutte le iniziative idonee per salvaguardare i posti di lavoro, anche seguendo le indicazioni arrivate dal consiglio comunale di Fiumicino che, vale la pena ricordare, e’ a guida Pd”. Lo fa presente Barbara Saltamartini vice capogruppo alla camera della Lega NcS
“Di fatto, oggi – spiega Saltamartini -, il Governo Gentiloni-Renzi e il Pd hanno sonoramente sfiduciato il loro sindaco Esterino Montino dimostrando anche la totale inaffidabilita’ di quegli esponenti parlamentari del Pd che avevamo partecipato al consiglio straordinario a Fiumicino, garantendo un impegno serio per la soluzione del problema. Ma del resto, conosciamo bene Renzi e la sua politica dei grandi annunci, delle grandi promesse mai mantenute, in sfregio dell’interesse degli italiani”, conclude..
“Il pd locale – aggiunge il consigliere De Vecchis – è stato smentito e delegittimato dal Pd nazionale, che non recepisce le indicazioni su Alitalia e prosegue con il progetto del.raddoppio dell’aeroporto. Suggerisco ai consiglieri locali di dimettersi dal partito per ritrovare quella credibilità politica*persa in questi giorni”.
Fassina, bocciato odg approvato da Comune Fiumicino
“Su Alitalia, ancora una volta, il Governo e il Pd ne affossano le potenzialità di rilancio con la bocciatura dell’odg presentato da Sinistra Italiana-Possibile sulla cosiddetta “Manovrina”.*Così in una nota Stefano Fassina, deputato di SI.
L’odg discusso oggi alla Camera raccoglieva il dispositivo contenuto negli odg approvati dal Consiglio Comunale di Fiumicino, dalla Commissione Sviluppo Economico della Regione Lazio e, da ultimo, dall’Assemblea Capitolina. Si tratta di documenti approvati all’unanimità nei quali si chiede l’ingresso dello Stato italiano nel capitale dell’azienda in amministrazione straordinaria.
Purtroppo, soltanto alcuni dei parlamentari sono stati coerenti con gli impegni presi davanti alle lavoratrici e lavoratori di Alitalia durante il Consiglio Comunale straordinario svolto a Fiumicino a fine Aprile. Ringrazio Saltamartini e Minnucci. Preoccupante, invece, l’astensione del M5s.
Ma non ci rassegniamo. Insieme alle lavoratrici e lavoratori di Alitalia, di Ati-tech e di tutto l’indotto continueremo il nostro impegno per evitare la svendita di un’azienda sfiancata da un management inadeguato e dal disinteresse colpevole del Governo Renzi-Gentiloni”.
L’odg dunque non è passato. Vuol dire la morte della proposta? Non esattamente, il piano resta sempre comunque nella mani dei tre commissari, e ci sono ancora margini di manovra. Ma sempre più esigui, visto che fino ad oggi su quel piano si erano sostituiti solo tasselli di condivisione e questo è il primo stop ufficiale.
La replica del Pd
“Tra le altre misure contenute nella manovra di aggiustamento approvata oggi alla Camera vi sono anche i 600mln per il salvataggio di Alitalia. Questa scelta è stata dettata soprattutto dalla volontà di salvare l’occupazione del personale della ex compagnia di bandiera. È però paradossale, che la collega Saltamartini, che ha votato contro la manovra contenente i 600mln per salvare Alitalia, si erga a paladina dei lavoratori”.* Così in una nota Marco Miccoli ed Emiliano Minnucci deputati del Partito Democratico.
“Si scaglia contro il Pd e contro i parlamentari che, come noi, erano presenti al consiglio comunale straordinario convocato dal sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, e che peraltro hanno votato a favore dell’ordine del giorno presentato dal collega Fassina, ma si dimentica di dire che se Alitalia, è nelle condizioni che tutti conosciamo, è soprattutto per colpa dei governi di cui la Lega, il suo partito, faceva parte.
Noi auspichiamo che Alitalia possa essere rilanciata e che lo sforzo sostenuto fin qui, serva soprattutto per salvaguardare i lavoratori e i loro diritti e su questo continueremo a vigilare e ad impegnarci. La propaganda e la demagogia spicciola, le lasciamo alla deputata Saltamartini e alla Lega di Salvini che sono stati sempre contro Roma e contro Fiumicino”.
L’intervento di Rampelli
Controreplica Fabio Rampelli (Fratelli d’Italia): “Abbiamo firmato convintamente l’ordine del giorno dell’on. Fassina sulla tutela di Alitalia e sull’ingresso dello Stato nel capitale dell’azienda. Si tratta di una posizione politica e amministrativa fortemente sostenuta dal territorio, con il Comune di Fiumicino in prima linea, con il voto favorevole della Regione Lazio e dell’assemblea capitolina.
Con quel no, si è dato uno schiaffo non solo ai lavoratori di Alitalia e dell’indotto, ma anche agli interessi nazionali che vedono un tassello fondamentale nella presenza dello stato nel sistema del trasporto aereo, fortemente connesso con gli interessi geopolitici ed economici commerciali.*Il sindaco di Fiumicino, dopo questa delegittimazione, farebbe bene a lasciare il Pd, un partito sempre più in mano a lobby e poteri forti”.
 
Dovrebbero ringraziare che non gli han risposto "fatevi i c***i vostri e pensate alla raccolta differenziata" ..
Dimmi te se è possibile che un Comune voglia mettere becco in una faccenda come Alitalia..
 
Walsh: «Alitalia è in una situazione terribile ma inevitabile»

«Quella di Alitalia è una situazione terribile ma inevitabile perché la compagnia non ha saputo trasformarsi per rispondere ad una domanda di mercato che nel tempo è cambiata», lo ha dichiarato il ceo el gruppo Iag Willie Walsh durante la presentazione di Level, il nuovo low cost del gruppo.

Walsh ha poi continuato: «Se la compagnia dovesse scomparire o ridimensionarsi noi, come altri vettori saremo pronti ad inserirci con un’offerta potenziata. L’Italia è un’opportunità. Se non sai adattarti non meriti di restare sul mercato» TQ


Il re è nudo!
 
Dovrebbero ringraziare che non gli han risposto "fatevi i c***i vostri e pensate alla raccolta differenziata" ..
Dimmi te se è possibile che un Comune voglia mettere becco in una faccenda come Alitalia..

Beh,in buona sostanza è quello che hanno risposto.

Sempre grandi i pentastellati che si astengono (dopo aver proposto anche loro la nazionalizzazione) pur di non assumere una posizione potenzialmente impopolare.
 
con queste storie della politica, si sta perdendo il fulcro della questione...Alitalia nei prossimi mesi perdera' altre centinaia di milioni di euro in aggiunta al buco gia' esistente....o vogliamo glissare? A un certo punto la corda si spezza del tutto.
 
Perla rara che infatti e' stata trionfamente spiattellata para para sul sito del CUB
https://www.cub.it/cub-trasporti/pi...ta-senza-licenziamenti-e-tagli-salariali.html

A braccetto...

Ma infatti parliamoci chiaro: chiunque abbia mai letto un qualsiasi documento prodotto da un'amministrazione comunale (tanto di natura politico/programmatica che amministrativa) capisce benissimo che questa roba è stata imbeccata da sindacati e simili, e per imbeccata intendo scritta di sana pianta. Il lessico non è assolutamente quello della PA.
 
Si chiama back-to-back o immediate turnaround ed è pratica diffusissima (raramente gli AA/VV ci fanno caso, forse sin troppo abituati) ;)

G

e' un assurdita che mi fa spendere 2000 sterline in meno. Non e' lo stesso aereo, mi risparmio anche 2000 sterline e passo la serata a Dublino (all'andata).

Sì, sì il mio "assurdo" era in senso positivo (tipo: che figata!) ed era anche riferito al fatto che londonfog (e altri) scegliessero di fare - per lavoro - un routing che ricorda un TR da malati per il tempo libero. :)
 
"Ecco il nuovo piano Alitalia Linate e Fiumicino strategici"

Il commissario: "Il 5 giugno niente nomi dei potenziali acquirenti. E non temiamo il low cost di lungo raggio"

«Consenso e condivisione saranno necessari per concludere positivamente questa fase. È una sfida grandissima». Ingegnere e professore universitario con specifica esperienza in economia aziendale e nel trasporto aereo, 52 anni e un brillante curriculum accademico, Paleari condivide le responsabilità insieme a Luigi Gubitosi e a Enrico Laghi; a lui, in particolare, l'incarico di mettere a punto la strategia industriale della compagnia. «Il nostro compito spiega è di fare tutto il possibile per riportare l'azienda in condizioni di efficienza. Lo strumento al quale stiamo lavorando è il piano industriale, che presenteremo entro fine luglio».

Può anticipare i contenuti?
«Dobbiamo verificare il posizionamento della compagnia sul mercato per poterle ridare efficienza. La strategia fonda su due assi portanti: la differenziazione, cioè la necessità di avere un'offerta propria che, per network e tipologia, non si sovrapponga a ciò che già esiste tra i concorrenti; e l'efficientamento, la capacità di offrire il proprio prodotto alle migliori condizioni».

Presto ci sarà il low cost di lungo raggio da Roma...
«Il trasporto aereo è dinamico e competitivo. È necessario ritagliarsi i propri spazi».

Nel settore serve grande flessibilità operativa.

«Certo. E Alitalia ha le capacità per farlo: in pochi giorni abbiamo organizzato 39 voli per permettere ai tifosi juventini di volare a Cardiff per la finale di Champions».

Quali sono i punti di forza sui quali conta Alitalia?

«Il presidio su Fiumicino, in particolare sul lungo raggio, e la posizione dominante a Linate, aeroporto cittadino, fra tre anni servito dalla metropolitana, ideale per collegare il resto del Paese e le capitali europee. Attenzione particolare merita poi Malpensa, che grazie a un bacino di utenza ricco e popoloso garantisce quasi l'autosufficienza di molti voli di lungo raggio, senza rendere necessario il feederaggio».

Punti di forza sufficienti?

«Sono gli elementi distintivi, che non possiede nessun'altra compagnia, sui quali studiare offerta, mappa, orari, frequenze, condizioni da inserire nel piano: premessa per un conto economico efficiente».

Il vostro arco temporale?

«Fino alla stagione estiva del 2018. Il nostro compito è dare continuità all'azienda e valorizzarla».

La prima scadenza è il 5 giugno con la presentazione delle manifestazioni d'interesse. Renderete pubblica la lista dei nomi?

«No. Abbiamo assunto un vincolo di riservatezza. Il processo di valorizzazione (non uso volutamente la parola vendita) e la gestione industriale sono due strade parallele che a un certo punto convergeranno. È un contesto che si proietta sul 2018. Dopo le manifestazioni d'interesse, ci sarà l'accesso alla data room, offerte non vincolanti, quelle vincolanti, la negoziazione...».

Intanto la compagnia opera normalmente.

«Il cliente può avere certezza della normale continuità del servizio. Dal nostro primo giorno abbiamo confermato l'operatività per la stagione estiva, per l'inverno avremo novità che riguardano Los Angeles, Maldive e New Delhi».

Gli errori commessi?

«Al momento giusto faremo riflessioni sul passato. Oggi siamo concentrati sulle priorità».

Tra i vostri compiti c'è un'eventuale azione di responsabilità verso i vecchi amministratori?

«Sì. In tempi appropriati valuteremo in modo puntuale».

Qual è il passivo di Alitalia?

«È in corso il calcolo esatto».

Il prestito dello Stato di 600 milioni sarà restituito o finirà in coda ai crediti?

«L'Ue ha messo come condizione, oltre agli interessi di mercato, che sia restituito in prededuzione, senza finire nel passivo come gli altri».

http://www.ilgiornale.it/news/econo...ia-linate-e-fiumicino-strategici-1404680.html
 
"Ecco il nuovo piano Alitalia Linate e Fiumicino strategici"
Innovativo davvero, complimenti.
Peccato che la triade non ci farà sognare il 5 Giugno pubblicando la lista di almeno 7 pagine con tutte le compagnie pretendenti al gioiello di Fiumicino, SQ e CX in testa.
 
Banalità al chilo...anzi al quintale...


Nel settore serve grande flessibilità operativa.

«Certo. E Alitalia ha le capacità per farlo: in pochi giorni abbiamo organizzato 39 voli per permettere ai tifosi juventini di volare a Cardiff per la finale di Champions».

Embé! Un'impresa incredibile. Non c'era mai riuscito nessuno prima di ora!


Quali sono i punti di forza sui quali conta Alitalia?

«Il presidio su Fiumicino, in particolare sul lungo raggio, e la posizione dominante a Linate, aeroporto cittadino, fra tre anni servito dalla metropolitana, ideale per collegare il resto del Paese e le capitali europee. Attenzione particolare merita poi Malpensa, che grazie a un bacino di utenza ricco e popoloso garantisce quasi l'autosufficienza di molti voli di lungo raggio, senza rendere necessario il feederaggio».

Qui poi ti cascano veramente le palle.
Patetico cerchiobottismo spinto per non scontentare nessuno. Roma, ma senza dimenticare Milano. Milano, che è Linate, ma guai a dimenticare Malpensa. Strano che non abbia avuto anche una parolina dolce per Reggio Calabria o per Torino. Ma non mi preoccupo perché arriveranno, sicuramente nella prossima intervista.

Ma ci prende per i fondelli? Secondo lui i punti di forza per la nuova Alitalia sono esattamente identici a quelli che da anni a questa parte portano voragini in Alitalia?
Fiumicino dove AZ sta di casa solo ed esclusivamente per mancanza di un sistema aeroportuale credibile a Milano?

Lo stesso Fiumicino di proprietà di Adr con la quale AZ non è mai stata in grado di fare sistema? Ma nemmeno un minimo accordo? La stessa Adr che tira in casa di Alitalia cani e porci, da Ryanair a Vueling fino a Norwegian per il lungo raggio?
Parentesi, ma se voi foste a capo di AZ la prima cosa che fareste non sarebbe quella di sfondare la porta degli uffici di Catricalà e De Carolis e dirgli in modo chiaro e conciso: sentite belli, volete che restiamo qui? Vi interessa il nostro traffico o no? Bene se vi interessiamo, allora da domani fuori subito dai coglioni FR, VY e DY. Fuori come? Semplicemente facendogli pagare tutto a prezzo pieno. Non lo fate? Saluti e baci.

Linate? Linate dove AZ è costretta ad operare voli in perdita pure di non perdere gli slot?

Malpensa? Dove rimangono 3 voli a lungo raggio e nient'altro?

Punti di forza sufficienti?
«Sono gli elementi distintivi, che non possiede nessun'altra compagnia

Hai capito che sfiga che hanno BA, AF e LH a non avere 3 mezzi aeroporti? Mi spiace per loro.

Il vostro arco temporale?
«Fino alla stagione estiva del 2018.

Ma non dovevano durare solo 6 mesi, mo' siamo già a 10?


Il prestito dello Stato di 600 milioni sarà restituito o finirà in coda ai crediti?

«L'Ue ha messo come condizione, oltre agli interessi di mercato, che sia restituito in prededuzione, senza finire nel passivo come gli altri».

Magna tranquillo.
 
Se per decenni ci siamo sorbiti aziende pubbliche in come profondo e senza speranza, come Poste e Telegrafi e Ferrovie dello Stato, fino al miracoloso risanamento dei giorni nostri da ricavi eclatanti, prima o poi toccherà anche ad Alitalia.
Della serie, se sei stato un colabrodo per 100 anni non vuol dire che devi morire.
Forza e coraggio.
 
Ma ci prende per i fondelli?
Ovvio, come tutti gli altri.
Lo stesso Fiumicino di proprietà di Adr con la quale AZ non è mai stata in grado di fare sistema? Ma nemmeno un minimo accordo? La stessa Adr che tira in casa di Alitalia cani e porci, da Ryanair a Vueling fino a Norwegian per il lungo raggio?
Parentesi, ma se voi foste a capo di AZ la prima cosa che fareste non sarebbe quella di sfondare la porta degli uffici di Catricalà e De Carolis e dirgli in modo chiaro e conciso: sentite belli, volete che restiamo qui? Vi interessa il nostro traffico o no? Bene se vi interessiamo, allora da domani fuori subito dai coglioni FR, VY e DY. Fuori come? Semplicemente facendogli pagare tutto a prezzo pieno. Non lo fate? Saluti e baci.
Qui non sono d'accordo. AZ ha solo lasciato voragini nei conti di ADR. Tralasciando i lasciti di LAI e CAI (e le tariffe aeroportuali tenute bloccate per una vita per volere di AZ), SAI nel 2015 ha lasciato ai Benetton un centinaio di milioni in cambiali, ai quali andranno aggiunti quelli "omaggiati" nel 2016. Cifra che non possiamo conoscere visto che AZ in AS probabilmente non pubblicherà il bilancio. Senza contare che il costante ridimensionamento di AZ negli ultimi anni, ha inciso giocoforza sulla crescita di FCO. Se AZ fosse stata una compagnia più grande e avesse occupato lei gli spazi presenti a FCO, ADR non si sarebbe dovuta ridurre a venire a patti con le LC per cercare un po' di crescita.

Tornando all'intervista, credo che emerga con chiarezza la vera mission dei commissari: tutelare al massimo lo status quo con gli attuali equilibri.
 
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