Thread Alitalia - Ottobre 2016


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Non mi contraddici affatto perché non ho mai parlato dei prossimi 18 mesi. Vorrei avere la palla di vetro come te, ma non la ho.
Il fatto che DL faccia profitti record e "si salvi su tutto il resto" non è per niente un'altra storia. Loro, oltre ad essere bravi, sono come tutto il resto dell'industria in una congiuntura molto favorevole. Poi non capisco perché sia così importante parlare di Cathay Pacific, una compagnia di straordinario successo che nonostante tutto anche quest'anno farà utili.
Come è andata la due diligente di AZ lo sai anche tu, visto che alla fine se la sono comprata.
 
Secondo me Alitalia deve avere il coraggio di chiudere o ridurre diverse rotte a LIN che sono in perdita, ma che per ragioni politiche vengono mantenute. Ad esempio diversi voli LIN-Sud Italia andrebbero chiusi o ridotti di frequenze ma ci sarebbe la sollevazione popolare dei politici di turno della città coinvolta. Alitalia deve avere il coraggio di fare quello che fa Easyjet, se una rotta non funziona la si chiude senza guardare in faccia a nessuno, questa è la logica di una compagnia privata che deve fare utili, mi sembra invece che Alitalia nelle sue scelte operative sia ancora molto condizionata da vincoli politici e dal fatto di essere la ex compagnia di bandiera che "deve" continuare a servire certe rotte come servizio pubblico anche se in perdita.
 
Non mi contraddici affatto perché non ho mai parlato dei prossimi 18 mesi. Vorrei avere la palla di vetro come te, ma non la ho.
Il fatto che DL faccia profitti record e "si salvi su tutto il resto" non è per niente un'altra storia. Loro, oltre ad essere bravi, sono come tutto il resto dell'industria in una congiuntura molto favorevole. Poi non capisco perché sia così importante parlare di Cathay Pacific, una compagnia di straordinario successo che nonostante tutto anche quest'anno farà utili.
Come è andata la due diligente di AZ lo sai anche tu, visto che alla fine se la sono comprata.

A quanto pare la palla di vetro c'è l'hanno anche i tuoi idoli in Atlanta. Infatti, crescita zero in 2017 dovuta a condizioni di mercato mai viste prima. CIT. Ed Bastian
 
No vabbè, da te non mi aspettavo di far confusione tra base operativa e aereo in sosta. Quindi secondo te, le altre major che hanno capito l'antifona e hanno abbandonato il "modello AZ" per avvicinarsi alla gestione dei campioni del corto, ovvero le LCC, hanno tutte quante eliminato i night stop per tenersi gli equipaggi in casa e far girare meglio i turni.... a me non pare sia andata così.

Io mi domando se parlo arabo o meno. Trovami una major che faccia ancora l'equivalente di mandare gli equipaggi basati a FCO a BLQ - in night stop o deadheading, non eri tu che dicevi che fate un sacco di transiti? - per poi fare BLQ-CTA, e poi magari tornare a BLQ, dormire di nuovo a BLQ, e ritornare indietro. Lufthansa ha smesso, passando tutto il SH che non e' basato a MUC e FRA a Eurowings. BA ha chiuso MAN/EDI/GLA da un bel po'. Anche IB l'ha chiuso. AF sta pensando di farlo.

Il problema non é il pernottamento, ma la movimentazione tra basi (forse meglio dire aeroporti) degli equipaggi ed i lunghi intervalli tra due voli.

Ecco. Al di la' di cosa intende un AAVV come base, cosa intende un ingegnere o uno che lavora in ground ops, il mio punto e' sostanzialmente questo. Non ci sono altre major che hanno una flotta fatta all'80% di narrowbody, che piazza aerei in un sacco di aeroporti diversi, per fare voli per lo piu' domestici o a corto raggio, e magari riesce ancora a fare soldi. Non c'e'.
 
Qua c'è Nicola porro che sclera contro il cambiamento del sistema informatico di Alitalia. Capisco il disservizio ma la fa più grossa di quello che è...

https://youtu.be/86APiBYlm8I

ha forse torto Porro? I passeggeri non debbono essere degli esperti di aviazione, i passeggeri non sono tutti come gli utenti preparati nel settore aviazione di questo forum che possono anche comprendere (fino a un certo punto) i disservizi. Il management di alitalia non e' stato capace di garantire un passaggio efficiente al nuovo sistema informatico. ' giusto che se ne prenda atto.
 
Io mi domando se parlo arabo o meno. Trovami una major che faccia ancora l'equivalente di mandare gli equipaggi basati a FCO a BLQ - in night stop o deadheading, non eri tu che dicevi che fate un sacco di transiti? - per poi fare BLQ-CTA, e poi magari tornare a BLQ, dormire di nuovo a BLQ, e ritornare indietro. Lufthansa ha smesso, passando tutto il SH che non e' basato a MUC e FRA a Eurowings. BA ha chiuso MAN/EDI/GLA da un bel po'. Anche IB l'ha chiuso. AF sta pensando di farlo.



Ecco. Al di la' di cosa intende un AAVV come base, cosa intende un ingegnere o uno che lavora in ground ops, il mio punto e' sostanzialmente questo. Non ci sono altre major che hanno una flotta fatta all'80% di narrowbody, che piazza aerei in un sacco di aeroporti diversi, per fare voli per lo piu' domestici o a corto raggio, e magari riesce ancora a fare soldi. Non c'e'.

No, non ero io, anche se posso confermarlo. E ripeto, stai parlando di due voli in croce, sempre che le cose siano come dici tu, bisogna conoscere i giromacchina e quelli dei crew.
Le inefficienze stanno nel fare una tratta in servizio, una must go sullo stesso aereo e riprenderlo in servizio a tornare, essere chiamati di riserva per fare un must go sul volo che sarà in servizio al rientro quando se lo poteva fare il collega già a bordo che magari a sua volta riscende must go (entro le ore di servizio intendiamoci), sono le due tratte con 3h fermi in mezzo, sono un crew che fa 2 tratte e uno 5 ammazzandosi quando il carico potrebbe essere più equamente suddiviso e via dicendo. Su questo tipo di gestione c'è tanto, ma tanto da fare ancora.
 
ha forse torto Porro? I passeggeri non debbono essere degli esperti di aviazione, i passeggeri non sono tutti come gli utenti preparati nel settore aviazione di questo forum che possono anche comprendere (fino a un certo punto) i disservizi. Il management di alitalia non e' stato capace di garantire un passaggio efficiente al nuovo sistema informatico. ' giusto che se ne prenda atto.

Concordo con concorde
 
ha forse torto Porro? I passeggeri non debbono essere degli esperti di aviazione, i passeggeri non sono tutti come gli utenti preparati nel settore aviazione di questo forum che possono anche comprendere (fino a un certo punto) i disservizi. Il management di alitalia non e' stato capace di garantire un passaggio efficiente al nuovo sistema informatico. ' giusto che se ne prenda atto.

Forse, a causa di questo management, Porro non riesce più ad avere l'upgrade gratuito.

Evidentemente gli australiani non danno fastidio solo ai dipendenti abituati ai vizi.
 
A quanto pare la palla di vetro c'è l'hanno anche i tuoi idoli in Atlanta. Infatti, crescita zero in 2017 dovuta a condizioni di mercato mai viste prima. CIT. Ed Bastian

Al paese mio la crescita zero rispetto ad un anno record vuol dire un altro anno record.
Anche l'anno scorso dicevano le stesse cose. Anche prima di pubblicare i dati dello scorso trimestre Bastian faceva il catastrofista, poi hanno fatto 1.7 billion di utili con margini da settore farmaceutico. E' il loro ormai consueto modo di segnalare al resto dell'industria (principalmente AA e UA) che si deve ridurre capacità.
Un altro mondo rispetto alla situazione di Alitalia, in ogni caso.
 
Forse, a causa di questo management, Porro non riesce più ad avere l'upgrade gratuito.

Evidentemente gli australiani non danno fastidio solo ai dipendenti abituati ai vizi.
Tutto è possibile, ma che nell'anno di grazia 2016 un operatore AZ non abbia la possibilità di trovare tutte le operazioni relative ad un cliente digitandone semplicemente gli estremi, resta una cosa oscena.
 
Forse, a causa di questo management, Porro non riesce più ad avere l'upgrade gratuito.

Evidentemente gli australiani non danno fastidio solo ai dipendenti abituati ai vizi.

se Alitalia continua cosi', tra non molto Porro e i politici da Milano andranno a Roma col treno. Si faranno una ragione di un downgrade su rotaia....
 
Forse, a causa di questo management, Porro non riesce più ad avere l'upgrade gratuito.

Evidentemente gli australiani non danno fastidio solo ai dipendenti abituati ai vizi.

Scusa se mi permetto, ma questa è una sonora cazzata: seppur con metodi differenti, Porro non ha fatto altro che rimarcare problematiche note e di cui si discute da anni. Ergo non penso sia un problema di upgrade negati.

Mi sembra tanto la storia dei frigoriferi della Raggi.
 
Leggo con interesse i vostri commenti e sono combattutto tra le varie interpretazioni su dove siano le disfunzionalita' di AZ. I turnaggi del personale di volo, gli imboscati in ufficio, i sindacati, la mancanza di aerei per il LH... insomma il quadro che ne posso trarre, da ignorante in materia, e' che una somma di molti fattori stanno dando forma all'ennessimo fallimento; almeno operativo. Pero', da heavy user del trasporto aereo, mi permetto di fare alcune considerazioni:
# Raramente trovo AZ efficiente per le mie trasferte di lavoro in EU (area dove lavoro al 90%) in termine di orari e destinazioni
# Ad oggi non sono riuscito a capire quale strategia abbiano messo su questi benedetti arabi.

Mi occupo di vendite e il primo passo che ogni volta facciamo, prima di lanciare un prodotto, e' capire a chi dobbiamo venderlo. Bene, hanno sempre detto della compagnia a 5 stelle per attrarre il business traveller ma non ci sono connessioni decenti manco con Budapest o Mosca. Non basta andarci una volta al giorno. Servono 2 o meglio 3 connessioni daily. Sul lungo raggio non si capisce dove vogliano investire. Federaggio per EY, si ok... ma dopo 6 mesi... anche no (Catania e BLQ?). Sud America hanno aperto due rotte ma non si vanno a prendere passeggeri in Europa e bacino del mediterraneo. Il medio oriente e' off limit e in Africa non ci stanno yeld.
Adesso si lamentano che l'Italia non ha investito in turismo. Ma non volevano fare le 5 stelle per i top managers? Adesso cercano i turisti in infradito?

il network e' discontinuo, malservito, limitato e non consistente geograficamente. Per citare aziende che potrebbero ricalcare lo stato di AZ come controllata; Austrian sappiamo tutti dove vole, Brussels uguale cosi come Iberia. Lasciamo stare BA, LH e AF/KLM che sono le padrone, ma tutte, dico tutte, hanno una chiara connotazione che arriva diretta al cliente.

Quello che a me sembra e' una palese e cronica mancanza di strategia e management. Sono 2 anni ormai che io non capisco piu' quando andare a cercare un volo AZ. Se lo prendo e' solo per il prezzo. Sono Italiano, volerei con piacere AZ ma ad oggi, io almeno, non collego AZ a nessuno straccio di concetto o brand awareness che me la faccia andare a prendere.
 
Leggo con interesse i vostri commenti e sono combattutto tra le varie interpretazioni su dove siano le disfunzionalita' di AZ. I turnaggi del personale di volo, gli imboscati in ufficio, i sindacati, la mancanza di aerei per il LH... insomma il quadro che ne posso trarre, da ignorante in materia, e' che una somma di molti fattori stanno dando forma all'ennessimo fallimento; almeno operativo. Pero', da heavy user del trasporto aereo, mi permetto di fare alcune considerazioni:
# Raramente trovo AZ efficiente per le mie trasferte di lavoro in EU (area dove lavoro al 90%) in termine di orari e destinazioni
# Ad oggi non sono riuscito a capire quale strategia abbiano messo su questi benedetti arabi.

Mi occupo di vendite e il primo passo che ogni volta facciamo, prima di lanciare un prodotto, e' capire a chi dobbiamo venderlo. Bene, hanno sempre detto della compagnia a 5 stelle per attrarre il business traveller ma non ci sono connessioni decenti manco con Budapest o Mosca. Non basta andarci una volta al giorno. Servono 2 o meglio 3 connessioni daily. Sul lungo raggio non si capisce dove vogliano investire. Federaggio per EY, si ok... ma dopo 6 mesi... anche no (Catania e BLQ?). Sud America hanno aperto due rotte ma non si vanno a prendere passeggeri in Europa e bacino del mediterraneo. Il medio oriente e' off limit e in Africa non ci stanno yeld.
Adesso si lamentano che l'Italia non ha investito in turismo. Ma non volevano fare le 5 stelle per i top managers? Adesso cercano i turisti in infradito?

il network e' discontinuo, malservito, limitato e non consistente geograficamente. Per citare aziende che potrebbero ricalcare lo stato di AZ come controllata; Austrian sappiamo tutti dove vole, Brussels uguale cosi come Iberia. Lasciamo stare BA, LH e AF/KLM che sono le padrone, ma tutte, dico tutte, hanno una chiara connotazione che arriva diretta al cliente.

Quello che a me sembra e' una palese e cronica mancanza di strategia e management. Sono 2 anni ormai che io non capisco piu' quando andare a cercare un volo AZ. Se lo prendo e' solo per il prezzo. Sono Italiano, volerei con piacere AZ ma ad oggi, io almeno, non collego AZ a nessuno straccio di concetto o brand awareness che me la faccia andare a prendere.

Ti quoto in toto perché, da semplice utente, ero giunto alle tue medesime conclusioni e considerazioni. Come te viaggio molto (principalmente per motivi familiari) ma spesso ho difficoltà oggettive a trovare convenienza (in tempo e denaro) a preferire AZ ad altre compagnie. Ovviamente anche io sarei felice se Alitalia fosse globalmente "più presente" di quanto non lo sia ora. Nonostante il restyling subito di recente, sembra che il tutto si sia arenato in una nuova apparenza ma senza alcun cambio di rotta significativo.
 
C'è un punto che sta emergendo pian piano in modo sempre più chiaro. La nuova dirigenza di AZ ha fatto molte promesse e si è esposta con un claim molto impegnativo: Compagnia a 5 Stelle.

Dopo due anni i conti sono in rosso, il personale è in rivolta, il network è limitato, l'IT ancora un buco nero.
E tutto questo in un momento assai favorevole dovuto al petrolio ai minimi.

Che futuro può esserci, quando chi è al timone non ha saputo concretizzare quanto ha promesso?
 
Scusa se mi permetto, ma questa è una sonora cazzata: seppur con metodi differenti, Porro non ha fatto altro che rimarcare problematiche note e di cui si discute da anni. Ergo non penso sia un problema di upgrade negati.

Mi sembra tanto la storia dei frigoriferi della Raggi.


Non c'è dubbio, ma è la tempistica della critica che non ci sta proprio: non esiste compagnia al mondo che non abbia riscontrato inconvenienti nell'effettuare una transizione completa del proprio software.

In tutte le aziende cambiare la piattaforma informatica è un trauma. I dipendenti, soprattutto quelli più anziani, fanno sempre di tutto per osteggiare la novità perché imparare daccapo i programmi è una grande fatica per chi non è nato nell'era digitale.
 
Stato
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