Comunicato stampa di Palazzo Chigi.
ALITALIA, APPROVATO IL PRESTITO PONTE DI 600 MILIONI PER SEI MESI
Misure urgenti per assicurare la continuità del servizio svolto da Alitalia S.p.a. (decreto legge)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e dei Ministri dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan e dello sviluppo economico Carlo Calenda, ha approvato un decreto legge che introduce misure urgenti volte ad assicurare la continuità del servizio svolto da Alitalia – Società Aerea Italiana – S.p.a., posta in data odierna in amministrazione straordinaria.
Tenuto conto delle difficoltà di ordine sociale e dei gravi disagi per gli utenti che deriverebbero dall’interruzione del servizio svolto da Alitalia per i collegamenti aerei nel territorio nazionale e con il territorio nazionale, ivi compresi quelli con oneri di servizio pubblico ai sensi della vigente normativa europea, il decreto dispone un finanziamento a titolo oneroso di seicento milioni di euro, della durata di sei mesi, da erogare con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, entro cinque giorni dall’apertura della procedura di amministrazione straordinaria.
Il finanziamento è concesso, nel rispetto della disciplina sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà, con l’applicazione di interessi pari al tasso Euribor a sei mesi maggiorato di 1.000 punti base e dovrà essere restituito entro sei mesi dalla sua erogazione, in prededuzione con priorità rispetto a ogni altro debito della procedura.
Il prestito è destinato alle indilazionabili esigenze gestionali di Alitalia e delle altre società del gruppo sottoposte alla procedura di amministrazione straordinaria, anche relative alla continuità dei sistemi di regolazione internazionale dei rapporti economici con i vettori, nelle more della esecuzione di uno dei programmi previsti a norma del decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270, relativo alla disciplina dell’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza (programma di cessione dei complessi aziendali, programma di ristrutturazione o programma di cessione dei complessi di beni e contratti).
Ai fini della predisposizione di uno dei suddetti programmi, i Commissari straordinari provvederanno, entro quindici giorni dalla pubblicazione del decreto, a pubblicizzare un invito per la raccolta di manifestazioni d’interesse finalizzate alla definizione della procedura di amministrazione straordinaria. Le conseguenti procedure, da espletare nel termine di sei mesi dalla concessione del finanziamento, dovranno assicurare il rispetto dei principi di trasparenza, parità di trattamento e non discriminazione.
http://www.governo.it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n26/7257
Viene rimarcato più volte che i 600 M€ servono a garantire la continuità aziendale.
Non si fa nessun accenno a piani industriali in preparazione.
I commissari, mi par di capire, avrebbero sostanzialmente l'incarico di cercare acquirenti.
Se non verranno trovati (o se quelli eventualmente trovati non dovessero essere graditi ai dipendenti...) saremo da capo. Con la speranza che la UE sputi in faccia a chi dovesse chiedere un secondo prestito ponte dopo aver dilapidato i 600 M€ del primo in sei mesi se non meno.