Ma perche' solo in Italia le campagne elettorali si giocano attorno alla piu' sfigata della compagnie sfigate, quando il risultato e' chiaramente un lose-lose per tutti?
Il vecchio zio Silvio cavalcando in campagna elettorale la questione Alitalia e i capitani coraggiosi si portò a casa un 4-6% netto.
Secondo una ricerca svolta immediatamente dopo le elezioni, circa il 60% degli indecisi a una settimana dal voto, e che effettivamente decisero di votare il centrodestra, lo fecero per la questione Alitalia e i capitani coraggiosi.
In pratica, pesando le percentuali un tanto al chilo, Berlusconi stravinse quelle elezioni proprio grazie a quell'argomento.
Nel quale, peraltro, ragionevolmente non credeva nemmeno lui, avendo un innegabile fiuto imprenditoriale. Ma che era convinto gli avrebbe reso in termini elettorali. Ed ebbe ragione, nonostante le estreme perplessità della società che allora gli faceva i sondaggi che, prima della messa in opera della rappresentazione teatrale "salviamo l'italianità della compagnia di bandiera", ossia prima che l'argomento fosse pompato e messo nell'agenda della campagna elettorale, non aveva riscontrato una grande sensibilità dell'elettorato verso il tema e lo aveva escluso dalla lista degli argomenti sui quali incentrare l'attività di comunicazione.
Eppure, nonostante le indicazioni contrarie dei suoi sondaggisti e pure di qualche fedelissimo, Silvio ci credette e ci scommise.
E spese l'argomento come solo lui sapeva fare. Brandì la questione letteralmente come una clava, con la quale sferrò colpi al povero Prodi. Il quale, quasi come un pugile che si vede affrontato con un fioretto, non sapeva come replicare e quando tentava di farlo appariva goffo, lento e ferito.
Ma questo è ovvio.
Il povero Prodi tentava di rispondere con argomentazioni inappuntabili ma fredde, frutto della logica, della scienza dell'economia e della finanza, per così dire. Nulla che poteva scaldare l'elettorato. Per di più, quando l'argomento tecnico è usato per cercare di replicare ad una bufala pazzesca, ad una cosa che è inconcepibile per quanto è assurda, ecco che l'argomento risulta forzato, ancor meno efficace perché chi lo spende è stupefatto ed incredulo. Nervoso. E, quindi, il suo messaggio rischia di essere debole. Non ci credete? Guardate cosa sta succedendo in questi mesi con la questione vaccini.
Così avvenne che il centrosinistra di allora fu costretto ad inseguire un'agenda politica dettata dal centrodestra, dal mattatore Silvio, che mise al primo posto l'argomento Alitalia e lo costruì in modo da essere: facile, evocativo, ottimista, rassicurante.
Suonava un po' così..... Salviamo l'italianità, salviamoci dall'invasione dello straniero, cattivo e truffatore, colluso con il debole Prodi, tecnocrate asservito ai poteri forti dell'europa, che ha svenduto ai francesi la compagnia di bandiera, consegnando loro il popolo dei lavoratori, l'economia italiana fondata sul turismo e sulle aziende del nord che hanno bisogno di collegamenti diretti. Ma era talmente esagerato il messaggio che pareva che Prodi avesse pure venduto il colosseo, i quadri della galleria nazionale e, già che c'era, i lingotti del forziere della Banca d'Italia. E Silvio ed i suoi amici imprenditori, gente seria, del nord, operativa, che ci metteva il grano, ci avrebbero salvato da tutto questo.
Ora, di fronte ad argomenti del genere, se discuti menzionando i piani industriali ed i covenants richiesti dal sistema creditizio per la ristrutturazione del finanziamento dell'attivo circolante, perdi. Perdi in partenza.
E Prodi perse, clamorosamente. (in realtà il candidato premier per il centrosinistra era Veltroni ma per esigenze narrative uso la metonimia Prodi - operazione AF - centrosinistra, n.d.r.)
Perse non essendo riuscito a convincere della bontà ed unicità della soluzione nemmeno parte dell'elettorato che aveva gli strumenti per comprendere. Basti ricordare i molti che qui, nel forum, una comunità di esperti del settore, credettero ad una alternativa al piano elaborato da Prodi.
Come poteva non perdere Prodi? Come poteva convincere l'elettorato, il prof. Prodi, se questo è composto per la grande maggioranza da soggetti con le capacita cognitive e di elaborazione di un ragazzo di seconda media?
La gente ha creduto a Silvio.
La gente. La maggioranza dell'elettorato, che è una massa di ragazzini che, se decide che è bene informarsi ogni tanto, guarda 5 minuti al giorno di tg5 o tg1 o scorre i titoli dei post su Facebook e, soprattutto, che ha la memoria di una formica.
E che non ha tempo ne voglia che qualcuno gli ricordi cosa successe dieci anni fa'. Ci vuole troppo tempo e la concentrazione finisce dopo meno di un minuto. Il 70% dei video di informazione politica su Facebook viene chiuso dopo meno di un minuto di visualizzazione.
Così, siamo ad oggi.
La scena di ripete. Del resto, la storia è fatta di cicli sempre più vicini.
Cambiamo gli attori.
Dalla parte di chi detta l'agenda c'è Grillo ed il movimento. Dalla parte di chi insegue c'è il pd. Forza Italia non è pervenuta. Salvino deve ancora capire cosa gli conviene dire. Ma ci metterà un po', perché il pezzo è un po' eccentrico per lui.
E chi insegue si divide. Del Rio, Calenda, Padoan, ossia coloro che potremmo ascrivere alla categoria dei tecnici, di coloro che sanno qualcosa di specifico. Dall'altra il cacciatore di consenso, il politico puro, colui che non sa nulla se non come creare e mantenere il consenso. Renzi e i suoi generali.
E' cambiato il vento sulla questione Alitalia? No, il vento gira solo come lo si fa soffiare.
Basti vedere come sono mutate le dichiarazioni degli inseguitori dell'agenda politica. Siamo passati dal "mai più intervento dello Stato" al "prestito ponte", allungabile, variabile, vedremo, l'importate è che "si eviti il fallimento".
La compagnia di bandiera come l'orgoglio nazionale che va salvato. Va salvata, certamente, ma senza troppi soldi pubblici. (Che, per essere precisi, è esattamente ciò che disse Silvione all'epoca. Peccato che ci è costata una mezza finanziaria la mossa)
Il che, esattamente, significa dire la stessa cosa che dicono i 5stelle, ma tenendo buono chi ha qualche perplessità sul conto da pagare.
I cattivi, a sto' giro, sono sempre gli stranieri, questa volta delle lowcost. Ryanair per primi. Però ci sono anche dei cattivi nuovi: i manager incompetenti, perché i lavoratori non devono sempre pagare il conto degli errori di chi sbaglia. Sbaglia e viene pure pagato profumatamente. Quelli sono i cattivi, la casta colpevole di tutto. Stranieri e manager incapaci e farciti di soldi. Per quello la compagnia di bandiera è in difficoltà. Poi, ovviamente, c'è il contorno. Per cui senza la compagnia di bandiera l'Italia precipita nell'isolazionismo. Basta turismo, basta affari, la fine di tutto. (ovviamente una persona non affetta da analfabetismo di ritorno capisce che questa è na castroneria ma ricordiamoci le capacità cognitive medie della maggioranza degli elettori)
L'agenda della campagna elettorale, permanente nel nostro paese ma che nei prossimi dodici mesi avrà un picco di audience, è dettata.
La compagnia di bandiera è da salvare. Senza soldi pubblici.
Ma coi soldi delle partecipate, delle banche che finanziano con garanzia pubblica del 150%, degli enti previdenziali, dei giri di valzer che consentiranno di dire che la compagnia di bandiera è stata salvata (per un paio d'anni, ovviamente, poi se ne riparlerà) senza soldi pubblici. Solo indirettamente pubblici.
Ma è un oltraggio all'intelligenza, diranno gli scienziati. No, è la democrazia. Dove l'importante è convincere la gente, anche che la terra è piatta. Basta che usi argomenti persuasivi, anche se palesemente falsi. E' sufficiente che chi deve spiegar che sono falsi abbia bisogno di più di un minuto, più di un tweet, più di un mezzo post o che, in generale, risulti noioso.
Ecco perché, anche questa volta, Alitalia non fallirà, non chiuderà e farà tutto ciò grazie ai soldi di noi contribuenti. Tanto, la maggior parte dei contribuenti, chi più che meno, è fatta di evasori fiscali, quindi, questa maggioranza si sentirà in pace...... perché, tanto, non sono soldi miei.
p.s.
chi ha letto fino in fondo senza perdere la concentrazione ha capacità cognitive superiori alla media ;-)